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Autore: SSJD    14/02/2016    9 recensioni
Ennesima sfida tra me, Vincenzoraimondo1 e Felinala. Vince chi riceve piú recensioni negative per cui, dateci dentro col sentimento!
Genere: Demenziale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 17, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Caro Amore mio,
Ti scrivo questa lettera con l’animo colmo di stupore e tristezza (che infatti è nelle note, insieme a demenziale), per renderti partecipe delle mie infinite disavventure.
Ho preso il volo partendo dal mio paese lontano solo per venire da te, a portarti i doni che, con infinito amore, avevo scelto da consegnarti personalmente: dei cioccolatini a forma di ❤cuore❤ in una scatola a forma di ❤cuore❤ rigorosamente chiusi in una confezione a forma di ❤cuore❤, impacchettato in una carta scelta apposta per te.
Indovina un po’ cosa c’erano disegnati sopra?
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Orsetti: dolci 🐻orsetti🐻 per ricordare a me e a te, quanto tenero sia il nostro amore.
Avevo comprato anche un’altra cosa, solo per te. Me l’avevi chiesta e io non ho potuto fare altro che assecondare il tuo desiderio. Ho incartato tutto e, stamattina, con il ❤cuore❤ pieno di entusiasmo, con gli occhi a ❤cuore❤ e il navigatore satellitare puntato sul tuo indirizzo (unico tra i preferiti, sotto l’icona a ❤cuore❤), ho preso il volo per raggiungerti.
In poco meno di cinque ore, ho messo finalmente piede nella tua amata terra, per donarti ciò che avevo portato con me e dimostrarti tutto il mio amore.
Ti avevo fatto anche una sorpresa, sperando che la tua famiglia mi accettasse con maggiore entusiasmo: ho deciso di imparare il siciliano, la bellissima lingua della tua terra natia (tanto, lingua più, lingua meno…Anche se ammetto che questa sia stata davvero dura, da imparare). Così, una volta che mi avessero conosciuto, non avrebbero avuto pregiudizi, nonostante i capelli lunghi e gli orecchini.
In sequenza, nel quartiere dove abiti, ho conosciuto, zia Carmela con zio Vito, zia Filomena con i suoi gatti: Amilcare, Peppe, Girogiro, Albadaran, Zuffolo, Caccolo, Porchetto, Vattelaapescà, Parroccò e Principessa. Inutile dirti che il nome di ogni gatto ha un significato specifico che io ho dovuto imparare a memoria altrimenti, zia Filomena, non mi faceva venire via.
Nella palazzina di fronte ho incontrato zia Serafina che con un pulmino portava a scuola i suoi 12 figli. Dopo avermeli presentati tutti, compreso quello nella sua pancia, mi ha detto di dirti, casomai ti avessi incontrato, che ora la televisione l’hanno aggiustata e che quindi quello di cui era incinta, probabilmente sarebbe stato l’ultimo...
Proseguendo ho avuto il piacere di incontrare zia Catalda con il marito: zio Antonino. Dopo due ore che mi diceva di fermarmi, perché dovevo assolutamente conoscerlo, zio Antonino, è arrivata per fortuna, o per disgrazia, zia Giacinta. Quando le ho detto che ero lì perché stavo aspettando di conoscere zio Antonino, sai cosa mi ha risposto, vero?
“Ma chiddu avi assai chi muriu!” (Ma quello è da mo’ che è morto)
Inutile dirti la mia delusione nell’apprendere che, oltretutto, zia Catalda non si è mai sposata e che zio Antonino era, in realtà, suo fratello.
Presa da compassione poi, zia Giacinta mi ha aiutato finalmente ad arrivare a casa tua dove: indovina un po’?
Mi ha fermato la portiera del tuo stabile e mi ha fatto un interrogatorio manco fossimo a Quarto Grado:
“Comu te chiami? Ri uni vieni? Que’ to’ Patre?” (Come ti chiami, da dove vieni, chi è tuo padre)
Strano, sai? Non ha fatto una piega nemmeno quando le ho detto che ero un Cyborg. Si è limitata a voltarsi verso il marito dicendo:
“U’ saibborge sta cercanno a Vicenzino…” (il cyborg cerca Vincenzo)
“Vicenzino partio, sta matina, pe’ diere a truvare la so’ zita, ‘nd’o Nord” (Vincenzo è partito stamattina per andare a trovare la sua fidanzata al nord) mi ha spiegato il marito, Pasquale, dicendomi che DOVEVO bere assolutamente il caffè con lui.
Credo che mi abbia fatto anche bene, quel caffè, perché nell’udire dov’eri, amore mio, mi è crollato il mondo sotto i piedi, per fortuna so volare.
Non avrei mai pensato tu potessi farmi questo. Dopo tutto ciò che (non) c’è stato fra noi…
So che sei andato da lei, la leoncina di quell’assurdo cartone animato, come s’intitola? Ah, già, il re Leone.
So che sei da Nala, su, nel Veneto, da qualche parte a mangiare Pandoro avanzato da Natale e a ridere di me e dei miei cioccolatini a cuore.
Ma sai cosa ti dico? Le storie uomo/animale non sono ammesse in questo sito. Ti conviene tornare nella nostra bellissima yaoi, prima che bannino te e lei che già lo so, ti avrà convinto con le sue smielate poesie, tipico da lei. Guarda che, anche se a Verona c’è la casa di Giulietta, questo non vuol dire che siano così romantici e che quella con Romeo fosse una storia d’amore idilliaca: li ho visti tutti quelli che vanno nel cortile e le toccano la tetta, cosa credi? E pensi che lei si scansi? Certo che no! Sta lì a farsi palpeggiare…Alla faccia del: “O Romeo, Romeo…perché te si ti, Romeo” (leggere con inclinazione tipica veneta).
Se tornerai da me, invece, prometto che non regalerò la vestaglia rosa con il contorno piumato fucsia leopardato a Goten…
Ora se permetti, mi fermerò un po’ qui: zia Assunta mi ha detto che mi insegna la ricetta per preparare i cannoli siciliani…sai che li adoro e poi…il clima qui è ideale per le mie giunture in titanio…
Con amore immenso,
Tuo per sempre,
C17
😚  
 
 
PS: I cioccolatini me li mangio io, che tanto non ingrasso. In più mi toccherà finire anche i cannoli, visto che tua zia ha precisato:
“Pane, panelle e patate vugghiute fanno li fimmine tutte chiattute" (e questa ve la traducete voi)
Cosa vuoi che ti dica, mi sacrificherò…
 
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NA: Ringrazio la mia carissima amica G. per le traduzioni in siciliano…gugol transleit non me lo dava…E per i cannoli siciliani (fatti in casa) che mi ha gentilmente offerto e che mi sono sbafato alla faccia vostra.
Ringrazio C. per la traduzione della piccola frase in veneto.
Ringrazio L. per i nomi dei gatti.
Ringrazio C17 per essersi prestato per l’ennesima Yaoi.
Ringrazio il pasticciere del mio paese per i cioccolatini a forma di cuore, il cartolaio per la carta con gli orsetti e F., proprietario di un tristissimo sexy shop, che mi ha intrattenuto un pomeriggio, mostrandomi soddisfatto l’ultima collezione di biancheria sexy (?) che gli era arrivata. Avevo le lacrime, giuro. Mai riso così tanto…
Ringrazio anche Word, che mi ha permesso di scrivere questa storia al pc e Efp che mi ha permesso di pubblicarla.
Ringrazio tutti coloro che leggono, recensiscono con una bandierina negativa (di quelle positive non me ne faccio nulla, quindi datele agli altri due) o sono solo passati e si sono fatti una risata.
Ringrazio S. Valentino per essere puntuale anche quest’anno e la mia lei che mi sopporta ogni giorno, soprattutto in questo.
Infine, ma proprio per ultimi e perché sono cordiale, ringrazio i miei sfidanti Felinala e Vincenzoraimondo1 senza i quali, questa OS non sarebbe mai stata scritta (e forse sarebbe stato anche meglio per tutti).
 
PS per Vince’: Te l’avevo detto che saresti finito in una yaoi. Vedi di non lamentarti…poteva andarti peggio: per esempio una rating rosso con Popo…
PS per Nala, semplicemente: te l’avevo detto…
PS x tutti e due: Avanzatemi un po’ di Pandoro.
 
NotaCulturaleAutore (?): Ve la volete fare un’ultima risata? S. Valentino è diventato santo perché a 97 anni (capito bene, NOVANTASETTE ANNI!!!!!) i romani lo hanno decapitato, pensando che ‘se fosse andato avanti così’ (a diffondere il cristianesimo), i suoi seguaci sarebbero divenuti troppi.
Ora la domanda è: Ma quanto volete che potesse proseguire nella sua opera? Aveva 97 anni!! C’era bisogno di decapitarlo?
 
 
   
 
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