Titolo: Il bonzo e il demone
Autore: Bombay
Serie: Saiyuki
Rating: PG 13
Genere Shounen Ai
Spoiler: ho preso spunto dall’episodio 13 ma poi non
c’entra nulla
Paring: SanzoXGoku
Parte: 1/1
Disclaimers: I
personaggi non sono miei ma appartengono al loro autore!
Buona lettura!
IL BONZO E IL DEMONE
Quello sciocco non aveva dato retta a nessuno di loro.
Come aveva fatto a fidarsi di quei loschi individui, ed
infatti come volevasi dimostrare avevano avuto ragione loro e Goku torto...
Sanzo rifletteva su quanto era accaduto, Goku giaceva nel
letto della locanda, sudato a causa della febbre alta che il veleno aveva
scatenato.
“Il suo organismo, essendo Goku un demone, dovrebbe debellare, nel giro di una notte, l’effetto del veleno” gli aveva detto Hakkai “Non posso fare nulla per lui, possiamo solo aspettare”
Sanzo sospirò, immerse un fazzoletto in una bacinella
d’acqua, lo strizzò con cura e la posò sulla fronte calda di Goku.
All’improvviso il demone prese a lamentarsi ed agitarsi
nel sonno.
“Sanzo... Sanzo... aiutami... Sanzo...”
Il bonzo fu colpito dalla nota sofferente nella voce di
Goku “Sono qui, sta tranquillo...” sussurrò accarezzandogli la guancia morbida
e liscia.
“Sono qui” ripeté piano.
Goku corrugò la fronte e si raggomitolò su se stesso
gemendo come un cucciolo ferito.
“Goku...”
Il demone socchiuse piano gli occhi, due abissi dorati che
si fissarono in quelli violetti del bonzo.
“Dovevo ascoltarti...” mormorò a fatica “Avevi intuito il
pericolo... sono proprio uno stupido” mormorò tristemente chiudendo gli occhi.
Sanzo gli posò una mano sulla spalla stava per ribattere
quando Goku parlò di nuovo
“Sto male” gemette arrotolandosi ancora di più su se
stesso “E’ come se... se fossi trafitto da dei pugnali in tutto il corpo”
Sanzo lo fissava, non poteva fare nulla e questo lo
irritava da morire, un grido strozzato uscì dalle labbra di Goku, il bonzo si
stese al fianco del demone e lo attirò a sé carezzandogli la schiena per
tranquillizzarlo.
Goku nascose il viso nel petto di Sanzo respirando il suo
odore, il dolore lo stordiva gli intorpidiva i sensi, ma la presenza di Sanzo
lo aiutava ad affrontarlo.
Uno spasimo più forte gli fece mancare il fiato, si
aggrappò a Sanzo con tutte le sue forze concentrandosi sul battito regolare del
cuore del bonzo.
“Ora passa...” sussurro piano accarezzandogli i capelli.
“Fa male...” gemette
“Lo so... ma tu sei più forte”
Goku scosse piano la testa.
Sanzo chiuse gli occhi sospirando – sarà una lunga notte –
pensò continuando ad accarezzare la schiena di Goku il quale aveva smesso di
lamentarsi, anche se aveva ancora il respiro affannoso e si aggrappava a lui
con tutte le sue forze e di tanto in tanto sussultava.
Il demone sollevò la testa ed osservò Sanzo, il bonzo aprì
gli occhi e gli sorrise.
“Meglio” domandò
Goku scosse la testa socchiudendo gli occhi, “No, però sto
bene nel tuo calore” sussurrò posando la fronte sulla spalla di Sanzo.
Per un po’ Goku rimase tranquillo, in uno stato tra il
sonno e la veglia, poi all’improvviso si contorse per il dolore.
Sanzo non sapeva che cosa fare, non sopportava dover
restare a guardare soffrire qualcuno che amava, l’unica cosa che poté fare fu
stringerlo a sé ed aspettare che quella crisi passasse.
Dopo quella che a Sanzo parve un’eternità Goku si calmò
“Ho sete” sussurrò con voce roca e bassa.
Il bonzo si alzò prese un bicchiere lo riempì d’acqua e lo
accostò alle labbra di Goku aiutandolo a bere “Grazie”
Sanzo gli scostò le ciocche sudate dalla fronte, il demone
chiuse gli occhi, si appoggiò al bonzo, e si addormentò sfinito dal dolore.
Sanzo lo tenne tra le braccia per un po’, ripensando agli
eventi che gli avevano fatto incontrare Goku... si riscosse e lo adagiò sul
cuscino coprendolo bene, in quel momento gli parve così piccolo ed indifeso, ma
sapeva bene che era solo un’impressione, senza rendersene conto gli si era
avvicinato... come era grazioso Goku mentre dormiva, negli ultimi tempi gli era
capitato spesso di soffermarsi ad osservare Goku più del dovuto.
Le labbra socchiuse di Goku erano così invitanti, si
sollevò di scatto.
“Ma che sto facendo” mormorò tra sé, si allontanò dal
letto aprì la finestra l’aria tiepida della notte gli accarezzò il volto prese
una sigaretta e l’accese fissando le stelle.
Il sole filtrava dalle persiane abbassate, Goku si rigirò
nel letto, aprì gli occhi e li sbatté un paio di volte.
Sanzo dormiva al suo fianco... il capo sul suo stesso
cuscino, i capelli biondi gli ricadevano disordinatamente sugli occhi, si era
tolto la veste ed indossava solamente la tuta nera aderente che metteva in
risalto il suo corpo.
Goku deglutì a vuoto... si ricordò della piacevole
sensazione provata nell’abbraccio di Sanzo e di come si era preso cura di lui,
come era stato gentile e disponibile... senza contare che gli era rimasto
accanto tutta la notte.
Sanzo aprì gli occhi e si specchiò in quelli d’oro di
Goku, che stranamente arrossì ed abbassò lo sguardo, si sentiva strano e
confuso.
Sanzo si alzò stropicciandosi gli occhi e sbadigliando si
rivestì “Hai fame?” gli chiese voltandosi a guardarlo, pareva star meglio.
“Ti porto qualcosa, resta qui!”
“Sto bene, posso venire con te” esclamò Goku scendendo dal
letto, forse fu per l’essersi alzato troppo in fretta o forse per la debolezza
che il veleno gli aveva lasciato, fatto sta che la vista gli si oscurò e si
sentì cadere in avanti incapace di reagire in qualunque modo; due braccia forti
lo sostennero impedendogli di cadere a terra.
“Stupido” lo rimproverò Sanzo
Goku scosse la testa per schiarirsi la vista... era
nuovamente tra le braccia di Sanzo.
Per un lungo istante rimasero immobili a fissarsi, senza
pensare a niente, Goku circondò il collo del bonzo con le mani salendo in punta
di piedi fece aderire le proprie labbra a quelle dell’altro.
Per un lungo momento indugiarono l’uno sulle labbra
dell’altro, poi fu Sanzo a posare una mano sulla nuca di Goku e fargli piegare
la testa indietro gli passò la lingua sulle labbra invitandolo ad aprirle per
lui, così che da una semplice carezza si trasformò in un bacio appassionato.
Sanzo senti il rumore della porta che si apriva, ma non fece
in tempo a staccarsi da quelle dolci labbra ed in fondo in fondo non voleva.
“Come sta...”
Hakkai rimase immobile a fissare i due amici al centro
della stanza.
Sanzo si sollevò di scatto ed allontanò Goku da sé come se
scottasse, il demone, dal canto suo, non osava sollevare lo sguardo dal
pavimento.
Sanzo fissò i due intrusi tanto intensamente che avrebbe
potuto incenerirli. Hakkai gli sorrideva, un sorriso complice di chi la sapeva
lunga, mentre Gojyo li fissava sconvolto.
“La colazione è pronta” annunciò Hakkai con tranquillità
chiudendosi la porta alle spalle e trascinandosi dietro Gojyo.
“Hai... hai... visto anche tu? Si... si... stavano
baciando...” balbettò Gojyo tallonando Hakkai lungo il corridoio della locanda.
“Beh succede tra persone che si amano” rispose sorridendo
“Cheeeeee?”
“Non dirmi, Gojyo, che non ti sei mai accorto di nulla”
Il mezzo demone scosse lievemente la testa voltandosi a
guardare la porta chiusa della camera di Goku “Tu... tu lo sapevi?”
“No, ma lo avevo intuito... era evidente.”
Il silenzio che si era creato tra loro era pesantissimo,
Goku non osava sollevare lo sguardo, che gli era saltato in mente... baciare
Sanzo, però... il bonzo non l’aveva respinto... anzi... l’aveva baciato e che
bacio... Goku non aveva mai baciato nessuno, si sfiorò le labbra con la punta
delle dita, sentiva ancora il sapore ed il calore delle labbra di Sanzo, le
guance gli si imporporarono voleva essere baciato ancora, di questo era certo.
“Torna a letto” gli ordinò Sanzo il suo tono non ammetteva
repliche.
“Sto bene... non c’è bisogno che ti preoccupi per me”
“Non mi preoccupo affatto, fa come ti ho detto, stupida
scimmia”
Goku lo fissò paralizzato “Va bene” sussurrò le parole si
Sanzo gli avevano fatto male al cuore...
Il bonzo si morse le labbra, perché diavolo aveva reagito
così, aveva visto il lampo di dolore attraversare gli occhi dorati di Goku e si
era subito pentito avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo ancora, ancora e
ancora.
Goku si era steso su letto dandogli le spalle rannicchiato
in posizione fetale, gli si avvicinò ed allungò una mano ma si fermò... non
voleva affezionarsi a qualcuno... ma Goku... Goku... era entrato nella sua
vita... anzi no... era come se si fossero sempre conosciuti... non sapeva
spiegarlo ma sentiva che era così, ne era sicuro.
“Goku” sussurrò posandogli la mano sulla spalla, stava
tremando leggermente, lo fece voltare.
Una lacrima scivolava lucente sulla guancia del demone
“Non piangere per uno come me, non ne vale la pena” gli sussurrò asciugandogli
la guancia con le dita.
Goku corrugò la fronte... “Perché dici così?”
Ma Sanzo non gli rispose gli sfiorò le labbra con le
proprie in un lento ed umido bacio.
Il demone chiuse gli occhi passando una mano tra i capelli
biondi del bonzo, assaporando ancora le labbra morbide e calde di Sanzo.
L’incantesimo che si era creato si spezzò quando Sanzo
ruppe il contatto tra le loro labbra.
Si fissarono per un lungo istante persi l’uno negli occhi
dell’altro.
“Ho fame!” bisbigliò Goku
Le labbra di Sanzo si piegarono in un sorriso divertito
“Stupida scimmia”
Hakkai salì sull’auto al posto di guida, mentre
insolitamente il posto del passeggero era occupato da Gojyo.
“Forse sarebbe stato meglio fermarsi un altro giorno, così
potevi riposare un po’ di più, Goku”
Il demone scrollò le spalle “Posso riposare anche in
macchina” mormorò sprofondando nel sedile posteriore, posò la testa sulla
spalla di Sanzo e poco dopo di addormentò profondamente.
“Verso Ovest” ordinò Sanzo accarezzando distrattamente i
capelli di Goku.