L'oscurità... Davanti a me c'è solo l'oscurità e il freddo. Non una luce, solo una macchia infinitamente estesa di nero. 

Oh, ma come è noioso tutto questo buio: uniforme, uguale, tremendamente solito! 

Quanto tempo che va avanti così? Anni!? Ma che sciocchezze, gli anni sono poco più di ininfluenti istanti; sono secoli, enoni, forse millenni che non succede uno straccio di niente, che sono circondata dal buio. Niente!Niente! Niente! 

Ma che noia!

Sì, esatto, è passata un'eternità da quando ho sentito l'ultimo raggio di luce sulla mia pelle, mi accarezzo la guancia. Non c'è più traccia dell'escoriazione da parecchio... Un'eternità... Già, un'infinità, da quando, con immenso piacere, ho sbranato quella maledetta luce e ho ridotto tutto all'oscurità. E questo perchè io amo il buio; perchè, questa noiosa oscurità, è la mia casa, il mio rifugio, il mio solito, noioso, confortevole, rifugio. Ma quasi non ricordo più il dolce sapore dell'energia fluirmi nelle membra, le urla disperate e agonizzanti di quelle creature accarezzarmi le orecchie... In realtà non ho ben presente come erano fatti, se strisciavano, camminavano, volavano... Chi lo sa, ne ho mangiati così tanti -ehm ehm, tutti in realtà- qualcosa dovevano pur fare. Ricordo che avevano un buon sapore, questo sì, buono davvero! 

Dissanguare il loro mondo, succhiare via la linfa vitale dal loro sistema,  è stato davvero divertente! Quanto amavano il loro piccolo pianeta, tra l'altro era tenuto così bene, così puro... Avvelenarlo non è stato per niente semplice, ma il risultato! Oh, tremo di piacere al solo ricordo! Quando hanno cominciato a morire con il loro dolcissimo mondo... Come hanno sofferto, quale agonia hanno provato!? Favolosi, semplicemente favolosi! E non erano neppure troppo stupidi! Sono forse stati alcuni dei pochi ad accorgersi di me. Mi avevano persino dato un nome! Nessuno dei miei pranzi lo aveva mai fatto prima, sono stati così carini!

Ora che ci penso... come è che mi chiamavano? Enovak... Nova... 

Peccato, me ne sono dimenticata! Sì forse è passato davvero tanto tempo.

 E pensare che solitamente andavo in giro col solo appellativo di "parassita". Che brutta parola -proprio meschini quando mi chiamavano così- solo perchè loro e il loro pianeta non capivano la mia personalità! So di essere una creatura influente... ma chiamarmi virus o parassita, è tremendamente scortese! Déa, sarebbe stato più adatto! Ma erano di gusti difficili loro, e anche poco comprensivi... Come se a me piacesse ridurre in polvere e oscurità tutto ciò che tocco!...

Oh, andiamo, ci state credendo davvero!? Ovvio che mi sia piaciuto! Non so chi devo ringraziare per essere nata così...  Oh, in effetti, "nata" è un parolone. Non sono mai, affettivamente, "nata". Esisto, per lo più, da molto, forse da sempre; da quando c'è vita, io esisto per mangiarla.  Sono un tipo pigro, mi lascio smuovere dalle correnti siderali, trainata sulla carcassa dell'ultimo pasto,  solitamente.  Ho i tentacoli e delle membrane davvero belle (e non lo dico perchè sono le mie... anche se sì, a qualsiasi altro essere non starebbero così bene!), ma non le uso mai per spostarmi. Ah, ho anche le ali, oh... se sono belle loro, ne vado così fiera, sono enormi, ma le uso più per scena. Non ha senso sprecare la mia preziosa energia. Prima, effettivamente, non era necessario; era estremamente facile incontrare galassie piene di succulenta energia. Praticamente finito un pianeta, c'erano tutti i fratellini del suo sistema, in fila, per essere mangiati.  Generalmente, la loro stella generatrice, il cuore della loro vita, la mangiavo per ultima, la portata forte, per intenderci. Però l'ultimo pasto era sempre il più silenzioso. Non fraintendetemi però, le stelle generatrici sono un'esplosione di gusto, una sinfonia di sapore, energia pura. Ma è... mmm.. un solo sapore, cioè è quello- buonissimo- davvero delizioso e utile ma... Oh andiamo! Vogliamo davvero paragonarlo alle urla disperate, alla frustrazione degli esseri viventi?  Il loro agitarsi impotenti, mentre il mio morbo li assale, è davvero tutt'altro! 

Mettiamola così: cena e spettacolo, un pasto speziato.

Che tristezza, mi manca così tanto tutto questo!  Mi sono risvegliata nostalgica forse... No, ma che nostalgica!? Mi sono svegliata affamata, i miei tentacoli si attorcigliano tra loro, cercano di mangiarsi a vicenda! E' indubbiamente il momento, ho bisogno di nuova energia, nuova luce, nuovi pianeti e nuove vite... Da distruggere, ovviamente! 

Mmm, questa è una corrente siderale... E' debole, molto debole, saranno almeno ottocento anni luce da dove sono ora. Ma ho fame, per quanto lontano sia, le mie propaggini hanno fame. Ho i crampi allo stomaco: vita, vita, voglio nuova vita! 

Questo è l'odore di nuovi mondi, di materia, che aspetta me, e solo me, per nutrirmi, soddisfarmi. Freme ogni mia singola cellula al solo pensiero. Mmm ma che piacere! Già lo pregusto, sarà un banchetto delizioso. Chiudo gli occhi e assaporo questo odore, è indubbiamente lontano. Non sono sicura di avere abbastanza energia per raggiungere quel mondo, inoltre, forse è solo un miraggio dettato dalla mia stessa fame. 

Ora che ci penso, del mio vecchio pasto è rimasta solo qualche roccia consunta, un letto comodissimo, ma mi chiedo se basti!? Non posso certo restare ferma qui ad aspettare di mangiarmi - sì, perchè succede anche questo-  Ho visto alcuni dei miei fare questa fine, tremendo, davvero tremendo: si contorcono, si accartocciano su se stessi, gemono... Fanno come gli insulsi vermetti dei pianeti che mangiamo -per capirci- 

La strana volontà che ci anima però non muore, in realtà si concentra così tanto da implodere in una voragine di antimateria, scura e nera, capace di assorbire tutto e tutti. Tra l'altro poi esercita pure una gravità noiosissima... Non si capisce quante volte ho rischiato di venire risucchiata. Ecco, sì, quelle erano le rare occasioni in cui scomodavo il mio bellissimo e perfettissimo corpo. Dopo tutta la fatica che facevo per farli morire di fame, dovevano pure risucchiarmi!? Ma per favore! (Sì, odiavo la concorrenza, non che siano mai riusciti a soffiarmi un pasto, anzi, credo in realtà di aver assistito all'implosione di tutti i miei simili- mi piace essere unica! L'ho detto di avere una forte personalità, vero!?).

Mi stiracchio un po' e sbadiglio, sento vibrarmi le ali sulla schiena. Sì ho tremendamente fame e la corrente spaziale non credo basterà a trainarmi. Uff, che scocciatura, dovrò darmi una spintarella... Tu guarda! Tanta fatica per mangiare, mi chiedo se è vita questa, spero ne valga almeno la pena. Chissà come saranno i miei nuovi pranzetti, chissà come riuscirò a rovinare le loro vite...  Ad accorgersi di me in tempo... pff, divertente! Non ci riusciranno mai, nessuno è così furbo! Mi chiedo se ricorderò mai il nome che mi dettero quella volta, mi piaceva, aveva un qualcosa di "regale", forse me ne daranno uno nuovo. Sono così eccitata! E' proprio vero, la luce è speranza... Non vedo l'ora di soffocarla all'oscurità, non vedo l'ora di spegnerla e assaporarla mentre viene consumata nella mia gloria. 

Bene! Mi aspettano anni pieni di novità: spero non muoiano troppo presto, spero di farli soffrire tanto. Non vedo l'ora di corrompere i loro piccoli, fragili, organismi e piegarli al mio volere...  Spegnerò ogni luce e distruggerò tutto, così nessuno mi chiamerà più "parassita", mi chiamerò come merito, dèa, perchè è questo che sarò. Io, l'unica, la perfezione! In realtà sto solo facendo un favore all'Universo, lo riduco ad un tranquillo Nulla. Ma dei piccoli cervellini limitati non potranno mai capirlo, dopotutto vivono un attimo ed è bene che si sacrifichino per qualcosa di più alto e più importante:  e chi meglio di me!? Ho deciso, in realtà li sto solo sollevando da una lunga e noiosa esistenza. Non dovrei essere così buona con dei cosetti sottosviluppati, ma che volete... noi divinità siamo così misericordiose anche con i nostri pasti...  Sì, sarà divertente, lo so già! Oh, ma guarda, riesco già a vederli loro Flusso, ne percepisco già l'odore. 

Ciao, piccolo pianeta, tu forse non  lo sai, ma sarà un piacere conoscermi!