Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: tp naori    31/03/2016    0 recensioni
Tutto nasce da un ritmo di una canzone, sono parole buttate là a casaccio. Ditemi che ne pensate.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Vivrò di più allora,
Con felicità e senza trascinarmi fra la gente.
E sai, che sono cresciuto per questo,
Se, per trascinarmi su queste strade,
Ricercando il mio verso, frate.
Vivo di notte, si, più che di giorno.
E, alleno la mente fino al prossimo incontro,
Arriverà al tramonto.
Cerco sospiri, attimi affini,
Spalmare di glassa vampiri.
E poi, cerco i tuoi passi,
Si, proprio i tuoi passi.
Quelli che mandano segnali che avanzi.
Una fra tanti.
E non viaggerò, no, non viaggerò.
Starò sopra il mondo, rimbalzando nel vuoto.
Tutto diviene superfluo, come la gente.
Sta in piedi alle fermate, non pensando a niente.
Mentre i tram, passano rimangono vuoti.
Senza clamori, odori, la città risplende,
Di grigio cenere.
Esplode il mondo, tanto frate noi c'è
Ne andremo da questo paese.
Le tasche vuote, mani bucate,
Che filtrano fasci di luce,
Arrivano nel petto.
Coltellate come bufere di neve.
Mi dissi ch'ero perdente, nulla tenente,
Nulla facente.
Di lavorare non se ne parlava frate,
La nobiltà non ci aggradava.
E poi vivi finché respiro,
Parche che tagliano il filo.
Sai, ho scoperto l'amore e gli ho sputato in viso.
Come siamo rimasti, già, siamo rimasti.
In piedi nella piazza senza risparmiarci.
Camminando in tondo, rincorrendo il giorno.
Stanchi ma sempre pronti per finire,
Sacchi pieni per il nuovo divenire.
Piccioni nel centro,
Le lacrime che verso.
Sui muretti bambini felici camminano in cerchio.
Vecchie che avanzano, trascinando i loro copri.
Giovani che s'amano, dentro hanno dei mostri.
Baci rubati, abbracci scavallati,
Sesso semplificato, da matematici inesperti.
Dicono che se x e y stanno ha infinito,
Noi che ci facciamo con questo mito.
Vivo nell'aria in cui respiro.
Mi sposto per strada come un bambino.
I piedi scalzi, i pantaloni bucati.
Attendo il nuovo giorno.
Attendo il nuovo mondo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: tp naori