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Autore: Tefnuth    02/04/2016    0 recensioni
Dopo l'avventura che ha visto come esito la punizione di Samahel, Michael ha deciso di abbandonare il suo compito di angelo raccogli-anime tuttavia gli è stata concessa la facoltà di restare nella dimora celeste assieme a Samahel, la sua eterna punizione. Non parla più con nessuno, con Raphael specialmente, e deve passare il tempo a salvaguardare il corpo del suo amico. Un nuovo complotto ordito da Lucifero lo costringerà a riallacciare i ponti con i suoi simili, questo gli darà la possibilità non solo di salvare il suo diavolo ma anche di scoprire ancora qualcosa di più sulla verità che lega lui e Samahel.
Le porte dell'Inferno sono aperte, la bestia è libera.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~“Bene! Eccoci sullo schifoso, assolato e putrido piano terrestre; mi dà il voltastomaco sapere che sto camminando sulla terra inquinata da quelle larve di carne. Che si fa ora, capo-scout?” domandò Hel a Cleo dopo aver espresso chiaramente la sua opinione sul mondo umano; l’ex guardiana aveva avuto qualcosa da ridire anche sugli uccellini che le stavano infastidendo le orecchie col loro canto
“C’è una chiesa, non lontano da qui: sarà quella il nostro rifugio” sentenziò la lussuriosa lasciando la strada trafficata, anche se nessuno poteva vederle non le piaceva stare tra gli esseri umani
“FERMA UN SECONDO! Hai detto chiesa? Noi non possiamo entrare, IO non voglio entrare” la diavola fantasma aveva afferrato un braccio della compagnia, ancora aveva le mani sporche del sangue di un diavolo minore che aveva ucciso durante la loro fuga dagli Inferi
“Non crederai a quell’assurda storiella, vero? Sei un diavolo maggiore e dovresti sapere che non è vero. E poi quelli lassù non faranno caso a noi, siamo delle fuggitive” Cleo liberò il proprio arto dalla presa possente di Hel
“Mi prendi per scema? So bene che è una diceria, ma io rappresento l’atto che ha messo in piedi tutta questa bella giostra; gli angeli mi fulmineranno” disse l’ex guardiana facendo trapelare dal viso un po’ di timore (finalmente)
“Non sei più la guardiana dei traditori: sei stata scaricata per Artifex e, tecnicamente, dovresti essere morta. Forza sciocca, se abbiamo un po’ di fortuna gli angeli ci troveranno e…” iniziò la lussuriosa
“Saremo morte prima ancora di dichiarare la resa” terminò Hel mimando con la mano il taglio della testa
“Siamo disarmate, non lo faranno: il loro stupido codice d’onore a volte è utile” la corresse la lussuriosa.

Dato che Hel si dovette rassegnare alla decisione di Cleo, entrambe si incamminarono nel boschetto che delimitava il paese alla ricerca della chiesa menzionata dalla lussuriosa; il passo di Cleo era deciso e veloce come se lei conoscesse quel posto come le tasche dell’abito che portava
“Ci sei già stata qui, vero?” chiese Hel mentre seguiva l’ombra della compagna cercando di non inciampare in qualche radice sporgente
“Venivo qui con Samahel, qualche decennio fa. Sai per avere un po’ di privacy” spiegò la lussuriosa fermandosi un’istante
“Atti osceni vicino ad una chiesa, non male. Sei certa però che sia ancora in piedi?” domandò ancora l’ex guardiana che sperava ancora che l’edificio fosse stato demolito. Per sua sfortuna la bianca facciata a capanna dell’edificio apparve ai loro occhi, perfettamente integra eccetto per alcune crepe superficiali
“A quanto pare avevo ragione io; ti è andata male mia cara” esultò Cleo; il suo in realtà era un doppio trionfo perché se altri diavoli la pensavano come Hel (e sperava che fossero in tanti), ci sarebbero volute ore prima che qualcuno avesse osato entrare e forse sarebbero arrivati prima gli angeli.
All’interno l’edificio era arrivato in modo molto spartano, con panche di legno e un piccolo altare su cui ancora stava la croce che, tuttavia, aveva perso la sua statua. La tavola in marmo sull’altare si era crepata e dal taglio sembrava quasi che qualcuno di molto pesante vi fosse stato sbattuto sopra
“E’ stato Samahel – spiegò Cleo – ha avuto un alterco con uno dei miei sottoposti e lo ha sbattuto lì sopra. Avresti dovuto vedere la faccia degli umani quando la tavola si è spezzata; sono scappati tutti a gambe levate” ridacchiò la guardiana dei lussuriosi, ciò nonostante nelle sue parole c’era un velo di tristezza. Hel non disse niente, non era una persona capace di consolarne un’altra; ascoltò solo la lussuriosa che le raccontava le sue avventure amorose con Samahel. Non era un argomento che le interessava, ma almeno le fece dimenticare la funzione del luogo su cui era seduta mentre aspettava che qualcuno le trovasse.


Non dovettero aspettare poi molto poiché l’Oracolo ebbe subito la percezione che due diavole erano entrate su suolo sacro; un’azione che le avrebbe condannate a morte sul posto se non fosse stato per Raphael il quale, avendo saputo da Michael che era stato aiutato da una diavola durante il suo viaggio all’Inferno e avendo dunque pensato che fosse una delle due, aveva fatto di tutto pur di ottenere il permesso di inviare sul posto anche Michael e Samahel per poter fare eventuali accertamenti e , nel caso, fermare il plotone d’esecuzione. Il gruppo inviato era composto in tutto da 20 elementi: Michael, Samahel e altri 18 angeli guerrieri (forse troppi per due sole diavole) che li precedevano a passo di marcia
“Se tra loro c’è anche Cleo dovremo muoverci in fretta, per evitare che questi la uccidano” sussurrò l’angelo al diavolo dagli occhi di smeraldo il quale stava tendendo non solo le orecchie (per ascoltare il suo interlocutore), ma anche tutti gli altri sensi per assaporare di nuovo la vita che per tanto gli era stata rubata
“Non me lo faccio ripetere due volte” sussurrò a sua volta Samahel, non avrebbe mai permesso che fosse fatto del male a Cleo
“Secondo te chi può essere l’altro diavolo? Uno dei suoi sottoposti?” chiese Michael
“Non ne ho idea, non aveva amici particolari. E di sicuro non è uno dei suoi sottoposti, li ha tutti imprigionati nelle pareti” rispose il diavolo.
Arrivati alla chiesa, il plotone entrò, senza attendere l’ordine di Michael, e trovò Cleo ed Hel sedute su una delle panchine in prima fila. Se la lussuriosa era rimasta impassibile a prendere il sole che filtrava da una delle crepe del soffitto, l’ex guardiana scattò immediatamente in piedi pronta ad un’eventuale scontro a mani nude
“Fermi!” ordinò Michael mentre avanzava dal retro, i suoi occhi e il naso del diavolo avevano riconosciuto la figura di Cleo sin dalle retrovie; chi fosse l’altro componente del duo non importava più, anche se tutti (compresi gli angeli guerrieri) rimasero esterrefatti nel vedere Hel (la voce della sua morte era girata presto nei corridoi celesti, accompagnata da una grande acclamazione). Inaspettatamente il plotone non abbassò le armi, forse proprio a causa della presenza di colei che sapevano essere deceduta, così dovette intervenire Samahel per convincerli
“Siete diventati sordi in un colpo? Abbassate le armi, maledetti piumati!” ordinò avanzando.
“Samahel?” domandò Cleo, incredula per quello che stava vedendo: il suo amante era davanti a lei e aveva tutta l’aria di essere integro, anima e corpo. Vedendolo così, fiero con i suoi bellissimi occhi smeraldini, la lussuriosa gli si avvicinò incurante degli angeli che la minacciavano con le spade e le frecce; posò le mani sul suo petto e sul viso, per essere certa che non fosse un’illusione creata dal troppo sole. Da ultimo lo baciò passionalmente, per recuperare il tempo perduto e riassaporare il tepore delle labbra di Samahel
“Ti faccio ancora quest’effetto?” chiese il diavolo tenendo la guardiana stretta a sé
“Risparmiate le effusioni a dopo o mi metterò a vomitare” li interruppe Hel, che stava tenendo le braccia conserte mentre batteva nervosamente il piede sinistro sul pavimento; il sole che filtrava dal soffitto pendeva su di lei enfatizzando il terribile effetto della sua pelle trasparente.
“Ma tu non dovresti essere morta? Mi sembrava di aver visto le tue ceneri fuori dalla mia cella” domandò Samahel, dato che Michael era rimasto muto per lo shock
“E tu, non dovresti essere un vegetale? Mi avevano detto che gli angeli avevano trovato il modo di farti stare zitto” ribatté Hel per non rispondere alla domanda
“Rimandiamo le questioni a più tardi – proferì uno degli angeli guerrieri, uno alto con una pesante armatura verde -. I diavoli potrebbero arrivare da un momento all’altro” non aveva tutti i torti.

Il gruppo uscì dalla chiesa, pronto per rientrare finalmente a casa, Michael dovette litigare un po’ con gli angeli guerrieri per impedire che mettessero le manette alle diavole. Solo dopo una buona mezz’ora, e molte promesse da parte di Hel e Cleo, poterono partire alla volta della dimora celeste. Dato che non avevano ali, Cleo fu portata da Samahel (così poterono stuzzicarsi in volo, tanto da suscitare le critiche degli angeli guerrieri), invece la diavola fantasma venne affidata a Michael. A contatto con la pelle gelida di Hel l’angelo soffrì il freddo per la prima volta nella sua vita
“Ti sei portata il ghiaccio da casa?” domandò Michael alla diavola non appena posarono i loro piedi sulla piattaforma davanti all’entrata della casa celeste
“Dovevi portare una coperta molto pesante. Sei solo un bambino lamentoso” lo rimproverò lei prima di seguire gli angeli guerrieri, i cui sguardi erano spaventati ma anche rispettosi.


“Credevo di averla uccisa” sussurrò Michael a Cleo mentre camminavano nel corridoio verso la sala delle Potenze, dove si sarebbe deciso cosa fare delle nuove ospiti
“Ed era così: il suo corpo e lo spirito avevano cessato di esistere” rispose la lussuriosa senza modulare la voce, incurante che Hel potesse sentire
“E allora perché sta camminando davanti a me?” chiese ancora l’angelo, a quanto ricordava erano i gatti ad avere sette vite, non i diavoli.
Rispettando l’ignoranza che Michael aveva sull’argomento, Cleo iniziò a spiegare in modo più approfondito
“Quando un diavolo guardiano muore, la sua essenza permane all’interno della fiamma madre per un periodo di tempo limitato. Entro questo lasso di tempo è possibile riportare in vita il diavolo, se si vuole”
“E allora perché Minosse o Lucifero non fanno resuscitare tutti i diavoli guardiani, invece che crearne di nuovi? Risparmierebbero tempo e fatica” domandò Michael, ancora più curioso
“Se muori non sei degno. Anche io ho sostituito colui che c’era prima di me” aggiunse la lussuriosa
“Ma perché proprio lei? Sono certo che anche altri diavoli potevano avere la possibilità di resuscitare. E poi come hai fatto a convincere Minosse…” iniziò l’angelo
“Non è lui ad avere il potere della rinascita, e nemmeno Lucifero. Caronte ha questa abilità, ed è stato lui a decidere di riportare indietro Hel. Credo che avesse intuito cosa stesse per accadere, ma non so il perché abbia scelto lei” commentò pensierosa Cleo
“Se ti dà tanto fastidio la mia presenza, potevate lasciarmi sul piano terrestre a morire” li interruppe Hel, proprio in tempo per fermare i piedi davanti alla grande porta della sala delle Potenze dove li aspettavano Lybra e Dmitryus.

 Nota autrice: Perdonate il madornale ritardo, ma tra il blocco dello scrittore, la fan fiction, l'esame e la tesi non ho assolutamente potuto fare di più. So che il capitolo non è molto lungo, ma spero che vi piaccerà lo stesso e che, per il momento, possa bastare. Spero per il prossimo capitolo di fare prima e di scrivere di più. A presto.

 
  
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