Fotoricordi
«Bella
foto. Dov’è stata fatta?*» Domanda Tony.
«Serbia.*»
L’agente
David sbircia l’immagine da sopra la tua spalla
destra. «Quando?*»
Sospiri.
Le immagini scorrono rapide e i ricordi sono come
un fiume che rompe gli argini e invadono la mente. Quando?
Quando
Jethro era il tuo compagno nel lavoro e nel privato.
Quando
la tua carriera non veniva al primo posto e le
giovani agenti ti lanciavano occhiate cariche di gelosia,
perché Gibbs era tuo
e tu eri sua.
Quando
durante la vostra missione in Serbia, sotto
copertura, fingevate di essere una coppia di killer professionisti
assunti da
un trafficante di armi; una coppia che non passava inosservata. Il
primo
incontro con l’uomo era avvenuto durante un ballo e, per
farsi notare, tu e
Gibbs avevate dato scandalo.
Ricordavi ancora come, in mezzo alla pista, Jethro ti aveva spinta
verso une
delle colonne che adornavano la sala da ballo e ti aveva baciata con
foga,
sotto gli sguardi attoniti dei presenti. Tra le sue braccia perdevi
ogni
razionalità, e incapace di controllarti avevi sospirato e
gemuto contro le sue
labbra.
Quando
la vostra dimora era una casa ad un solo piano, con
una camera, un bagno e una cucina, situata in mezzo ad un boschetto.
Quando,
mentre aspettavate di essere contattati, Jethro
andava a pesca e poi cucinavate il pesce in riva al lago, vivendo
giorno per
giorno e amandovi notte dopo notte.
Quando
la sera scendevi nella sua cantina ad osservarlo
lavorare e facevate l’amore tra le assi della barca che vi
accoglieva come un
nido.
Quando
gli occhi azzurri di Gibbs ti guardavano carichi di
desiderio e non di orgoglio ferito e speranze disattese.
Quando
ancora riuscivate a controllare i fantasmi del
passato, chiudendoli in voi stessi perché prima o poi ne
avreste parlato, ma
non c’era mai l’occasione giusta,
Quando
la grenouille
era solo l’ingrediente di una specialità francese
e non l’uomo responsabile
della morte di tuo padre.
«Praticamente
una vita da, Ziva.*» Rispondi e un sorriso
stende le tue labbra.