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Autore: Luna Manar    26/04/2016    0 recensioni
Seifer infilò la punta del suo gunblade nero nella terra ghiaiosa del campo da battaglia, e ci appoggiò il peso, mettendosi l'altro pugno sul fianco. Sbadigliò, impaziente. "Dai. Non ho tutta la giornata."
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Seifer Almasy, Squall Leonheart
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono proprietà della Square-Enix e vengono qui utilizzati senza scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

THE BIRTHDAY PRESENT
scritta da Luna Manar, tradotta da Alessia Heartilly

"Prima tu, perdente. Non farmi perder tempo."

Squall ignorò la sprezzante osservazione di Seifer, si aggiustò il colletto dell'uniforme e controllò ancora una volta la sua arma per essere sicuro della chiusura di sicurezza. Testò l'equilibrio del gunblade, fece schioccare la sua lama affilata prima da una parte e poi dall'altra, prima di piegare infine il braccio destro quanto bastava per appoggiarsi leggermente sulla spalla solo la parte non affilata dell'arma, la base della lama.

Seifer infilò la punta del suo gunblade nero nella terra ghiaiosa del campo da battaglia, e ci appoggiò il peso, mettendosi l'altro pugno sul fianco. Sbadigliò, impaziente. "Dai. Non ho tutta la giornata."

Anche questo commento venne ignorato, o almeno non ottenne risposta. Senza dire nulla, Squall fece un passo avanti per posizionarsi direttamente davanti a Seifer, a circa tre metri dal suo compagno di allenamento. Anche se era la prima volta che combattevano l'uno contro l'altro, i due si comportavano come se lo facessero da anni, mettendosi in posizione e sostenendo lo sguardo dell'altro. Squall aggiustò la sua posizione e sollevò l'arma su un lato e quasi a livello degli occhi, pronto all'attacco. Fissò ad occhi socchiusi Seifer, che con calma tolse il gunblade da terra e lo tenne davanti a sé in orizzontale. Seifer sorrise malvagio, allineando lo sguardo al bordo della sua arma.

"Inizia tu, fighetta."

Un'ombra avvelenata da un broncio scurì lo sguardo blu e sempre solenne di Squall. Il fuoco gli divampò nello sguardo di ghiaccio mentre avanzava verso Seifer, abbassando e spingendo ancora una volta in avanti l'arma, usando lo slancio e il peso della lama per farla lampeggiare sulla gola dell'avversario mentre si avvicinava.

A mezzo metro dalla collisione, i due avversari si incontrarono lama contro lama, con l'eco dei rumori metallici emessi dagli affioramenti di pietra grigia che li circondavano. Le spade si scontrarono tre volte, poi ci fu una pausa quando i due avversari indietreggiarono per prepararsi. Il rumore dei primi tre colpi di spada non era completamente svanito quando si udì il successivo scontro metallico.

Il primo svantaggio per Squall fu che, mentre Seifer usava solo un braccio per buttargli addosso un fendente dopo l'altro con la sua arma leggera, lui si trovava a doversi affannare per bloccare i colpi. Era solo un paio di centimetri sopra il metro e settanta, più basso di Seifer che era quasi un metro e ottanta, e aveva un'arma più grossa da gestire. In un primo momento i suoi movimenti sembravano, posti a paragone, impacciati e imbranati rispetto a quelli veloci come il lampo e fluidi.

Ok allora. Si sarebbe semplicemente mosso più in fretta.

La debolezza di Seifer divenne evidente nei momenti successivi. Squall mise tutto il suo corpo nell'attacco; quando una parte di lui non riusciva a lavorare abbastanza in fretta per bloccare uno dei colpi di Seifer, lui si spostava semplicemente, si abbassava o si voltava di lato per evitare a malapena di essere colpito, e nello stesso movimento attaccava, colpendo con l'arma invece che difendendosi. Seifer era abituato a spingere indietro l'avversario, attaccando con troppa velocità per essere contrattaccato. Non si aspettava che il suo nemico trasformasse ciò che avrebbe dovuto essere una serie di mosse di difesa in mosse di attacco.

Questo costrinse Seifer in posizione difensiva, e a bloccare un fendente, e poi un altro mentre Squall "danzava" intorno a lui per tenerlo nello stato costante di doversi voltare a sinistra, dove il braccio con cui combatteva - il destro - non arrivava. Squall continuò ad avanzare, lasciando che l'intensità della battaglia gli desse energia, e gridò forte dando un colpo particolarmente forte e veloce. Seifer ebbe fortuna, e riuscì a muoversi abbastanza in fretta per respingere il colpo e saltare all'indietro per evitare quello di ritorno. Colpo che Squall non eseguì.

I due si affrontarono di nuovo, in affanno, senza distogliere nemmeno per un momento gli occhi l'uno dall'altro.

"Abbastanza divertente come tu sia riuscito ad avermi come compagno d'allenamento oggi, vero Squall?" lo provocò Seifer, con un sogghigno di derisione su un lato della bocca.

"Che?" Era la prima volta che Squall parlava a Seifer quel giorno.

"Interessante regalo di tredicesimo compleanno, non pensi?"

"Chissenefrega." Squall non era dell'umore per parlare. Lo era raramente.

Seifer attaccò, questa volta, mantenendo i movimenti esitanti e saltando velocemente indietro dopo ogni colpo, mettendo alla prova le reazioni di Squall. Squall non si lasciò ingannare dalle finte, e sembrò un muro a una distanza come quella. Seifer decise di lasciare che il ragazzo si avvicinasse di nuovo. Finse una ritirata, si fermò quando Squall avanzò verso di lui per un fendente alto, e si lanciò sotto il colpo. Squall si allontanò dal colpo sottomano che gli lampeggiò davanti, ma le punte doppie del gunblade di Seifer gli aprirono un taglio netto nel lato sinistro della sua uniforme grigia del Garden.

Come due serpenti, rotearono una volta che si furono superati. Seifer fece un gesto con la mano sinistra, e abbassarono entrambi simultaneamente l'arma, rimanendo in piedi a fissarsi. Seifer sorrise con cattiveria e attese.

In effetti, dopo qualche momento, Squall respinse visibilmente una smorfia, e per la prima volta si guardò il fianco per vedere che l'uniforme e la maglia grigia che portava al di sotto era stata tagliata. Quando lo fece, notò il dolore lancinante e i sottili rivoli di sangue che iniziavano a scendere dal taglio. Era una ferita superficiale e di poco conto e le dedicò poca attenzione, guardando semplicemente Seifer con odio.

"Se fossi stato davvero il tuo nemico, ti avrei ucciso. Devi stare più attento, Squall. La tua avventatezza ha la meglio su di te." Seifer guardò Squall con un'espressione superiore, quasi delusa.

Squall respinse una risposta feroce e si accontentò di mettersi in posizione da battaglia ancora una volta. Sapeva che Seifer stava solo cercando di farlo arrabbiare, e rifiutò di perdere le staffe per un bullo. Con un broncio, fece un cenno per porre fine alla pausa.

Il duello continuò. Di tanto in tanto i due rivali si scontravano e facevano un passo indietro, avanzavano e retrocedevano, colpivano e contrattaccavano. Per due volte si fermarono nel mezzo di movimenti che li avrebbero uccisi simultaneamente entrambi. Squall ebbe la soddisfazione di far cadere la spada di mano a Seifer, una volta, ma non permise mai alla sua piccola vittoria di dargli alla testa.

Seifer era il più grande dei due, la sua arma era più leggera, e dopo essersi "allenato" per più di un'ora, Squall iniziava a stancarsi. L'unica cosa che lo tratteneva dal rallentare era un rifiuto interno di mostrare fatica. Se permetteva a Seifer di sapere che stava perdendo le forze, senza il dubbio il suo rivale avrebbe usato il suo stato a proprio vantaggio. Invece Squall semplicemente - o non proprio - cambiò stile di battaglia, colpendo e indietreggiando come aveva fatto Seifer prima, fingendo di mettere alla prova le difese dell'avversario, mentre in realtà usava le numerose brevi pause per riprendere fiato e prepararsi ad attaccare ancora. Questa tattica aveva lo svantaggio, comunque, di permettergli di rallentare abbastanza da notare che il dolore al fianco peggiorava. Senza dubbio, muoversi così tanto, così velocemente e così a lungo aveva aggravato la ferita. Fece del suo meglio per ignorarla.

Durante uno dei suoi colpi "di prova", Squall si lanciò improvvisamente in un assalto, e i colpi arrivarono con rinnovata ferocia. Attaccò lentamente, fendendo verso l'alto prima del dovuto per costringere Seifer a indietreggiare, poi abbassò il gunblade in un arco in avanti che avrebbe potuto tagliare a metà il suo avversario.

Seifer non era pronto per l'attacco, ma non ne fu nemmeno spaventato. Riuscì a bloccare il colpo, ma per via della posizione migliore di Squall, fu costretto a inginocchiarsi per fermare l'attacco. Tentò di alzarsi, ma Squall non glielo permise, costringendo lentamente la punta della spada verso il viso di Seifer. Anche se Squall era più piccolo, era altrettanto forte, e la forza di gravità lo aiutò.

Seifer era piegato. La lama si stava avvicinando troppo, e per un momento Seifer temette che Squall l'avrebbe davvero costretto a terra. Ma la vicinanza mise un'altra possibilità alla sua portata. Seifer colse l'occasione.

A differenza del suo avversario, Squall aveva dovuto usare entrambe le mani per impugnare l'arma. Quindi non aveva nulla con cui bloccare la spalla che gli si piantò nello stomaco. Gli si mozzò il fiato. Rallentò, e la sua guardia diminuì. Seifer fu in piedi prima di lui e colpì con il gomito il mento di Squall prima che questo potesse fare un passo indietro. Squall vacillò, e il piede di Seifer lo fece cadere di schiena. Non ebbe nemmeno il tempo di boccheggiare alla ricerca d'aria prima di trovarsi la punta dell'arma nera di Seifer che torreggiava sul suo petto.

Squall fissò l'arma confuso per un momento, cercando di non respirare tanto era vicina la lama affilata come un rasoio. Per aumentare un pochino il disagio di Squall, Seifer usò la punta del gunblade per spingere da parte il bordo della giacca dell'uniforme, mirandola direttamente al cuore di Squall. Finalmente il bruciore nei polmoni costrinse Squall a respirare, e la punta della spada lo colpì dolorosamente al petto. Inghiottì un'imprecazione e guardò estremamente imbronciato la lunghezza dell'arma di Seifer, in piedi su di lui. Aveva in faccia uno dei suoi sorrisi alla fottiti-e-va-all'inferno.

"Sembra che questa la vinca io, fighetta" dichiarò con voce calma e amichevole in maniera derisoria. "Avrai più fortuna la prossima volta."

Ma Seifer non permise a Squall di alzarsi. Invece, la punta doppia del suo gunblade strisciò sulla maglia grigia, e Squall piegò leggermente la testa all'indietro quando arrivò più vicina alla sua testa, guardando con diffidenza la spada. Le due punte della spada arrivarono a penzolare minacciosamente vicina alla gola esposta, senza toccarlo del tutto. Continuò a lanciare sguardi torvi a Seifer, con una rabbia a malapena contenuta che si scioglieva nel broncio gelido.

Tenendo l'arma al livello del collo di Squall, Seifer rifletté ad alta voce: "Sai, la differenza tra te e me è che tu sei troppo preoccupato della disciplina e delle regole per pensare creativamente. Sei sempre ligio al protocollo, e sei troppo rigido per pensare oltre alle cose che sai già. Io sono più libero. Non ho paura di pensare oltre I Limiti. Ecco perché vinco così tanto". Si sporse in avanti, allora, e premette l'arma contro il collo di Squall, intrappolando il respiro del ragazzo nello spazio ristretto tra le due punte dell'arma, tagliando la carne solo quanto bastava per provocare due strisce di rosso dove il metallo toccava la pelle.

Squall non reagì, continuò semplicemente a guardare con rabbia Seifer ad occhi socchiusi.

"Ma suppongo che dovrei aspettarmi una cosa del genere da un moralista come te." Seifer fece un altro passo avanti, godendo a tormentare lo studente più giovane.

Studente che bloccò lo stivale intorno alla caviglia che Seifer gli aveva appena avvicinato, e con un grido che ruggiva mandò Seifer a piedi all'aria, per farlo atterrare di schiena a terra. Mentre Seifer cadeva, Squall balzò in piedi, prendendo la spada su cui non aveva lasciato la presa. Abbassandola sul petto di Seifer, Squall piantò il piede sullo stomaco del suo ex conquistatore, facendo attenzione a tenere d'occhio gli arti di quest'ultimo in caso decidesse di usare il trucco di Squall contro lui stesso. Riducendo gli occhi a minime fessure, ringhiò con veemenza al suo rivale: "vuoi sapere un'altra differenza?".

Proprio come aveva fatto Seifer con lui, Squall strusciò la punta della lama sul petto, solo che la mirò in modo che Seifer fissasse direttamente la minuscola apertura vicina alla punta ricurva della spada, da cui sarebbe partito il proiettile se fosse stato premuto il grilletto.

Squall non fece sorrisetti. Il suo viso non cambiò affatto. "Io non mi arrendo quando perdo. Non penso di essere morto."

Il cuore di Seifer quasi si fermò quando Squall slacciò la sicura del suo gunblade e la posizionò su OFF. E le sopracciglia si aggrottarono a mostrarlo.

"Posso non riuscire a pensare 'oltre' I Limiti." La punta della lama di Squall si avvicinò di più al viso di Seifer. La sua voce divenne calma. "Ma sono fottutamente migliore di te a lavorare con quello che c'è dentro." Quasi con fare assente, Squall fece girare il tamburo del gunblade con un brusco gesto della mano. Il tamburo sibilò, girando, e il sibilo divenne un ticchettio acuto che rallentò e infine si fermò. "E a differenza di alcune persone..."

Squall tirò indietro il cane. "Io penso sempre."

Chiuse il dito sul grilletto.

Il cane cadde in avanti con un click vuoto.

Seifer rabbrividì e fece una smorfia, e gli ci vollero alcuni momenti per accorgersi che il gunblade non aveva sparato. Aprì gli occhi e fissò confuso Squall.

Squall lo fissò in silenzio. La sua unica risposta allo sguardo incredulo di Seifer fu un leggo e breve cenno del capo da una parte, dopo di che tolse il peso dal suo insolitamente silenzioso rivale, fece un passo indietro e abbassò il gunblade a terra mentre Seifer si tirava lentamente su a sedere.

Ignorando apparentemente Seifer per un momento, Squall aprì il tamburo della sua arma e tolse con attenzione i proiettili. Rimise a posto il tamburo e si portò l'arma sulla spalla con facilità esperta. Si avvicinò a Seifer, che era ancora seduto a terra, e torreggiò sul ragazzo per un po'. Seifer lo guardò incerto.

Squall allungò la mano con cui teneva ancora i proiettili, e li gettò prontamente a terra accanto a Seifer.

Seifer li contò inconsciamente. Cinque. Cinque proiettili.

Un debolissimo e rarissimo sorriso comparve sulla bocca di Squall.

Seifer lo fissò duramente, con l'orgoglio ferito che si mostrava come rabbia sul suo viso. Aprì la bocca per dire qualcosa in sua difesa, ma si trovò incapace di trovare un argomento adatto al divertimento negli occhi normalmente inespressivi di Squall. Squall non dovette parlare. I suoi occhi erano anche troppo chiari. Se fossi stato davvero il tuo nemico, ti avrei ucciso.

Non avendo altro da provare, Squall si voltò e iniziò ad andarsene, prima che gli venisse in mente un'altra cosa. Si fermò e guardò al di sopra della spalla. "Grazie per il regalo di compleanno." Detto questo, si diresse al Garden di Balamb, lasciando Seifer a terra con i cinque proiettili che giacevano innocui accanto a lui.

Seifer guardò Squall fino a quando non riuscì più a vederlo. Sogghignando si alzò, piegandosi per prendere le munizioni insolitamente grandi in una mano, e le fissò per un momento. Cinque. Cinque fottuti proiettili.

Sei proiettili per un tamburo.

Poi la sua rabbia si gonfiò, e strinse la mano a pugno intorno alle munizioni. "Quel figlio di - GRRR!" Con tutta la sua forza, gettò i cinque proiettili il più lontano possibile da sé.

*****
Nota della traduttrice: ogni recensione e commento, anche in messaggio privato, sarà tradotto e inviato all'autrice, e ogni eventuale risposta verrà poi riportata qui. Per chi volesse tenersi aggiornato sulle mie traduzioni (in questo e altri fandom), lascio il link alla mia pagina facebook (dove segnalo sempre quando aggiorno) e alla mailing list. Alla prossima! - Alessia Heartilly

   
 
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