Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: EmilyG66    12/02/2016    2 recensioni
Questa è una fanfiction ispirata a Christmas Carol in cui Elsa riceva la visita degli spiriti del Natale passato, presente e futuro. Lei non è avara o cattiva ma solo un po’ confusa per ciò che le riserverà il futuro e gli spiriti la aiuteranno a capire cosa fare.
I personaggi non appartengono a me, tranne un paio, ma alla Disney e alla DreamWorks.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quando la regina e l’ometto giallo uscirono dal portale Elsa si sentì improvvisamente meglio e più sollevata.
-Questo potrebbe non accadere vero? –domandò lei quasi spaventata ripensando a ciò che aveva visto.
Per la sua gioia l’omino del sonno annuì e la regina sopirò di sollievo poggiandosi momentaneamente a terra.
Lo spirito accanto a lei si mise a sua volta a sedere aspettando che Elsa fosse pronta per vedere un altro futuro.
La sovrana riordinò le idee e dopo quello che aveva visto nel primo portale sapeva cosa fare.
Doveva scacciare Hadams subito dal suo regno e non doveva farsi coinvolgere emotivamente.
“È semplice.” Si disse dopo essersi massaggiata le tempie più volte.
Fece un bel respiro e si rimise in piedi.
-Prossimo portale. - disse decisa.
L’omino del sonno si alzò e senza dire o fare niente, un portale si formò davanti a loro.
Entrambi lo attraversarono.
L’immagine cominciò a definirsi e la sovrana vide con sollievo che si trovava in compagnia di sua sorella passeggiando per le strade di Arendelle.
Entrambe erano ormai due donne adulte e di sicuro sui trent’anni.
La Elsa del futuro teneva sottobraccio sua sorella Anna mentre chiacchieravano.
-Che ne dici di tornare indietro? –chiese la sovrana.
-Sì mi sembra ora. Chissà cosa staranno combinando quei tre. –disse la principessa ridacchiando.
La sovrana del futuro e l’omino giallo seguirono le due donne fino ai giardini reali e lì Elsa rimase piacevolmente sorprese nel vedere una mini Anna e un mini Kristoff giocare con il montanaro nonché marito di sua sorella.
-Ragazzi fermatevi…oh è arrivata vostra madre andate da lei! –li implorò Kristoff steso a terra.
I due bambini corsero dalla loro mamma mentre Elsa aiutò il biondo a rimettersi in piedi.
-Zia Elsa! Zia Elsa! Fai la magia ti prego! –disse la bambina.
Elsa le accarezzò la testa e fece come le aveva chiesto.
Formò una palla di neve, la scagliò in cielo e tutti ne furono felici.
-Che bello. –affermò la Elsa del presente.
Quel futuro le piaceva.
Rimase a guardare la loro famiglia allargata finché Kristoff e Anna non misero a letto le bambine poi la Elsa del futuro salutò e si ritirò in camera sua.
Non appena la porta fu chiusa lei cominciò a singhiozzare lievemente e si infilò la vestaglia.
La sovrana del presente non capì perché fosse triste in futuro ma quando si vide stringere il cuscino come se stesse stringendo una persona comprese.
Era felicissima per Anna e per Kristoff ma era anche intristita perché lei non aveva un uomo accanto a se che l’amasse, né un figlio da accudire e su cui riversare l’amore di una madre. E da quello che aveva visto con Hadams non l’avrebbe mai avuto.
Sarebbe stato tutto più semplice se fosse stata da sola e lontana da ogni persona che potesse ostentare la felicità che lei non poteva avere.
Sandman pensò che fosse il momento di andare e tutto svanì.
Elsa era turbata.
-Credevo che sarei stata felice anche senza nessuno accanto…ma non è così. –disse più a se stessa che all’omino in giallo accanto a lei.
Questo fece comparire un altro portare e la incoraggiò a varcarlo con un sorriso fiducioso.
-No! Basta così…non voglio illudermi ancora. –ammise lei portandosi le braccia al petto e dando la schiena allo spirito come se fosse stato lui a ferirla.
Sandman non demorse e le afferrò il lembo della vestaglia strattonandola.
Lei si voltò con sguardo freddo e duro quando notò nel portale d’orato un viso. Un bel viso niveo.
Con lentezza si avvicinò al portale attratta da due occhi azzurri come il giaccio e accentuati da dei capelli bianchi come la neve.
Elsa si fermò proprio di fronte al portale e allungò una mano come a voler toccare quella persona ma si trattenne e lasciò cadere entrambe le braccia lungo i fianchi.
Osservò per un po’ quella figura finché all’improvviso quel ragazzo le sorrise in modo accattivante mostrando i denti splendenti.
Elsa arrossì e guardò alla sua sinistra Sandman che le era accanto con le mani incrociate e un’espressione di chi la sapeva lunga.
-Chi…chi è questo ragazzo? –chiese con lentezza lei.
L’omino in giallo indicò la propria gola.
-Giusto, l’omino del sonno non parla. Perdonami. –si scusò la regina.
Sandman gesticolò di rimando e si avviò verso il portale, Elsa lo seguì.
Questa volta si ritrovarono subito nel castello di ghiaccio e la regina si guardò intorno.
Apparentemente niente sembrava essere cambiato.
Si udirono dei rumori dal piano di sopra e Elsa cominciò a salire le scale.
Aveva il cuore in gola e una stranissima sensazione.
Senza rendersene conto cominciò a correre e quando finalmente arrivò al piano di sopra rimase sotto shock.
La Elsa del futuro si trovava insieme allo sconosciuto che aveva visto nel portale.
Le loro mani erano intrecciate ed entrambi osservavano il tramonto dalla portafinestra aperta.
La sovrana vide inoltre che il ragazzo accanto a se era vestito in modo strano, con una felpa blu ghiacciata in vari punti e un paio di pantaloni lacerati sul fondo. Infine non indossava scarpe e reggeva in una mano un lungo bastone ricurvo in cima.
-Non è meraviglioso Jack? –domandò la lei del futuro.
Il ragazzo poggiò la testa sulla sua.
-Ogni giorno è meraviglioso se posso passarlo per sempre con te. –ammise.
La sovrana del presente si portò una mano chiusa a pugno sul cuore e abbassò le palpebre facendo uscire dalla sua bocca un sospiro.
Com’era dolce!
Dietro di lei l’omino del sonno sorrise.
La Elsa del futuro e quello che doveva essere il suo fidanzato si osservarono per un momento e avvicinarono i loro visi.
La regina del presente aprì la bocca con poca eleganza arrossendo mentre Sandman tentava di non ridere.
Quando ormai i due innamorati erano arrivati a chiudere gli occhi…
-Mamma! –disse una voce stridula e femminile.
Entrambi sorrisero e Elsa rimase di stucco.
-Come mamma?! –domandò la sovrana voltandosi verso l’omino del sonno.
Questo la guardò altrettanto sorpreso allargando le braccia come a volerle dire: “io non ne so niente.”
Si udirono dei passi trafelati e poi due testoline bionde fecero la loro comparsa nella sala.
-Mamma! Papà! Guardate che cosa mi ha fatto Crystal! –disse il bambino di circa sei.
Aveva la pelle pallida, gli occhi azzurri e i capelli corti e biondi sparati un po’ ovunque.
Indossava…un vestito?
-Crystal, lo sai tesoro che non devi modificare gli abiti di tuo fratello. –ammise la Elsa del futuro con tono di rimprovero ma tuttavia dolce.
La bambina in questione era identica alla sovrana quando era piccola: pallida, capelli biondi raccolti in una treccina, occhi azzurri e indossava un abitino celeste con un piccolo velo.
-Ma Jake ha distrutto il mio castello di ghiaccio! –rispose la ragazzina di sette anni incrociando le braccia al petto.
Elsa scosse la testa mentre Jack fece segno al figlio minore di venire da lui e poi lo prese in braccio.
-Jake chiedi scusa. –gli ordinò in tono docile.
-No! –rispose il piccolo.
Sua madre mosse il polso e una scia di fiocchi di neve modificarono nuovamente i panni del bambino che tornò ad indossare una camicetta bianca con una giacchetta celeste e dei pantaloncini bianchi.
Jack guardò con finta cattiveria il figlio, con una mano creò un piccolo pupazzo di neve che poi gli diede e Jake lo prese contento.
La regina del presente aprì la bocca e prontamente si portò una mano alle labbra.
Quel ragazzo aveva i suoi stessi poteri!
Non appena registrò quella preziosa informazione il suo cuore si scaldò piacevolmente.
Era felice. Felice che ci fosse qualcuno come lei e che potesse capirla.
Già stava cominciando ad innamorarsi di quel Jack.
  
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