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Autore: aoimotion    30/03/2016    13 recensioni
«Sono tre dollari, agente.»
Gli occhi di Nick si spalancarono lentamente, reagendo al suono della vocina che gli aveva appena parlato. «
Come… scusi, come ha detto?»
Lei fece una smorfia e inclinò leggermente la testa. «Ho detto che fanno tre dollari» ripeté, perplessa.
«No, no» rispose la volpe, accompagnando quelle parole con un gesticolare che si rivelò ben più esagerato di quanto avesse voluto. «Cioè… tre dollari per
cosa
«Per il sacchetto di mirtilli che sta stringendo tra le zampe.»
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: AU | Avvertimenti: Furry
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Nota: la storia è ambientata in un setting in cui Nick è un poliziotto e Judy una semplice campagnola coltivatrice di carote 
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«Sono tre dollari, agente.»
Gli occhi di Nick si spalancarono lentamente, reagendo al suono della vocina che gli aveva appena parlato. «Come … scusi, come ha detto?»
Lei fece una smorfia e inclinò leggermente la testa. «Ho detto che fanno tre dollari» ripeté, perplessa.
«No, no» rispose la volpe, accompagnando quelle parole con un gesticolare che si rivelò ben più esagerato di quanto avesse voluto. «Cioè… tre dollari per cosa
«Per il sacchetto di mirtilli che sta stringendo tra le zampe.» La coniglietta lo indicò con un dito e solo allora Nick si rese conto di averne davvero uno tra le mani.
«Oh, questi…» Un sospiro avvilito lasciò brevemente le sue labbra. «Certo, ha ragione. Mi perdoni, stamattina ho la testa tra le nuvole.»
«Capita a tutti» replicò lei, stringendosi nelle spalle con un sorriso. «E poi oggi è una così bella giornata, impossibile non distrarsi!»
Il naso della coniglietta cominciò a tremolare, come animato da vita propria. Le lunghe orecchie, costrette a rimanere basse sotto il grande cappello di paglia, guizzarono brevemente un paio di volte ed infine le ricaddero lungo la schiena con un movimento dolce e gentile.
«Lei non è di qui, vero?» aggiunse presto lei. La domanda colse Nick di sorpresa – di nuovo – e quasi gli fece cadere il sacco di mirtilli per terra.
«Non credo che esistano molte volpi che possano vantarsi di essere native della Tana dei Conigli» rispose, mentre con una zampa tirava fuori il portafoglio dalla tasca. «Sa com’è, “Tana dei Conigli”.»
«Allora la stupirò, agente, perché la nostra famiglia è in affari proprio con una volpe del luogo.» La piccola creatura grigia gonfiò il petto di orgoglio, come se si stesse vantando di chissà quale impresa leggendaria. «Incredibile, vero?»
«Notevole» ne convenne Nick, ricambiando il radioso sorriso di lei – benché non sarebbe mai potuto arrivare a quei livelli di splendore neanche se fosse rimasto lì tutto il giorno a provarci. «In una società piena di pregiudizi come la nostra, è raro trovare mammiferi che la pensino in questo modo.»
«Ah, non me ne parli!» La coniglietta incrociò le braccia al petto con fare teneramente esasperato. «Sa a quanti amici e conoscenti ho dovuto spiegare che Gideon Grey – la volpe con cui siamo in società – fa le torte con i mirtilli e non con la nostra pelliccia? Davvero, a raccontarlo non ci crederebbe nessuno.»
«Oh» sospirò Nick, «ma io ci credo eccome, signorina…»
«Hopps!» La coniglietta si sporse verso di lui e gli tese una zampina. «Judy Hopps. E lei sarebbe…»
«Wilde, Nick Wilde.» La volpe le strinse la zampa. Era davvero piccina in confronto alla sua, ma più calda di quanto lo fossero mai state quelle di lui in trentadue anni di vita.
«Allora, agente Wilde? Cosa la porta da queste parti?» Judy appoggiò il mento sul bancone e lo osservò divertita da sotto il cappello. «Qualche furto di carote?»
«Non saprei, le risulta che manchi qualche carota all’appello?»
«Di certo manca una bella manciata di mirtilli» ribatté la coniglietta, con un ghigno irriverente. «E il colpevole è proprio qui davanti a me, travestito da poliziotto per non destare sospetti.»
«Quale ladro pagherebbe per la propria refurtiva, signorina Hopps?» chiese Nick, regalandole un sorriso mellifluo.
«Beh, fino a prova contraria… quel portafoglio è ancora saldamente stretto nella sua zampa, agente.»
La volpe spostò lentamente lo sguardo sulla propria zampa sinistra e inorridì. «Oh» rantolò, «le giuro che non–»
Una risata cristallina, pura e bellissima come non ne aveva mai sentite in tutta la sua vita, risuonò per la valle come i rintocchi di una campana. Le scuse che Nick avrebbe voluto esplicare svanirono nel nulla, come se fin dal principio non fossero mai esistite.
 «Stavo scherzando! Non faccia quell’espressione colpevole, non si addice affatto agli spocchiosi occhiali da sole che tiene sopra la testa.»
Nick la osservò a lungo; osservò il modo in cui la vita sembrava sgorgare da quella piccola bocca, come acqua da una fontana, e si chiese come fosse possibile che da una creatura minuta come lei potesse venir fuori una gioia così grande, per un pretesto così insignificante. E quella visione era talmente abbagliante, talmente magnifica che la volpe sentì gli occhi bruciare di fronte ad essa.
Nonostante questo, il suo sguardo non vacillò neppure per un solo istante. «Lei insulta i miei occhiali da sole, signorina Hopps? Mi costringe ad adottare seri provvedimenti, allora.»
«E quale accusa intende muovere contro di me? Oltraggio alla sensibilità oculistica
«Sono certo che da qualche parte, nel codice penale, esista almeno un cavillo che mi permetterà di arrestarla.» ‘Per esempio, il colore assolutamente illegale dei tuoi occhi.’
«Non vedo l’ora.» Judy gli fece l’occhiolino e rise ancora, più piano, prima di tornare a tendere verso di lui un palmo vuoto. «E i miei tre dollari, agente? Finché non mi sbatte in prigione, mi occorrerà denaro per vivere.»
«Non sapevo che voi conigli foste così venali.» Nick estrasse la cifra pattuita dal portafoglio e fece per porgergliela, quando un’idea improvvisa gli balenò alla mente. «Signorina Hopps» cominciò, schiarendosi leggermente la voce, «perché, invece, non mi permette di offr–»
«Ma quanto ci metti a comprare un paio di mirtilli, Wilde?»
«Oh, no.» ‘Grazie tante, Wolfar.’ Nick alzò gli occhi al cielo e si voltò stancamente verso l’animale che aveva parlato. «Sto arrivando, lupetto. Piantala di uggiolare!»
«Lupetto?!» Il mammifero ringhiò, astioso. «Quando torniamo in centrale ne parliamo!» berciò, prima di montare nervosamente sulla volante e invitando Nick a fare altrettanto.
«Tempo scaduto» sospirò la volpe, rivolgendosi nuovamente a Judy. «La polizia mi sta col fiato sul collo.»
«È dura essere ladri di mirtilli» ne convenne lei, annuendo con aria mortalmente seria – per poi scoppiare di nuovo a ridere, come se quella fosse la situazione più comica che le fosse mai capitato di vivere.
Ma erano tutti così spensierati, i campagnoli?
Nick lasciò cadere i soldi sul piccolo palmo aperto di fronte a lui, lucenti monete che Judy provvide presto a riporre nel barattolo accanto a lei.
Fu in quel momento che la bocca gli si mosse; si trattò di un movimento appena accennato, troppo insignificante perché qualcuno potesse accorgersene, troppo incerto perché qualcuno potesse intuire l’intenzione che vi era dietro. Fu lo slancio vitale di un istante, di quel singolo istante in cui Nicholas Wilde credette davvero che certe parole avrebbero potuto lasciare la sua mente, la sua gola, le sue labbra e giungere alla coniglietta che stava di fronte a lui, volto sorridente sotto quell’enorme cappello di paglia.
Ma, alla fine, quel momento di coraggio e sublime follia venne represso dalla ragione e le parole rimasero a fluttuare nell’etere, senza che lui fosse in grado di afferrarle e renderle una frase di senso di compiuto.
La bocca si richiuse mestamente e un sorriso pregno di malinconia si fece strada sul suo viso. «È stato un piacere conoscerla, signorina Hopps.»
E lei non avrebbe mai, mai, mai potuto immaginare quanto quel banale saluto di congedo fosse in realtà pieno di sincerità; così autentico che Nick si meravigliò di se stesso, del sapore amaro che quella frase gli aveva appena lasciato in bocca, del senso di vuoto che lo stava per inghiottire alla prospettiva di allontanarsi da quella piccola creatura grigia – che non era nessuno e probabilmente, sfortunatamente tale sarebbe rimasta per sempre.
«Anche per me… signor Wilde.» Judy si sporse di nuovo verso di lui e distese amichevolmente un braccio. «Se vorrà comprare altri mirtilli, beh, sa dove trovarmi.»
«Lo ricorderò» rispose Nick – e in quel momento seppe che la sua voce lo aveva appena tradito in un modo così plateale che avrebbe voluto strapparsi ogni centimetro di pelliccia dal corpo e correre via ululando – prima di voltarsi verso l’auto e cominciare a camminare, a trascinarsi nella sua direzione.
E quando Wolfar mise in moto la macchina – «ma vedi tu se devi perdere mezza giornata per comprare un po’ di stupide bacche» ringhiò, mentre si allontanavano a gran velocità – acre fu la consapevolezza che Nick, alla Tana dei Conigli, non ci stava lasciando solo tre dollari… ma anche un pezzo di cuore.
 
 
 






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Angolino dell'autrice: 
Ebbene sì, dopo quasi una settimana di silenzio torno con una storiella - che, per amor di vero, mi è stata ispirata da questa fanart: http://mmabelpines.tumblr.com/post/141708273411/oh-no-shes-cute - che NON fa parte della raccolta, ma non credo abbia importanza. Non preoccupatevi, in un modo o nell'altro porterò ancora tanta roba sulla vostra tavola :P 
   
 
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