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Autore: foschi    08/02/2016    3 recensioni
Avrei voluto fare tante cose, dirvi tante cose… ma nonostante tutto, vi ringrazio per questa vita.
Grazie per la gioia che mi avete donato. Per il vostro calore ed il vostro amore.
Vi ho amato tanto e vi amo tanto. E lo farò per sempre!
Insieme a voi ho conosciuto giorni bellissimi. Era stupendo stare con voi…!
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trishia Elric
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questo saluto è l'ultimo: perché se io non posso più…

…Volerai tu…

 

 


Salve! ^^

Mia terza fiction su Fullmetal Alchemist, incentrata sul personaggio di Trisha Elric.

Evocata, richiamata con toni agro-dolci nel corso nel manga/anime, dà la spinta alla storia ma non sufficientemente analizzata psicologicamente (per me almeno).

Ebbene, cogliendo anche la mia non troppo felice situazione a proposito di mamme, voglio cercare di esprimere i suoi sentimenti e pensieri in punto di morte.

Buona lettura ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Trisha aprì gli occhi, quello che vide era una piccola folla riunita davanti una lapide.

Erano tutti vestiti di nero. Il viso solcato dalle lacrime, i singhiozzi che scuotevano i minuti corpi dei bambini.

Bambini? I suoi bambini..?

“Ed.. Al..?” provò a chiamarli, ma loro non parvero sentirla.

Si avvicinò a passo incerto. Cosa succedeva? Nessuno si voltava verso di lei.

Nessuno sembrava accorgersi di lei.

Alzò gli occhi e con sgomento guardò l’incisione sulla lapide.

“Trisha Elric

1878 – 1904”

 

Sospirò. Se l’avesse avuto, il suo cuore si sarebbe fermato di nuovo.
Ma lei non aveva più un cuore!

Lei non aveva più un corpo!

Lei ormai giaceva in quella fredda terra! Non ci sarebbe stato più il calore del sole per lei.

Non ci sarebbe stato più un fresco vento di primavera ad accarezzarle i capelli.

Non ci sarebbero stati più fiori colorati a darle gioia e calore.

Ma soprattutto… non ci sarebbero più state le risate dei suoi bambini a rallegrarla.

Non più l’orgoglio di Edward.

Non più la dolcezza di Alphonse.

E poi… non avrebbe mai più avuto le braccia di suo marito a cingerla dolcemente.

Non avrebbe mai più avuto la sua famiglia

Una lacrima le scivolò lungo una guancia. Passò tra la folla, mettendosi accanto ai due bambini. Un braccio sulle spalle di Edward, una mano sulla testa di un singhiozzante Alphonse.

« Mi dispiace »

 

 

 

 

~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Un volo breve ma bello, questa vita mia

Ma nessun rimpianto si porta via.

Queste mie ali contro il cielo blu

Oh niente al mondo era più bello che volar lassù

            

 

Edward si voltò. Per un momento sembrava che l’avesse percepita.

Che l’avesse sentita…

Strinse di più la presa e continuò a sussurrare parole che Edward, ed anche Alphonse ora, percepivano.

« Mi dispiace dovervi lasciare.

Mi dispiace non poter più essere con voi. Avrei tanto voluto vedervi crescere.

Vedervi diventare dei bellissimi giovani.

Avrei voluto fare tante cose, dirvi tante cose… ma nonostante tutto, vi ringrazio per questa vita.

Grazie per la gioia che mi avete donato. Per il vostro calore ed il vostro amore.

Vi ho amato tanto e vi amo tanto. E lo farò per sempre!

Insieme a voi ho conosciuto giorni bellissimi. Era stupendo stare con voi…!

 

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~


Ma sono triste perché: perché io non ci sarò con te

Tu mi cercherai: e io non ci sarò per te.

E prego che amici veri ti aiutino

Fino a che sarai un po’ cresciuta tu

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 


 

 

Ma ora io non sarò qui! Non ci sarò più per voi!

Voi mi cercherete, mi chiamerete ed io non arriverò!

Piangerete ed urlerete. Ma io non tornerò più...!

Non ci sarò più e credetemi mi odio per questo. Dovevo aiutarvi a crescere.

Dovevo esserci quando ne avevate bisogno ed invece non ci sarò per voi.

Spero solo che durante il vostro difficile cammino, nonostante gli ostacoli ed i nemici, incontriate qualcuno che vi aiuti.

Che vi sia amico ed alleato.

 Che vi aiuti a crescere… »

Trisha sospirò. Le lacrime ad imperlarle il viso. Era triste, terribilmente triste.

Non aveva adempiuto ai suoi doveri di madre nel lasciarli da soli… ma ormai non si poteva tornare indietro e lei non avrebbe pregato perché accadesse.

Era stata felice e questo le bastava.

«Grazie per questa vita, bambini miei. Grazie di tutto.

Vi amo »

Si chinò a baciare i due bambini, sorridendo tra le lacrime.

 

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Perché se io non posso più

Volerai tu.... volerai tu.... volerai tu...

(Ivana Spagna – Volerai tu)

 

 

 

 

 

«Perdonatemi, bambini miei. Perdonate questa mamma cattiva che vi ha abbandonato.

Ma ricordate che vi amo e lo farò per sempre.

Addio, bambini miei. »

Edward ed Alphnose si voltarono,

con le lacrime agli occhi nel percepire che loro  madre si allontanava.

«Mamma…!»

Trisha sorrise guardandoli.

“…Vi amo…”

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Saaalve! ^^

Dunque, che ne pensate di questa fiction? Piaciuta?

Spero di esser riuscita a trasmettere i sentimenti di una mamma che lascia per sempre i suoi figli.

E’ breve come storia, lo so. Ma non credo ci sia bisogno di tante parole per descrivere il dolore.

Va bene, termino dicendo solo che mi sono ispirata al film

“La Gabbianella ed il Gatto”da cui ho tratto la canzone ed il titolo della fiction.

Bene, qui concludo

Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei=)

 

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