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Autore: IsaMor    24/04/2016    5 recensioni
Cosa potrebbe combinare Stiles con un libro d'incantesimi?
(...)Quando Deaton prestò il suo primo libro da druido a Stiles e vide un sorriso diabolico allargarsi sul suo volto, una brutta sensazione gli percorse la schiena.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Stiles si rendeva conto che continuare a giocare con il fuoco, anche soprannominato Derek Hale, non era una buona cosa per la sua salute psicofisica. Doveva mettere le cose in chiaro con lui.

Avevano fatto l'amore ed era stato wow, ma l'aveva fatto sotto forma di ragazza, quindi alla fine dei conti lui e Derek continuavano ad essere due che si salvavano la vita di tanto in tanto e si evitavano per il resto del tempo. Non c'era, e c'era stato, niente. Forse averlo trasformato in un grosso gatto coccolone non era stata la migliore delle sue idee, ma non c'erano dietro secondi fini, come trovarselo raggomitolato nel letto. Quindi doveva chiarire questo particolare con lui. 

"Derek, senti possiamo parlare?" gli chiese, dopo una riunione del branco.

"Cosa vuoi Stiles? Non oserai farmi un altro dei tuoi incantesimi. Deaton mi ha detto del libro." domandò, ancora furioso per tutti i guai che aveva passato. 

"Volevo chiederti scusa. Tutto qui. Rinfodera gli artigli."

"Scusa? Mi hai trasformato in un tuo schiavo."

"Eri un gatto, non è colpa mia se mi hai scambiato per il tuo padrone."

Derek lo guardò storto alzando un sopracciglio.

"Senti, volevo solo chiarire che alcuni incantesimi hanno preso una piega più sentimentale..."

"A me sembrava più una piega sessuale."

"Beh, anche quella. Però, non è che io sia ossessionato da te o abbia una cotta per i tuoi pettorali... Sono stati solo degli incidenti. Non sono bravo con questa roba da druido. Prometto che da oggi in poi ti terrò fuori da tutti i miei incantesimi."

"Lo spero." si limitò a rispondere, poco convinto.

 

Messo in chiaro con Derek, Stiles quel giorno aveva un compito: trovare la sua anima gemella. Così almeno nessuno avrebbe più pensato che fosse fissato con Derek. Perché lui non era per niente fissato con Derek!

Come al solito, chiese aiuto al libro da druido cercando qualcosa che facesse a caso suo.

Dopo un'ora stava per rinunciare e spinse via il libro facendolo cadere a terra. Non poteva davvero credere che un incantesimo risolvesse i suoi problemi sentimentali.

Si chinò per raccogliere il libro e vide che si era aperto proprio su una pagina precisa. 

 

RICERCA DELL'ANIMA GEMELLA

 

Come trovare l'anima gemella prima del tempo necessario. 

 

Stiles si gratto la nuca, non capendo la frase. 

 

Questo incantesimo permette di incontrare l'anima gemella e tutte le persone con cui avrai una relazione, in poco tempo, così da poter capire chi sia la tua effettiva anima gemella e scartare tutti i futuri partner. 

La durata dell'incantesimo è di una settimana e in tale periodo tutte le persone che amerai e ti ameranno nel corso della vita si presenteranno a te e cercheranno di sedurti, ma solo una (o nessuna) sarà quella che riconoscerai come il compagno o la compagna per la vita. 

La ricerca sarà estremamente interessante, ma ricorda che una volta che queste persone si presenteranno a te, il corso degli eventi cambierà e potresti non avere altre occasioni per conoscerle come compagni. 

 

"Strano, libro. Una volta tanto sei serio."

Stiles diede una veloce occhiata all'incantesimo e ad altre descrizioni, ma come al solito trovò l'intervento del libro a fine pagina. 

 

P.S. Si preannuncia una settimana di sesso selvaggio! 

 

"Ah ecco! Mi sembravi troppo serio."

 

Stiles preparò l'intruglio per l'incantesimo. Non aveva richiesto ingredienti complicati da procurarsi, tranne per uno: i capelli di una banshee.

Sembrava un maniaco dei capelli quel libro. 

La ciocca gli era costata un paio di costole doloranti e un timpano dell'orecchio. 

Una volta preparato tutto e recitato le parole magiche, Stiles si cosparse dell'unguento ottenuto e aspettò che i suoi possibili compagni lo cercassero. 

Dopo un week end in casa ad aspettare nessuno si era presentato, l'unica stranezza erano stati i bidoni dell'immondizia rovesciati sotto casa.

 

"Ma che cavolo!" imprecò andando a scuola il lunedì mattina. 

"Cosa ti prende?" fece Scott sentendo le sue lamentele. 

"Niente, un esperimento fallito."

"Comunque, oggi abbiamo gli allenamenti. Il coach sembra più incavolato del solito. I ragazzi che hanno partecipato alla corsa ieri, hanno perso. Ho visto Danny e aveva il morale sotto i piedi appena tornato. Meglio se non li fai innervosire."

"Ti sembro uno che fa innervosire la gente di lunedì mattina? Rispondimi Scott! Dai, rispondimi. Ti sembro uno che rompe a prima mattina? Perché non mi rispondi? Scott? Scott! Scott..."

Per fortuna erano arrivati in aula dove il professore era già pronto per la lezione.

Durante l'ora di educazione fisica con il professor Finstock, perché chiaramente doveva essere di lunedì mattina l'ora di educazione fisica, Stiles si lamentò tutto il tempo.

Danny lo notò: "Ehi Stiles, tutto bene?"

"Sì, è che dovrebbe essere anticostituzionale l'attività fisica di lunedì."

"Non lamentarti, io ho partecipato ad una corsa di domenica, immagina. E l'ho pure persa."

"Mi dispiace."

"Non era così importante. Però mi è rimasto un dolore alla schiena. Non saprei dire se è qualcosa di serio. Tu che ne pensi? Mi faresti un massaggino?"

Stiles d'istinto si allungò ad accarezzare la schiena, senza rendersi bene conto di ciò che stava accadendo. 

"Senti Stiles, ti andrebbe di studiare insieme questa sera."

"Sì, certo. Vieni alle sei."

"No, forse è meglio se vieni tu da me. Non ho intenzione di studiare solo e con tuo padre in casa, non credo che potremmo fare altro, se mi capisci?"

Stiles aveva capito bene tutto e aveva continuato a massaggiargli la schiena. Finalmente, l'incantesimo stava funzionando e proprio con un ragazzo che aveva attirato la sua attenzione già da tempo.

"Allora, vengo io da te."

"Verso le dieci passa Ethan se per te va bene?"

"Cosa? Quindi devo andare via?" chiaramente non voleva essere il terzo incomodo.

"No, potremmo divertirci un po' tutti e tre insieme."

Stiles si stava rendendo conto che c'era qualcosa di sbagliato nella ricerca della sua anima gemella. Non era previsto un triangolo.

"Danny, mi sono appena ricordato che devo andare a trovare una zia malata. Sai, è la sorella di suo fratello che è fratello di mio zio..." spiegò confusamente, dandosi alla fuga. 

Stiles non credeva possibile un tale risvolto nel suo incantesimo. Preferì ignorare ciò che era accaduto e andare negli spogliatoi a cambiarsi.

Il libro aveva messo in chiaro che le storie d'amore non avrebbero seguito il loro normale percorso, ciò spiegava perché Danny voleva una relazione con il suo attuale e con il suo futuro ragazzo, contemporaneamente. 

"STILINSKI!" urlò il coach alle sue spalle. 

"Oh mamma! Mi ha fatto venire un infarto. Credevo fosse Danny."

"Perché, hai paura di Danny?" chiese incredulo.

"L'avrebbe anche lei, dopo ciò che mi ha proposto." scherzò.

L'uomo sulla trentina lo fisso più a lungo del solito e poi posò una mano contro l'armadietto, di fianco alla testa di Stiles. L'altro si sentì leggermente a disagio.

"Non ho mai avuto uno studente tanto ribelle e insopportabile come te Stilinski. Eppure... Mi piaci."

"Coach, non dica altro!" sostenne nel panico cercando di allontanarsi, ma si trovò premuto contro gli armadietti.

"Coach si rende conto di ciò che sta facendo. Non credo che sia tanto in sé, sa? È possibile che qualche idiota le abbia fatto un incantesimo."

"Nessun incantesimo. È da un po' che sono interessato a te, ecco perché ti tratto sempre male. Non voglio ammetterlo, perché sarei un pessimo insegnante, ma mi piaci Stiles."

"Oh no no no... Non è possibile!"

Per sua fortuna il resto degli studenti entrò negli spogliatoi, evitando un bacio a Stiles, che ne approfittò per scappare.

Aveva gli allenamenti di lacrosse dopo pranzo e non osava immaginare cosa potesse succedere tra Danny che voleva fare una roba a tre e il coach che era cotto di lui. 

Non era possibile che in un futuro prossimo trovasse interessante il suo insegnante. Doveva aver sbagliato l'incantesimo, era l'unica spiegazioni, ma per quanto lo ricontrollasse non capiva dove avesse sbagliato. 

Per la prima volta era davvero fatto bene, semplicemente le sue storie d'amore e di sesso non avevano seguito il corso degli eventi e non avevano senso così presto. 

Saltò gli allenamenti e corse a casa dove trovò Peter che lo attendeva. 

"Finalmente, è mezz'ora che ti aspetto."

"Dovresti sapere che ho scuola. Che vuoi?"

"Ho bisogno che tu faccia una ricerca."

"Di che tipo?"

"Sugli istinti degli ex alpha."

"Peter, non serve una ricerca, tu sei psicopatico di tuo."

"Divertente."

"Forza, entra. Quali istinti ti interessano?"

Peter lo spinse contro una parete appena entrati: "Beh, quelli per cui sono attratto da te un giorno sì e due no."

"NOOO! Pure tu?!"

"Sei carino Stiles, non te l'ho mai detto?" sospirò al suo orecchio.

"Peter fa' il bravo! Non è una buona idea. Lascia in pace il mio collo." supplicò. 

"Perché odori di mio nipote Derek?" chiese spostando l'attenzione sul mento e le guance. 

"Perché era sotto l'effetto di un incantesimo, come lo sei tu."

"Poco importa. Lui è andato da Cora e io sono tornato oggi. Puoi usare me per i tuoi eccitanti incantesimi, tanto non sarebbe la prima volta."

"Pensandoci..." rispose sentendo qualcosa risvegliarsi nei suoi pantaloni. 

Peter era pur sempre uno schianto d'uomo.

"Bravo cucciolo." 

"Disturbo!" fece lo sceriffo spaventando a morte entrambi. 

"Papà, già a casa?!"

"Sì, e appena in tempo per impedire che facessi stupidaggini!" ringhiò lo sceriffo, prima di prendere per la giacca il licantropo e sbatterlo fuori casa.

Stiles passò quasi tutta la settimana ad essere tenuto d'occhio da suo padre e da Scott, perché dopo aver spiegato l'incantesimo i due non avevano preso bene la situazione che si era creata con i tre uomini. L'unica cosa che lo tenne occupato da tutto ciò, era un coyote che si era piazzato sotto la sua finestra e gli si offriva -praticamente in calore- ogni volta che lo vedeva. Il massimo del corteggiamento l'aveva ottenuto quando il coyote era entrato in camera sua con un dono per lui e cioè il gatto del vicino. Per fortuna era ancora vivo e l'aveva salvato appena in tempo, prima di chiamare la protezione animali e far portare il coyote nel suo habitat naturale. 

Stiles si domandò com'era possibile che un coyote fosse innamorato di lui, preferì non cercare la risposta, sospettava che ci sarebbe stata occasione per trovarla. 

L'ultima sera era arriva e aveva solo un'ultima possibilità di trovare la sua anima gemella. 

Stiles aveva detto a Scott e a suo padre che l'incantesimo aveva perso il suo effetto, così da poter uscire e andare a fare un giro per la città, sperando di non incontrare i tre uomini.

Alla fine aveva deciso di cenare con patatine e hamburger. 

"Lascia perdere quella robaccia. Ti devo una cena."

Stiles balzò dallo spavento, mentre era in fila per ordinare. 

"Dannato Sourwolf. Vuoi farmi venire un infarto?"

"Se continui a mangiare quella roba, ti verrà sicuramente. Forza, seguimi." 

"Cosa? Guarda che non mi devi davvero una cena. L'altra volta ti ho rovinato la serata."

"Muoviti Stiles!" ringhiò.

Il ragazzo lo seguì con la jeep fino al ristorante più famoso della città.

Si sedettero ad un tavolo con candele e cenarono chiacchierando. 

"Ma tu non dovevi essere via?"

"Sono tornato oggi. Non so perché, ma sentivo di dover tornare."

"Cosa?!" spalancò gli occhi. 

Derek aveva sentito la necessità di tornare e offrirgli la cena a causa dell'incantesimo, ciò significava che loro due sarebbero stati amanti in futuro. La consapevolezza di ciò non lo spaventò, anzì lo fece sentire bene. 

"Derek?"

"Sì."

"No niente di importante."

Stiles non se la sentiva di rivelare la storia dell'incantesimo, lasciò che tutto la cena scorresse tranquilla.

Derek era gentile e soprattutto in sé, niente ringhi e niente minacce. E quando Stiles sentì un formicolio sul suo corpo che annunciava il termine dell'incantevole, tremò all'idea che Derek cambiasse, tornando ad essere il solito lupastro scorbutico. 

"Hai freddo?" chiese il licantropo, mentre lo accompagnava all'auto.

"No."

"Hai i brividi. Non mentire."

Stiles non sapeva cosa rispondere, soprattutto quando venne circondato dal braccio di Derek. 

Fu vicino alla jeep che i due si abbracciarono e baciarono dolcemente.

Dieci minuti dopo, Stiles era schiacciato sui sedili posteriori della sua jeep con ottanta chili di muscoli che si strusciavano di piacere su di lui. Il collo era pieno di succhiotti e le labbra di tonalità rosso ciliegia.

"Derek, non correre. Siamo in un parcheggio."

"Andiamo da me?" 

Stiles era andato nel panico, non si aspettava una richiesta simile. 

"Derek, non è una buona idea. È presto e io non sono pronto."

L'altro si sollevò a malincuore e lo lascio andare a casa. 

Stiles si addormentò felice quella notte. 

 

I giorni seguenti, subì un corteggiamento asfissiante da Derek, che lo desiderava quasi ossessivamente. 

Stiles aveva deciso di ricorrere al libro, per tenere un po' a bada Derek.

 

   
 
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