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Autore: always632ita    16/03/2016    1 recensioni
Rose continua la sua vita nell'Universo parallelo, lavorando per Torchwood e continuando la missione del Dottore: salvare la Terra da ogni pericolo.
La storia può contenere Spoiler.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Doctor's POV

Non so dire con certezza quanto tempo sia passato.
Forse un anno, forse solo pochi minuti, da quando ho incrociato per l'ultima volta lo sguardo di Rose.
La mia Rose Tyler. 
La ragazza che ha salvato il mondo, milioni di altri pianeti e più che tutto ha salvato me stesso. 
Il Lupo Cattivo, il centro dell'Universo stesso. Il tutto in una piccola ragazza dai capelli biondi.
Ho viaggiato per l'Universo come un matto per cercare di riprendermela. Le avevo promesso che avrebbe viaggiato con me... Per sempre. 
E questo, questo momento, è uno dei momenti nel quale vorrei essere umano. Con le loro brevissimi vite, la loro bravura nel dimenticare, nel far finta che qualcosa non sia mai successo... La loro idiozia. Ma c'è qualcosa, qualcosa che mi ricorda chi sono, un uomo che porta dietro gli orrori della guerra e le saggezze del suo popolo. Ed è per questo che non mi sono arreso, perché non mi sono semplicemente lasciato morire. Ho finalmente trovato l'ultima crepa, l'ultimo spiraglio che mi separa dalla ragazza a cui tengo di più.

Non posso stare con lei, ma posso dirle addio.

Sovraccarico il Tardis, fino a far bruciare il Sole che mantiene vivo questo sistema solare. 
Non ci sono più forme di vita qui intorno, ma un terribile pensiero mi logora la mente: ucciderei un'altra stirpe per salutarla un'ultima volta?

Sì.

Sento il Tardis avviare la proiezione, pochi istanti mi separano da lei. I miei due cuori battono sincopati, e devo respingere della saliva prima di alzare la testa e guardare lo schermo.
So che sarà lì, non è stupida, i segnali che riuscivo a mandargli li avrà sicuramente interpretati nel modo giusto.
-Allons-y.- mormoro nervosamente mentre lo schermo prende luce.
Lei è a pochi passi da me, riesco a mettermi le mani in tasca ed assumere un espressione piuttosto tranquilla, la solita che assumo quando tutto sta andando a rotoli ma devo cercare di mantenere il controllo.
"Dove sei?" Chiede. 
Ovvio, lei non può vedere il Tardis. Vorrei poterle dire di essere lì con lei, ma devo essere sincero.
"Dentro al Tardis." Le spiego. "Sono vicino a una supernova. Sto bruciando un sole soltanto per dirti addio." Continuro sorridendo leggermente, nonostante ogni minima parte del mio corpo vorrebbe essere fatta a pezzi.
"Sembri... Un fantasma." Mormora con gli occhi gonfi. Miglioro la proiezione, anche se questo richiede più energia. 
Cerca di prendermi la mano, ma le spiego subito che sono solo una proiezione. 
So che il sentire semplicemente il vuoto la ferirebbe ancora di più. Abbiamo circa due minuti, e per quanto voglia solo ringraziarla, devo metterla a suo agio. Non è una situazione facile, per nessuno. Le chiedo dei genitori, mi dice che tra poco arriverà un fratellino. Riesco a strapparle qualche sorriso, ma quando vedo il timer avvicinarsi sempre di più allo zero, devo passare alla parte difficile: dirle che sulla terra lei è ufficialmente morta.

Lo so, sembra stupido. Lei è ancora lì, viva e sana. Come mi aspettavo, scoppia a piangere. "Fingere di essere morta, e invece essere ancora viva." Cerco di correre ai ripari "Vorrei poter dire lo stesso di me, Rose Tyler."
Mento.
Ha appena tagliato i ponti con tutto ciò che le apparteneva, con i suoi amici, la sua vita, con me.
"Io... Ti amo." Dice a un certo punto in preda alle lacrime.
I cuori si fermano un secondo, il mio cervello cerca di trovare una risposta a una frase che non sentiva da troppo tempo. Anche io ti amo Rose, ma come faccio a dirtelo? Io... Io sono solo.
"Lo so." Prendo tempo. "E dato che questa è l'ultima occasione per dirlo..." Continuo, con le mani tremanti. "Rose Tyler,Io..." Do un'ultima occhiata al timer. 
Interrotto pochi istanti prima che finissi la frase.
Un istante.
Un istante prima e avrei potuto dirle addio.
Per sempre.
Le mani mi tremano dalla rabbia, fatta allo spesso tempo di rassegnazione. 
"Ti amo." Concludo, fissando uno schermo nero. 
Sono passati pochi secondi, e siamo già così distanti. 
Una lacrima mi bagna il volto, l'ho delusa. 

Ho deluso la persona che amo.

E ho deluso me stesso.

   
 
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