21/02/2016
3 recensioniCoppia: Mika + Andy.
Prompt: 1, 2, 3.. flashfic! [Litigata - Selfie - Grattacieli]
Genere: Comico
Rating: Verde
Ehilà.
Vi dico già da subito che non ho idea di cosa sia questa roba; l'ho scritta in 5 minuti adesso, precisamente ho finito alle 15:46.
Quindi nulla, boh. Non ho granchè da dire.
Oh, solo una cosa: il titolo è "ispirato" a "The curious incident of the dog in the night-time".
Enjoy.
The curious incident of the phone on the skyscraper.
Era stato un incidente.
Un piccolo, innocuo, innocente errore, un momento di distrazione, l'applicazione più inevitabile della legge di Murphy.
"Se qualcosa può andar male, lo farà".
Quel qualcosa non solo gli aveva rovinato la giornata più di quanto la stanchezza e la fame avessero già fatto, ma era stata anche la scintilla che aveva scatenato un gigantesco incendio perchè, si sa, le disgrazie non vengono mai da sole.
Seduto sul bordo del letto, l'iPad abbandonato malamente di traverso sulle lenzuola, Mika iniziava a rendersi conto che forse aveva un po' esagerato: era stato irritabile, permaloso e anche parecchio acido.
Ma, d'altro canto, aveva appena rischiato di uccidere un poliziotto con un telefono da oltre 700 dollari, ormai sfracellato sull'asfalto dopo una caduta di più di 15 metri, e in quel momento in cui aveva -comprensibilmente- un diavolo per capello, Andy non si sarebbe assolutamente dovuto permettere di prenderlo in giro.
Subito dopo essersi profuso in mille scuse verso il mal capitato agente di polizia e in altrettante ineleganti imprecazioni a denti stretti (soprattutto rivolte alla curiosa donna impicciona che gli aveva scattato un paio di foto mentre si sbracciava, mortificato), la prima cosa che aveva fatto era stata accendere il tablet e chiamare il suo compagno, in quei giorni residente a Londra, tramite Skype.
Mai l'avesse fatto.
Il biondino, stupito di quella videochiamata, era rimasto in un impassibile e curioso silenzio solo per 5 secondi, giusto il tempo di vedere l'espressione colpevole di Mika mentre gli raccontava il fattaccio.
Poi era scoppiato a ridere e non si era più fermato, cieco agli evidenti segnali della rabbia crescente del più grande.
Non solo: aveva sghignazzato ancora più forte quando, voce altera e sguardo di fuoco, il libanese gli aveva praticamente sbraitato contro in preda alla disperazione, che niente di tutto quello sarebbe mai successo se lui non avesse deciso di inviare al compagno un artistico, simpatico, inoffensivo selfie.
Quel galeotto autoscatto gli era costato un cellulare costosissimo, quasi una vita umana sulla coscienza, il conseguente soggiorno più che lungo in un sovraffollato carcere giapponese e, inoltre, una sonora litigata con il proprio fidanzato.
Il qual diverbio si era concluso con Mika che gli chiudeva la chiamata in faccia, non prima di avergli rinfacciato il suo sostegno morale praticamente inesistente e averlo mandato a quel paese in modo piuttosto rude e volgare.
L'ultima cosa che era riuscito a sentire da un Andy un po' troppo strafottente e -fondamentalemente- stronzo, era stata:
<< Chissà, magari in quell'ammasso di circuiti spiattellato sul marciapiede c'è un bellissimo selfie di te a bocca aperta e braccia allungate mentre il telefono precipita giù dal quarto piano di un grattacielo.>>
Ripeto: non so che sia questa roba.
La sfortunata serie di eventi che ha visto Mika come protagonista ieri (non smetterò mai di dirlo, bisogna farci una sitcom sui Penniman) mi ha ispirato questa flashfic (che ovviamente non sarà presa in considerazione nel contest, but you already know that) di esattamente 448 parole.
Scrivere una cosa così corta è stato più difficile di quanto mi aspettassi, vista la pessima abidutine che mi sto prendendo di scrivere capitoli di oltre 30 pagine.
So.. ditemi voi se sono riuscita nel mio intento.
E, nel frattempo #RipMikasiPhone.
Nel caso ve lo steste chiedendo, sì, adoro rendere Andy degno del grazioso epiteto di #bastard, attribuitogli dal suo amorevole fidanzato.