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Autore: Lyla    03/04/2009    5 recensioni
Lee è rimasto gravemente ferito in seguito allo scontro con Gaara. Approfittando di una pausa dagli allenamenti, Tenten decide di andare a trovarlo all'ospedale e ringraziarlo per quello che ha fatto per lei durante le eliminatorie degli esami di selezione dei chunin, senza sapere che in realtà il ragazzo sta solo fingendo di dormire... una piccola, semplice one-shot che ho scritto in un momento di noia sulla coppia LeexTenten.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rock Lee, Tenten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Get well soon

Get well soon

 

 

Approfittando di una pausa dagli allenamenti, decido di fare un salto da Lee all’ospedale.

 

Avrei voluto andare a trovarlo molto prima, ma tra meno di un mese Neji affronterà la terza prova degli esami di selezione dei chunin, e io non faccio altro che allenarmi con lui da settimane.

 

E’ l’unico modo per permettergli di esercitarsi in tutte le sue abilità.

 

Non che ne abbia realmente bisogno, sia chiaro. Giusto per tenersi in forma.

 

L’infermiera al banco di accettazione mi prega di “fare in fretta”, ma io l’assicuro prontamente che “non ci metterò più di qualche minuto”, per fare visita al mio compagno di squadra bloccato a letto da giorni.

 

Ho sentito che però, una volta, non è stato trovato nella stanza che gli è stata assegnata perché era intento ad allenarsi all’aperto nonostante le ferite.

 

Tipico, di lui. E’ così testardo che non si ferma davanti a niente, pur di raggiungere i suoi scopi.

 

Lo capisco.

 

Chi non è disposto a fare di tutto, per realizzare i propri sogni, anche quando le proprie condizioni fisiche non lo permettono?

 

Abbasso la maniglia della porta con cautela.

 

Mi chiedo per un attimo se sto facendo la cosa giusta, ma poi scuoto la testa e decido di entrare, i miei occhi che si posano istintivamente sulla figura distesa sul letto.

 

E’ proprio Rock Lee, il mio coraggioso, determinato compagno di squadra sopravvissuto per miracolo allo scontro con Gaara del deserto.

 

Ha sfoderato tutte le sue tecniche migliori fino all’ultimo… fino a quando quell’inquietante ragazzo dai capelli rossi non ha posto fine al combattimento nel modo più doloroso possibile.

 

O almeno, questo è tutto quello che mi è stato raccontato dal maestro Gai e da Neji.

 

Non dubito che le ferite che Gaara ha lasciato sul suo corpo siano anche di un altro tipo, oltre che fisico.

 

Conosco bene Rock Lee, e credo di capire come si sente in questo momento.

 

Le palpebre serrate su quegli occhi dalle ciglia folte che solitamente brillano di determinazione, il volto contratto nonostante stia dormendo, la gamba e il braccio distrutti appena visibili sotto le lenzuola, Lee sta soffrendo.

 

Sta soffrendo tremendamente.

 

Con cautela, mi avvicino al letto senza riuscire a ignorare la tensione nei suoi lineamenti, le labbra solitamente incurvate in un sorriso di sfida ora contratte come se stesse cercando di sopportare un dolore lancinante senza successo.  

 

So che, per quanto ci stia provando, non riuscirò mai a capire davvero come dev’essersi sentito, come si sente ancora adesso.

 

Ed è un pensiero che mi provoca una fitta dolorosa, da qualche parte nel petto.

 

Gaara lo ha sconfitto con un solo gesto dopo che Lee ha combattuto di lui al massimo delle sue capacità.

 

Avrà pensato che tutti gli sforzi, i suoi tentativi di migliorare, siano stati vani.

 

Si sarà sentito un fallito.

 

Non riesco a pensare a come reagirà quando il maestro Gai troverà il coraggio di dirgli che non sarà mai più un ninja.

 

Un’altra fitta di dispiacere, tale da procurarmi un groppo in gola.

 

Ma io non devo provare pietà per Lee.

 

Lo ricaccio subito indietro: lui non approverebbe, se potesse vedermi in questo momento.

 

“Ehi, Lee! Sono venuta a trovarti” dico in tono leggero, prima di sedermi accanto al letto.

 

Lui non risponde. Mi viene il sospetto che stia solo fingendo di dormire.

 

Come se non volesse ascoltare. Come se non volesse la pietà di nessuno.

 

Il suo respiro, però, mi sembra abbastanza regolare. Forse, dopotutto, non si sta ostinando a ignorarmi.

 

Forse, Lee sta dormendo per davvero... ma il dubbio rimane, senza che io riesca a ignorarlo.

 

Il mio sguardo si sofferma per alcuni istanti sul narciso che riposa in un vaso sul comodino dall’altro lato del letto, mosso appena dalla brezza leggera che entra dalla finestra aperta.

 

So già chi gliel’ha portato. Deve trattarsi di Sakura, la ragazza di cui Lee si è innamorato a prima vista soltanto poche settimane fa.

 

Chissà se ha ignorato anche lei.

 

Una fitta di gelosia confonde i miei pensieri, ma mi affretto a mandarla via.

 

Ma no. Lui sta dormendo. Non ho motivo di pensare che mi stia ignorando, mi dico nel tentativo di calmarmi.

 

In questo momento ci siamo solo io e Lee. Non è necessario pensare a Sakura, la ragazza che ha giurato di proteggere fino alla morte e che, a quanto pare, è finalmente riuscito a conquistare.

 

Mi sforzo di convincermi che lei, in realtà, lo considera solo un amico, e ritrovo la più totale tranquillità. Almeno per ora.

 

“Sai, volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me, durante le eliminatorie. Se non ci fossi stato tu a prendermi al volo, sarebbe stato ancora più… umiliante” dico in un sussurro, e mentre lo guardo, non riesco a trattenere un sorriso. “Anch’io sono stata sconfitta, nonostante mi fossi impegnata tanto. Capisco come ti senti.”

 

Vorrei sfiorarlo, toccarlo in qualche modo per fargli sentire che sono qui, ma non so come fare.

 

“Vedrai, la prossima volta… noi due ce la faremo. Dobbiamo solo allenarci ancora, come abbiamo sempre fatto. Vedrai che tutto si aggiusterà, Lee, basta crederci! Non è quello che dite sempre, tu e il maestro Gai?”

 

Spero che, in un modo o nell’altro, le mie parole riescano a raggiungerlo.

 

“Rimettiti presto. D’accordo, testone?”

 

Sto per andarmene, ma per quanto io abbia ormai capito che non c’è molto che possa fare per lui, i miei occhi non riescono a staccarsi dal suo viso.

 

Sembra così triste. Farei qualunque cosa pur di vederlo sorridere di nuovo e poterlo schiaffeggiare come succede sempre quando fa lo stupido.

 

Ci siamo sempre aiutati a vicenda, e mi manca, mi manca terribilmente.

 

Mi fa male vederlo in questo stato, quasi quanto il pensiero che la mia presenza, qui, è del tutto inutile.

 

E’ così vicino…

 

Il mio cuore batte così forte che ho paura che Lee possa sentirlo…

 

...

 

Mi allontano immediatamente.

 

Non posso baciarlo. Si sveglierebbe, e poi non sarebbe giusto. Lui ama Sakura, e per me, è solo un amico…

 

Ma no, chi voglio ingannare?

 

Quello che provo per Lee non è affatto amicizia. L’ho capito da tempo.

 

E’ più forte di me, ma non riesco a staccargli gli occhi di dosso, quando lo guardo allenarsi.

 

Lui non se n’è accorto, tutto preso com’è da Sakura, ma è già da un po’ che ho smesso di guardarlo con semplice ammirazione.

 

Se Lee sapesse cosa provo per lui, perderei anche la sua amicizia.

 

In fondo è meglio girargli intorno senza sfiorarlo, come la Terra intorno al Sole, piuttosto che allontanarlo completamente da me.

 

Dopo averlo guardato un’ultima volta, gli volto le spalle e me ne vado, chiudendo delicatamente la porta al mio passaggio.

 

 

 

“Non andartene, Tenten…” mormorò Lee non appena la kunoichi si fu allontanata.

 

Le sue parole furono seguite dal più totale silenzio.

 

Con un sospiro, il ragazzo decise di riaddormentarsi, giurando mentalmente a se stesso che avrebbe fatto del suo meglio per tornare quello di sempre.

 

Non voleva che Tenten smettesse di sorridere a causa sua.

 

Lei… lo aveva appena ringraziato.

 

Credeva in lui. Avrebbe fatto di tutto per non deluderla e tornare alla vita di sempre.

 

Un attimo dopo, Lee era immerso in un sonno profondo, ma questa volta, i suoi lineamenti erano sereni.

 

Stava dormendo beatamente per la prima volta da quando era stato portato all’ospedale.

 

 

FINE

 

 

**

 

 

Ciao a tutti! Questa è la prima LeexTen che scrivo (fan di questa coppia, so che ci siete!), una one-shot semplice e senza pretese che cerca di mostrare un momento che l’autore non ha descritto nel manga, quello dell’eventuale visita di Tenten all’ospedale dopo l’incidente con Gaara, ai tempi della prima serie.

Ultimamente questo pairing alternativo ha catturato la mia attenzione, e ho deciso di mettere per iscritto un’idea che mi è venuta di getto e che mostra come Tenten nasconda i suoi sentimenti per via di Sakura, senza sapere che lui, in fondo (mooolto in fondo) li ricambia! Se vi va, lasciate un commento.

Lyla

 

  
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