La Stella Polare è svanita
La Stella Polare è svanita
e nel buio, io mi sento smarrita.
Eppure, in questa notte vorticosa,
una mano sfiora la mia, affettuosa.
Melanconica, l'anima mia duole:
sono come Clizia senza il suo sole.
Con gli asfodeli, del vuoto io parlo.
La serenità, divorata come legno dal tarlo.
È facile levitare tra sogni e ricordi,
i rumori del mondo giungono pallidi e sordi.
Nessuna forza mi costringe nei confini,
ma tu non m'abbandoni, ti avvicini.
Sei la corda che mi lega al vero
e la bussola che mi guida nel nero.
Mi canti le gioie del divenire,
supplicandomi: «Anche tu, non svanire!».