Erano passati ben tre anni da quando quel viaggio, più simile ad una lunga ed avventurosa scampagnata, era iniziato.
Tre anni in cui non avevano fatto altro che viaggiare verso Ovest, per fermare gli esperimenti che avrebbero dovuto riportare in vita Gyumao.
Tre anni che spesso li trovava a litigare, momenti in cui avrebbero volentieri lasciato perdere tutto, solo per tornare alla loro tranquilla vita di città. Istanti in cui si erano feriti profondamente, stanchi e malridotti a causa di qualche demone più coriaceo.
Ma ce l’avevano fatta. Sempre. Insieme.
E anche questa volta ce l’avrebbero fatta, anche se ad atterrarli non era stato un dannato youkai o qualche Kami impazzito, ma bensì, una torta.
«Hakkai, deve essere al cioccolato fondente, non al latte!»
La voce bassa e sensuale di un ragazzo dai lunghi capelli cremisi, distrasse per qualche istante l’amico, Cho Hakkai, dai capelli corvini e dagli occhi di giada, che era intento far sciogliere dei cubetti di cioccolata nella cucina di una piccola locanda.
Scuotendo debolmente la testa e sospirando mestamente per quella richiesta che, puntualmente, gli veniva fatta ogni anno, Hakkai si voltò.
«Gojyo, per favore, sai che al nostro Goku non piace.»
Uno sbuffo gli giunse come prima risposta, ma Hakkai sapeva che la discussione non sarebbe terminata così in fretta, ed infatti venne ripresa poco dopo.
«Ma al latte è per mocciosi!
Le uova caddero infrangendosi. Jeep emise un lungo ed acuto verso stupito. Sanzo, bonzo dai capelli biondi e dagli occhi d’ametista, che stava come al solito leggendo il giornale fumandosi una sigaretta con tranquillità, si strozzò.
La quiete, era stata infranta.
Una voce particolarmente acuta e vivace, giunse, assieme al padrone, alle orecchie dei tre giovani.
Se si parlava di quiete…
«Sanzo! Sanzo! Sanzo! Sanzo! Mi compri un nikuman? Eh? Eh? Eh?»
Il ragazzo arrivò trafelato nella piccola locanda sperduta, dove si erano sistemati per la notte precedente.
I corti capelli castani erano leggermente appiccicati sulla fronte, mentre gli occhi grandi e dorati rilucevano di una luce esaltata e, quasi, maniacale.
Il diretto interessato, Sanzo, ovviamente, lo ignorò.
Non era una novità, eppure ogni volta Goku ci rimaneva male. Era più forte di lui.
Senza contare che non gli aveva fatto nemmeno gli auguri per il suo compleanno.
A meno che quel laconico “Tsk” che Sanzo gli aveva rivolto anche quella mattina - e che poteva voler dire tutto - non fosse stato il suo modo di augurargli un: “buon compleanno.”
Eppure, per quanto triste e sconsolato per la poca considerazione rivoltagli, Goku, nell’avvertire il profumo della cioccolata e nel notare le uova infrante a terra, non poté fare a meno di sorridere.
E quando Sanzo, con il suo modo di fare rigido e composto, si alzò per andare a “prendere le sigarette”, passandogli accanto gli sfiorò delicatamente i capelli, emettendo il solito e laconico:
«Tsk.»
Buon Compleanno.
Owary
Bene, non avevo ispirazione e per quel poco che c’era, erano idee troppo incasinate per entrare in una shot, quindi, ho optato per questa cosa.
Non mi piace, fondamentalmente non ha nemmeno tanto senso, però dovevo farla ù_ù
Non ho MAI saltato un appuntamento di compleanno 3x9 e anche se questa è molto poco 3x9, va bene. È pucchosa, tanto basta ù_ù/.
Se volete lasciare un commento, ne sarei anche felice ù_ù.
Grazie.
Mi farò perdonare, prima o poi, quando avrò voglia di togliermi dal fandom di Naruto per un po’.
Kei