Complementari
Ti senti
solo, vero Cloud?
Vorresti essere notato, non è vero Cloud?
Desidereresti
che qualcuno provasse ammirazione per te, fiducia, amore, non è così Cloud?
Sei così
solo...
E’ così triste. La solitudine.
Mi sento così solo. Da quanto tempo
sento questa malinconia dentro?
Ah, si. Ricordo.
Ero un bambino. Nel piccolo paese nel
quale vivevo, tutti si conoscevano, tutti sapevano tutto di tutti. Succede
così, nei piccoli paesi.
Dei bambini stanno
seduti nella piazza principale, scherzano, giocano, si divertono. Fra di loro, lei. Tifa. La guardavo sempre
da lontano, ero troppo timido, troppo impacciato per osare anche solo
avvicinarmi. Lei mi guardava a malapena quando le passavo accanto, mi scrutava
con i suoi occhi nocciola, e poi voltava lo sguardo altrove correndo dai suoi
amici.
Io non ero un suo amico. Non lo sono
mai stato.
- Ah guardate, c’è Cloud l’ imbranato!-
Ecco come mi etichettavano.
Quei stupidi mocciosi, nemmeno mi conoscevano, nemmeno
mi parlavano mai. Ero solo molto timido, cosa c’era di
sbagliato in me?
- Anche oggi sei venuto a fare il filo a Tifa?
Lasciala stare, capito imbranato?!-
Uno spintone, del fango sui pantaloni,
alcune forti risate. Due lacrime esitanti dai miei occhi azzurri.
Si, allora avevo gli occhi azzurri, non
blu elettrico.
Ma
perché sto pensando a tutto questo proprio adesso?
Perché non sei mai riuscito a reagire, Cloud?
Come mai
scappavi invece di ribattere, Cloud?
Per
quale ragione te ne sei andato alla fine, Cloud?
Non hai
risolto niente...
- Voglio trovare il suo spirito! Lo spirito di mia madre è sicuramente
sulla montagna!-
Tifa corre
via. I suoi “amici” la seguono senza paura, divertiti.
Ma
perché li ho seguiti quel giorno?
Ricordo bene il ponte, il legno che si
rompe sotto i piedi di lei. Io a
pochi metri di distanza, che mi lancio nella disperata azione di prenderla.
Non ce l’ho fatta, ho fallito. Siamo caduti.
Tifa è rimasta in coma per una
settimana, tutti dicono che la colpa è stata mia.
Forse è vero, è
stata colpa mia.
Lo è stata?
Quando
si è svegliata, lei è venuta da me, per scusarsi dell’accaduto. Mi aveva visto
lanciarmi per aiutarla.
- Grazie, solo tu hai tentato di salvarmi. Scusami Cloud.-
Dovevo essere felice di quel gesto, di
quelle parole. Ma volevo di più, volevo che lei mi notasse ancora, che mi considerasse un eroe, non un ragazzino mezzo pazzo che
fallisce nel tentativo di salvarla.
Così sono andato via,
mi sono arruolato per diventare SOLDIER di prima classe. Le avevo fatto
una promessa, che sarei corso in suoi aiuto sempre e
comunque ne avesse avuto bisogno.
Ma
per mantenerla dovevo diventare forte, come Sephiroth.
Il più grande SOLDIER che fosse mai
esistito.
Ma
ho fallito anche in questo...
Ci credi
veramente, Cloud?
Sei
convinto di essere un fallito, Cloud?
Non vuoi
che provino compassione per te, Cloud?
Accumuli
un insuccesso dopo l’altro...
Lentamente apro gli occhi. Adesso sono blu, carichi
d’elettricità.
Perché
ora sono un SOLDIER di prima classe, eppure lei ancora non mi ammira. Continuo
a fallire. Perché?
Guardo uno spiraglio di cielo sopra di
me, coperto da nuvole grigie. Dove mi trovo?
Mi tiro su a sedere.
- Oh, sei vivo. Come ti senti?- una voce
femminile, delicata, sconosciuta.
Mi volto e vedo accanto a me una
ragazza. Occhi verde splendente, un sorriso d’angelo, le labbra di rosa.
Dice che sono caduto e atterrato sopra
ai suoi fiori. Li guardo, ma non si sono spezzati. - Questi fiori sono forti
sai? -
Mi tiro su, in piedi, mentre lei mi
guarda incuriosita. Mi parla della sua Materia, del fatto che questi fiori
crescono nonostante ci troviamo nei bassifondi di Midgar, del fatto che ci
siamo incontrati per un attimo qualche tempo prima.
Si, adesso la ricordo. Le ho comprato un fiore che poi
ho regalato a Marlene. Però in quel momento non avevo
notato il suo sguardo di smeraldo. E’ bellissimo.
- Oh che sciocca, non ci siamo presentati! Io sono Aerith, la fioraia
dei bassifondi...tu?-
Sorride, un sorriso dolce che mi si
scioglie dentro - Io sono Cloud...faccio di tutto.-
- Un tuttofare? Sai fare la guardia del corpo?-
La osservo senza
capire, poi mi volto seguendo il suo sguardo titubante. C’è un uomo
all’entrata della chiesa. Le mi si avvicina e mi dice che la stanno seguendo
già da un po’.
- Mi porti a casa?-
La osservo quasi divertito. - Si, ma ti
costerà.-
- D’accordo...vuol dire che ti pagherò con un appuntamento.- sorride
ancora, e non riesco a resistere...
Cosa provi guardandola, Cloud?
Ti senti
un po’ rasserenato dal suo sguardo, Cloud?
Sei
convinto che guardi solo te, Cloud?
Non
illuderti ancora...
Mentre la portavo a casa vedevo il suo sguardo
sempre rivolto verso di me. Cercava i miei occhi. I suoi erano pieni di
curiosità, dolcezza, ammirazione.
Mi ha chiesto un
sacco di cose su di me. L’idea di rispondere a così tanti interrogativi sulla
mia vita mi ha fatto paura all’inizio. Non c’ero abituato.
Nessuno mai si era preoccupato di
chiedermi qualcosa su di me.
Di conoscermi un po’ di più, di quel
che apparivo.
Lei invece no.
Mi ha fatto ridere, anche se poco, per
la prima volta dopo molto, molto tempo. Non ricordo nemmeno quanto. Mi sono
imbarazzato mentre vestito da donna andavo a salvare Tifa per l’ennesima volta.
Aerith era con me. Non credevo avrei mai fatto una
cosa del genere. Mi ci voleva lei per questo.
Lei continuava a sorridermi.
Ha portato in salvo Marlene, si è
offerta di essere catturata evitando alla bambina il peggio. E’ stata
coraggiosa. Marlene mi ha confidato che Aerith le ha fatto
un sacco di domande su di me.
Questo mi ha fatto piacere, mi ha reso
felice anche se non l’ho dato a vedere.
E’ la prima volta che qualcuno dimostra
di essere interessato a me in questo modo.
E’ per questo che
adesso sono venuto a salvarla al Palazzo della ShinRa. Si volta a guardarmi con
il suo sguardo di foglia. E’ felice e mi sorride quasi commossa.
- Sapevo che saresti venuto Cloud!-
Come faceva a saperlo?
Perché
ha tanta fiducia in me?
Forse lei non sa che sono un fallimento
totale. Forse per lei posso essere qualcos’altro...
Ti
ammira davvero, Cloud?
Ti
considera il suo eroe, Cloud?
Ha fiducia
in te, Cloud?
Non
deludere anche lei...
Siamo pronti a lasciarci alle spalle Midgar.
- E’ la prima volta che lascio la città.- mi rivela Aerith.
Sorride, come sempre. Un sorriso rivolto solo a me.
Le chiedo se è
preoccupata, se ha paura.
- No...- risponde con semplicità -...e poi c’è la mia guardia del corpo
con me.-
Abbasso lo sguardo. Incredibile, sono
imbarazzato ancora.
Ormai ho perso il conto delle volte che
mi è successo, con lei. Solo con lei però. Perché?
Fingo di voltarmi dall’altra parte,
come se la cosa non mi avesse intaccato. quando Barret
se ne esce col fatto che dovremmo trovare il leader del gruppo.
Si
auto propone, dicendo di essere il più adatto. Io annuisco dubbioso. Ma ne sarà in grado?
Poi, inaspettatamente, Aerith gli si
affianca, incrocia le mani dietro la schiena e mi guarda sorridente. Sono i
suoi occhi a sorridermi. Mi rendo conto che s’illuminano quando mi guarda.
- Credo che questo compito debba spettare a Cloud, è il più adatto.-
Una frase inaspettata che lascia
Barret, Tifa, Red XIII e me a bocca aperta. La guardo
stralunato. Sono confuso. Perché io?
Io che non sono buono a far nulla, non
sarei mai capace di essere il capo di questo gruppo. Bè, forse sarei
sicuramente meglio di Barret.
E’ il primo pensiero mediocre su di me
che mi faccio da solo.
Che anche questo sia merito di Aerith.
Mi guarda speranzosa, con quegli occhi
smeraldini che mi sembrano leggermi l’anima. Non fa altro da quando ci siamo
incontrati. Mi guarda, mi sorride, mi da la sua più
totale fiducia.
Mi ha fatto ridere.
Era tanto che non mi sentivo così...
Perché ti senti così Cloud?
Perché è la prima volta che qualcuno ti nota, ti
ammira, ti considera il proprio eroe, Cloud?
Perché lei ha questo potere su di te, Cloud?
Ne sei
affascinato...
Si, incredibilmente mi sento strano.
E’ come se lei mi compensasse, come se
fosse ciò a cui ho sempre agognato, come un sogno irrealizzabile. Non voglio deluderla, ce la metterò tutta.
Questa volta non fallirò,
non posso!
Le sorrido mentre fianco a fianco, c’incamminiamo
fuori dalla città. Si, sto sorridendo. E non m’importa che gli altri mi stiano guardando.
Aerith non ha che lo sguardo su di me,
e il mio sarà solo su di lei.
Inizia il nostro viaggio, e sono felice
che lei mi sia accanto.
Sono felice...
E’ la
prima volta per te, Cloud.
Adesso
sei il centro del suo mondo, Cloud.
Lei sarà
il tuo, non dimenticare come ti senti adesso Cloud.
Perché è
solo con lei, che hai ritrovato la felicità, vero?
Fine
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Eccomi
qua, con una nuova ficcina dedicata a Cloud e Aerith ^___^
Spero vi
sia piaciuta.
Questo è
un mio piccolo regalo per Lixi, che mi ha dato l’ispirazione con una delle sue
traduzioni *__* ti ringrazio tanto, e spero davvero che ti sia piaciuta seppur
è piccola piccola...
Bene
adesso vado, un bacino a tutti ^^ aspetto numerose e
numerose recensioni ( seeee aspetta e speraaa Nd. una delle mia multiple
personalità, quella cinica )
Baci ^o^
Selhin