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Autore: Feel Good Inc    07/04/2009    13 recensioni
"... Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me, è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami," disse.
[Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe"]
Può la forza di una promessa intaccare il buio di chi ha perso tutto, anche la speranza?
"A volte il cuore vede cose che gli occhi non vedono."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Li Shaoran, Sakura Kinomoto | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Through your eyes

Ed ecco il penultimo capitolo…

Mi dispiace di essere in ritardo. Avrei voluto – e dovuto – aggiornare ieri sera… È che stavolta sono così giù per la storia del terremoto… Ho partecipato emotivamente a tutta la vicenda, forse perché la scossa si è sentita anche qui e così mi è stato impossibile ignorare il tutto; mettermi seduta tranquilla al computer mi ha fatto quasi sentire in colpa.

Ma poi mi sono detta che molte persone ancora aspettavano questo capitolo. E che forse, pur in questa tristezza, magari posso provare a portare agli altri un sorriso.

Che poi, in fondo, è tutto il senso di questa mia storia, dal primo all’ultimo capitolo. Portare sorrisi a chi soffre…

Oh, non so perché sto facendo questi ragionamenti così profondi. Spero comunque di non annoiarvi.

(Nota: in questo capitolo è presente – praticamente per tutta la sua durata – una canzone; si tratta di True colors di Cyndi Lauper.)

E ora, buona lettura!

 

 

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Through your eyes

«Io vedo con gli occhi tuoi…»

 

 

29

The last dream before leaving

 

“Per noi sarà lo stesso. Ci ameremo sempre. Allora lasciarsi sarà più facile, perché ogni volta che ci si ricorda di una persona che ci ama, si sente un po’ del suo amore.

“Non è vero. Si sente solo la sua mancanza.”

 

Torey L. Hayden, Una bambina

 

 

Domenica 30 settembre

 

Ancora non riusciva a crederci. Era molto di più di quanto avesse mai osato sognare. E forse era proprio questo: un sogno. L’ultimo sogno prima di andar via… Invece no, si disse con un lieve sorriso incredulo; la ragazza stretta tra le sue braccia era la sua meravigliosa realtà. Ed era tutto ciò di cui avesse bisogno per essere felice, in quel momento e sempre.

La luce del sole era filtrata dai rami del ciliegio, ma a Shaoran sembrava che la casetta dei genitori di Sakura fosse illuminata di un chiarore quasi ultraterreno. Forse era solo il fatto che erano lì insieme, lontani da tutto e da tutti… Il fatto che lui l’amava e che lei lo amava.

E ancora non riusciva a crederci.

Sakura si mosse nel suo abbraccio fino a poterlo guardare negli occhi. Gli sorrise, timida e raggiante, senza parlare.

Quanto era bello guardarla… Quanto era bello stringerla e sentirla solo sua, sapere che lei era lì per lui, che ricambiava i suoi sentimenti…

Non avrebbe mai creduto possibile di dirle davvero quelle parole. Ma era successo, in modo tanto impulsivo e avventato che sul momento non se n’era nemmeno reso conto. Ora era lieto di aver ceduto a quell’impulso: non gli importava nulla, non gli importava di sapere che lasciarla avrebbe fatto ancora più male. Ora non pensava che a stare lì con lei, semplicemente. E per Sakura era la stessa cosa: per questo lo aveva portato lassù, senza passare da casa, chiedendogli soltanto di stare insieme a lei. Proprio come aveva fatto lui quella notte sul balcone…

Sakura si sollevò in ginocchio tra le sue gambe e iniziò a trafficare con una tasca.

«Voglio farti sentire una cosa» mormorò.

Shaoran l’avvicinò a sé, tenendola per la vita, e sorrise.

«Il piccolo principe e la volpe alla fine sono rimasti insieme?» suggerì, speranzoso.

Sakura scosse lentamente la testa, ma prima che il suo sguardo si intristisse, aveva già l’iPod in mano. Cercò una canzone in particolare, poi gli sorrise e gli tese una delle cuffie.

Shaoran sentì una musica sommessa. Riconobbe la canzone fin dalle prime note, e subito alzò gli occhi su Sakura. Lei gli sorrise e lo abbracciò restando in ginocchio, proprio come il momento in cui, in quello stesso posto, gli aveva detto che le cose tra loro non sarebbero mai cambiate. Ma forse stavano cambiando.

You with the sad eyes

Don’t be discouraged, oh, I realize

It’s hard to take courage in a world full of people

You can lose sight of it all

And the darkness inside you can make you feel so small

Shaoran si ritrovò a sorridere. Ancora una volta, Sakura trovava i riferimenti più efficaci alla sua storia di oscurità, di distacco, di dolore; prima il piccolo principe, con la sua voglia di addomesticare e la sua paura di soffrire, e ora questo… La strinse a sé. Esisteva al mondo una persona più dolce di lei?

Sakura si accoccolò contro di lui, respirando piano, posandogli una mano dritta sul cuore.

Chissà se si era mai resa conto di essere la sua luce nel buio.

But I see your true colors shining through

I see your true colors, that’s why I love you

Sakura cantava a bassa voce. Shaoran si incantò per l’ennesima volta al suono che era stato per lui il primo segno della bellezza del mondo esterno, dopo tanto freddo silenzio. La tenne più stretta, chiudendo gli occhi, rendendosi conto che lei era stata davvero l’unica a saperlo guardare dentro, a capirlo, ad accettarlo, a non volerlo convincere di nulla, e che proprio per questo lui aveva capito ed era cambiato così, spontaneamente, mentre lei gli donava tutto un mondo senza nemmeno accorgersene…

So don’t be afraid to let them show

Your true colors, true colors are beautiful like a rainbow

Lentamente, Sakura si sollevò di nuovo, e ancora una volta Shaoran sentì il tocco morbido e leggero delle labbra di lei sulle sue.

Ancora non riusciva a crederci…

Di colpo, alla felicità si mescolò l’antica disperazione. Come poteva lasciarla? Aveva bisogno di lei, come dell’aria, come dell’acqua. L’amava così tanto, così tanto

Show me a smile then

Don’t be unhappy, can’t remember when

I last saw you laughing

A poco a poco, Sakura si allontanò dal suo viso e lo guardò negli occhi.

«Cosa c’è, Shaoran?»

Con un sospiro, il ragazzo le accarezzò i capelli, sfiorandole una guancia. Portò la fronte contro la sua.

«Non saprò mai più vivere, senza di te» gli uscì detto.

If this world makes you crazy and you’ve taken all you can bear

You call me up, because you know I’ll be there

«Non dire così…» La voce di Sakura si fece triste. «Per favore

«È la verità» mormorò Shaoran, senza muoversi, «è solo per te che ho ricominciato a vivere. E tu lo sai. Non avrò più niente, nessuna ragione, nessuna speranza, quando tu…»

Sakura gli posò una mano sulla bocca, scuotendo la testa.

«La volpe aveva i campi di grano» sussurrò. «Tu avrai questo.»

Lo baciò ancora, e stavolta il suo bacio sapeva di pianto.

And I’ll see your true colors shining through

I see your true colors, that’s why I love you

So don’t be afraid to let them show

Your true colors, true colors are beautiful like a rainbow

Shaoran desiderò ardentemente che il tempo non passasse mai. Ma c’erano cose che non si potevano in alcun modo evitare. Se aveva imparato qualcosa, la notte in cui suo padre lo aveva lasciato nel nero più fitto, era questo.

Non sapeva quanto tempo fosse passato, quando si ritrovò ad asciugare le lacrime di Sakura.

«Dovresti essere a casa» le sussurrò. «Nessuno sa che sei qui… Saranno preoccupati.»

A malincuore, Sakura annuì.

«Vale anche per te.»

«Sì… Lo so.»

Si alzarono lentamente, tenendosi per mano. Shaoran sospirò. Ogni sogno doveva finire, era una regola universale. La realtà di fuori era già lì, ad aspettarli, e non si poteva più rimandare.

Sakura rimise in tasca l’iPod, e si tirò indietro per lasciarlo scendere per primo dal ciliegio.

Calatosi grazie alla fune, Shaoran arrivò a terra e alzò lo sguardo, mentre anche la ragazza tornava a posare i piedi nel piccolo giardino pubblico. Gli arrivò dritta tra le braccia, dandogli le spalle.

«Shaoran…»

«Cosa

Sakura si voltò di colpo, gettandogli le braccia al collo, facendolo arrossire d’imbarazzo e di sorpresa. Gli mormorò all’orecchio le parole che gli aveva già detto, ma che ogni volta era più bello ascoltare.

«Ti amo da morire.»

 

a

 

Sentirono le voci concitate ancor prima di vedere il gruppo di persone raccolte sulla strada.

Shaoran strinse la mano di Sakura, mentre dinanzi a loro si paravano sua madre, Wei e i Kinomoto. Erano tutti molto agitati, parlavano animatamente e gesticolavano con furia. Fujitaka, il padre di Sakura, appariva sconvolto; Touya tendeva più alla collera. Sua madre era visibilmente ansiosa, ma tentava di mantenere un minimo di lucidità, anche grazie all’aiuto preoccupato di Wei.

Evidentemente, la loro “scomparsa” aveva generato più scompiglio del previsto.

Shaoran non si sentiva affatto in colpa nei confronti di sua madre, ma non voleva che Fujitaka e Touya si arrabbiassero con Sakura.

In quel momento le quattro persone ferme sul marciapiede si voltarono all’unisono.

«Sakura! Grazie al cielo!»

Fujitaka Kinomoto corse dalla figlia, posandole le mani sulle spalle.

«Stai bene? Stai bene, non è vero? Ero così preoccupato! Credevo fossi sulla collina, ma il tempo passava e… Alla fine siamo scesi giù in strada, e abbiamo capito che anche Shaoran non era a casa…» Gli occhi dell’uomo si soffermarono sul ragazzo. «Non importa, non importa. L’importante è che stiate bene, tutti e due

Vagamente restio, Shaoran abbandonò la mano di Sakura, lasciandola all’abbraccio di suo padre; così facendo, posò gli occhi sulla sua famiglia.

Wei si asciugava la fronte con un fazzoletto, con aria sollevata. Sua madre, invece, lo fissava senza muoversi. Nel suo sguardo, Shaoran vide che lo capiva. Non aveva bisogno di parlargli, non aveva bisogno di toccarlo, per capire perché quella mattina fosse uscito all’alba, senza dire niente a nessuno, e perché fosse tornato solo dopo alcune ore, insieme alla ragazza che lei stessa amava come una figlia.

Shaoran fu grato del suo silenzio. Era la prima volta da dieci giorni che non si sentiva furioso nei suoi confronti. Poi, qualcosa lo indusse a distogliere gli occhi da lei.

Fujitaka aveva sciolto l’abbraccio con Sakura, mentre Touya si era avvicinato. La ragazza alzò gli occhi sull’espressione seria di suo fratello. Sembrava impaurita.

Touya non disse nulla. Si limitò a sollevare una mano, pronto a schiaffeggiarla.

«No, Touya!» esclamò Fujitaka, ma il figlio non lo guardò nemmeno.

Shaoran agì d’impulso. Si parò davanti a Sakura, fissando il giovane con rabbia.

«Non toccarla» sibilò.

Sorpreso, Touya abbassò il braccio, ma i suoi occhi non smisero di sprigionare sdegno.

«Calmiamoci, tutti quanti.»

La voce di sua madre giunse conciliante, mentre la donna avanzava verso di loro. Shaoran la guardò, ma lei aveva gli occhi fissi sui Kinomoto.

«So bene cosa ha spinto Shaoran e Sakura ad allontanarsi, e ve l’ho spiegato» esordì, lanciando un’occhiata di vago rimprovero a Touya. «Vi prego di essere comprensivi con Sakura, così come lo sono io. Vi prego di lasciare che stia accanto a Shaoran, per il tempo che ci è rimasto.»

Senza parole, Shaoran vide Fujitaka che lo guardava di nuovo, annuendo. Touya si limitò a scrollare le spalle, ancora troppo arrabbiato per dire qualcosa.

Sua madre si rivolse a Sakura, con un sorriso.

«Vorrei tanto che oggi tu venissi con noi all’aeroporto, Sakura.»

La ragazza la guardava interdetta. Si voltò verso Shaoran, e allora sorrise.

Per la seconda volta, Shaoran sentì un flusso di gratitudine per sua madre.

 

a

 

Ormai stava per finire tutto… Ma se non altro, erano insieme.

Sul sedile posteriore della macchina dei Li, Sakura si stringeva a Shaoran, la testa abbandonata sulla sua spalla e gli occhi chiusi.

«Mi dispiace per Touya» stava mormorando, cercando di sorridere. «Appena torno a casa lo uccido, te lo prometto.»

Touya si era mostrato scorbutico anche nel pomeriggio, quando lui e Fujitaka erano andati a salutare i Li alla villa: gli aveva stretto la mano, ma la sua espressione dura non si era mai distesa. Shaoran non se n’era sentito minimamente toccato, ma Sakura si era impuntata sulla questione.

Anche Shaoran sorrise. Era impossibile non farlo, in compagnia di quella ragazza, persino in una situazione così dolorosa. Inspirò il profumo dei suoi capelli, stringendola a sé, per una volta incurante delle presenze di Wei e di sua madre nei sedili anteriori.

«Non preoccuparti» mormorò. «Pensa invece che da oggi dovrai difenderti da sola da lui. Ma immagino che questo non ti faccia paura…»

«No, infatti, non ho paura di lui.» Sakura aprì gli occhi e sollevò il viso quanto bastava per incontrare i suoi. «Non avrò più paura, ora che ho conosciuto te, ora che so quanto coraggio si può provare, quando si trova qualcuno che ti è tanto vicino.» Si morse le labbra. «Non ti dimenticherò mai, Shaoran.»

La tristezza la stava assalendo di nuovo. La sentì respirare profondamente, per calmarsi. Sentendosi già sull’orlo della disperazione, Shaoran le posò un bacio sulla fronte, tra i capelli.

«Nemmeno io potrò mai dimenticarti.»

Can’t remember when I last saw you laughing

If this world makes you crazy and you’ve taken all you can bear

You call me up, because you know I’ll be there

 

a

 

Erano arrivati all’aeroporto già da qualche minuto.

Shaoran non aveva lasciato nemmeno per un secondo la mano di Sakura. Sua madre aiutava Wei con i bagagli, in modo da lasciarlo solo con lei. Un terzo fiotto di gratitudine…

«Senti, Shaoran…»

Si voltò a guardare Sakura. Era evidente che stava lottando selvaggiamente contro il tremore della propria voce.

«Puoi… Puoi scrivermi» esclamò lei. «L’indirizzo lo conosci, no?»

Shaoran annuì, cercando di sorridere.

«Certo.» Gli vennero in mente alcune frasi che lei aveva pronunciato quando si era svegliata sul suo balcone. «Vedrai… Vedrai che troveremo una soluzione… Sei troppo importante per me.»

Sakura rise sommessamente.

«Com’è che continui a prendere in prestito le mie parole?»

Shaoran le sfiorò il viso, rispondendole in tutta sincerità.

«È solo che… tu sai sempre cosa è giusto dire. Non come me.»

Lei abbassò lo sguardo.

«Non è vero» mormorò. «Adesso nemmeno io so cosa dire.»

Shaoran prese fiato. Sapeva bene cosa era giusto dirle. Glielo aveva già detto, sì, ma stavolta l’avrebbe fatto guardandola negli occhi, mostrandole chiaramente quanto ci credesse. Le sollevò il viso con entrambe le mani.

«Sakura, io…»

«Il volo per Hong Kong è in partenza. I passeggeri sono pregati di prendere posto.»

Al suono dell’altoparlante, rimasero immobili a guardarsi.

Sakura non riuscì più a trattenere le lacrime, mentre con un sorriso debole gli prendeva le mani, allontanandole pian piano dalle proprie guance.

«Devi andare.»

Prima che lui potesse dire qualcosa, sua madre e il maggiordomo erano già ricomparsi.

«Tesoro, è ora…»

Shaoran sospirò profondamente. Sakura si voltò, con lo stesso sorriso.

«Addio, Yelan» mormorò.

In quel momento, Shaoran vide che anche negli occhi di sua madre brillavano le lacrime. Lei si avvicinò, si chinò su Sakura e la strinse al petto.

«Sono felice di averti conosciuta» le disse. «Non mi dimenticherò di te, piccola Sakura. Non scorderò quello che sei stata per la nostra famiglia.»

Sakura si sciolse dalla sua stretta, piangendo ancora, ma senza smettere di sorridere. Shaoran la fissò incantato mentre lei si voltava a salutare Wei.

Quella ragazza era stata davvero un miracolo, si disse mentre la guardava porgere la mano al maggiordomo. Un miracolo che l’aveva investito in pieno, lo aveva trasformato, aveva cambiato il suo modo di guardare al mondo, al suo passato e anche alla sua famiglia.

Quando Sakura si voltò di nuovo verso di lui, bella come non mai, Shaoran seppe esattamente cosa fare.

Proprio come prima, non diede peso alla presenza di sua madre.

Proprio come prima, portò le mani tra i suoi capelli, avvicinando la ragazza a sé.

La baciò, senza più timore, senza più dubbi, senza più nascondersi.

Sakura non si ritrasse. Lo abbracciò e ricambiò il bacio, anche lei senza alcun imbarazzo.

Quando riuscì a fermarsi, Shaoran si distaccò solo di un soffio da lei, e quelle parole arrivarono da sole, improvvise come la prima volta, ma, se possibile, ancora più vere di allora.

«Ti amo» le sussurrò sulle labbra.

Sakura sorrise tra le lacrime.

«Ti amo anch’io.»

And I’ll see your true colors shining through

I see your true colors, and that’s why I love you

So don’t be afraid to let them show

Your true colors, true colors, true colors shining through

I see your true colors, and that’s why I love you

So don’t be afraid to let them show

Your true colors, true colours are beautiful like a rainbow

 

a

 

La pista dell’aeroporto era già una semplice striscia d’argento, mentre l’aereo che lo avrebbe riportato a casa si librava alto nel cielo. Eppure, se si concentrava, riusciva ancora a vedere Sakura.

Chiuse gli occhi, tenendo il viso premuto contro il finestrino gelido, i pugni stretti sul vetro. Ma all’improvviso una mano calda e conosciuta si posò leggera su uno di quei pugni.

Shaoran non riaprì gli occhi, e ascoltò la voce di sua madre come da molto lontano.

«Sapevo che l’amavi.»

Lui continuò a non muoversi, ma si irrigidì istintivamente, confuso dalla sincera comprensione che trapelava dalla voce di lei.

«L’ho sempre saputo» continuò sua madre. «Fin dalla prima volta che mi hai parlato di lei. Quando mi hai detto che l’avevi invitata alla villa, ho visto quanto già allora l’amavi, forse senza nemmeno saperlo.»

Finalmente Shaoran la guardò. Lei gli sorrideva con dolcezza.

«Tu vedi ancora con i suoi occhi» gli sussurrò, scostandogli i capelli dalla fronte, come faceva sempre quando era bambino. «E questo significa che sarà per sempre.»

«Allora farà male per sempre?» chiese Shaoran, senza la forza di sfuggire alla sua mano.

Il sorriso di sua madre fu sostituito da un sospiro.

«Ascoltami, Shaoran. So che hai sofferto molto. E so che stai soffrendo anche adesso. Lo so, credimi. E fa soffrire anche me.» Gli accarezzò la guancia, con lo stesso gesto che anche Sakura aveva compiuto più volte… «Sono sicura che troveremo una soluzione. Non voglio che faccia male per sempre. Fidati di me. So che lei ti ama, ma anch’io ti voglio bene.»

Shaoran l’ascoltava solo distrattamente. Si sentiva esausto, svuotato. Chiuse di nuovo gli occhi, scivolando con la testa contro il sedile dell’aereo, e quando sentì il bacio di sua madre, era già caduto in un sonno agitato. Pieno di sogni dal nome dei fiori di ciliegio.

 

 

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Accidenti, mi sembra quasi impossibile di essere arrivata fino a qui!! E pensare che il prossimo è l’ultimo capitolo… mi fa davvero uno strano effetto.  ç___ç

Beh, come vedete, Shao è partito. Però…

Però…

Però… Chissà?  ^^

 

Ringrazio per le recensioni:

_Bella_Swan_: Sei dolcissima, i tuoi complimenti mi commuovono…  ç///ç  Beh, il “ruolo” di Yelan qui non si è ancora propriamente definito, ma dalle sue parole si può capire che intende fare qualcosa per Shao e Saku… Perciò, pazienta solo ancora un pochino, e nell’ultimo capitolo… vedrai!  ^^  Grazie mille, un bacione!

Sakurahime949: Ok, ti ringrazio innanzitutto per le faccine che metti nelle tue recensioni, perché sono adorabili!  xD  E ovviamente ti ringrazio all’infinito per il dolcissimo commento!… Mmm, non so se definirlo un capitolo “strappalacrime”; comunque di certo io mi sono commossa scrivendolo…  ^///^’  Spero sia piaciuto anche a te leggerlo! Un bacio!

Stefola93: Sei troppo carina!  ^///^  Grazie di cuore!! Fammi sapere cosa pensi di questo capitolo, ci tengo!  ^^  Baci!

Revelation80: Eheh, la reazione di Touya, come vedi, non è stata delle migliori, ma ci ha pensato Shao a dargli una calmata!  xD  Per quanto riguarda Yelan, come ho detto, si vedrà nel prossimo e ultimo capitolo… Spero ti sia piaciuto anche questo! Grazie e un bacione!

Saku068: Kyaaa, mi confondi! Non so come ringraziarti per tutti i tuoi complimenti, ho paura di essere ripetitiva!!  ^///^  In effetti sì, è strano che sia stata Saku a prendere l’iniziativa per il bacio; ma come vedi qui Shao si è “rifatto” e l’ha baciata davanti a Yelan e Wei!!  *///*  Non ti dico il delirio mentre scrivevo quella scena!  xD  Grazie ancora, baci!

Saku_cele: Grazie mille, Cele!  ^^  Beh, purtroppo la famosa partenza c’è stata, ma tu continua a sperare: non è ancora detta l’ultima parola!!  xD  Un bacio!

SunShin3: Lo sapevo che mi avresti fatta commuovere un’altra volta!  ç///ç  Ma sei troppo, troppo gentile!! Io ti adoro!!  ^///^  Non devi assolutamente scusarti se recensisci “tardi”: sono io la ritardataria cronica con gli aggiornamenti…  u///ù  E poi, l’importante è che la ff continui a piacerti! Mi dispiacerebbe molto se così non fosse!  ç___ç  Grazie ancora, all’infinito. Un bacio!  ^^  PS. Mi piacerebbe moltissimo leggere qualcosa di tuo! Purtroppo non conosco l’anime/manga su cui hai scritto, ma sono sicura che scrivi benissimo: se mi fai commuovere nelle recensioni, figuriamoci nelle storie!!  ^___^

Ruka88: Dai, ma davvero ti sei accorta dopo che avevo cambiato punto di vista??  ^^  L’avevo scritto nell’introduzione allo scorso capitolo, che prima della reazione di Sakura dovevamo fare un “passo indietro”… Dai, non preoccuparti, l’importante è che tu abbia apprezzato il cap e il bacio!!  ^^  E spero che anche questo capitolo – e il prossimo – ti piacciano! Un bacione!

Dany92: Ma certo che ti sei complimentata, e credo che tu sappia che non so più come ringraziarti per tutti i tuoi complimenti…!  ^///^  Ancora una volta ti ringrazio di cuore! E spero che anche la fine della ff ti piaccia… Perché come hai scritto, partenza di Shao a parte, la storia non è ancora finita!  ^^  Mille baci!

Kia85: Tu non sai quanto io mi senta onorata di averti tra i miei lettori. Sul serio, io venero sia le tue idee, sia il tuo modo di scrivere. Perciò immagina come mi senta con tutti questi complimenti – come era già dai tempi di “Aamyan degli Elfi”.  *///*  Concordo con te: all’inizio ho un po’ accennato “a grandi linee” l’avvicinamento di Shaoran a Sakura, per non rischiare di diventare ripetitiva o scontata…  u///ù  Ma sono lusingata che questa ff ti piaccia, davvero!  ^///^  Un bacio grande!

Sasusaku11: Grazie mille per i tuoi complimenti! Spero ti piaccia anche l’ultimo capitolo!  ^^  Baci!

 

Grazie anche a tutti i lettori, e a chi inserisce la storia tra i preferiti: alla fine della ff vi ringrazierò tutti, uno per uno, promesso!  ^___^

 

E dunque, eccoci qui.

È l’ultima volta che do l’appuntamento per il capitolo successivo.

E non posso neanche pensarci, che mi viene il magone.  ç///ç

Oh, ma qualcosa dovrò pur dire. Vediamo…

Beh, come ho detto, Yelan avrà un certo comportamento, che avrà un certo peso sulla fine della storia. In pratica tutto dipende da lei, se ci sarà l’happy ending o meno!  ^^  Inoltre il punto di vista tornerà a Sakura e… No, basta, poi dico troppo!!  ^___^

Voglio comunque che sappiate che sono felicissima di essere arrivata fin qui, ma che se ci sono riuscita è stato solo perché ricevere il calore e il sostegno di tanti lettori mi ha incoraggiata a mille. Prima tra tutte, a farmi sentire così, è stata la mia splendida sorellina Soili, Sakura182blast. Gli altri siete stati – e siete – tutti voi.

Grazie. Grazie. Grazie.

Ci rivediamo alla fine!

   
 
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