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Autore: Drabble    05/04/2009    5 recensioni
"[...] Eppure, ancora oggi, non riesco a convincermi di questo errore" (piccolo regalo di compleanno) *NoSense*
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Son Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’unica cosa che posso donarti con il cuore, piccolo Goku.
Ho sempre inteso il suo compleanno come il giorno in cui Sanzo lo liberò dal monte Gojo.
Spero che anche i lettori apprezzeranno. Un piccolo vortice di poesia e tante parole mai a caso. Grazie mamma Minekura.
Buona lettura. (nosense)
 Un grande bacio alla Sophy, la cui vena creativa mi ispira sempre.
Che scoccio continuamente durante tutto l’orario scolastico.

A cui vorrò sempre un bene dell’anima.
Che mi aiuta sempre con le sue frasi poetiche.
Grazie. <3

 

 

 

 

 

 

Yeux, à la signature de la lumière
[la natura non crea mai nulla d’inutile]
                           (Aristotele)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“(…) Una mano qualunque ha creato necessariamente tutto ciò che vedo, ma lo ha creato soltanto per il male, essa si compiace soltanto nel male, il male è la sua *essenza* (…).
Nel male Egli ha creato il mondo, con il male lo regge, con il male lo perpetua.
Impregnato di male la *creatura* deve esistere e in seno al male deve rientrare dopo la sua esistenza”

[Juliette ou les prospérités du vice (1796);

Saint-Frud]

 

 

 

 

“ Pare che solamente quello che non esiste, la negazione dell’essere, il niente, possa essere senza limiti, e che l’infinito venga in sostanza ad essere lo stesso del nulla.
Pare soprattutto che l’individualità dell’esistenza importi naturalmente una qualsivoglia circoscrizione, di modo che l’infinito non ammetta individualità e questi due termini siano contraddittori;
quindi non si possa supporre un ente individuo che *non* abbia limiti”

[Zib. 2 Maggio 1826;

G. Leopardi]

 

 

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Forse si sentiva semplicemente…

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Sola.

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Doveva essere tutto perfetto.
Non sarebbero stati ammessi difetti.
*inquietante ed impossibile mancanza di dettagli scomodi*

Introdurre il caos nell’ordine.

Incarnazione di un’entità sovrana.
Sublime presenza, mai sofferente, mai devastata. Puramente perfetta.
*Semplicemente D i v i n a*

“è dal caos che si forma la vita […]”
(H.B. Adam)
Ogni gesto studiato. Impeccabile.
Senza macchie se non quelle del sangue. *la perfezione richiede molto sangue*
La perfezione richiede Tempo.
Il Tempo dei dettagli e delle aspettative. Un Tempo anche per l’illusione.
Il Tempo che occorre al soffio di Vita per penetrare ed animare un fantoccio perfetto.

 

Creatura?

Mostro?

Animale?

Essenza
Non si può imitare la perfezione.
Solo Contemplarla.

 

Essenza di terra, sangue pulsante nelle vene. *Peccato* nel suo ghigno.
Il Peccato per aver creato un qualcosa che non doveva esserci.
Il Peccato regale, affidato a quell’Essenza vuota.

La Logica è l’arte di *sbagliare*
con presunzione.
Il vento. Freddo. Impercettibile. Invisibile.
La sua velocità.
Petali morbidi di rose rosse. Flebili e delicatamente profumati.
Il suo sangue.
Fuoco che brucia le membra. Accende paura. Pretende timore.
La sua energia.
L’abisso cieco, profondo. Contorto. Inevitabilmente oscuro.
La sua immaginazione.
La notte nera nella testa ed una pietra pulsante in petto.

 

Reincarnazione dell’essere Perfetto.

Perfezione significa Non Sentimenti.

Ed il Seiten Taisei non ha sentimenti.

 

La risata acuta, maligna, nata dal vortice di un tuono.
La potenza su di lui, così simile agli altri. Così dannatamente perfetto.
Così inconsciamente solo. [Inconsciamente?]

Adesso siete in due…
Ti basta?
Cos’è che non comprendi?
Il tuo crimine?
Il tuo gioco tramite una vita già così sporca?
No…
Sono i suoi occhi, vero?
Ed il Seiten Taisei socchiude per la prima volta gli occhi.
*Dorati*

Non l’avevi previsto?

Un po’ di Sole è entrato in lui.
Quello stesso Sole che ti riscalda la pelle, oh Terra, ha posto la firma finale alla *tua* opera. [Sacrilega]

 

Forse ti sentivi… sola?

 

No, volevi solamente possedere il Sole.
È per questo che l’hai creato, no?

Egoista.

Volevi un corpo che ospitasse te stessa ed il Sole.

“Il Fine giustifica i mezzi”

si ma… fino a che punto?

Per essere uniti, sempre e comunque.
Fino alla fine dei tempi.
Tu ami il Sole.
E adesso lo puoi *avere*

Ma hai creato un qualcosa di Sbagliato.

 

Il peccato di unire le forze più potenti dell’universo, che s’affibbiano in un’unica passione all’interno di quell’essenza troppo crudele, che non ragiona.
Che ride della propria *inutilità*
Sogghigna della propria *disgrazia*
Distrugge chiunque sia in grado di amare in modo *puro*
Poiché al suo interno si consuma l’amore dell’inferno.

“Il buono può immaginare il cattivo,
ma il cattivo non può immaginare il buono”
(W.H. Auden)
e lui non ha mai conosciuto la bontà…
fin’ora…

Eppure…

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Eppure…

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Sei stata buona, infondo, vero?

Gli hai dato un cuore.
Gli hai dato sembianze umane.
Gli hai permesso il dilemma dello stupore, dell’esitazione.
E l’hai custodito, come figlio tuo… e del Sole.
L’hai protetto , come un piccolo bimbo incapace ancora di rendere sicuri i propri passi…

Sapevi di farlo soffrire ma non te ne importava.

Ed infine…

Sei stata gelosa.

La maledizione che si perpetua ancora.
Anche lui voleva il Cielo.
Anche lui desiderava il Sole.
Preso, ha raggiunto l’immenso.
Si è completato.
Perfezione troppo alta. Distruzione senza lacrime. Esilio.

 

L’hai abbracciato tu sola. L’hai serbato con cura, impedendo la sua voce. Risucchiando ricordi.
Era tuo. Solo tuo.
Non comprendevi che  
stesse *chiamando*.
stesse gridando Il dolore
che Tu gli stavi inferendo.

 

E quello stesso cielo, dopo troppi anni, ha inviato alla tua opera una nuova *luce*, cha ha teso un suo raggio, che te l’ha strappato via.
Sta volta per sempre.

E sei nuovamente sola.

Allora… Perché lo difendi ancora?
Perché lo aiuti? Perché lo ami?
È tuo figlio.
È bello vedere un figlio sorridere.
Non ti saresti mai creduta capace di tanto, vero?
Dopotutto… non può esistere qualcosa di perfetto.

Ora l’hai capito.

E lo sorreggi.
Il Seiten Taisei ignora che tu sia sempre lì, con lui.
Lo ami.
E lo senti tuo.
Come quel primo raggio all’alba che ti bacia dolcemente dall’inizio dei tempi, così quella luce terrena bacia tuo figlio e lo *possiede* come tu avresti voluto possedere il Sole.

 

Tuo figlio ha saputo aspettare.

 

 

“Non è morto ciò che in eterno può attendere”

 

 

 

 

Ed il suo Sole è finalmente giunto.

 

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in fondo…

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non ti sei *mai* pentita di tutto questo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sì… ricordo ancora perfettamente.

Occhi nati per bramare la luce.

Piccole stelle che brillavano di luce propria .

Abissi dorati che avevano ritrovato la loro “essenza”.

Imprigionato, lì dentro. Custodito da quelle rocce.

Annientato dal tempo.

Gli avevo teso la mano fra le sbarre di una gabbia che sembravano volessero proteggerlo dal mondo esterno, più che imprigionarlo.

So di aver sbagliato.

Di averlo *preso* senza chiedere il *permesso*

Eppure, ancora oggi…

Non riesco a convincermi di questo errore.”

 

 

 

 

 

 

 -Yeux, à la signature de la lumière-

 

                                                     Fin

 

 

 

thanks to :
-Vasco (« Anymore »)
- Kelly Clarkson (« You found me »)
- Linkin Park
- & « Hurt » by Christina Aguilera. <3

Special thanks to :
- Goku (Buon Compleanno ! ^//^)
- & Sanzo ^/^

-nani-

  
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