Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Deliquium    11/02/2016    8 recensioni
È il giorno.
Il cielo al tramonto è in fiamme.
L'azzurro, Ikki l'ha dimenticato.
Il suo Maestro incombe su di lui. I suoi colpi lo raggiungono al volto, allo stomaco, al petto.
Ikki rivive la morte di Esmeralda e la nascita della Fenice.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Esmeralda, Guilty, Phoenix Ikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sincretismo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Love will tear us apart

You cry out in your sleep,
All my failings exposed.
And there's a taste in my mouth,
As desperation takes hold
Just that something so good
Just can't function no more.

Joy Division, Love will tear us apart

Due sono i colori che ricorrono sull'Isola.
Rosso e rosso. In realtà, più di colori bisognerebbe parlare di tonalità. Più scure, men scure, a seconda che il rosso sia quello del sangue, delle rocce, o del cielo.
A volte si aggiunge un nuovo colore, che potrebbe essere preso per nero, ma che in realtà è un rosso scuro, molto scuro. Il colore del sangue quando si secca.
Ikki è sull'isola da tanto tempo. Gli sembra di esser sbarcato dieci vite prima, di averle vissute tutte e di essere morto in tutte quelle vite.
Il suo Maestro non l'ha mai visto in volto.
Il fisico temprato dall'esperienza e una maschera a celarne l'identità.
All'inizio si era chiesto che volto avesse, ma con l'andare dei giorni non gli era rimasto nulla se non la rabbia.
È il giorno.
Il cielo al tramonto è in fiamme.
L'azzurro, Ikki l'ha dimenticato.
Il suo Maestro incombe su di lui. I suoi colpi lo raggiungono al volto, allo stomaco, al petto. Lui boccheggia, arretra, cerca di sollevare le braccia per proteggersi.
Guilty lo ha costretto a combattere ogni giorno, e ogni volta Ikki è stato sconfitto. Cosa dovrebbe esserci di diverso adesso?
«Odia, Ikki.» di nuovo quella parola. Odio. «Riempi il tuo cuore d'odio, o continuerai ad essere debole.» Un colpo deciso al volto gli fa quasi perdere i sensi.
Arranca nel tentativo di mantenere l'equilibrio.
«E tu vorresti indossare l'armatura della Fenice?» Guilty lo bersaglia. Un colpo dietro l'altro. Ikki non riesce a opporgli resistenza.
Odia.
Ikki sputa a terra.
Odia.
«Odia i i tuoi genitori che ti hanno abbandonato! Odia tuo fratello che ti ha mandato qui al suo posto.» La rabbia torna, la rabbia giunge.
Odia.
Attorno a lui non esiste nulla. Ci sono solo lui e Guilty, il suo maestro. No, non è il suo maestro. È il suo nemico. È ciò che si frappone tra lui e l'armatura.
«Odia Mitsumada Kido.»
Uccidilo.
L'ira germoglia. Ikki lo colpisce. Una, due, tre volte. Ogni colpo che va a segno rimbomba in fondo alla sua anima come un grido.
Sa che sta morendo. Colpo dopo colpo.
Quando avrà finito, di lui, di Ikki, non rimarrà più nulla.
Ma colpisce, continua a colpire Guilty, il suo petto, il suo cuore.
Si ferma.
Inspira ed espira.
«Cosa stai facendo?»
Non può vedere oltre la maschera, ma può immaginare il suo sguardo.
Guilty fa alcuni passi indietro.
L'ha sempre sentita dietro di sé. La sua presenza.
Avrebbe preferito che lei fosse altrove, ma non gliel'aveva detto. Certo, era pericoloso, ma Ikki si sentiva bene quando lei era con lui. Accanto a lui. Anche se lui fingeva di non vederla o non le rivolgeva la parola. La prima volta che la vide, quello che lo colpì fu la somiglianza con Shun. Lo stesso taglio degli occhi, lo stesso viso minuto. Esmeralda aveva i capelli di un biondo più chiaro e gli occhi azzurri.
Ah, certo!
Quattro sono i colori. C'è l'azzurro degli occhi di Esmeralda, come dimenticarlo? E i suoi capelli, come spighe di grano maturate dal sole.
Non sa dire cosa prova per lei.
Per tutti questi anni, lei gli ha portato da mangiare, gli ha medicato le ferite, ha ascoltato i suoi sfoghi. Ikki non se la sente di parlare d'amore, ma di una cosa è certo: per Esmeralda potrebbe dare persino la vita. Come per Shun. Se loro due glielo chiedessero, andrebbe nel Pozzo dell'Inferno o tirerebbe giù la luna del cielo.
Il dolore al volto è troppo leggero. Potrebbe essere scambiato per una carezza, se non avesse sentito la guancia bagnata.
Ha sbagliato.
Non mi ha colpito.
Un colpo così potente, non mi ha colpito.

È un attimo. Un pensiero. La consapevolezza del suo errore.
Fa in tempo a voltarsi, a vederla.
Sembra cadere al rallentatore, ma forse è l'immaginazione che gli gioca quello scherzo. Come se il tempo stesse trattenendo il respiro.
Ikki fa un passo, un altro. È troppo lento. Deve prenderla. Potrebbe farsi male. Perché lo guarda con quegli occhi?
Sto arrivando, Esmeralda.
Sto venendo da te.

Il suo corpo tra le sue braccia.
La sua mano sul suo volto.
Lei lo guarda e sorride.
Le sue dita puliscono il sangue dal graffio sulla guancia.
«Ti sei ferito.» gli dice in un sussurro, prima che i suoi occhi perdano la luminosità della vita.
È un attimo. Un battito di ciglia.
Ikki adagia il corpo di Esmeralda sulla roccia sterile.
Si alza.
L'ira esplode in un uccello di fuoco.
Odio.
«Eccomi, Guilty.»
La sua furia si condensa in tutti i colpi che l'uomo riceve uno dietro l'altro. Ikki non ha requie. Ogni respiro che quel verme esala è un'offesa.
Gulty ride, lo incoraggia.
«Più forte, Ikki. Più forte.»
E lui colpisce più forte.
Non ha bisogno che lui glielo dica.
Il sangue arrossa le sue mani: la vita di un uomo.
È un massacro e lui lo sa.
Guilty non sta reagendo, e lui lo sa.
«Così, Ikki. Esatto. È così che devi fare. Lo senti l'odio che scorre in te? La senti la forza della Fenice? Rinasci Ikki. Vivi nell'odio, per l'odio e con l'odio.»

 

Note dell'Autrice - Credo che questa sia una delle cose più in canon che abbia mai scritto. Ikki, vittima del Genmaken riflesso dalla Diamond Dust di Hyoga, rivive la morte di Esmeralda. In realtà, questo breve scritto è un estratto di una storia più ampia. No, non cercatela, non c'è. Non l'ho ancora pubblicata. Quindi, in futuro, quando leggerete la stessa cosa in una longfic potreste avere un dejavu.
Love will tear us again è il titolo di un brano dei Joy Division (L'amore ci farà a pezzi – volendo anche L'amore ci lacera).

 

 

 

Questa è opera di fantasia.
Saint Seiya, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a Masami Kuramada. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo come omaggio da parte di un fan. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Deliquium