Accidenti! Sapeva che si sarebbe certamente dimenticato, eppure Valery glielo aveva ripetuto un’infinità di volte, comunque la colpa non era del tutto sua, possibile che quella stupida del suo capo lo costringesse a lavorare fino a tardi pure la vigilia di Natale?
Ok erano sotto pressione per via di un grosso contratto però quello era schiavismo!
Sbuffò facendo uscire dalla bocca dell’aria gelata, inutile rimuginare sulla cosa, ormai non ci poteva fare nulla, sperava solo di fare in tempo.


Entrò nel negozio e il campanello appeso alla porta trillò richiamando l’attenzione della commessa.
“Salve mi chiamo Rogi, mia moglie dovrebbe aver prenotato un costume da Babbo Natale per sta sera!”
Oh, signor Rogi, pensavamo che non sarebbe più arrivato. La prenotazione era entro le sei di sera, poi avevamo chiaramente detto a sua moglie che, se non fosse passato nessuno a ritirarlo noi l’avremmo affittato ad altri… mi scusi ma ormai sono le otto”
Danilo fissò con sguardo depresso la commessa, ed ora? Aveva promesso a Valery che avrebbe ritirato il costume e che si sarebbe travestito di modo da mostrarsi a Luca –il loro bambino di sei anni- nelle vesti di Babbo Natale!
Non poteva deluderli, soprattutto perché la moglie aveva promesso a Luca che quella notte avrebbe visto Babbo Natale in persona e se lui non si fosse presentato con il vestito lei si sarebbe di certo infuriata.
“La prego mi aiuti, non ne avete un altro da qualche parte?”
La commessa scosse il capo mestamente: “Mi spiace non saprei… aspetti, forse…” scomparve dietro al bancone e dopo alcuni minuti ne riemerse con un debole sorriso:
“So che non è la stessa cosa, ma pensa che potrebbe andarle bene quest’altro costume?”
Danilo osservò l’abito che teneva in mano la donna e poi rassegnato tirò fuori il portafoglio:
“Si me lo dia, sarà sempre meglio di niente!”


Erano ormai le nove e mezza quando finalmente riuscì a tornare a casa.
parcheggiò la macchina e poi in fretta e furia si infilò il costume che aveva ritirato mezz’ora prima dal negozio di vestiti. Finito di indossarlo si fisso per alcuni istanti allo specchio appeso sulla parete del garage.
Scosse il capo e con un sospiro afferrò i regali nascosti nel baule della macchina ed entrò in casa.
Fece esattamente come si era deciso, una volta in casa mosse qualche sedia per fare rumore ed infatti dal piano di sopra sentì la voce della moglie che diceva:
“Luca, ho sentito dei rumori, chissà forse è Babbo Natale”


Al piano di sopra Valery sorrise, mentre guardava il figlio saltare giù dal letto per precipitarsi giù dalle scale.
Decise di non seguirlo, voleva che quel momento fosse solo di Luca, tanto si era accordata con il marito che la visita sarebbe stata breve e che nel giro di pochi minuti “Babbo Natale” avrebbe dovuto andarsene.
Infatti trascorso più o meno un minuto sentì i passi del bambino sulle scale.
Quando apparve sulla soglia era pieno di pacchetti e pacchettini, però aveva l’aria un po’ perplessa.
“Allora sei felice, guarda quanti regali”
“Si… però…”
“Cosa c’è Babbo Natale non ti è piaciuto?”
“Mamma Babbo Natale non è venuto”
Valery alzò un sopracciglio sorpresa:
“Come no? E chi c’era giù allora?”
“Il Coniglio Pasquale, ha detto che Babbo Natale ha la febbre e che quest’anno lo sostituisce lui…”





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