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Autore: Xecestel    30/03/2009    1 recensioni
Ecco come immagino io il proseguimento dell'avventura di Sir Daniel Fortesque, il grande eroe di Gallowmere che alla fine del secondo videogioco torna a casa con una macchina el tempo e trova il mostro Zarok ma con un volto che io ho identificato come quello di Palethorn. L'ho chiamato "2½" perché continuo a sperare in un 3.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia seconda Fan Fic. Siate clementi con i commenti, ok? XD Bene, ne approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno commentato la mia precedente Fan Fiction e quelli che l’hanno aggiunta tra i preferiti. Grazie!^^

___________________________

 

LE LEGGENDE

 

Gallowmere 1385:

Tanto tempo fa viveva, nel regno di Gallowmere, uno stregone chiamato Zarok.

Uomo arrogante e spietato, Zarok odiava i suoi concittadini per i loro costumi semplici e pacifici. Un giorno creò un esercito di demoni e partì alla conquista del regno.

L’esercito del re comandato da Sir Daniel Fortesque andò a combattere lo stregone.

Nelle leggende ancora si narra di come i demoni, di fronte alla spada di Sir Daniel, cadessero come spighe di grano di fronte alla falce, e di come, sebbene colpito a morte, Sir Daniel uccise Zarok, creando una pace che durò cent’anni… TUTTE FROTTOLE!

La verità è che Sir Daniel, con la scusa di doversi allacciare le scarpe, morì alla prima scarica di frecce, con una freccia nell’occhio. Il tempo e le storie hanno trasformato un vile codardo in un grande eroe. In quest’anno, però, Zarok è tornato e, per errore, l’ha riportato in vita. Sir Daniel ha una seconda chance.

 

Londra 1885, retro del museo:

Sir Daniel Fortesque, eroe di Gallowmere.

La leggenda narra che sebbene ucciso, egli tornò in vita e uccise Zarok nella sua arena. Ma, tornato nella sua cripta la magia del defunto stregone perse il suo effetto e l’eroe morì. Ora il malvagio Palethorn è venuto in possesso di alcune pagine del libro degli incantesimi di Zarok è l’ha portato nuovamente in vita.

Con l’aiuto del professor Hamilton Kift e Kyia, la settima moglie del faraone Ramsete IV, Dan è riuscito a uccidere Palethorn e distruggere il libro poi, con la macchina del tempo di Kift, è tornato nell’arena ove egli combatté Zarok che con un incantesimo si era trasformato in mostro ma, ad aspettarlo, trovò il mostro… con il volto di Palethorn!

 

 

 

 

MEDIEVIL 2½

 

PROLOGO

 

 

Gallowmere 1385:

Il giovane si diresse verso il castello dello stregone e più si avvicinava più sentiva la polvere delle macerie nell’aria.

Raggiunti i resti della Tana di Zarok il giovane trovò lo stregone schiacciato da un masso e i resti dell’armatura che costituiva il corpo del mostro sparsi per terra. Ne ricompose qualche pezzo ma poi ci ripensò.

-Povero padre mio…- mormorò il ragazzo -chi ha potuto farti questo?- ora stava urlando -Chi ha potuto ucciderlo proprio la sera del nostro incontro?-

-Calmati, giovane figlio di Zarok. Non disperare per la morte del tuo vile padre!-

Il ragazzo si girò e vide una specie di zombi alle sue spalle.

Lo zombi continuò: -Lui, tempo addietro, mi riportò in vita e mi proclamò suo assistente

non-morto. Sir Daniel Fortesque l’ha ucciso e l’unico rimpianto che ho è che non ci saranno più i suoi reality show alla TV…-

Il ragazzo ci rifletté su, poi disse di rimando: -Ma la TV non l’hanno ancora inventata!-

-Appunto.- rispose l’uomo, poi riprese il discorso di prima: -Tuo padre era un uomo coraggioso, un ottimo re per Gallowmere, dopo il potente Re Pellegrino, ma aveva il difetto di essere malvagio…-

Il ragazzo abbassò lo sguardo riflettendo su una possibile risposta, poi disse: -Bhe, se non fosse per lui ora saresti senza lavoro! Troviamo il suo libro e riportiamolo in vita poi lo faremo diventare un buon re. A proposito, Sir Fortesque… è vivo?-
-No, la magia di Zarok ha perso il suo effetto e quell’uomo ha solo avuto il tempo di accasciarsi nel letto di pietra della sua cripta. Anche i gargouille hanno perso la loro vita.-

Il ragazzo si voltò di scattò e vide il libro di suo padre. Lo prese e lo posò su una roccia, poi prese il tridente magico di Zarok e pronunciò: -ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! TORNATE IN VITA, FIGLI DI NESSUNO!-

A quelle parole Zarok aprì gli occhi si alzò, prese il suo tridente e lo puntò contro suo figlio.

-Come hai osato usare il mio libro per una magia? Morirai per questo!- urlò lo stregone.

Lo zombie impugno subito il suo bastone e urlò: -Non ci provi nemmeno… mio Signore ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! SPARITE, FIGLI DI NESSUNO!-

Puntò lo scettro contro Zarok che, lentamente, si disintegrò.

Il ragazzo guardò la scena sbalordito -Uao…- poi si girò verso il non-morto e disse: -Piacere, Junior. Il mio nome completo sarebbe Orlando Passovich Xavier Zarok Junior IV, ma tu chiamami solo Junior.-

L’uomo si inchinò e disse: -Piacere, Junior, Potente figlio di Zarok, il mio nome è Palethorn.-

-Piacere, Palethorn, Potente mago al servizio di Zarok.- rispose il ragazzo.

-Hai dimenticato “immortale”, ragazzo.- disse risoluto il demone.

Poi disse: -     ASCOLTATE IL VOSTRO PADRONE! TRASFORMATEVI, FIGLI DI NESSUNO!-

Pronunciato la formula prese il cappello di Zarok, lo indossò e puntò il bastone sulla parete di fronte, dove si ergeva un grande specchio. Dal bastone uscì un raggio di luce che si rifletté sullo specchio e tornò a lui che mutò la sua forma in quella del mostro Zarok.

Poi, rivolto al ragazzo, disse: -IO NON SONO più IL SERVITORE DELLO STREGONE CHIAMATO ZAROK, PERCHé EGLI è DEFUNTO, BENSI SONO IL PADRONE E SIGNORE DEL PROMETTENTE STREGONE CHIAMATO oRLANDO pASSOVICH xAVIER zAROK JUNIOR IV, perché POSSO ucciderlo semplicemente con un colpo della mia possente coda! Quindi ora vai a dire al regno chi comanda!- poi urlò: -ASCOLTA IL TUO PADRONE! RIPARATI, CASTELLO DI NESSUNO!-

A quelle parole le macerie si rimisero al loro posto e Palethorn si girò di scattò verso Junior per incitarlo a fare il suo lavoro e il ragazzo, spaventato corse via, verso il villaggio di Gallows.

Proprio quando Palethorn iniziò ad assaporare il momento in cui sarebbe diventato il nuovo re di Gallowmere, in mezzo all’arena si aprì un portale temporale e apparve una strana macchina.

Palethorn rabbrividì: soltanto Zarok avrebbe potuto costruire tale diavoleria. Il suo brivido si trasformo quasi in dolore, però, quando si accorse che al suo interno non vi era lo stregone bensì una antica donna egizia in compagnia di… di…

-SIR DANIEL FORTESQUE! NON è POSSIBILE!!-

Riuscì a malapena ad evitare di urlare come una donnetta isterica, conservando così la sua dignità.

L’ egiziana chiese conforto a Daniel alla vista di quel mostro che si avvicinava. Quando Dan si accorse che il mostro stava per sputare fuoco, lanciò un urlo e saltò di lato evitando l’attacco.

Aveva un problema, però, la macchina del tempo era in fiamme. Il grande eroe di Gallowmere lanciò un urlo di disperazione e avrebbe voluto piangere, ma la sua dignità e il fatto di non avere lacrime glielo impedirono.

Quando, però si accorse che la settima moglie di Ramsete IV non era sotto il suo scheletrico braccio protettivo urlò: -Kyia!!- nessuna risposta.

Palethorn sentendo gli strani gemiti strozzati di Sir Daniel s’infuriò e pronunciò l’unica formula diversa dalle altre: -IL MAESTRO DEVE INCONTRARE IL SUO ASSISTENTE! STATE ALLA LARGA, FIGLI DI NESSUNO!-

Daniel si accorse che stava lentamente dissolvendosi, quando, appena prima di scomparire, vide Kyia che faceva la sua stessa fine.

 

Nel frattempo a Gallows…

Attraversata la porta della città, Junior tirò un sospiro di sollievo e rifletté su quanti motivi aveva per tornare alla Tana di suo padre. Nessuno.

Rimase sorpreso, scoprendo che ad accoglierlo c’era un gargouille parlante.

C’era qualcosa di strano in quella città, qualcosa che si percepiva anche nell’aria. Non c’era nessuno. O, almeno, c’era qualche bambina per strada che si divertiva a saltare la corda. Alla vista di Junior, una bimbetta si avvicinò, buttò a terra la corda e prese dalla tasca un’accetta. Junior fuggì e s’infilò nella casa più vicina, chiudendosi la porta alle spalle.

Vide uno sgabello e si sedette, con un sospiro. Cambiò espressione, però, quando si aprì una porta ed entrarono nella stanza una donna e un uomo: la donna aveva un matterello in mano che girava vorticosamente sulla sua testa; l’uomo aveva in mano un martello che portò dietro la testa caricando un colpo.

Junior vide anche un calice semi-trasparente che , quando si vide costretto a uccidere quelle persone,

scomparì del tutto. Il figlio di Zarok capì che il suo tentativo di riportare in vita il padre, aveva generato un cataclisma, simile a quello che aveva creato lo stregone…

 

   
 
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