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Autore: k_Gio_    19/02/2016    5 recensioni
Era tardi, a quell'ora doveva esserci pochissima gente, e infatti era così . Uno strano incontro con un ragazzino sbucato fuori dal nulla che si è perso.
< Ehi ragazzino, guarda dove corri, potevi farti male. Tutto bene?! > Killian lo guardò ma il ragazzino non accennava ad alzare lo sguardo.
Buona lettura
Aggiunto #Special
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo #7




 

Ok, era strano ma si stava preoccupando ,forse un po' troppo. Perchè non rispondeva?
Non era da lui.
«Cosa succede mamma?» Henry si era infilato il pigiama e l'aveva raggiunta in salotto.
«Mmm non lo do, Killian non risponde ai messaggi. Non è strano?» forse era più strano che stesse cercando una sorta di conforto in suo figlio riguardo ad un uomo...
«Vai da lui e vedi se sta bene» Henry lo disse come se fosse scontato che lei dovesse uscire di casa alle dieci di sera, prendere la macchina e andare a casa di Killian lasciando suo figlio da solo a casa. Ma  certo perchè non ci aveva pensato lei....ok ci aveva pensato ma aveva cestinato subito l'idea, che razza di madre sarebbe stata se avesse considerato anche solo per un istante l'idea. Ma una vocina le diceva che c'era qualcosa che non andava con Killian.
«Non posso lasciarti da solo Henry»  obbiettò guardando il cellulare sperando di vedere l'arrivo di un messaggio che però non arrivava.
«Possiamo chiedere a Marco se può venire qui» propose Henry.
«Non voglio disturbarlo. Sento Ruby se è libera» chiamò la sua amica e le spiegò velocemente la situazione ,Ruby era già in macchina.
«Non posso andare lì così però» Emma non era una che si presentava a casa della gente senza un motivo valido ed un presentimento per quanto i suoi risultassero attendibili, non era un motivo valido. Si guardò intorno cercando un'idea.
«Puoi riportagli il libro che mi aveva prestato» Henry lo prese e glielo porse.
«Sei un genio!» e lo stritolò in un abbraccio.
«Lo so, lo so»
Prese la giacca e si infilò gli stivali senza guardarsi allo specchio o aggiustarsi un po', prese le chiavi e non appena Ruby varcò la soglia di casa salutò entrambi e filò in macchina.
Mentre guidava si dava della sciocca. Probabilmente non era successo niente, forse gli era morto il cellulare o magari era con qualcuno e quindi non aveva tempo per risponderle... forse era meglio se tornava a casa, sarebbe stata  una scena imbarazzante se lo avesse trovato con qualcuno...o qualcuna. Solo al pensiero le stava nascendo uno strano senso di fastidio che non riusciva a placare.
«D'accordo Emma, calmati, devi solo portagli questo libro, vedere se tutto è a posto e tornartene a casa da tuo figlio. Semplice ,basta cercare altri problemi» l'auto convincimento di solito funzionava. Di solito.
Trovò parcheggio subito, bene, la scusa: non ho trovato parcheggio ,era andata a farsi benedire. Persino l'ascensore sembrò andare più veloce.
Bussò.
Sentì dei passi andare avanti e indietro, ma nessuno le aprì.
Bussò di nuovo.
Niente.
«Killian, lo so che ci sei ,ho visto la tua macchina e sentito i tuoi passi» disse alla porta davanti a lei ,certo, quei passi potevano appartenere ad un ladro ,ma era certa che non fosse così.
Dopo aver bussato una terza volta la porta venne aperta bruscamente ed un Killian dal volto devastato le si parò davanti.
In una mano una bottiglia di quello che le sembrava rum e nell'altra un bicchiere del medesimo contenuto.. la guardò senza vederla.
Emma si trovò senza parole, non sapeva cosa dire.
Lui fece altrettanto, le diede le spalle continuando a bere.
«Killian, cosa è successo, perchè non mi hai risposto?»Emma ci provò a far finta che fosse tutto normale, ma con Killian palesemente ubriaco, o poco ci mancava, le era impossibile.
«Ma come Swan, ti facevo più sveglia» disse sprezzante alzando il bicchiere che prontamente raggiunse la sua bocca.
«Ti ho portato il libro» e lo appoggiò sul bancone della cucina «Perchè non posi quella bottiglia e mi dici perchè ti sei ridotto in questo stato?» voleva mantenersi calma  ma vederlo in questo stato le faceva male.
Lui rise cupamente poi il suo sguardo si fece più duro quando la guardò «Ma cosa pensi di fare Swan?! Venire qui e comandarmi?! Non ti ho risposto perchè non volevo sentirti, ti è chiaro il concetto?!» le urlò con rabbia, sputandole addosso quelle parole.
Emma si irrigidì . Cosa era venuta a fare, se non era la ben accetta avrebbe subito tolto il disturbo. Stava per tornare verso la porta quando si accorse di non volerlo fare, lei era andata lì per lui, lui aveva bisogno di lei e lei non sarebbe scappata , era dura venire a patti con la verità dei fatti ma lei teneva a lui.
Lui le aveva rivolto nuovamente le spalle sedendosi su uno sgabello, incurante se lei fosse ancora lì o no.
Emma si avvicinò e gli stappò la bottiglia dalle mani. «Ora  tu parli con me e la smetti con questa» e agitò la bottiglia vuota per più della metà.
Killian come una furia si alzò dallo sgabello una luce furiosa brillava nei suoi occhi ,Emma non si aspettava un comportamento del genere. No non era preparata.
«Swan dammi quella maledetta bottiglia! Non sto scherzando!» urlò ancora una volta e questa volta avvicinandosi a lei che stava tenendo l'oggetto in questione più lontano possibile.
«Killian, guardami ,per favore» quasi lo supplicò.
«Ti ho detto dammela!» la chiuse tra lui e la parete. Ora la stava guardando ma non era lo sguardo che voleva. Questo Killian non lo conosceva e iniziava a temerlo.
«Ma chi ti credi di essere , venire qui starmi addosso...se vuoi possiamo possiamo stare anche più vicino...» fece lascivo non lasciando più spazio tra i loro corpi.
Aveva avuto davvero paura poche volte nella sua vita , si era dimostrata forte nella maggior parte delle occasioni ma quella volta si stava rivelando più difficile di quanto avesse immaginato. I suoi occhi si erano fatti lucidi ma non avrebbe pianto , non davanti a lui in quelle condizioni, non gliela avrebbe data vinta, sapeva che  lui lo stava facendo apposta per farla fuggire via da lui.
«Avanti Swan...cosa c'è è passato troppo tempo dall'ultima volta? Scommetto che il primo e l'ultimo è stato il padre di Henry, magari ti ha lasciata  proprio perchè questo...magari non sei tanto brava» lo schiaffo che arrivò sulla sua guancia non lo vide arrivare ma ne sentì tutta la potenza.
Emma lo guardava con occhi gelidi, qualche lacrima che le scendeva sulle guance.
«Vuoi la tua bottiglia, tieni, fa come vuoi» la sua voce uscì piatta. Avevano fatto male quelle parole. Poggiò la bottiglia sul suo petto spingendogliela contro per farlo arretrare.
Lui chinò il capo toccandosi con una mano la guancia dolorante  mentre l'altra prendeva la bottiglia. Non riusciva a guardarla. Lei rimase immobile.
In un impeto di rabbia Killian gettò la bottiglia a terra rompendola in mille pezzi.
Le si avvicinò di nuovo, stavolta privo di ogni energia o rabbia . Si accucciò contro la spalla di lei nascondendosi dalla vergogna che stava provando.
La razionalità le stava dicendo di scansarlo e di uscire il prima possibile da quella casa. Le bracia che lo avvolsero mettevano in chiaro ciò che il cuore le stava dicendo e chi lei stava ascoltando. Lo strinse a se. Non sapeva perchè fosse in quello stato ma non lo avrebbe lasciato solo nemmeno dopo che le aveva sputato addosso quelle parole.
«Scusa Emma,» mormorò contro la sua pelle  «non volevo davvero dire quello che ho detto, non volevo farti male ma quella bottiglia ha preso il sopravvento» sembrava aver finito ed Emma gli accarezzò la testa, come a rassicurarlo che andava tutto bene. «Quella era davvero una buona bottiglia di rum» constatò infine lui .
«Ma smettila scemo» e gli dette uno scappellotto dove prima lo stava accarezzando. Gli prese la testa e lo guardò fisso negli occhi «Immagino che ora tutta la casa stia girando , quindi ti accompagno a letto e domani quando sarai in te parleremo, perchè sia chiaro, parleremo. Non puoi ridurti così senza darmi una spiegazione. Capito?!» Lo aveva detto seria ma i suoi occhi erano più tranquilli e sereni.
«D'accordo» e poggiò la sua fronte su quella di lei.
Barcollava poco, Emma ne dedusse che non probabilmente non era nuovo a ritrovarsi in stati del genere.
Killian si stese ed Emma si sedette  sullo stesso lato in modo da guardarlo in faccia .Una faccia occupata da una smorfia ora. Era carino comunque...
Erano entrambi in silenzio, ma non era il solito silenzio imbarazzante.
Killian teneva gli occhi chiusi. Ne aprì uno per cercare la mano di Emma e incatenarla nella sua. Lei non obbiettò.
«Tempo fa ero innamorato di una donna, una donna molto bella» iniziò a raccontare sempre ad occhi chiusi « ci eravamo incontrati per caso ,in un bar, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, due perfetti sconosciuti che poco a poco lo erano sempre di meno.» sorrise « Quando cominciai a pensare di evolvere il nostro rapporto in qualcosa di più serio lei mi disse che era sposata e aveva un figlio. Ci rimasi male,davvero tanto...Ora che ci penso anche tu hai un figlio, mi perseguitate» e fece una risata amara « In ogni caso mi disse che lei non amava più suo marito  e che temeva di lasciarlo solo perchè aveva paura che le portasse via il figlio. Eravamo destinati a vivere nell'ombra ma a nessuno piaceva l'idea. Non avemmo il tempo per capire come procedere che il marito venne a sapere di noi, fu troppo tardi per tutto.» strinse la mano di Emma un po' più forte «Come aveva predetto lei suo figlio venne mandato da qualche parente in Russia mi pare, non mi ricordo bene, fece in modo e maniera che le carte del divorzio non le lasciassero niente ,custodia del figlio inclusa. Non riuscì più a vederlo, ha conoscenze ovunque quindi l'esito del processo non fu una sorpresa , non ci aspettavamo nulla di diverso.» aprì gli occhi e guardò un punto imprecisato della stanza buia. « Dicono che tanta sofferenza porti ad ammalarsi e per lei fu così, non riusciva più a pensare lucidamente, stava diventando l'ombra di se stessa, una persona  diversa da quella che avevo conosciuto. Cercavo di capirla e di starle accanto come meglio potevo, ma è stato davvero difficile. Non riuscì a riprendersi, cadde in depressione  e si ammalò. Era chiaro come sarebbe andata a finire. Ho cercato di parlare con quell'essere chiedendogli di farle vedere il figlio almeno un'ultima volta perchè le cose stavano precipitando velocemente, lui mi rise in faccia .Si è lasciata morire e dopo qualche giorno è andata via.» rimasero in silenzio per un po' poi  riprese parola «Ero andato a bere  quando ho conosciuto Ruby, dovevo evadere da quello che mi circondava, mi sentivo schiacciato. Per l'ennesima volta mi ritrovavo da solo, nessun punto di riferimento se non me stesso...e devo dire che non sto facendo nemmeno un buon lavoro su questo fronte.» una risata sarcastica. Poi guardò Emma che aveva ascoltato la sua storia in rigoroso silenzio .Nei suoi occhi non vi lesse compassione o pietà ma comprensione e solidarietà ,si stavano scoprendo così simili.
«Cosa è successo alla tua famiglia?» non voleva essere invadente ma le parole erano uscite da sole.
«Morti, uno dietro l'altro. Una specie di domino»
«Killian! Ma che cavolo dici!»  non credeva avesse detto una cosa del genere.
«E' la verità, e poi ricorda che sono in piena sbronza , non sono proprio in ottime condizioni mentali... e poi un po' di humor nero non ha mai ucciso nessuno no?!» rideva più apertamente ora.
«Killian! Smettila!»  non voleva ridere ma si stava rivelando difficile.
«Rimani» Killian era tornato serio.
«Cosa?! Ma Henry...» in realtà non si preoccupava per suo figlio, era in buone mani, la preoccupazione nasceva dal sapere di rimanere a casa da sola con lui.
Lui non cercò di convincerla , doveva scegliere lei, i suoi occhi però la stavano implorando, non voleva rimanere da solo  con i suoi demoni.
«D'accordo, ma solo per un po'» si stava rammollendo a quanto pareva, probabilmente se glielo avesse chiesto un qualche suo ex con cui era stata massimo una settimana lo avrebbe mandato a quel paese senza tanti convenevoli.
Ma  Killian non era un suo ex, ancora non sapevano cos'erano ma non ci avrebbe di certo pensato in quel momento.
Si tolse gli stivaletti e il giacchetto di pelle rossa mostrando una di quelle magliette coordinate che gli aveva prestato quella volta a casa sua e si infilò sotto le coperte mettendosi su un fianco di fronte a lui, pochi centimetri a separarli.
«Grazie Emma» mormorò non lasciando i suoi occhi nemmeno per un secondo.
Lei sorrise e gli accarezzò una guancia.
Lui chiuse gli occhi, poi fece una smorfia ,un pensiero fastidioso prese piede nella sua mente.
«Swan perchè indossi la maglietta coordinata? Chi ha l'altra metà?  Con chi sta Henry ?»  ora la sua testa iniziava davvero ad essere pesante.
«Calma capitano ,Henry è con Ruby e l'altra maglia è ancora nell'armadio, ho messo questa perchè è la prima cosa che ho trovato.» poteva fare il geloso anche in quella situazione? Evidentemente si.
Sembrò tranquillizzarsi e il suo viso tornò sereno, gli angoli della bocca ad accennare un sorriso.
«Buonanotte Emma» ormai stava abbandonando il mondo reale.
«Buonanotte Killian» continuò ad accarezzarlo fin quando Morfeo non prese anche lei.

Emma si svegliò per prima, un raggio di sole era riuscito ad entrare colpendola in pieno volto.
Durante la notte Killian si era agitato, non aveva avuto un sonno tranquillo. Se lo era portato al petto e aveva cercato di tranquillizzarlo. Sembrava esserci riuscita perchè non si era più mosso e si era accoccolato meglio stringendola come poteva.
Lei era rimasta semi sdraiata, con la schiena appoggiata alla testiera, non era la posizione più comoda del mondo ma il contatto con lui lo rendeva sopportabile.
Non voleva svegliarlo ma lo sentì mugugnare qualcosa e stiracchiarsi non lasciando la presa su di lei.
«Buongiorno?» domandò Emma ,ora sarebbe dovuta arrivare la parte peggiore della faccenda, il post sbornia.
«Diciamo di si, pensavo peggio» alzò la testa per guardarla e la trovò più bella ,o meglio, svegliarsi e trovarsela vicino era bello, un nodo allo stomaco lo colpì , voleva quei risvegli più spesso.
Poi fece quello che probabilmente non avrebbe dovuto neanche sognato di fare, la baciò. Era una mossa azzardata, poteva finire male con Emma, lui non la stava baciando come le altre volte, lui voleva di più.  Magari lei non voleva e lui stava rovinando tutto, temeva che sarebbe scappata.
Continuò a baciarla infischiandosene di tutte quelle supposizioni.
Emma rispose con più foga di quanto lui avesse potuto immaginare.
Ovviamente ogni divertimento ha una fine e ad Emma piaceva particolarmente interrompere questi momenti.
Se lo allontanò il tanto che bastava per prendere fiato «Cosa hai intenzione di fare con Gold?»
«Accidenti Emma, ci stiamo baciando come non abbiamo mai fatto prima e tu pensi  ad altro? A Gold addirittura!» Pensavo di baciare meglio» e si accasciò un'altra volta su di lei nascondendo il volto nell'incavo tra collo e spalla.
Le stava facendo il solletico con la barba facendola divincolare sotto di lui.
«Baci molto bene,ma...» ma cosa?! Non lo sapeva nemmeno lei ,le veniva naturale rovinare i giochi. Killian sospirò e si buttò supino al suo fianco guardando il soffitto. Almeno aveva ammesso che baciava bene.
Ora si sentiva a disagio, stava andando tutto bene ed aveva rovinato tutto per l'ennesima volta, lo guardava e si sentiva in colpa, forse era solo una codarda...No! Tutto si poteva dire di lei ma non che fosse una codarda.
E fece quello che non avrebbe fatto se fosse stata una persona coerente con ciò che pensava.
Si mosse talmente veloce mettendosi cavalcioni su di lui trovandolo impreparato. Si chinò sulle sue labbra e lo baciò con più trasporto di prima.
«Non...devi sentirti...obbligata...» mormorò lui tra un bacio e l'altro.
«Zitto prima che ci ripensi» Killian sentì il suo sorriso sulle labbra. Si abbandonarono a quei sentimenti che avevano tenuto a bada per giorni. Insaziabili. Volevano entrambi di più ,e lo ebbero. Trovarono nella braccia dell'altro quello che da troppo tempo non avevano più: calore.
C'erano solo loro, tutto il mondo fuori poteva aspettare ,non c'era fretta.
I loro corpi combaciavano come non avevano mai fatto con altri , non c'era altro luogo dove dovevano essere.
Crollarono esausti nella posizione in cui si erano addormentati , uno di fronte all'altro occhi negli occhi.
Questa volta a spezzare il momento stranamente non fu Emma, ma il suo cellulare. Tirandosi le coperte per nascondere ciò che fino a qualche attimo prima non si era preoccupata di nascondere. Si sporse per cercare il telefono caduto da qualche parte.
Numero privato.
Si tirò a sedere, Henry non poteva essere, doveva rispondere?
«Pronto?»
Niente.
«Pronto?!..finiscila!» rimanere concentrata con Killian che le baciava la pelle visibile per richiamare la sua attenzione si stava rivelando un'impresa.
«Emma»
Il suo nome detto da quella voce le fece morire il sorriso sulle labbra.
Chiuse la chiamata e lanciò il cellulare ai piedi del letto. Paralizzata.
«Emma chi era?» aveva visto il cambio repentino del suo corpo , sembrava una statua ,il colorito della pelle terreo.
Con occhi spaventati lo guardò. Quel nome pesava troppo per uscire fuori.
«...Neal.» si accovacciò contro il petto di Killian, non versò neppure una lacrima, era scioccata, non riusciva a pensare lucidamente e dire che era Killian ad aver bevuto la sera precedente.
Lui tacque ,Emma aveva bisogno di tempo per metabolizzare quindi se la strinse più forte al petto.
Dopo qualche minuto il sangue ricominciò a fluire normalmente nel corpo di lei, si staccò velocemente da Killian e cercò i suoi vestiti.
«Emma» non sapeva cosa le frullasse nella testa, ma temeva niente di buono.
«Va tutto bene, torno a casa da Henry. Ci sentiamo.» Lo aveva guardato giusto un attimo prima di  sparire in corridoio. La porta di ingresso che si apriva e richiudeva. 

 

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Salve gente!
passato una buona settimana? spero di sì :D
Allora inizio subito con il dire che non ho mai scritto capitoli del genere e spero che non ne sia uscita una schifezza xD
Tra l'altro ho fatto anche un abbozzo di disegno, perchè lo così si può definire, sulla scena di loro ma al momento non so come fare ad aggiungerlo quindi non potrete vedere il mio capolavoro...ahahahh no non è vero non vi perdete niente ahahhaha
Altro punto, non ho riletto il capitolo, lo so che non si fa, ma ho i minuti contati devo vedere le puntate di flash e arrow altrimenti rischio di trovarmi davanti troppi spoiler ahahahah quindi per eventuali errori fatemi sapere, sicuramente lo rileggerò in ogni caso xD
Devo anche finire di leggere le vostre storie che non sono riuscita a leggere durante la settimana quindi mi devo dare da fare ;)
Grazie per chi legge, inserisce la storia nelle categorie e soprattutto chi recensisce, mi fate sempre moooolto contenta :')
Alla prossima
Gio

P.S.
è da un po' che non disegno come si deve quindi sono un po' arruginita e questo..disegno(?) è uscito fuori così, di getto :') se avrò altre ispirazioni cercherò di fare meglio ^-^

  
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