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Autore: LucyWinchester    12/04/2016    3 recensioni
E' il seguito di Passion. Avviene il confronto tra questi due adorabili fratellini.
Accenni Sabriel, Fluff e un pò di malinconia...
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Benny, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Passion: Chick flick moments
 
 
POV Sam
Oddio! E adesso come mi comporto? Non riuscirò a fare finta di nulla e Dean, conoscendomi, probabilmente lo noterà. Domani mattina sarà imbarazzante affrontare la cosa. In tutti questi anni che abbiamo vissuto insieme, non mi era mai capitata una cosa del genere e poi di ragazze ne sono passate tante! Non me l’aspettavo. E, a dirla tutta, non mi aspettavo neanche che mio fratello fosse così rumoroso. Con la strafottenza che si ritrova probabilmente direbbe “Io a letto non urlo. Faccio urlare!”, pavoneggiandosi con il suo sorriso da macho. E’ per quello che sono così sconvolto. Non sembrava una delle solite folli nottate amorose di Dean. Forse si era perso qualcosa. La cosa lo intristiva un po’ perché, di solito, era sempre il primo a capire ogni mutamento d’umore o di comportamento del fratello, stavolta invece no, e il fatto che Dean non gli avesse detto nulla, lo feriva. Decise di farsi una bevuta in solitaria, aveva proprio bisogno di qualcosa di forte. Uscì, dirigendosi, a piedi, al pub vicino casa.
 
Ordinò un whisky e rimase ad aspettare la sua ordinazione al bancone. Dopo un po’ si sedette accanto a lui un ragazzo, che chiese qualcosa di forte alla barista. Sam lo guardò di nascosto, cercando di non farsi notare. Aveva i capelli scompigliati e l’espressione triste.
Gli fece tenerezza e questo lo portò a chiedergli:
“Hey, tutto bene?”
Sapeva già che non andava tutto bene, ma non sapeva come rompere il ghiaccio.
“No…e ho intenzione di prendermi una sbronza colossale e dimenticare tutto e tutti.”
“Mi dispiace…se può consolarti, sei in buona compagnia.”
“Io sono Sam.” proseguì poi, alzando il bicchiere in gesto di saluto.  
“Gabriel. Piacere di conoscerti.”
Si congratulò con se stesso, per essere riuscito a strappargli un sorriso.
Sam riuscì a notare nell’altro due occhi quasi dorati e questo lo portò a fissarlo a lungo. Non aveva mai visto occhi di quel colore…e li trovava stupendi. L’altro si accorse che il giovane lo stava osservando insistentemente e gli chiese d’impulso:
“Perché mi stai fissando?”
Sam arrossì, voleva essere discreto, ma si era fatto beccare in flagrante. Nonostante fosse imbarazzato, decise di essere sincero, sperando che l’altro non prendesse la confessione nel verso sbagliato.
“I tuoi occhi sono di un colore insolito, non mi è mai capitato di vederne di simili. Sono belli.”
Sam sperava di non essersi spinto troppo oltre, in fondo non sapeva chi aveva di fronte. Magari era un omofobo.
Gabriel rimase sinceramente colpito dall’affermazione del ragazzo e la sua espressione ne era la prova. Nessuno glielo aveva mai detto prima. Arrossì lievemente, mormorò un ‘grazie’ e riprendese a bere.
Dopo diversi giri di bevute, i due erano ancora uno di fianco all’altro, anche se ora parlavano liberamente. Erano piuttosto alticci e ridevano uno delle disgrazie dell’altro.
Tra un bicchiere e l’altro, Sam confessò al ragazzo, di essere lì perché aveva beccato suo fratello mentre faceva sesso con un uomo e di essersi sentito fuori luogo oltre che tremendamente imbarazzato.
Gabriel rise e poi gli chiese:
“Sei contrario al fatto che tuo fratello stia con uno del suo stesso sesso?”
“No, assolutamente, anch’io sono bisessuale. L’importante per me è che lui sia felice. Se lo merita. L’unica cosa che mi ha ferito è che non me l’abbia detto…insomma…c-ci siamo sempre detti tutto, o almeno era quello che pensavo, fino a stasera.” rispose lui con un po’ di tristezza.
 Il ragazzo seduto di fronte a lui lo guardò con tenerezza, poi gli disse affranto:
“Ti capisco. Vivo una storia simile con mio fratello. E…p-proprio oggi, ho scoperto che ha preso una stanza in affitto vicino al college dove andrà…non sapevo né che fosse stato ammesso, né tantomeno che stesse cercando alloggio…c-ci siamo sempre detti tutto, fino a stasera. Sono uscito prima che rientrasse perché non avevo il coraggio di affrontarlo. Sono felice per lui, ma…”
Non riuscì a finire perché le parole gli si bloccarono in gola e una lacrima sfuggì dai suoi occhi.
“Scusa…non credo che tu sia venuto qui per ascoltare i miei lamenti.” disse, facendo per alzarsi e non disturbare più quel bel ragazzo che gli aveva donato il suo tempo, nonostante non lo conoscesse neanche. L’altro lo fermò per un braccio.
“Mi fa piacere ascoltarti, ma se…se non vuoi rimanere perché sono noioso, beh allora…ti lascio andare…” disse Sam titubante, facendogli un sorriso imbarazzato.
Gabriel lo guardò e si chiese da dove diavolo fosse uscita una persona tanto gentile come quel giovane. Non potè fare a meno di sorridergli.
Continuarono il loro discorso fuori dal locale, dopo aver pagato ed essere usciti. Un po’ traballanti per le troppe bevute, si appoggiarono su una panchina di un parchetto non troppo distante. Era strano, neanche si conoscevano e si sentivano già in sintonia. Gabriel gli disse di quanto fosse dispiaciuto che il fratello avesse deciso di andarsene, di come si sarebbe sentito vuoto e solo senza di lui. Solo allora Sam riuscì a capire veramente quell’espressione affranta che gli aveva visto sul volto, appena si era seduto al bancone. Probabilmente anche lui avrebbe reagito così, se fosse successo a lui e Dean. Doveva essere molto legato al fratello.
Istintivamente gli mise un braccio intorno alle spalle, per consolarlo, tirandolo vicino a sé. Gabriel, altrettanto istintivamente, poggiò la sua testa sulla spalla di Sam, chiudendo gli occhi. In quel momento si sentiva in pace.
“Grazie Sam.” gli disse poco dopo.
“Di cosa?”
“Di avermi ascoltato. Non mi capita molto spesso di sfogarmi in questo modo.” spiegò.
“Non c’è di che. E poi…la cosa è reciproca, anche tu hai ascoltato me.” disse Sam, sorridendo lievemente.
Restarono così per un tempo indefinito, finchè il telefono di Gabriel non prese a squillare, facendoli sobbalzare entrambi.
“Cassie” rispose il diretto interessato, con la voce un po’ impastata.
Si sentiva una voce concitata dall’altro capo del telefono ed il ragazzo si affrettò a rispondere:
“Tra un po’ sono a casa, non preoccuparti.” detto questo riagganciò.
“Era mio fratello, voleva sapere che fine avessi fatto. Sarà meglio che vada. E’ stato un piacere conoscerti Sam.” gli disse porgendogli una mano.
“Anche per me. Buona fortuna. Ci si vede in giro.” replicò lui, stringendogliela.
 
Ognuno tornò sui propri passi, entrambi pensando all’altro.
 
Sam varcò la soglia di casa, andò in bagno, poi si fiondò sul suo letto. Si addormentò poco dopo, era sfinito. Avrebbe pensato domani mattina a come affrontare suo fratello.

POV Dean
 
Dean si svegliò, trovandosi accoccolato contro il corpo dell’altro, anche lui sveglio. Si guardarono assonnati per un po’, poi si sorrisero.
“Buongiorno” gli disse Benny, baciandolo dolcemente. Quelle labbra avevano il potere di farlo tremare ogni volta, e ancora non riusciva a capacitarsene.
“Buongiorno” gli rispose lui a fior di labbra.
Tutto era strano. Dean si sentiva strano, diverso. Percepiva il calore dell’altro, la tenerezza con cui lo guardava e la delicatezza con cui lo toccava. Tutte cose che con una donna non si era mai soffermato ad osservare. Questa cosa era più grande di lui e in parte ne era spaventato, ma quando si trovava tra le braccia di Benny, tutto sembrava così giusto, così naturale, da far passare in secondo piano ogni pensiero e ogni dubbio. Restarono a letto ancora per un po’, stuzzicandosi e baciandosi, come due adolescenti.
“Che hai?” gli chiese poi Benny, vedendolo pensieroso, carezzandogli un braccio.
“Pensavo a tutto questo. A te e a me, a tutte le sensazioni che mi fai provare e che mi stanno sconvolgendo nel profondo, e un po’ la cosa mi spaventa. Qualche giorno fa ti ho detto che non ero mai stato con un uomo, quindi per me è tutto nuovo. Non ho mai provato niente di simile per nessuno.” gli disse lui con lo sguardo incerto, di chi forse si era esposto troppo, senza essere sicuro dei sentimenti dell’altro.
Benny per tutta risposta lo baciò di nuovo. Un bacio diverso da quelli che si erano scambiati quella mattina. Sapeva di promesse e di dolci frasi non dette ad alta voce. Dean gli cinse il collo con le braccia, approfondendo quell’esplorazione.
“Non sei l’unico ad essere rimasto sconvolto. Mi sento come travolto da una corrente che potrebbe farmi affogare da un momento all’altro, ma che al tempo stesso e l’unica cosa che mi tiene in vita.” gli disse Benny guardandolo negli occhi.
Il cuore di Dean aveva preso a battere all’impazzata ed era sicuro di essere arrossito vistosamente, ma era felice, come non si sentiva da anni, forse non lo era stato mai. Fece cozzare di nuovo le loro labbra, in un bacio appassionato. Si amarono di nuovo tra le lenzuola sgualcite, i corpi incollati e i respiri che si univano a fare da sottofondo.
 
Quando entrò in cucina, Dean e Benny, erano già in piedi, e stavano facendo colazione.
“Buongiorno” disse Sam sbadigliando, ancora assonnato.
“Buongiorno” risposero gli altri.
“Dove sei stato ieri sera? Ti ho sentito rientrare tardi.” gli chiese Dean.
“Al pub qui vicino. Avevo bisogno di bere un po’.” disse asciutto, chiudendo la conversazione con suo fratello e si mise a fare colazione in rigoroso silenzio. Il maggiore non replicò.
Benny riuscì a rubare un bacio a Dean, poi andò a lavoro, lasciando i due fratelli soli.
“Mi dici che c’è? Non sei tu il tipo che di solito ha bisogno di bere.” esordì Dean.
“Oh fidati, se ti fossi trovato al mio posto ieri, probabilmente ti saresti scolato l’intero locale!” ribattè Sam ironico.
“Che diavolo è successo di così terribile?” chiese Dean, sembrando, sinceramente confuso. Non capiva dove il fratello volesse andare a parare.
“Volevo dirti che avevo passato un esame, ma…eri impegnato…con Benny.” rispose arrossendo lievemente.
Dean ci mise un po’ a collegare la cosa, ma una volta fatto, ebbe la decenza di sembrare decisamente imbarazzato.
“Sammy…” iniziò, ma sinceramente, cosa avrebbe detto a suo fratello? Come poteva giustificarsi?
“Non mi importa con chi vai a letto Dean, sul serio, è solo che…sono rimasto un po’ scioccato che fosse Benny, e…”
“E?” lo incalzò Dean, ormai rosso come un peperone.
Sam proseguì tristemente:
“E…francamente ci sono rimasto male, che tu non mi abbia detto nulla. Abbiamo sempre parlato di tutto, senza farci troppi problemi. Sono giorni che ti vedo strano, quindi non è stata una cosa così improvvisa…Io…insomma…volevo solo farti sapere che non ti avrei mai giudicato, dovresti saperlo ormai.”
Dean guardò il volto del suo fratellino e si sentì un idiota. Sammy aveva ragione. Si erano detti sempre tutto. Sapeva da anni, che il minore non l’avrebbe mai giudicato per la sua condotta sessuale, ma per qualche strano motivo, non se l’era sentita di dire a Sam, di lui e Benny. Ormai andava avanti da un paio di settimane. Doveva aspettarselo che prima o poi sarebbe successo qualche casino, non poteva tenerlo nascosto per sempre!
“Io…ho pensato di dirtelo, ma non ci sono riuscito. E’ strano, con Benny intendo. Siamo estremamente diversi, ma…andiamo d’accordo. Lo so che lui è un tipo insolito, che mette una certa soggezione, ma, non so spiegarti come mi sento quando sto con lui…e la cosa mi spaventa, e tanto. Non ho mai provato emozioni così forti e, soprattutto, mai con uomo. Non sapevo neanche di essere bisessuale, prima di Benny…scusa se non te l’ho detto, è che mi sento così vulnerabile su questo fronte che, non so come comportarmi. Perdonami Sammy.”
Il minore spostò il suo sguardo verso il fratello, che, nonostante l’imbarazzo, lo guardò dritto negli occhi. Poteva scorgere in quelle iridi verdi, la sua incertezza e il dispiacere per non essere stato sincero. Cercò di buttarla sul ridere.
“Sai, scoprirlo così, è stato…sconvolgente. Tra l’altro, non pensavo fossi così…rumoroso.” gli disse prendendolo in giro.
Dean avvampò.
“Ma quanto tempo sei stato ad origliare???” replicò lui a tono.
“Poco, mi è bastato sentire una semplice ‘frase’ per andarmene di corsa.” spiegò Sam, arrossendo al ricordo. Il maggiore non disse nulla. Non aveva parlato molto durante l’amplesso, perciò capì a quale frase, probabilmente, si riferisse Sammy, e il solo pensiero bastò per farlo ammutolire.
La situazione era decisamente imbarazzante.
“Ho conosciuto un ragazzo.” disse Sam all’improvviso.
“Quando?” chiese il maggiore.
“Ieri sera, al pub. Abbiamo passato un po’ di tempo insieme.” spiegò il più piccolo.
“Ah…ecco perché sei tornato tardi…eri…impegnato anche tu…” disse il fratello con malizia, lasciando volutamente la frase in sospeso.
“Abbiamo solo chiacchierato, niente di più…ma, spero di rincontrarlo.” ci tenne a precisare il più piccolo.
“Quindi questo tipo ti ha colpito…dovrò parlarci, per capire che intenzioni ha con te.” fece il maggiore affettuosamente.
“Beh, questo vuol dire che dovrei fare la stessa cosa con Benny…” disse allusivamente Sam.
“Hey! Sono io il più grande! Sta a me controllare la tua incolumità, non viceversa…e poi…non lo faresti mai, intendo parlare con Benny.” scherzò Dean.
“Io non ci metterei la mano sul fuoco, fratellone, dopo lo scherzo che mi hai tirato ieri.” rise il minore. Il maggiore si unì a lui.
Ormai l’imbarazzo era passato, e avevano iniziato a scherzarci su, come facevano sempre, con ogni cosa. Probabilmente non sarebbe mai andato a parlare con Benny, ammenochè non ce ne fosse stato davvero bisogno. Suo fratello sembrava essere felice, e questo per lui era importante, molto importante. Avrebbe dato la sua vita per vederlo ridere in quel modo ogni giorno, beandosi di quegli occhi luminosi e di quelle splendide rughette che si formavano intorno ad essi. Adesso era tutto tornato al suo posto.
 
N.d.A. Ringrazio chiunque sia giunto fin qui. Spero abbiate apprezzato il capitolo e il “chiarimento” tra questi due adorabili fratellini. Non è da me scrivere slash su Dean e Benny, non mi fa impazzire molto questa ship. Ma ho preso ispirazione da un’amica di twitter e volevo provare qualcosa di diverso. Ovviamente non potevo far fare la bevuta al pub di Sam, completamente in solitaria, e ci ho inserito un po’ di Sabriel, che adoro tra l’altro. Dopo tutto questo sproloquio, vi saluto. Ringrazio in anticipo chi leggerà e chi recensirà (se qualche amina buona lo farà -_-). Un bacio a tutti :-D 
   
 
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