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Autore: Angel TR    12/03/2016    2 recensioni
Semplicemente, un fuoco di paglia.
{ Partecipa al contest "La Piramide dell'Amore" indetto da Freya_Crescent su EFP}
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piramide amore:
Amore passeggero
Liquido- Narcotic
Citazione n^26
Nickname: Angel Texas Ranger
Fandom: Originale (Fantasy, Maghi&Streghe)
Titolo: Memorie di un niente
Genere: Introspettivo


{ Memorie di un niente }



So you face it with a smile
There is no need to cry
For a trifle's more than this


Will you still recall my name
And the month it all began
Will you release me with a kiss?

È iniziato tutto per caso. Uno sguardo confuso, brillante, numeri di telefono scambiati in fretta e furia, uno scoppio di fuoco; non te lo aspettavi.
Eri convinto che, dopo l'ennesima delusione, non ti saresti innamorato mai più, che tutte le streghe -no, che tutte le donne-, con i loro occhioni da gatte e le ciglia lunghe che ombreggiano gli zigomi alti, ti avrebbero tradito e ferito.
Tu, con il tuo cuoricini zeppo di sentimenti, il faccino da bravo ragazzo inesperto, con il sorriso luminoso dell'innocenza, tu, proprio tu, eri la vittima perfetta per qualsiasi mangiatrice di uomini.
Lo sapevi.
Dovevi prestare attenzione o avresti sofferto come l'ultima volta. E non ci voleva proprio, non é così? Di conseguenza evitavi tutti gli sguardi di fuoco che ti lanciava qualche ragazza, le letterine piccanti e le carezze lascive, per non parlare delle lusinghe -per altro, non ci sei per nulla abituato.
Tutto questo, però, non deve indurre a pensare che avevi perso la speranza: da inguaribile romantico quale sei, credevi nell'amore ed eri convinto che, da qualche parte, si celasse la donna giusta per te.
Tizi così non se ne trovano tutti i giorni, bisogna ammetterlo.
E poi é arrivata lei.
Come si dice? Le curve fanno paura ma nessuno le evita? Beh, tu non sai guidare...
Lei, con quelle labbra che parevano due fragole da poco raccolte, con quei capelli di rame fuso, e quella risata contagiosa, quell'allegria che ti ha completamente travolto, che ti ha completamente esaurito.
Hai mandato all'aria tutte le precauzioni e ti ci sei buttato a capofitto, convinto: é quella giusta. Con questa ci vado fino all'altare.
L'hai tempestata di lettere romantiche, gesta da principe azzurro, racconti di un bravo ragazzo calpestato, sorrisi brillanti ed umorismo, qualche incantesimuccio per farti importante. Eppure lei era sempre un passo avanti. Sempre più simpatica, più romantica, più calpestata di te, più sincera.
La sincerità. Una dote così rara ai giorni d'oggi. Ecco, lei era sincera dalla testa ai piedi.
Forse tu ti sentivi in dovere, quasi temessi qualche ripercussione, di ricambiare questa fiducia smisurata?
O forse sapevi sin dall'inizio che lei, al pari di te, era rimasta incantata dalla tua pelle morbida, dalla tua bontà e dalla tua dolcezza? Avevi fatto bingo e pure strike, ragazzo. In poche settimane, era tutta tua.
E poi, e poi...cos'è successo?
Hai perso il filo, avete corso troppo, il fuoco si é spento, veloce ed impetuoso com'è arrivato, devastante, e ha lasciato la desolazione più assoluta.
Sai solo che improvvisamente hai iniziato a trovare fastidiosa la sua perenne allegria, irritanti i suoi scherzi, noiosa la sua attenzione nei tuoi riguardi, disperati i suoi tentativi di riaverti, di comprenderti, di trovare una spiegazione logica al tuo mutamento improvviso.
Ti è passata, esattamente così come ti è venuta.
Ti mordi il labbro pieno, pensando a come l'hai respinta. Crudele, eh già. Le hai voltato le spalle quando lei ha iniziato a riversare su di te tutte le tue mancanze.
Le hai detto che aveva frainteso, che mica vi stavate sposando, vi stavate al massimo frequentando.
E la scintilla di dolore che le è balenata negli occhi da gatta, prima che mormorasse qualche maledizione tra i denti, è l'ultimo ricordo che hai di lei.

Have I tried to draw the veil?
If I have, how could I fail?
Did I fear the consequence?

Dazed by careless words
Cozy in my mind

I don't mind
I think so
I will let you go

Oh, you're such a pretty one
And the naked thrills of flesh and skin
Would tease me through the night


Continui a ripeterti che non t'importa, che sapevi già che sarebbe finita così, che non avevate futuro.
Però ti brucia, eccome se ti brucia. Senti un cratere nel cuore. Nella tua testa vorticano parole piene di veleno, emblema del tuo orgoglio di donna -oltre che strega- ferita.
Ti ha vista, ti ha voluta, ti ha avuta, ti ha presa, si é scocciato , ti ha buttata.
Ti senti un tantino usata, un tantino sprecata, un tantino vuota. Arranchi nelle tue giornate, il corpo si muove veloce, per tenere il passo con la vita -le lezioni di magia, il cercare un lavoro, gli amici, i mezzi di trasporto, le risate, la palestra, la famiglia- ma la testa si concentra su un punto fisso che trascina con sé milioni di altri punti che vorresti tanto evitare.
Inizi ad avere paura.
Paura di restare sola per sempre. Paura di non trovare quel qualcuno.
Nonostante la butti sul ridere, ogni tanto il pensiero che ciò possa realizzarsi ti sfreccia veloce per il cervello come una coltellata feroce.
Ti riscuoti, sorridi, dici alle tue amiche che sei contenta di averlo conosciuto comunque, perché ti è stato regalato uno scorcio di paradiso, le vostre anime si erano sfiorate. Per pochissimo tempo le vostre vite si erano incontrate e le vibrazioni dei vostri cuori erano in totale armonia.
Ripeti a te stessa nello specchio che non è giusto lamentarsi perché (e per come) è finita.
Ti convinci che, se è andata così, era proprio perché così doveva andare. Lui non era quello giusto, non ti amava, gli sei solo servita per accelerare il suo processo di guarigione dalla malattia "Delusione d'amore". E lui? Lui è servito a te per farti capire che qualcuno come lo vuoi tu, esattamente come lo vuoi tu, esiste da qualche parte nel mondo.
Su, sorridi alla vita.
C'è ancora tanto da fare e non posso permettermi di soffermarmi sul passato, ti dici, mentre sfogli le pagine di qualche libro d'incantesimi. Ma ti perdi tra le righe, rileggi tre volte la stessa frase perché eri intenta a vaneggiare nella tua testa.
Ti arrendi all'inevitabile: affronterai un periodo orribile, fatto di notti bianche, lacrime e tristezza; spalancherai il cassettino un milione di volte per cercare il suo nome tra i fogli, per rileggere le vostre corrispondenze e soffermarti sulle frasi più dolci, pensando che, se avessi risposto diversamente, forse sarebbe andata meglio.
Scaricherai tutte le colpe per la fine del rapporto su di te, poi su di lui, poi su entrambi, poi sul destino e poi su nessuno in particolare.
Affronterai giorni in cui neppure avrai la forza per scostare le coperte e alzarti dal letto.
Già ti detesti per questo ma lo accetti. Ti passi una mano fra i capelli, scocciata.
Chiudi il libro con uno schiocco deciso, lo posi sul comodino e vai in cucina. Sai che almeno il frigo non ti deluderà.

Now I hate to leave you bare
If you need me I'll be there


Dazed by careless words
Cozy in my mind

I don't mind
I think so
I will let you go

Sono un bravo ragazzo,
ti dici, mentre ti vesti l'ho fatto per non farla stare male. Un taglio netto è meglio che andare per gradi.
Ti senti più a tuo agio. E comunque non mi piaceva più. Non me ne posso certo fare una colpa.
Con quest'ultimo pensiero, ti chiudi la porta di casa alle spalle e ti rechi a lavoro.
Devi pensare a te stesso, mica potevi rinchiuderti in una relazione che non ti soddisfaceva più solo perché la ragazza ti faceva pena? Le hai pure detto che ci saresti stato per lei se aveva un problema -magari solo per sentirti la coscienza pulita
Sei stato sincero, magari spietato, ma sempre sincero. Poi ti ricordi che è stata lei a tempestarti di chiamate e a cercarti fino e sotto casa proprio perché tu la evitavi. Il tuo sorriso calmo svanisce. Forse tu avresti continuato a ballare sul filo del "stiamo insieme, non stiamo più insieme" se lei non ti avesse messo spalle al muro. È che preferisci evitare le discussioni pesanti, vero?
Scuoti la testa. Inutile pensarci.
Davvero pensavi che quella ragazza fosse perfetta per te e, magari lo è pure. Il problema è che quello che vuoi non corrisponde sempre con quello di cui hai bisogno.
Ti senti meglio ora che non sei più costretto a uscire con lei, rispondere ai suoi torturanti messaggi, avvertirla e darle conto se vuoi uscire con gli amici, andare ad una festa...hai ripreso il controllo sulla tua vita.
Sei libero.
Sospiri felice.
Tu sai bene che non ti sentiresti così se l'amassi ancora. Ti colpisce un piccolo rimorso al ricordare che l'hai evitata perché lei ti rinfacciava ogni tua singola parola: << Ma come, allora mi hai presa in giro? Manco quattro mesi, già ti sei stancato? Ma cosa sono io, un giocattolo? Dovresti avere le palle di assumerti le responsabilità delle tue parole e dei tuoi gesti! Vergognati, screanzato! >>
Proprio non riesce a capire che è stato un fuoco di paglia? Insomma un'infatuazione, tanto intensa quanto breve, che se n'è volata via con le prime folate d'inverno. Ti stringi nelle spalle. Hai addirittura un po' d'ansia considerando il fatto che lei potrebbe tentare di vendicarsi somministrandoti una pozione d'amore. Mai sottovalutare una strega alla quale hai fatto un torto.
Sollevi un sopracciglio scuro: ma tu non le hai fatto nessun torto, sarebbe stato un "torto" nel momento in cui avresti mandato avanti la relazione nonostante i tuoi sentimenti fossero evaporati come fumo.
Troppo contorta la mente delle streghe; i maghi non si trastullano troppo né si torturano con le conseguenze delle loro azioni. Forse è per questo che, solitamente, le streghe riescono anche laddove i maghi falliscono? Eppure, quando la competizione svanisce, i risultati sono eccelsi: i migliori libri di stregoneria sono proprio quelli scritti tra maghi e streghe che collaborano egregiamente tra loro.
Un giorno troverai la tua futura moglie, ne sei convinto. Sei uno da tradizione, tu: vuoi un matrimonio come Cristo comanda, preceduto da un bel corteggiamento, da anni di fidanzamento e coronato da tanta dolcezza e amore e un nugolo di pargoli.
Forse è proprio per questo che per quella streghetta ti è passata subito: ci è stata troppo in fretta, ha corso più veloce di te mentre avrebbe dovuto fare un po'di retromarcia, magari fare un po' la preziosa. Questo avrebbe reso il tutto più stuzzicante.
O forse no. Ti sarebbe passata lo stesso, pensi.
In ogni caso non te ne puoi fare una colpa. Al cuor non si comanda, non si è padroni del domani. La tizia se ne dovrà fare una ragione, se no, fatti suoi.
Mentre attraversi la strada, incroci lo sguardo di una ragazza che subito ti lancia un sorriso ammiccante. Lo ricambi, un po' intimidito; e pensi che , in mezzo a quella folla, si nasconde la donna dei tuoi sogni e tu non vedi l'ora d'incontrarla.

And I touched your face
Narcotic mind from lazed, Mary-Jane
And I called your name
Like an addicted to cocaine
Calls for the stuff he'd rather blame


Arrivi davanti all'ufficio quando una strana sensazione ti colpisce. Ti guardi intorno e scorgi una chioma color del rame. Mima il tuo nome tra le labbra, forse un po'scossa anche lei. Ti senti travolto da una serie di sensazioni: fastidio, noia, ansia, disagio. Cosa diavolo vuole ancora?
Ma lei non dice niente, ti lancia solo uno sguardo di puro disprezzo mentre ti passa accanto.
Ti dispiace per lei, davvero, ma cosa ci puoi fare?
Non la saluti per non alimentare false speranze e lei, probabilmente per altre ragioni, nemmeno ti fa un cenno.
Sospiri, resti fermo davanti alla porta per un po' prima di scuotere la testa e decidere che non puoi pensare sempre agli altri. I martiri non sono ben accetti in Paradiso.

I don't mind
I think so
I will let you go

E vi perdete, senza nemmeno un ultimo bacio, così come vi eravate trovati. Due sconosciuti con qualche ricordo in comune.
  
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