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Autore: Mari_Sometimes    06/03/2016    1 recensioni
…ma Wesker non poteva avere il controllo su tutto. Jill pensava sempre a Chris il suo partner. Sapeva che la stava cercando, era solo questione di tempo e l’avrebbe trovata.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jill Valentine
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Rieccomi con una nuova one - shot incentrata sulla mia adorata Jill Valentine (non si era capito che l'adoro vero? xD). Ho voluto proporre questa missing moment ripensando al periodo in cui Jill è soggiogata. Non può compiere nessuna azione senza autorizzazione, ma la sua mente è ancora lucida. La canzone a cui mi sono ispirata è "My last breath" degli Evanescence. Colgo l'occasione di ringraziare tutti coloro che mi seguono, sia chi commenta e sia chi non lo fa ma legge sempre le mie storie. Vi ringrazio tantissimo! Spero di ultimare in tempi ragionevoli "Resistenza VS Neo - Umbrella" (non l'ho abbandonata! Non potrei mai). Spero vi piaccia, vi abbraccio!

Sai che non posso restare lungo

tutto quello che volevo dire era che ti amo e che non ho paura
puoi sentirmi?
puoi sentirmi nelle tue braccia?

 
Erano passati tre anni… TRE lunghi anni, passati in un battito di ciglia. Non riusciva più a muoversi, non riusciva più a comandare sé stessa, non poteva più mangiare e né bere quando voleva lei. Era diventata la sua bambola perfetta; termine adatto visto che era diventata bionda. La sua pelle era diventata mostruosamente bianca, spesso la luce le dava fastidio e si sentiva bruciare. Ciò non era proprio una sensazione, accadeva proprio che si scottava e lei non poteva nemmeno spostarsi. Come è possibile ciò? Che cosa le aveva fatto quel mostro di Wesker? Aveva capito che c’entrava qualcosa il virus – T, quando era stata contagiata a Raccoon City, ma non aveva capito bene cosa Wesker le avesse fatto esattamente. Wesker le aveva raccontato che lei era stata preziosa per le sue ricerche, aveva risvegliato il virus inattivo nel suo corpo e questo si era adattato a lei. Per via del lungo sonno criogenico la sua pelle aveva subito una desquamazione, ecco perché era bionda e pallida come un albino. E ora non riconosceva più quella figura che vedeva riflessa nei vetri dei laboratori. Wesker, non contento, le aveva messo quell’apparecchio nel petto che le somministrava quella sostanza…quella droga, che la faceva assoggettare completamente a lui. Non poteva più compiere alcuna azione, non era padrona del suo corpo…ma Wesker non poteva avere il controllo su tutto. Jill pensava sempre a Chris il suo partner. Sapeva che la stava cercando, era solo questione di tempo e l’avrebbe trovata. Ogni notte, quando Wesker le ordina di andare a dormire e di lavarsi lei pensa a lui. Sono gli unici momenti in cui non è controllata da Wesker, allora può pensare a Chris e a quando sarà di nuovo libera. Jill pensava sempre ad un prato verde in cui correre, baciata dal sole e sfiorata dal vento, con addosso un vestitino di cotone bianco stringendosi al suo partner. Era il suo sogno e Wesker non glielo avrebbe mai strappato. Mai e poi mai.
 
tutti i miei pensieri su di te
sono dolce estasiata luce che finirà questa notte
 
Era Chris! Era lui! È venuto a salvarla! Ma come poteva dirglielo che era lei, l’ha vista di sfuggita… E’ coperta da questo dannato mantello, frutto di un’idea di Wesker, odia il fatto che abbia la pelle delicatissima. In più ora può essere più sadico che mai, vuole torturare Chris, ne è certa! Deve solo riuscire ad avere il controllo di sé, sa che può farcela. Per un breve momento, qualche ora fa, ha avuto un attimo di lucidità. Un attimo si intende un attimo, eh, non esageriamo…ma è bastato da mandare in bestia il bastardo. Wesker ha aumentato la dose di questa maledetta droga. Le ha detto di nuovo che tutti la considerano morta, facendole vedere ancora una volta la sua lapide nel cimitero dei commilitoni via satellite. Wesker le ha detto “il tuo partner non ti ha mai cercata. Sei morta per lui, inutile farsi venire strane idee”. Bugie! Chris sa che lei è viva, lo sa nel suo cuore e lei farà di tutto per fargli sentire quel barlume. Loro si sono sempre cercati e si sono sempre trovati. Sempre!
 
…un modo di cose fragili
cercami nella foresta bianca nascosta nella cavità di un albero
so che puoi sentirmi
riesco a sentirlo nelle tue lacrime…

 
Sì, non aveva dubbi, la stava cercando!!! L’ha visto dai filmati della sicurezza, Chris la sta cercando veramente! Sapeva che non l’avrebbe mai abbandonata! Ma la strada è lunga e tortuosa. Ricardo Irving è solo un idiota, una facciata. Spera che Chris lo capisca presto. Ha paura della reazione del compagno quando verrà a sapere di Wesker. Ormai non si torna più indietro, lo sa lei e lo sa lui. Sbrigati Chris!
 
…Chiudi i tuoi occhi per scomparire
preghi i tuoi sogni che ti lascino qui
ma sei ancora sveglio e conosci la verità...

 
Ecco cosa le ha fatto Wesker.  Da non crederci vero? Chris la guarda con occhi stralunati, addolorati…Ma non tutto è perduto Chris! Gli urla che è ancora lei, è sempre ancora Jill! La sua partner, la sua compagna! “Sono io, sono qui, svegliami da questo incubo! Fermami, ti prego, fermami e svegliami!!! Sì Chris, sono io! Sono l’agente Jill Valentine!!! Asc….ohhhh……..
SALVAMI!!!!!!”
 
Wesker aveva indotto un’overdose del farmaco somministrato a Jill, voleva farla impazzire e farla morire davanti a Chris. Finalmente Chris riesce a strappare l’aggeggio infernale da petto di Jill che, stremata, cade al suolo inerme. Chris si precipita e la prende tra le braccia, Jill apre gli occhi e lo guarda: era ritornata libera!
 
…Trattengo il mio ultimo respiro
 al sicuro dentro di me
tutti i miei pensieri su di te
sono dolce estasiata luce che finirà questa notte
   
 
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