Anime & Manga > Lupin III
Ricorda la storia  |      
Autore: tilia    13/03/2016    7 recensioni
L'idea di una fine per la caccia eterna fra Lupin e Zenigata è affascinante.
Perchè non può sempre finire bene, prima o poi tutto termina.
-
-
Buona lettura!
Tilia =|=
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Koichi Zenigata, Lupin III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sleep Well old Man Sleep well old men




Lupin si accorse immediatamente che qualcosa non andava. Il proiettile non era giunto e per quanto fosse proverbiale la sua fortuna, non poteva essere sparito nel nulla.
Aprì un occhio, sbirciando davanti a sé e spalancò la bocca dallo stupore.
"Lupin...sei in arresto..."
Il ladro non riuscì a sillabare una sola parola, che l'ispettore crollò ai suoi piedi con un tonfo sordo.
Lupin chiuse e aprì la bocca un paio di volte, spostando il suo sguardo sull'ispettore. Una macchia di sangue iniziava ad allargarsi sull'impermeabile inseparabile e il suo intero corpo era attraversato da spasimi.
"Che hai fatto?" domandò Lupin faticando a tenere il tono della voce costante. Nessuno capì a chi fosse realmente riferito.
Il ladro sentiva uno strano calore iniziare a farsi strada nel petto, che si spostava rapidamente alle lunghe braccia e le mani, le quali pizzicavano e tremavano incontrollate. Bruciava dal desiderio di sparare all'uomo dal lungo cappotto nero e passamontagna di fronte a lui, quello con l'arma ancora fumante.
La sua pistola era caduta a parecchi metri di distanza, grazie al colpo di poco prima, che lo aveva colto di sorpresa e disarmato. Solo perché non si aspettava che qualcuno, a parte Zenigata, potesse inseguirlo fino a quel punto, in quel dannato labirinto di gallerie sotterranee alla ricerca dell'ennesimo tesoro.
Intanto, colui che aveva sparato si era accordo dell'errore commesso, non aveva previsto l'ispettore come vittima, ma soprattutto lo spaventava la furia che il ladro dimostrava. Poteva vederla dai suoi occhi: finché non lo avesse ucciso, non si sarebbe fermato .
Prese di nuovo la mira e sollevò l'arma, ma non fece in tempo a premere il grilletto, perché Lupin scattò avanti. Si era affidato all'istinto, ma non il solito, qualcosa di più rabbioso, di più primitivo e quasi bestiale, totalmente nuovo per un gentiluomo come lui.
Un colpo di pistola risuonò nel cunicolo.
L'uomo incappucciato si fissò il petto stupito. Sanguinava, preso direttamente al cuore. Il ladro era stato talmente veloce, che non si era reso conto avesse ripreso la pistola, con una capriola, fosse riuscito a prendere la mira e sparare.  
Lupin lo fissò cadere e, per una delle prime volte in vita sua, non provò alcuna emozione nel realizzare di aver appena ucciso un uomo.
Non degnò il cadavere di un'occhiata in più e si diresse nuovamente verso il suo più acerrimo nemico. Si chinò e con quanta delicatezza possibile e lo girò.
Zenigata emise un lamento strozzato, ma non aprì gli occhi. Aveva la bocca spalancata, ne usciva un respiro spezzato e affannato.
Lupin lo studiò con occhio critico, non c'erano sorrisi sul suo volto. Non riusciva a trovare una scappatoia.
Dannazione, lui era Lupin! Lui doveva trovare una scappatoia per ogni situazione.
"Zazà, ma che cosa mi combini?" tentò di smorzare la propria agitazione, ma sua voce si era incrinata pericolosamente verso la fine della frase. L'unico fatto positivo: per qualche istante non aveva più udito solo il suo cuore battere all'impazzata.
"Sei in- ngh - arresto" boccheggiò nuovamente l'ispettore e questa volta aprì gli occhi.
Lupin sussultò, era come se fossero sbiaditi. Istintivamente si avvicinò ancora di più e lo strinse al petto.
L'ispettore gemette di dolore per lo spostamento così brusco.
"Questa volta...questa volta mi hai proprio preso, Paparino" ridacchiò tristemente il ladro, mettendo le gambe in modo che stesse il più comodo possibile. Zenigata ancora stordito da quell'ultima fitta di dolore non rispose, ma il suo respiro si fece leggermente più regolare.
Lupin rimase per quelle che gli sembrarono ore. Continuò a tenere la testa dell'ispettore appoggiata al petto e occasionalmente strofinava il braccio, nel tentativo di tranquillizzarlo durante gli spasmi più dolorosi.
"Lupin..." mormorò Zenigata sforzandosi di riaprire gli occhi "Nhn-non...fuggire"
Il ladro si morse disperatamente un labbro per non lasciare che si accorgesse del suo tremore.
"Certo, che no. Mi hai preso, Zazà, mi hai preso e non scappo più" bisbigliò continuando a strofinargli la mano sul braccio.
Zenigata sussultò ed emise un piccolo gemito di dolore contraendosi.
 Lupin rimase in quella posizione anche quando l'ispettore si fermò.
"Sai, Zazá, stavo pensando che per la prossima volta,potrei anche prendere quel famoso quadro del Louvre..."
"Scordatelo" sussurrò il poliziotto, ma immediatamente tossì dolorante.
Il ladro aspettò pazientemente che terminasse, sorreggendogli la testa ormai troppo stanca.
"Certo, certo, ma sai quanti bei soldi si possono fare?"
Zenigata per un lungo istante non rispose e Lupin rimase in silenzio.
Il ladro continuò ad aspettare. Avrebbe atteso anche tutto il giorno, se fosse stato necessario. Peccato non averlo.
"Lupin, non sono stupido, sai?" ridacchiò piano l'ispettore. Aveva raccolto abbastanza fiato solo per quelle poche parole, ed ora ansimava pesantemente dallo sforzo, ma continuava ostinatamente ad avere uno stupido sorriso sul volto.
"Che intendi dire?"
"Non...non ci sarà una prossima volta"
Il ladro strinse le labbra, ma non rispose. Non servivano frasi di circostanza, proprio perché l'ispettore non era stupido.
Questa volta rimasero in silenzio molto più a lungo, fu proprio Zenigata ad interromperlo.
"A che pensi?"
Lo chiese con appena un filo di voce, tanto che il ladro dovette avvicinarsi per capire.
L'ispettore era pallido come un lenzuolo, ma un leggero velo di sudore gli imperlava la fronte ampia. Gli occhi erano socchiusi pigramente, anche se occasionalmente stringeva le palpebre dal dolore, che testardamente tentava ancora di domare.
"Al fatto, che tu non sia uno stupido" rispose semplicemente Lupin sorridendo mestamente "Lo so perfettamente, l'ho sempre saputo, altrimenti come avrei potuto accettarti come mia personale nemesi?"
Zenigata a quelle parole sorrise debolmente.
"Ti ricordi a Cagliostro? Quando siamo sbucati da quelle fogne e hai pilotato quell'aereo? La mia entrata in scena a quel matrimonio è stata fenomenale!"
"Sembravi una mummia" ridacchiò piano l'ispettore, adesso aveva gli occhi chiusi.
"Un tocco da maestro, ma mai come quella volta ad Alcatraz, cos'avevi detto? -Sparami al cuore, Lupin, così prenderai anche lui- o qualcosa del genere, come ti è saltata in mente?" rise il ladro "Devo proprio dirtelo, ma credo mi mancherai un sacco, Paparino adorato, chi mai potrò prendere in giro?"
Zenigata avvertì uno strano groppo alla gola, non c'entrava nulla con la ferita fisica. La voce di Lupin gli riempiva le orecchie e lui tentava di imprimere ogni parola, quelle erano le ultime che avrebbe sentito. In vita sua non aveva mai pensato alla morte, era sempre troppo occupato a dare la caccia al ladro.
"La prima volta che ti ho visto, pensavo che ti avrei dimenticato alla svelta, ma poi tu hai giurato che mi avresti catturato e quindi, mi è stato impossibile. Il primo colpo che hai sventato, te lo ricordi? Poi, abbiamo scoperto che il diamante era un falso, ma lì per lì nessuno lo sapeva. Quella volta con le Bloody Angels, mi hai salvato in cima a quella piramide, mi hai proprio salvato! Paparino, sembravi un leone. Hai sempre avuto un'ottima mira, lo sapevi? E con tutta quella mira non mi hai mai sparato al cuore"
"All'inizio..."  bisbigliò, faticando a scandire le sillabe. Gli uscì una parola strascicata e quasi del tutto unita.
"Oh, sì. All'inizio, sì" annuì il ladro, strinse Zenigata un po' più forte e lo avvicinò ancora di più a sé, in modo che la sua testa appoggiasse nell'incavo della spalla, poi riprese a parlare: "Io ricordo una volta che mi presi al ginocchio, ma solo perché saltai, altrimenti sarei stato preso molto più in alto, ma d'altronde anch'io ti facevo certi trucchetti niente male. Per carità, non dico che quelli di adesso non siano carini, ma diciamo che non sono più arrivato a bruciarti con un pacco esplosivo.  Ah, paparino, che ci vuoi fare con l'età si peggiora; è un'innegabile verità anche i migliori invecchiano. Peccato non avere un po' più di tempo, avrei potuto rivangare il passato per ore. Magari in un altro universo siamo alleati, ci hai mai pensato? Entrambi sbirri o entrambi ladri, anche se la seconda è probabile, quanto Fujiko con una relazione stabile!"
Il ladro rise e la sua voce rimbombò solitaria all'interno del cunicolo. L'ispettore non aveva riso, non lo avrebbe fatto mai più.
Lupin delicatamente lo scosse, rifiutando l'idea che non si sarebbe più mosso.
"Zazà, dormi?"
Abbracciò il corpo con foga, quasi avesse paura che glielo strappassero dalle braccia. Chi aveva mai detto che un ladro non può piangere la sua nemesi?
"Sì, dormi proprio" sospirò, mentre una lacrima solitaria gli scivolava lungo la guancia.
Nessuno avrebbe interrotto quell'ultimo attimo d'intimità fra grandi rivali.
"Sogni D'oro, Paparino"











__________________

Ok,  è una delle cose più tristi che io abbia mai scritto. Non so perché, ma l'idea della fine di una caccia eterna (già qui il controsenso!) è affascinante. Perché, infondo, è un inseguimento che coinvolge entrambe le parti, platonicamente parlando (ma forse anche no ;P).  
Allora un po' di spiegazioni vere e proprie...
Ho citato diversi OAV, film e serie animate. La citazione verso la fine, precisamente quando dicono che all'inizio tentavano davvero di uccidersi è un riferimento sia al manga (che è molto più cupo della trasposizione animata) e una delle ultime serie uscite: The woman called Fujiko; prequel dell'intera saga, appunto molto più fedele alla versione cartacea delle precedenti.
Io personalmente adoro la versione animata, ma non disprezzo affatto il manga, quindi mischiamo tutto!
Detto questo...grazie mille di aver letto. Spero che in qualche modo sia riuscita a coinvolgervi.
Se notate un qualunque errore, non esitate a farmelo notare!

Ah, dimenticavo! Old Man è il soprannome usato nel doppiaggio inglese per Zenigata, preferisco Paparino e Zazà, ma suonava bene nel titolo :3

Grazie di nuovo per aver letto!
Alla prossima.
Tilia =|=

 
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lupin III / Vai alla pagina dell'autore: tilia