Anime & Manga > Kamisama Kiss
Segui la storia  |      
Autore: skeletronX    28/02/2016    0 recensioni
La storia parte dopo il secondo OAD di Kamisama Hajimemashita: Kako-hen. Tratto dalla stria:
‶ Narratore, non credo che le cose stiano così! Ma ci vedi? ‶ urlò con forza Akura-Ou dall'alto del suo imponente trono, rivolgendo la sua attenzione alla voce fuori campo che narrava i precedenti avvenimenti. [ ... ] Tomoe adesso era in scacco matto, avrebbe potuto fare di lui ciò che voleva. Akura-Ou ne era convinto. ‶ Sei in mio potere, Tomoe! ‶ pensò, ghignando mentre osservava la scena più eccitato che mai.
Genere: Commedia, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nanami Momozono, Tomoe, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

` Bene, sono pronta-- Per il passato! ` affermò la piccola Nanami con in spalla uno degli zaini più grandi che avesse potuto trovare, più grande anche di lei. Mikage, qualche centimetro lontano da lei, la osservava con un sorriso sul volto sicuro che la ragazza avrebbe potuto salvare Tomoe. Nonostante il sorriso però, il precedente Dio del Tempio aveva paura per lei, per la sua incolumità. Per quanto fosse riuscita a sopravvivere nel precedente viaggio nel passato non poteva sapere come sarebbero potuti svolgersi gli eventi senza qualcuno a difenderla.
Mentre egli si soffermava a riflettere, il gruppo che si era riunito nel Tempio durante la convalescenza di Nanami si fece avanti nel salutarla e augurarle buona fortuna. Mizuki si avvicinò alla ragazza, prendendole le mani con una espressione vispa da tipico serpente ` Promettetemi Nanami-chan che qualsiasi cosa accada lascerete morire Tomoe, e tornerete a casa sana e salva. ` il famiglio fissava la sua padrona con sguardo quasi implorante, preoccupato seriamente per Nanami, la quale - con pazienza e dolcezza - ricambiò la stretta e lo lasciò andare con un bacio.

Dopo aver salutato tutti e rassicurato, si sdraiò sul futon preparato per lei e osservò il soffitto mentre l'incenso di Mizuki riempiva l'ambiente avvolgendo la sua mente in un vortice di luci colorate. Chiuse gli occhi e sentì il suo corpo sospeso nell'aria, leggero e privo di ogni dolore o sensazione. Era così bello stare in quel posto, avrebbe voluto restarci per sempre magari con Tomoe al suo fianco così da non vederlo sempre preoccupato per qualcosa, e di fatti in quel piccolo momento le vennero alla mente i ricordi di quel periodo passato insieme: Tomoe che cucinava, Tomoe che le preparava il bento, Tomoe che sulla terrazza le faceva compagnia studiando, Tomoe che la proteggeva da ogni pericolo in cui per il suo sciocco comportamento incorreva. " Oh, Tomoe " pensò mentre gli occhi le si riempirono di lacrime e il cuore le batteva forte. " Devo salvarti, questa volta è il mio compito " concluse prima che un dolore atroce le percosse il corpo avvisandola che il piccola viaggio stava per concludersi e di fatto si ritrovò in acqua, immersa ad una profondità non esagerata ma abbastanza da farle bere un po' di essa. A fatica riemerse, trascinando con se lo zaino con l'occorrente per poter restare il più possibile in quel tempo. Sulla riva si piegò sulle ginocchia, respirando e sputacchiando ancora un po' di acqua che le era rimasta in gola. Aveva un sapore strano ma sperò con tutta se stessa che non fosse avvelenata o contaminata da qualche demone, cosa che la preoccupò davvero quando alzando lo sguardo vide l'atmosfera cupa tipica del miasma negativo. Si strinse tra le braccia, rabbrividendo per la piccola sferzata di vento che le aveva scompigliato i capelli e fatto entrare un po' di polvere negli occhi. Abbassò lo sguardo e la sensazione di disagio e paura che provò fu abbastanza da farle capire che non era sola, qualcuno o qualcosa la stava osservando e dei passi che si avvicinavano le diede la conferma di ciò che più temeva. Cercò, invano , di trascinarsi via ma le sue gambe - improvvisamente diventate molli - le impossibilitarono il movimento facendola rimanere inchiodata lì alla vista dei demoni la cui figura adesso era più chiara.
` Capo, non è giusto che noi dobbiamo starcene qui fuori al freddo mentre quegli idioti se ne stanno con la donna al caldo a fare chissà cosa. ` disse uno dei due sbraitando mentre allargava le braccia. L'altro annuiva senza dire una parola, continuando a camminare con fare composto al suo fianco. Sembravano soldati, dei soldati demoni e Nanami provò davvero paura " Oh Tomoe, aiutami! " pregò la ragazza mentre il demone che aveva parlato si accorse di lei. ` Hey Capo, guarda lì! Un'umana-- ` la sua voce alle orecchie di Nanami arrivò nitidamente, facendole capire che erano lontani non più di due passi e sentiva il loro sguardo su di lei. ` Portiamola con noi, se deve essere da sola in questa parte della foresta vuol dire che è tutta sola e poi sembra abbia bevuto dalla pozza della pazzia. Morirà presto, ma avremo il tempo necessario per divertirci. ` Nanami avrebbe voluto urlare ma anche la voce sembrava mancarle, uno dei due - probabilmente quello che aveva parlato - l'afferrò e se la portò in spalla sbraitando e ridendo come un orco. " Oh no, Tomoe! " continuava a pensare spaventata e triste, il suo tempo era limitato e il pensiero di non riuscire a salvare Tomoe le bloccò il respiro cominciando a piangere.
` Nanami! No, non piangere.. ` la voce di Tomoe le arrivò alle orecchie illudendola che fosse lì, ma in realtà era da sola. Osservò la stanza buia, dopo aver aperto gli occhi. Forse aveva dormito per tutto quel tempo, oppure quei demoni che l'avevano catturata avevano giocato con il suo corpo e poi ucciso.
" Allora-- allora questo è l'oblio " pensò Nanami, osservando il buio circondarla. Orami era finita, non era riuscita a trovare Tomoe. Non era riuscita a salvarlo, era davvero un'inutile e sciocca umana.
` Oh, Tomoe! ` gridò qualcuno, poco lontano da lei. Osservandosi meglio intorno, Nanami, notò una finestra con assi fissate sopra che mascheravano la luce pallida della luna e una porta di legno in penombra. La voce, che aveva appena detto il nome dello yokai proveniva da dietro essa. La ragazza, distesa a terra provò ad alzarsi dolorante ma non riuscì a mettersi in piedi e fu costretta a strisciare sul pavimento verso quella voce.
` Non dovreste essere lì fuori? ` commentò aspramente Tomoe, che dall'altra parte della porta osservava i due demoni di livello inferiori chiacchierare di un qualcosa che a lui proprio non interessava. I due demoni alla domanda, cominciarono a blaterare animatamente e contemporaneamente sull'incontro di un'umana nei pressi del pozzo. Tomoe non li stava ascoltando con attenzione, anzi per nulla, osservava la porta che separava la stanza dal corridoio volendo improvvisamente entrare e vedere ancora una volta la donna che lo aveva salvato. ` Dopo aver rapito così facilmente, l'umana di Akura-ou ne abbiamo trovata un'altra e abbiamo deciso di divertirci con lei. E' svenuta, quindi non sarebbe stato divertente senza le urla così abbiamo deciso di metterla nella stalla e aspettare che si svegliasse. ` era la stessa voce che aveva proposto di portare Nanami con loro, così la ragazza capì che doveva essere in qualche ritrovo per demoni e soprattutto chi era Akura-Ou? Di quale umana stavano parlando eccetto lei? Non capiva nulla, nella sua testa vi era solo la certezza che a dividerla da Tomoe ci fosse una semplice porta. Strisciò ancora, e ancora, verso di essa e ancora sentiva le voci al di fuori della stanza parlare.
` Tomoe! Se vuoi possiamo concederti qualche minuto con lei.. ` la frase di una voce nuova arrivò alle orecchie di Nanami, la risposta irritata di colui che l'aveva trascinata lì lo chiamò "Capo" così la ragazza apprese che quella voce appartenesse all'altro demone. Il demone che in silenzio aveva accompagnato l'altro nel giro e che molto probabilmente doveva essere di un gradino superiore all'altro. " Una scala gerarchica? " pensò Nanami confusa da quella classificazione, non sapeva che vi fossero dei gradi da rispettare nel mondo demoniaco. Per lei erano tutti uguali e da temere.
` Non mi mischierò mai con una stupida umana, fate di lei quello che volete non mi importa. ` rispose Tomoe riprendendo a camminare per il corridoio, totalmente indifferente alle sorti di quella donna che non era chi lui desiderava. " Desiderava? " pensò sconvolto mentre le mani si chiusero in un pugno e la sua aura negativa aumentava sempre di più, avvolgendolo in una tetra e scura ombra. Continuò a vagare per il castello mostrandosi apatico e indifferente a ciò che gli accadeva intorno, ma in realtà lui stava cercando qualcosa. O meglio, qualcuno. Sapeva che lei era lì, da qualche parte. Akura-Ou voleva metterlo alla prova, e Tomoe non sapeva proprio come avrebbe dovuto reagire a tutto.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kamisama Kiss / Vai alla pagina dell'autore: skeletronX