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Autore: Kisa89    03/02/2016    4 recensioni
Quando la tigre raggiunse il mandorlo lo trovò sterile e spoglio, morto sotto il ghiaccio dell'inverno; ma la tigre lo custodì e lo difese, liberandolo dal gelo e dall'erbacce e, quando infine la primavera tornò a rischiarare il cielo, il mandorlo, grato di quell'amore incondizionato, si riempì di così tanti fiori che la tigre poté riposarsi all'ombra dei suoi rami.
Questa è la mia versione dell'episodio di TMR più triste non raccontato nei libri. E' la storia di un ragazzo che ha perso ogni speranza, che ha deciso di abbandonare la vita. Ma è anche e soprattutto la storia di una rinascita, di una nuova occasione e dell'amore che gli insegnerà di nuovo a vivere. E' la storia della Tigre e del Mandorlo.
Enjoy it! ^-^
[Minewt]
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Newt, Un po' tutti
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 17

Un silenzio carico di tensione cadde sulla stanza come un grosso telo di velluto, mentre il rumore metallico delle porte della Radura che si chiudevano al tramonto scandiva il tempo.
Minho rimase immobile, con le braccia conserte e gli occhi sottili fissi su Newt, mentre Alby si faceva da parte, anche lui in attesa di una risposta.
Newt percorse con le dita i bordi dell'oggetto che teneva in mano, sentiva di avere il cuore in gola e le spalle al muro; ora era chiaro perché Minho lo stesse torchiando in quel modo. Per qualcuno che conosceva il Labirinto come lui sarebbe stato un gioco da ragazzi interpretare i suoi schizzi e non ci sarebbe voluto molto a fare due più due a quel punto.
Minho lo sapeva e realizzarlo lo fece stare male. Alby gli aveva appena detto di averlo visto crollare, cosa che non era nemmeno facile da immaginare, trattandosi dell'Intendente dei Velocisti e Newt riuscì a rimettere insieme le informazioni con un senso logico.
Che cosa avrebbe dovuto fare?
Non voleva confermare ciò per cui il suo amico aveva sofferto tanto, non voleva ferirlo ancora.
Odiava quella situazione, lui non doveva nemmeno essere lì!
“Che cosa hai fatto, Newt?” la voce di Minho ruppe il silenzio e lo fece sobbalzare.
“Mi spiace, non ricordo...” rispose il biondo, ma non sembrò per nulla convincente.
Lo sa!
“Sei un bugiardo e un vigliacco!” le parole del Velocista furono dure e affilate “Lascia che sia io allora a dirti quello che hai fatto, vediamo se ti torna la memoria”
“Minho...” Alby provò ancora a rimettere in sesto quella nave che stava inesorabilmente calando a picco, ma si bloccò, forse curioso anche lui di conoscere la verità
“Sei solo un moccioso del caspio e un maledetto egoista! Tu dovevi aiutare tutti quei pive a trovare un modo per andarsene da questo schifo di posto e invece ti sei sploffato nelle mutande e hai deciso per la strada più facile” Minho additò Newt, la sua voce era piena di rabbia malcelata.
“Pensavo di potermi fidare di te, invece ti sei arreso e hai abbandonato tutti a marcire qui dentro. Che schifo!”
Newt subì ogni parola senza dire nulla, non avrebbe mai voluto affrontare quella situazione, Minho aveva ragione: si era arreso.
“Non siamo tutti superuomini del cacchio come te, qui!” fu quello che uscì dalla sua bocca quando parlò, continuare a negare era inutile.
“Pensi che io non odi questo posto quanto te? Lo detesto e vorrei che potessimo andarcene tutti! Per questo non mi arrendo!”
“Sei soltanto un cavolo di illuso! Corri pure in quel Labirinto come un topo quanto ti pare, non troverai mai niente! E lo sai perché? Perché non c'è un cacchio di niente da trovare!” Newt alzò lo sguardo verso il suo interlocutore, gli occhi pieni d'ira di entrambi si scontrarono.
“Quindi è giusto arrendersi? E' questo che stai dicendo?”
“Sto dicendo che tu puoi fare come vuoi, ma questa è la mia cacchio vita e decido io!” il biondo strinse i denti “Dovevate farvi il caspio di cavoli vostri! Quello che faccio sono affari miei, dovevate starne fuori!”
“Newt, ma che stai dicendo?” Alby sembrava scioccato da quella scena.
“Non doveva andare così! E' tutto sbagliato!” Il biondo si mise le mani nei capelli “Io non dovrei essere qui!”
Voleva urlare e piangere, voleva morire!
“Speravi di sparire nel nulla senza che facessimo niente? Speravi che i Dolenti ti facessero sparire una volta chiuse le porte e noi ce ne stessimo qui a farci un tè?” inveì Minho perdendo parte di quella rabbia, la sua voce ora sembrava sofferente.
“Sì!” confermò Newt “Era proprio quello che dovevate fare! Starvene buoni al vostro posto! E invece no, dovete sempre fare i super eroi del cacchio voi due! Volevo solo una maledetta cosa e voi avete rovinato tutto! Siete voi ad essere degli schifosi egoisti!” ormai non aveva più importanza nulla, Newt avrebbe dato il peggio di sé, avrebbe sfogato tutto quello che aveva dentro e sarebbe rimasto solo. Era meglio così.
“Bene, allora aspetta che vado a farmi dare un bel coltello da Winston e ti aiuto io a suicidarti questa volta!” lo provocò il Velocista.
“Non ti ho mai chiesto di farlo! Avrei fatto tutto da solo, voi dovevate soltanto non immischiarvi nei fatti miei! Se pensate di avermi salvato, bé, vi sbaglia--” Newt urlò fuori quelle parole con rabbia, ma, prima che potesse finire, Minho lo colpì con uno schiaffo in pieno viso, costringendolo a piegarsi da un lato. Lo zigomo gli andò in fiamme e una scarica di dolore gli attraversò il busto.
Un secondo dopo il suo amico lo afferrò per la maglietta e lo sollevò obbligandolo a guardarlo: il volto di Minho era una maschera di rabbia e dolore, lo strattonò facendogli male “Noi siamo tuoi amici! Come hai potuto farci questo? Alby ha dato tutto se stesso per riportarti qui, per salvarti la vita! Non ti importa nulla di questo? Cosa credi che si provi a trovare il proprio migliore amico disteso in una pozza di sangue? Cosa credi che si provi a crederlo morto?!”
Alby abbassò lo sguardo e Newt si sentì di nuovo divorato dalla colpa, ma ormai era troppo tardi “Mi dispiace, non sarebbe successo se fosse rimasto qui” eliminò ogni sentimento dalla propria voce.
“Se stavi così male perché non ce ne hai mai parlato?” fu inaspettatamente Alby a porre quella domanda e Minho attese.
“Perché avrei dovuto? Non potevate fare un cacchio per me, nessuno poteva!” fu la sola risposta che Newt avrebbe mai potuto dare.
“Ti sbagli!” Minho abbassò appena lo sguardo, ma continuò a tenerlo per la maglietta “Avrei fatto qualunque cosa per te! Ti avrei aiutato, ti avrei protetto...” la sua voce si increspò e, quando alzò il capo, aveva gli occhi lucidi.
Newt pensò che erano finalmente giunti al punto in cui tutto si rompeva definitivamente: vedere Minho ad un passo dalle lacrime, con tutta quella rabbia e quel dolore nelle iridi fu abbastanza. Avrebbe messo fine a tutta quell'assurdità in un istante.
Ormai non c'era più pericolo di peggiorare le cose, Minho lo odiava per essere stato così vigliacco e debole.
Bene così.
Afferrò le braccia del Velocista e se le tolse di dosso “Falla finita con questa cacchio di storia!” disse gelido.
Avrebbe messo fine a tutto, sì, era la cosa migliore.
Guardò Minho con lo sguardo più carico d'odio che riuscì a fare “Non ho bisogno di aiuto!”
Non avrebbe più rovinato niente.
“Non ho bisogno di essere protetto!”
Avrebbe messo fine a quel dolore e a quella sua stupida fissazione.
“Non ho bisogno di te!!”
Mi dispiace...

“Ti odio! Ti odio, vattene!!” Newt gridò quell'ultima frase e picchiò un pugno sul materasso, non ebbe il coraggio di alzare lo sguardo su Minho, non poteva guardarlo in faccia, non più.
Seguirono alcuni istanti di silenzio in cui nessuno disse nulla. Poi sentì il rumore dei passi del Velocista sul pavimento e la porta che si richiudeva qualche istante più tardi. Gli occhi gli si riempirono di lacrime, gli faceva male il cuore.
Chissà perché, in quel momento, gli tornò in mente quello strano sogno...

***

I giorni successivi Newt non vide più Minho nemmeno una volta.
Jeff gli disse di averlo visto più volte fuori dalla stanza, seduto per terra o appoggiato alla parete e Clint gli rivelò di averlo visto entrare qualche volta mentre lui era addormentato.
Non sapeva perché tutti fossero così fissati con il volergli a tutti i costi parlare di Minho, non gli interessava sapere niente. Newt era riuscito ad allontanarlo e la cosa gli stava benissimo così.
Era davvero un bugiardo!
Quello stupido gli mancava, ma questo non aveva nessuna importanza. Ciò che contava davvero era averlo allontanato da lui e da tutto quel dolore che gli girava intorno come un'aura malefica.
Minho sarebbe stato più felice senza quell'inutile zavorra sulle spalle, avrebbe pensato maggiormente a se stesso e agli altri invece che fissarsi su di lui.
Alby invece continuava ad andare a trovarlo, ma, dopo quell'episodio, passavano molto tempo in silenzio, come se non ci fosse nulla di cui parlare.
Più il tempo passava, più le sue ferite miglioravano. Dopo un'altra settimana Jeff gli tolse i punti da quel taglio sulla gamba dicendogli che andava molto meglio, le bende diminuirono sempre di più e, trascorse altre due settimane, cominciava a non sentire più tutto quel dolore al petto e poté iniziare a mettersi seduto da solo.
Il suo corpo riacquistava forza a mano a mano che i giorni passavano, ma Newt non poteva smettere di domandarsi a quale scopo avrebbe dovuto tornare in forma. Anche se fosse guarito del tutto, la situazione non era cambiata, era sempre in trappola e senza speranze.
Il suo corpo era un involucro vuoto ormai...

“Ah, è qui che ti eri cacciato!” Il ragazzino asiatico si sedette accanto a lui su quella che sembrava una scala di emergenza “Lo sai che non dovresti stare qui...”
“Sì, lo so...” il biondino si strinse le ginocchia con le braccia.
“Che ci fai qui? Ti nascondi?” Minho si piegò in avanti per guardarlo, dal colletto della sua maglietta si intravedeva la pesante fasciatura sotto di essa.
Newt scosse la testa e si sfregò le mani “Stavo solo pensando..” disse, la sua voce era cristallina.
Il moretto allungò le gambe e si mise a fare nuvolette con il fiato “Secondo me pensi troppo tu! Ti verrà mal di testa se continui così” ridacchiò allegro.
Il ragazzino più esile strinse i pugni “Perché l'hai fatto?” disse all'improvviso e Minho rimase stupito.
“Di che parli?” chiese tornando a giocare con la condensa.
“Perché ti sei messo in mezzo?”
“Aaah...” il moro sorrise “Ma che domande stupide mi fai? Quei due vigliacchi se la stavano prendendo con te! Che avrei dovuto fare?”
Newt strinse i denti e sentì le lacrime scorrergli sulle guance “Ma così ti hanno fatto del male e adesso sei ferito!”
“Non devi piangere! Guarda che io sto bene!” si prese la spalla e fece roteare il braccio “Vedi? E' tutto a posto!” disse, sempre con quel sorrisetto.
“Smettila, si apriranno i punti sei fai così, ma sei scemo?” Newt gli afferrò il braccio e glielo tenne fermo, ma così facendo il suo viso finì a pochi centimetri da quello di Minho.
“Ti fa ancora male dove quella stupida faccia di caspio ti ha colpito?” gli chiese dolce guardandolo negli occhi e facendolo arrossire.
“N-no. Sto bene...” rispose Newt e tornò ad abbracciarsi le ginocchia, imbarazzato.
“Meno male! Sono felice” Minho gli mise il braccio sano intorno alle spalle e se lo tirò più vicino.
Il suo corpo era caldo e il suo profumo fece sentire il biondino in uno strano stato di pace, appoggiò la testa alla spalla del suo amico e chiuse gli occhi.
“Non avere paura. Se qualcuno sarà cattivo con te, ci sarò sempre qui io a proteggerti, te lo prometto!” la voce dolce di Minho gli riempì la mente e le sue labbra gli posarono un bacio leggero fra i capelli dorati.
“Rientriamo adesso! E' pericoloso per te stare qui e poi... brrr... si gela!!” il moretto lo prese per mano e lo aiutò ad alzarsi.
“Guarda, Minho! Nevica...”

La stanza era avvolta nell'ombra, una figura era chinata su di lui, gli baciò i capelli e si allontanò.
Quando la porta si chiuse il sonno lo inghiottì di nuovo...

 

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Il Braciere delle fate:

Buonasera e ben trovati! Scusate il ritardo ma sono un po' presa. Scusate anche se non rispondo più alle recensioni! Ricomincerò di certo a farlo, promesso!
I nostri poveri pive sono arrivati al top del disastro... come dire, peggio di così non potrebbe andare XD
Che accadrà ora? Cosa li farà riunire?
Scopritelo nei prossimi capitoli!
Baci
Fairy

 

 

 

 

  
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