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Autore: Musa00    10/04/2016    0 recensioni
Tratto dal testo:
Tra le cattiverie e le prese in giro di Diamond Tiara e lui perennemente offeso, avevo ringraziato il cielo di non essere rimasta da sola al liceo.
Certo, non ero l’unico bersaglio, anche le mie due migliori amiche: Apple Bloom e Scootaloo, erano state prese di mira...ma poi col tempo loro si sono dovute trasferire in un’altra città e quindi avevano cambiato scuola.
Mi ero quindi poi ritrovata da sola in mezzo ai compagni ancora per me sconosciuti e l’unico pony ad essermi rimasto vicino per tutto questo tempo era Button Mash.
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Storia partecipante al concorso di Lelq3010: "Equestria's Got Talent Xmas edition" ^-^
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Diamond Tiara, Nuovo personaggio, Silver Spoon, Sweetie Belle
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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EGT - It's possible...to change?












-Cosa diavolo stai combinando?!?-

Colta in flagrante, Diamond Tiara sussultò voltandosi di scatto nella mia direzione.
Ero arrivata un po' presto quella mattina, e trascinandomi svogliatamente verso la palestra, avevo scorto in lontananza la figura di Diamond Tiara, che si aggirava sola nei pressi degli spogliatoi dei ragazzi. La prima cosa che mi era venuta in mente, vedendola, era stata che di certo aveva qualcosa che le frullava per la testa.

Essendo una gran bacchettona, mai mi sarebbe saltato in testa di fare una cosa del genere.

Ancora tutt’oggi, mi chiedo cosa diamine avessi bevuto quella volta in cui mi ero nascosta lì dentro per sbirciare Button Mash per poi essere stata beccata da Olliver.

Allora…dicevo che appena la vidi la seguii subito, guardinga.

Guai a lei se avesse tentato di fare qualche scherzo di pessimo gusto a qualcuno dei miei amici.

Peggio ancora se avesse osato nascondersi lì per spiare uno di loro, magari proprio Button Mash, visto che sapevo che non le era del tutto indifferente.

Se solo ci avesse provato penso che come minimo le avrei strappato i capelli.

La pony rosa si voltò a guardarmi, sgranando gli occhi e socchiudendo la bocca.

Era incredibile come era cambiata nel corso degli anni, intendo...fisicamente, caratterialmente invece era rimasta la solita.

Era diventata incredibilmente bella...
La criniera era ben pettinata e curata, tinti da poco di un bel rosso sangue, ed era anche diventata più alta.

Certo nemmeno io ero rimasta la stessa, ero molto cresciuta.

Ma ero rimasta più bassa in confronto alle altre ragazze della mia età, tanto che gli altri pony cominciarono a chiamarmi "Scricciolo".

 

Solo quando si rese conto che ero solo io, l’espressione di Diamond Tiara cambiò e le sue labbra si curvarono in un sorriso mentre alzava le sopracciglia.

-Pensa agli affari tuoi!- gridò stizzita senza scomporsi troppo.

 

Feci un passo oltre la soglia dello spogliatoio ancora deserto e lei, per nulla intimorita, mi voltò le spalle, riprendendo a guardarsi attorno.

Mi fermai ad un paio di metri di distanza e tornai a chiedere:-Perché sei qui?-
-Non lo immagini?- mi rispose con noncuranza, aggirandosi con fare interessato fra panche e armadietti. Onestamente no, proprio non riuscivo a capire cosa le passasse per la testa. I suoi occhi tornarono su di me e lei mi rivolse un lieve sorriso di scherno. -Non credere di essere l’unica ragazza intraprendente, qui…-

Stavo ancora cercando di capire cosa volesse intendere con intraprendente, quando continuò da sola:-Ora smamma che ho da fare e non mi va che anche tu spii Olliver!-
Dunque era andata lì per spiare Olliver? Ma davvero?
Cercai di contenermi,ma non ci riuscii scoppiando a ridere.
Diamond Tiara mi guardò di nuovo con fastidio:-Bhé se vuoi vederlo mentre si mette la tuta, affar tuo- la rassicurai -Ma non posso lasciare che tu rimanga qui a spiare anche gli altri-

-Degli altri non mi importa un bel niente.- rispose lei con aria di sufficienza, agitando svogliatamente una zoccolo a mezz’aria. -Lo sai che miro solo ad Olliver.-
Aprii la bocca per aggiungere altro, ma un brusio lontano mi costrinse a tacere
.

Diamond ed io ci guardammo per qualche istante prima di capire che i ragazzi si stavano avvicinando allo spogliatoio e, se ci avessero beccate lì, non avremmo saputo come giustificare la nostra presenza. O meglio, io forse sì, se avessi dato la colpa a quella poco di buono della nostra compagna di classe;ma rimaneva però il fatto che sia Olliver che Button Mash sapevano di quella mia vecchia visitina in quello stesso posto e… beh… mi avrebbero creduta innocente una seconda volta?
-Svignamocela!-le sussurrai.
-Te lo scordi!- rimbeccò lei a bassa voce. -Sono ad un passo dal mio obiettivo, perciò non mi farò sabotare da te!-
-Col cavolo che ti lascio qui a fare i comodi!- dissi afferrandola per lo zoccolo.
-Lasciami!-
-No! Vieni via, prima che ci scoprano!-
-Vattene, mi stai ostacolando!-
Quel botta e risposta durò ancora per qualche secondo, durante il quale la situazione degenerò al punto che quasi ci prendemmo per capelli. Quando però le voci dei ragazzi si fecero troppo vicine, fummo assalite dal panico e alla fine prendemmo d’istinto l’unica decisione possibile.

Ci nascondemmo insieme in uno degli armadietti aperti e non usati da nessuno, stringendoci come sardine.

 

-Chi ha lasciato la porta aperta?- La voce di Featherweight risuonò chiara e forte all’interno dello spogliatoio, costringendoci quasi a trattenere il respiro per paura che potesse sentirci.
 

Nell’oscurità in cui ci trovavamo io e Diamond Tiara, per non parlare della posizione, non riuscivamo a vedere nulla, per cui mi stupii un po’ nel sentire Olliver intervenire nel loro discorso appena iniziato.

-No- cominciò -sono certo che ieri fosse chiusa. È più probabile che qualcuno sia venuto qui stamattina, prima di noi.-
Sentii il respiro di Ambra nell’orecchio e poi le seguenti parole, appena sussurrate: -Non azzardarti a guardare il mio Olliver.-

Sospirai scocciata, ma non risposi, trovando inutile correre il rischio di farci scoprire.
Oltretutto, se proprio avrei dovuto essere onesta, non mi interessava minimamente Olliver, in quanto fin dall’inizio dell’anno l’ho sempre reputato brutto e soprattutto senza cervello.

Improvvisamente sentii il rumore della porta che si apriva di nuovo e la voce allegra di Button Mash che augurava il buongiorno a tutti.

D’istinto afferrai Diamond per i capelli, strappandole un guaito di dolore che per fortuna venne coperto dalle chiacchiere degli altri, costringendola a tenere il muso rivolto verso il basso.
Se solo avesse osato guardare in direzione delle fessure dell’armadietto in cui ci eravamo rifugiate, avrei minacciato di spezzarle l’osso del collo...
Passarono alcuni minuti, che a me e a lei sembrarono un’eternità per via dell’aria viziata e del caldo, ed i ragazzi continuarono a scherzare e a parlare di frivolezze varie, ma anche di scuola e di compiti (argomento introdotto da Featherweight, che però venne accantonato in fretta da Olliver).
-Vado- disse il primo, evidentemente ormai pronto per l’ora di ginnastica.
Quasi non finì di dirlo che la porta si aprì ancora e per un breve attimo scese un silenzio che fù interotto da Olliver con il suo solito modo di fare spigliato e socievole.
-Tutti mattinieri oggi?-
-A quanto pare, sì- rispose cordialmente la voce di Snips -È la prima volta che ci ritroviamo a cambiarci tutti insieme, vero?-
-Non preoccupatevi, sto andando via- lo contraddisse Featherweight con gentilezza.
-Di già?- disse con fare canzonatoria Olliver.
Diamond Tiara invece, dopo essere stata stranamente zitta e buona per tutto il tempo, tornò a dare segni di vita, cercando di alzare il capo e di sbirciare oltre le fessure dell’anta. Le tirai di nuovo i capelli e lei cominciò a darmi piccoli pugnetti per farmi mollare la presa.

Poco dopo però si calmò sentendo la discussione dei ragazzi.
-Qual è il tuo ideale di ragazza? Mi era parso di capire che la nostra vecchia compagna di classe stuzzicasse la tua fantasia. Ti piacciono quelle così?-
Lo avevo notato anch’io, sinceramente, ma la cosa non mi aveva sorpresa più di tanto, visti i discorsi sulle ragazze che Olliver mi aveva fatto di tanto in tanto.
-Non mi ricordo di questa tipa di cui parli- rispose Olliver ridacchiando.
Stranamente poi fù Button Mash a venirgli incontro: -Manto color rosa, criniera rossa, frivola ed invadente...-
-Ce ne sono a migliaia di ragazze così- gli fece notare l’altro.
-Ha decine di fermagli fra i capelli e se ti reputa passabile, ti adula fino a che non le concedi i tuoi favori- fu più preciso Button, non curandosi di nascondere un certo disgusto nel tono della voce. -Uhmm...sì, credo di cominciare a ricordare.E con piacere, anche.-
-Allora perché non dài una chance alla reginetta del liceo?- lo prese in giro Snail.

Diamond Tiara trattenne il respiro...
-Nò, grazie- fu la risposta decisa che seguì quella domanda. Avvertii Diamond premere sul mio zoccolo destro con insistenza e la vidi mordersi il labbro.
-Dalla sua bocca inoltre escono soltanto cattiverie e il suo modo di comportarsi nei confronti degli altri è piuttosto infantile.-continuò poi Olliver.
-È anche troppo viziata.- aggiunse Featherweight.
-Ed è arrogante, meschina e prepotente.- convenne Button Mash, prendendo parola e appoggiando eccezionalmente, ma giustificabilmente Olliver.
-Assolutamente insopportabile…- borbottò con scarso entusiasmo Snips -Non avete idea di che incubo sia stare accanto a lei durante l’ora di scienze.-

-Ammetti però che è una bella ragazza, Olliver.- s’intromise Featherweight.

-Anche Sweetie Belle è molto carina, ma non per questo vorrei farmela-.

Tirai un sospiro di sollievo, cercando di non far caso alle proteste che seguirono da parte di Button.

Era adorabile che volesse prendere le mie difese...
 -Oh, calma! Ho detto che non mi interessa e mi assalite così? E se fosse stato il contrario, allora?-
-Se fossi meno esplicito nell’esternare i tuoi pensieri, forse gli altri la prenderebbero più alla leggera- si permise di intervenire pacatamente Featherweight, placando le acque.
-In ogni caso, non mi pare di aver detto nulla di male.-
-Vado, che è meglio- disse a quel punto Featherweight, tornando forse ad imboccare l’uscita dello spogliatoio.
Quando sparì oltre la soglia, Olliver si lasciò andare ad uno sbuffo. -Quell’idiota ha i prosciutti sugli occhi, quando si tratta di quell’oca.-
-Davvero?- fece Button Mash, curioso come sempre.
-Già, è da un pò che lui ha una cotta per lei...ma visto quel che è diventata, avrebbe fatto bene a continuare a tormentarla come un tempo- continuò l’altro, incurante di esprimere il proprio pensiero ad alta voce, come gli aveva invece sconsigliato di fare il suo amico.

Dopotutto, perché avrebbe dovuto trattenersi?

Olliver non si era mai trattenuto nel dire quel che voleva e in più era cosciente del fatto che davvero pochi pony al liceo riuscivano a sopportare la presenza di Diamond Tiara.
Improvvisamente fui assalita da un senso di pena nei suoi confronti.

Potevo solo immaginare quanto dovesse essere frustrante per lei, dover rimanere zitta e ferma accanto a me, senza avere neanche la libertà di potersene andare o protestare per quanto stava accadendo.

In più, era umiliante sentirsi respinta in quel modo proprio dal ragazzo di cui era innamorata (e anche da quello per cui aveva una vaga infatuazione).
Non vorrei apparire ipocrita, dicendo ciò.
Ero consapevole del fatto che lei meritasse tutti quegli insulti, e forse anche qualcuno di più, visto il modo poco amabile in cui era solita comportarsi con gli altri.

Tuttavia, non potevo non immedesimarmi in lei e non provare la sua sofferenza: anch’io ero innamorata e se Button avesse avuto per me le stesse parole che ora stava pronunciando contro Diamond… bhé, probabilmente sarei morta col cuore spezzato.
Comunque, ammirai la sua forza d’animo e il modo in cui rimase in silenzio,immobile nell’armadietto insieme a me.

Dopo un po', i nostri compagni di classe decisero che era ora di uscire e raggiungere la palestra, per cui mi concessi di tornare a respirare a pieni polmoni nonostante l’aria chiusa.
Quando la porta dello spogliatoio si richiuse per l’ultima volta, tutt’intorno calò un gran silenzio…

Io e Diamond aspettammo ancora quelche secondo prima di uscire fuori dal nostro nascondiglio. E proprio quando lei stava per uscire l’afferrai per uno zoccolo, lei si divincolò con un gesto brusco dalla mia presa.

Mi fissò con espressione infuriata e serrò la mascella, senza però spiccicare parola.

Le rivolsi uno sguardo dispiaciuto e prima che potessi spiaccicar parola corse fuori.

 

---

 

Diamond Tiara non si presentò all’ora di ginnastica, cosa che in realtà non mi stupì più di tanto.

Alla fine dell’ora, sperai di trovarla nello spogliatoio femminile, ma lei deluse ancora una volta le mie aspettative.

D’altra parte ero una sciocca a pensare che potesse passarle subito e che lei tornasse a far finta di nulla…

Gettai un’occhiata alle sue amiche...
Mentre si cambiava, Silver Spoon parlottava a bassa voce sfogliando una rivista con fare nervoso, mentre Anne Shiny rimaneva ad ascoltarla con espressione apparentemente impassibile, annuendo di tanto in tanto o dando qualche risposta. Dal punto in cui mi trovavo non mi era possibile sentire ciò che stavano dicendo, ma non era improbabile che anche loro si stessero domandando che fine avesse fatto Ambra.
Avrei voluto attendere che lo spogliatoio si svuotasse almeno in parte, tuttavia Silver Spoom fu proprio tra le prime ad imboccare l’uscita.

La fermai appena in tempo, mettendomi fra lei e la porta.

Lei mi squadrò con la fronte corrucciata e l’aria vagamente stupita: -Che vuoi?-
Mi ero spesso chiesta quanto potesse essere forte e leale l’amicizia che univa lei e Anne a Diamond, e forse quella sarebbe stata una buona occasione per scoprirlo.

Soprattutto se si trattava di un rapporto veramente forte, oppure come troppe volte appariva, quelle due erano soltanto delle seguaci, incapaci di pensare con la propria testa e sue schiave.

-Scusa, sai per caso dov’è Diamond Tiara?-
Le sopracciglia di Silver Spoon si aggrottarono più di prima, ma almeno finalmente si prese il disturbo di guardarmi negli occhi: -Perché ti interessa tanto?-

-Mi stavo solo chiedendo perché non si è presentata a lezione, e...inoltre devo dirle una cosa urgente.-

In effetti, avevo molte cose da chiederle...e a ben pensarci, Olliver aveva un bel fegato a dire che non la sopportava visto che lei era un po' la sua copia al femminile...

-No, non e ho idea...- disse sorpassandomi.


 

Appena uscii dagli spogliatoi scorsi in lontananza Olliver, venirmi incontro sorridendo.
-Hey, Sweetie Belle, che ci fai ancora qui? Ne stai combinando qualcuna delle tue?- scherzò, regalandomi uno dei suoi soliti sorrisi spavaldi.
-Hai davvero questo genere di considerazione di me?-

-Da quando ti importa molto di quello che penso, scricciolo?-
Sbuffai e agitai lo zoccolo a mezz’aria con lieve esasperazione: -Lascia perdere. Piuttosto, dove stai andando?-
-Ho finito le sigarette e giù nel sottoscala dovrei aver lasciato un pacchetto di riserva.-
Cercai di mantenere il sangue freddo, ma tutto ciò che riuscii a fare fu di mostrarmi una perfetta cretina.
-Accompagnami a casa e te ne comprerò un altro strada facendo.-
Olliver mi rivolse uno sguardo stupido e un sorriso malizioso:-O-ovviamente non c’è alcun secondo fine, in tutto questo.-
Scoppiò a ridermi in faccia, senza preoccuparsi minimamente di ferire i miei eventuali sentimenti romantici.

No, sul serio cara mia Diamon Tiara... cosa cavolo ci trovi in un tipo del genere?!?”

Fu questo che mi chiesi, cercando di resistere alla tentazione di andarmene.

-E va bene scricciolino, accetto- mi accontentò lui inaspettatamente. -Sono troppo curioso di sapere cosa ti passa per quella tua testolina.-

-T-ti ho detto mille volte di non chiamarmi scricciolo!- ribattei io stizzita.

-Ok ok!- esclamò lui ridendo di gusto.


 

Essere in compagnia di Olliver al di fuori delle mura scolastiche faceva uno strano effetto.

Non avevo un buon rapporto con lui e ogni volta avevo provato a socializzare, le sue rispostacce o le sue battute tutt’altro che gentili mi avevano puntualmente spiazzato.

Per cui per molto tempo non ero riuscita a capire cosa diamine ci fosse di sbagliato, nei miei modi di fare, da infastidirlo a tal punto…

Di conseguenza avevo cominciato ad odiarlo prima di conoscerlo davvero...
Ammetto che il mio arrivo al nuovo liceo non era stato dei migliori.

Tra le cattiverie e le prese in giro di Diamond Tiara e lui perennemente offeso, avevo ringraziato il cielo di non essere rimasta da sola al liceo.

Certo, non ero l’unico bersaglio, anche le mie due migliori amiche: Apple Bloom e Scootaloo, erano state prese di mira...ma poi col tempo loro si sono dovute trasferire in un’altra città e quindi avevano cambiato scuola.

Mi ero quindi poi ritrovata da sola in mezzo ai compagni ancora per me sconosciuti e l’unico pony ad essermi rimasto vicino per tutto questo tempo era Button Mash.

Ammetto che quando alle elementari andavamo a scuola assieme, per un lungo periodo non ci avevo nemmeno parlato, probabilmente perché mi appariva strano soprattutto con quel suo buffo cappello con l’elica.

Poi un giorno ci eravamo per caso incontrati al parco, dove per la prima volta ci ho parlato, abbiamo iniziato quindi da quel giorno a giocare sempre assieme, tanto che ricordo che per un po' avevo addirittura trascurato Scootaloo ed Apple Bloom.

 

Non so quante volte, alla fine di una giornata scolastica, mi ero sorpresa ad imprecare contro Olliver e Diamond, sia pure per motivi differenti.

Il primo di certo non era cattivo...ciò non toglieva però che con i suoi modi di fare alquanto scortesi e le sue battute offensive, era capace di farti esplodere dalla rabbia.

L’altra, invece, con la sua amorevole gentilezza e la sua adorabile disponibilità, aveva più volte solleticato in me l’idea di tirarle delle belle sberle.

E poco mi importava se qualcuno, vedendomi durante il periodo del mio arrivo al liceo, senza neanche più le mie migliori amiche a sostenermi, avesse pensato che ero perennemente agitata e arrabbiata.

Adesso però il mondo era quasi capovolto…

 

Ero talmente dispiaciuta per Diamond Tiara ed ora ero in compagna di Olliver, con il quale stranamente gli ultimi mesi le cose sembravano essere migliorate tra noi.

Certo, ogni tanto qualche litigata ci stava, ma non erano come prima.

Alla mia ennesima occhiata, Olliver si fermò a metà strada fissandomi:-Se hai qualcosa da dirmi, parla chiaro, anziché guardarmi in quel modo. Mi dai sui nervi…-

-Posso…chiederti cosa ne pensi davvero di Diamond Tiara?-
Lo vidi inarcare un sopracciglio con aria perplessa: -Cos’è? Un nuovo modo per sapere se me la intendo con qualcuna?-
-C-certo che nò!!!-
-Bhé...se fosse l’unica ragazza rimasta ad Equestria...in quel caso potrei darle una possibilità- disse sorridendo.
-E se fosse più… amabile?-

Olliver mi scoccò un’occhiataccia.

-B-bhé...non puoi negare che sia molto bella, perciò magari se tu le dessi una possibilità…- continuai io, approfittando del suo silenzio.
Lui scoppiò a ridere:-Quante volte hai provato a socializzare con lei da quando sei arrivata a scuola? Su dimmi! Non mi pare abbia mai funzionato…-
Aveva ragione...

In passato avevo già cercato di approcciarmi in modo più gentile verso di lei, ma sfortunatamente, non aveva funzionato.

Mi ero sempre chiesta per quale dannato motivo ce l’avesse tanto con me e perché si divertisse a tormentarmi, ma non ero mai riuscita a giungere ad una conclusione sensata.
-Però...io non sono un ragazzo fico e…-
-Credi che ti basti adularmi, per farmi cambiare idea?-
-Ammetti però che, quand’era piccola, Diamond era adorabile…-
-Perché tutto d’un tratto ti metti a difenderla?-
-L’ho vista piangere…- confessai, abbassando lo sguardo.
-Qualcuno finalmente gliel’ha fatta pagare?- chiese il mio compagno di classe, in tono vagamente divertito.
-No, ma…stamattina presto, mentre ci cambiavamo nello spogliatoio, nel silenzio della stanza deserta, abbiamo sentito le vostre voci dall’altra parte della parete.
Non siete stati molto gentili nei suoi riguardi...-

Una realtà modificata, ma...comunque sensata...
 

-Sei un’imbecille…- mi disse dopo una manciata di secondi.

Risentita, sollevai il capo con fare orgoglioso, ma prima ancora che potessi ribattere lui aggiunse: -Il fatto che lei ti abbia fatto pena, non giustifica il suo pessimo comportamento.-

Richiusi con uno scatto secco la mascella che avevo aperto per parlare e mi resi subito conto che non aveva torto.

-Se lei è un’oca con manie di grandezza, non è un problema tuo. Così come non lo sono le sue lacrime di coccodrillo- volle chiarire, nel caso non mi fosse stato chiaro. -E ora, siccome ne ho abbastanza di tutta questa faccenda, sbrighiamoci a comprare quelle dannate sigarette e torniamo a casa.-
Senza osare replicare, chinai nuovamente lo sguardo e lo seguii, lasciando che mi precedesse lungo la strada di un paio di passi. Olliver era stato brusco come al solito, nell’esporre il proprio punto di vista, ma la cosa che mi seccava di più era che avesse dannatamente ragione.

Ma allora...perché sentivo ancora il mio cuore pesare come un macigno?


---

 

Il giorno dopo, Diamond Tiara non si presentò a scuola, e tra lezioni e chiacchiericci coi miei compagni...la giornata passò in fretta.

-Lo sapevo!- tuonò poi la voce di Diamond, che correva giù dalle scale con espressione inferocita.

In quel momento, però, l’unica cosa che fui in grado di fare fu sobbalzare e indietreggiare di un passo, sorpresa, andando quasi a scontrarmi contro Button Mash che, d’istinto, mi sorresse.

-Hai una gran bella faccia tosta!- strillò ancora lei, fermandosi davanti a me.

Non sapevo che dirle...

-Ieri ti hanno vista in giro in compagnia di Olliver. Negalo, se hai il coraggio.-
-Non ho alcuna intenzione di farlo- ammisi con freddezza -E poi non si trattava di un appuntamento o qualcosa del genere...-

Diamond socchiuse le palpebre in due fessure, attraverso le quali i suoi occhi azzurri mandavano scintille di rabbia.

-Tu sei ancora innamorata di Olliver, vero?-

-E...eh?-

La voce di Ambra era tesa come la corda di un violino, segno che non si era aspettata che fosse Button Mash a parlare.

O forse sì, ma non sapeva bene come comportarsi, vista la situazione…

Dopotutto, non molto tempo prima lui le aveva rinfacciato tutto il male subito proprio a causa sua...

-Ci sono passato anch’io e...so cosa vuol dire- continuò lui, cercando di essere diplomatico -Per quanto tu possa sforzarti di dimenticare, è impossibile e i tuoi pensieri vanno sempre allo stesso pony...non c’è verso di cambiare le cose.-

Improvvisamente mi resi conto che quella conversazione stava prendendo una piega che non mi sarei mai aspettata…

-Quando finii la scuola elementare mi dissi che dovevo voltare pagina e che non c’era ragione per cui io continuassi a ripetere gli stessi errori, mi dissi che avrei dovuto concedere a Sweetie Belle il giusto spazio e il tempo di respirare, ma… anche se mi ero convinto di essere un pony nuovo, mi sono lentamente reso conto che sotto certi aspetti non ero cambiato di una virgola…in poco tempo ci sono cascato di nuovo, e…-

Button Mash chiuse gli occhi corrucciando la fronte ed io mi accorsi di essere sull’orlo di piangere a causa dell'emozione che provavo in quel momento.

Come potevo rimanere indifferente davanti a tutto questo?

Mi sentii un essere spregevole e per nulla degna del suo amore…

E per quanto gli volessi bene e nonostante conoscessi da tempo i suoi sentimenti, in passato li avevo presi fin troppo alla leggera.

Ero stata imperdonabile...
Non fui la sola a commuovermi, comunque, poiché udii Diamond tirare su col naso e chiedere a voce bassa:-Cosa dovrei fare io allora, secondo te?-
-Inanzitutto devi essere smettere di sfogare la tua rabbia sugli altri. Finirai soltanto per ferire te stessa e farti odiare.-
Di nuovo scese un breve attimo di silenzio.

Che fù poi interrotto nuovamente da Diamond Tiara:-Olliver… non ricambierà mai i miei sentimenti, anche se dovessi diventare una santa come Sweetie Belle…-
-Sweetie Belle è tutt’altro che una santa…dovresti vederla quando si arrabbia…-disse scoppiando a ridere.
Straordinariamente, lei rise con lui, portandosi una zoccolo alla testa.

-Se vuoi che gli altri ti apprezzino per ciò che sei realmente, impara a volerli bene sul serio. Senza finzioni di alcun tipo. Anche questo l’ho imparato sulla mia pelle e ti assicuro che funziona.-aggiunse poi Button, per poi andarsene lasciandoci sole.
Rimasi ad osservarla ancora per qualche istante, almeno fino a che, non la vidi scoppiare in lacrime…

 

 

 

 

 

" Un cuore che cerca sente bene che qualcosa gli manca;
ma un cuore che ha perduto sa di cosa è stato privato..."







 

ANGOLO DELL'AUTRICE:
Uhmm... che giornata noiosa e per di più il sole va e viene. -_-"
Credo anche di essermi presa un bel raffreddore ed ho un terribile mal di gola che non vuole sparire...
Ringrazio chi ha letto questa one-shot e spero che vi piaccia :)
Alla prossima, shiauu ;D

   

  
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