~Rose
Lo guardava, lo fissava come una moglie impaurita poteva fare con il suo amato.
Gli occhi grandi – di smeraldo – scrutavano le palpebre chiuse, speranzosi di un movimento.
La mano sottile chiudeva nella sua morsa quella del ragazzo, la quale era stata appositamente tolta dal lenzuolo bianco, che accarezzava ogni linea del corpo di Sasuke.
Il sole baciava la sua pelle, rischiarandola con la sua luce calda e rassicurante.
Era cresciuta.
Già... Sakura non era più una bambina.
Ricordavo bene quando era una ragazzina che badava solo all'amore o a come le stavano i capelli.
Quando guardava Sasuke e si dimenticava di tutto il resto.
E anche quando – invece – si era decisa ad impegnarsi, proteggendo i suoi migliori amici.
- Sakura – sussurrai entrando nella stanza bianca. - Vai a casa -
Sembrava più un ordine, che una richiesta.
- E' un ordine Kakashisensei? - rispose, non staccando lo sguardo, dalla figura accovacciata accanto a lei.
- No Sakura -
- Allora resto qui, ha bisogno... di qualcuno che gli stia vicino. -
E solo in quel momento capii, quello che la mia anima cercava disperatamente di ripudiare.
Sakura.
Una rosa piena di spine tra un groviglio di rovi.
Una rosa che risplendeva tra tutta quella desolazione.
Una rosa della quale mi ero innamorato, pungendomi con le sue spine.