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Autore: Cap_Kela    07/04/2009    2 recensioni
"Tre persone posso mantenere un segreto come tale solo se due di esse sono morte!" -Ay-
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Farida

-Ho ucciso Tutankhamon-

Dedicata all’uomo della mia vita che da 9 anni amo con tutto il cuore.

Ti amo!

Tua Hyam

3332 anni dalla morte del faraone fanciullo. 

87 anni dal suo ritorno alla luce,  tra le macerie del mausoleo di Ramses IV. 

La scienza nonostante le sue sofisticatissime tecnologie non sa ancora stabilire con esattezza la causa della sua morte.

"Si sa solo che è morto"

 -Howard Carter-

Morì davvero per cause naturali? O  chi fu il suo assassino? 

Chiunque si fosse macchiato del delitto, questo segreto sarà morto con lui, 

…e se invece non fosse così?

 

Capitolo 1: Paura e Delirio.

 

 

Museo egizio di Qasr el-Nil, Cairo. Ore 02.47

 

Il ronzio della ricetrasmittente accesa risvegliò il pigro guardiano notturno Billy Barvey, appisolato da poco sul sedile della sua poltrona, sprofondata nella forma arcuata del suo ingombrante didietro:

-Hey, Billy. Sveglia, Bill!-

-Eh, c-cosa?- bofonchiò questo, sollevando lo schienale su cui si era poco prima abbandonato al morto sole Thot (Dio della Notte nDa).

-Alza quel culo lardoso e vieni qui! Sam crede ancora negli spiriti- ridacchiò il collega dall’altro capo dell’apparecchio.

-Cos’hai contro il mio culo lardoso? Tutto merito di mia moglie, è un’ottima cuoca sai!- si difese premendo il tasto che avvia la comunicazione in tono impastato, sfregandosi animatamente le palpebre gonfie di sonno.

-Sì, come ti pare, ma raggiungici subito al primo piano nel salone 7, stanotte ce ne saranno delle belle! Chiudo- interruppe la conversazione, smorzando altre risa elettrizzate.

Tra numerosi sbuffi svogliati, Barley finalmente si sollevò dalla sua comoda postazione, lasciando incustodita la sede di controllo di sicurezza del museo.

Quel palazzo in cui passeggiava assonnato, vecchio appena di 107 anni, anche durante la notte esercitava sui suoi rari spettatori un fascino maestoso, tale da lasciare senza fiato anche il robusto custode tutto d’un pezzo di origini inglesi.

Borbottò come una teiera tutto il tempo, mentre l’ascensore di servizio lo sollevava fino all’area 5, nei piani superiori. A volte rimpiangeva di aver scelto proprio quel lavoro, era piuttosto frustrante e noioso, ma poi nella sua mente riaffiorava l’immagine della sua Zaira, l’ottima cuoca, e nulla pareva più conveniente di trascorrere maggior tempo con l’amata mogliettina.

La rampa dell’ascensore lo condusse al decimo salone, via diretta al ritrovo prefissato con gli amici.

Mentre il suo passo stanco si allargava echeggiando tra quelle alte pareti vuote, intorno a lui permanevano immobili, spiccando dalle tenebre decine di statue, effigi dorati, corredo, monili reali, arredo prezioso, papiri, cantiche… Espressioni a noi oltremodo estranee, rubate ai sacri testi di un popolo remoto, ma soprattutto di un giovane Re morto troppo presto anche solo per assaporare quella vita.

Gli sghignazzamenti liberati da Husam Ed Din, il suo precedente interlocutore, lo guidarono fino alla settima sala, dove Barley ritrovò il collega piegato in due dalle risate che si reggeva a stento in piedi, mentre il compare Samir tremava fino alla punta dei piedi, rannicchiato come un gatto nel buio, ai piedi di granito d’un simulacro.

-Bene bene, cosa abbiamo qui?- disse Bill in cadenza annoiata, accendendo la torcia elettrica per illuminare più distintamente quei due burloni. Episodi del genere si verificavano di media 2 volte alla settimana e ormai non reggeva più quel gioco, si era fatto sfinente.

-Sam, si tratta di lui- apostrofò indicando il terzo custode impaurito, ancora frignante in un angolo.

-Come al solito- concluse sconsolato andando in soccorso dell’amico, porgendogli una mano tesa per farlo rialzare.

-G…G…g-g-g-rRra-zie Bill!- replicò il fifone, aggravato dalla balbuzia. Un giovane d’aspetto sano, nonostante le lunghe gambe sottili quanto steli di lino, ma facilmente impressionabile e per questo bersaglio primo di Husam Ed Din per ammazzare il tempo.

-Perché quell’idiota ride tanto?- chiese riferito all’accanito buontempone.

-Mi trovavo nella 17 do-o-o-o… dove c’è il Nuovo Regno. Vagavo un po’, come mia abitudine fin qua…a-ando non mi è caduta la torcia a terra e mi son subito chinato a raccoglierla: dapprima ho creduto in un riflesso, un brutto scherzo della vista o di Husam Ed Din, ma p-o-o-oiiii…- rabbrividì ancora scosso.

-Poi cosa, che è successo?- insisté impaziente.

-Sì si, digli chi hai visto- continuò imperterrito a sghignazzare reggendosi la pancia con le mani.

-Husam Ed Din si trovava nella sala 45, dalla parte opposta del piano, era impossibile che fosse lui!-

-E allora?!- esortò sfiancato.

-Ho visto l’ombra di Kaaper (sacerdote-lettore appartenuto alla V dinastia nDa) aggirarsi per le mura del museo!- disse infine con occhi spiritati, volti al nulla.

L’ennesimo scoppio di risa da parte del guardiano più beffeggiatore colmò quel silenzio quasi sacro.

-Ma l’hai sentito? Esiste al mondo cosa più spassosa di questa? Kaaper che si aggira per questo museo!- incalzò soffocando le parole in altre incontrollabili risa.

Bill non diede alcun peso a quello stolto burlone, lo fissò per un po’ scuotendo il capo.

-Io ti credo Samir!- ammise con un sorriso rincuorante appoggiando l’amico, vittima di tremori quasi febbrili.

-Che?- sbottò l’altro smettendo improvvisamente di ridere, riportando i suoi tratti aguzzi e marcati alla smorfia seria di sempre.

-Secondo me ha ragione, lo dicono tutti che di notte nei musei la storia prende vita!- sostenne fermo.

-V…v…v…v-v-v…Visto?!- schernì colui che fin a quel momento aveva fatto lo stesso nei suoi riguardi.

-Sì, lo vedo ogni notte Ben Stiller che corre da queste parti rincorso da uno scheletro di tirannosauro Rex, fammi il favore Billy! Vedi troppi film tu, sono tutte balle- ammise conciso il più scherzoso del trio mutando d’umore. -Qui è pieno di statue, sarà stata la proiezione una di queste- si intestardì indicando le massicce presenze alle loro spalle.

-Dico solo che è dei vivi che devi aver paura Samir, non dei morti!- rassicurò Bill.

-T…t-t-t…Ti posso provare che non sto mentendo!- predispose infervorato facendosi contro al socio.

-Non ti scaldare inutilmente Sam!- consigliò il mattacchione senza celare uno sguardo di sfida.

-Posso farlo! Billy è l’ad-d-detto alla vigilanza video, le telecamere di sicurezza proveranno che ho ragione!-

 

Museo egizio di Qasr el-Nil, Cairo. Ore 03.17

 

 

L’occhio indiscreto delle telecamere a circuito chiuso è infallibile a saputa di tutti, di tutti i mortali.

Cosa accade quando registrano qualcosa d’immortale?

Il trio dei guardiani notturni si riunì intrigato attorno al complicato sistema di telecamere, “armati” di bevande calde, ad esclusione di Husam Ed Din, pronto a scoppiare in un’altra fragorosa risata non’appena nel video fosse apparsa l’ombra di qualche “spaventoso” estintore alle spalle del melenso Samir.

Il tecnico per metà inglese diede un’occhiata distratta al quadrante dell’orologio, così d’avere un’idea approssimativa dell’ora in cui avvenne la svista, portò i nastri di registrazione indietro di circa un quarto d’ora e si rilassò sullo schienale della sua cara poltrona su cui prestava servizio ormai da 18 anni.

Gli occhi dei tre schizzarono su ognuno dei 25 schermi alla ricerca di qualche movimento, dopo 2 minuti di trepidante attesa la sagoma tremolante di Sam passò fulminea tra gli anditi vuoti del primo piano, preceduta da un cono di luce oscillante. Era così buffo e tenero nella sua camminata inquieta che a tutti e tre sfuggì almeno un sorriso, persino una risatina nervosa da parte dello stesso protagonista.

-Vedi Kaaper da qualche parte per caso?!- disse istrionico Husam Ed Din.

-A-a-a-aSsSpet-ta e vedrai, non siamo a-a-ancora arrivati a quel punto!- replicò fiducioso senza mai distaccare gli occhi dallo schermo.

Altri istanti tesi di silenzio, la registrazione testimoniava il modo indiscutibile che Samir pochi minuti fa si trovava nel salone 17, proprio come dichiarava: lo videro piroettare attorno ad un obelisco, per poco non inciampò in una scrivania espositiva dov’eran riposti i resti di alcuni abiti da lavoro ridotti a brandelli, avanzò sollevato verso una vetrina di corredo per riti sacri dove si rifletté per aggiustare il colletto della divisa, suscitando gli accorgimenti dei colleghi:

-Non ti fare troppo bello per noi Sam, o farai ingelosire la tua ragazza!- civettò il solito simpaticone.

-I-i-i-i…io non ho la ragazza…- ammise quello, piuttosto affranto, incurvando le spalle in avanti esibendo una smorfia triste.

Billy allungò un braccio per conferirgli una pacca sulla spalla consolatrice, stava per dire qualcosa quando un movimento improvviso nella schermata rapì la sua attenzione, un lieve spostamento, ma un bersaglio semplice da individuare per l’esperto guardiano.

Pigiò il tasto “REW” della sua tastiera di comando, e si protese fin quasi a premere la punta del naso a patata sul monitor: pareva una polvere nera, o piuttosto sabbia, aveva una grana troppo grande per essere semplice polvere;apparve sul pavimento della 17 e come mossa da una folata di vento si mosse in gran massa fino alla numero 7.

Barlvey riavvolse il nastro nuovamente per controllare che nessuna delle finestre del palazzo fosse rimasta aperta, era come pensava: tutto serrato a chiave.

-Ragazzi…- li richiamò scosceso -…guardate qui…-

I tre guardiani notturni si accostarono ad un palmo dalla schermata: quella stranissima povere percorse di nuovo il salone dedicato al Nuovo Regno, superò rapidissima l’Età Tarda e finì per la seconda volta al cospetto del tesoro più prezioso di tutto il museo.

Ci fu un sobbalzo da parte di tutti e tre, il cuore andò loro in gola, ma auspicarono nell’autocontrollo. Bill e Sam s’allarmarono seriamente, Husam Ed Din era ancora persuaso che si trattasse di uno scherzo dell’assopimento. Quel giullare ne fu certo finché la massa di sabbia corvina non si innalzò questa volta verso il cielo e prese le sembianze di un uomo. A quel punto la sede di controllo di sicurezza si caricò di panico, incredulità e spavento.

-Co-co-co-COS’E?- tartagliò Samir in preda al panico.

-Non so neanch’io…-ammise turbato lo stesso esperto di quei complessi aggeggi.

Husam Ed Din scattò in piedi impugnando la sua torcia, non fu chiaro se per lo sgomento o con l’intenzione d’intervenire all’istante recandosi di persona nel settimo salone.

-Aspetta, non andare da solo!- convenì Bill.

Il guardiano-tecnico si affidò alla calma e ripremette “PLAY” per visionare il continuo, doveva sapere se stava impazzendo o meno: nello schermo 15 Samir di passaggio nell’area 6 fece cadere a terra la sua unica fonte di luce in quell’avvolgente buio, poco più in là, alle sue spalle la sagoma mosse un passo, ma non verso di lui, pareva diretto ad una bacheca cubica al centro della sala.

Husam Ed Dim bestemmiò qualcosa sottovoce domandandosi a cosa fosse diretta.

-Sembra verso la maschera funeraria di Tutankhamon- osservò Barley.

-G-g-g-geeente, se sopravvivo a questa notte chiedo le dimissioni!- dichiarò Sam singhiozzando, era di nuovo raggomitolato sedile, sudava freddo, tremava e si copriva il volto per non guardare.

-Finiscila!- tuonò Bill, e il sistema di telecamere di sicurezza parve a sua volta ascoltarlo, infatti si disattivò in quell’istante e il 25 schermi divennero una distesa frammentata di disturbi grigi ed irritanti.

-Che cazzo succede Billy? Rimetti tutto a posto, dobbiamo scovare quel figlio di puttana se non vogliamo altre complicazioni!- gracchiò Husam Ed Dim.

-Ci sto provando- replicò agitato premendo tutte le possibili combinazioni di tasti per riattivare il sistema.

-Moriremo, moriremo tutti!- presagì il meno ottimista del terzetto, già inginocchiato a terra supplicando Dio di salvezza.

-Non rompere le palle Samir, ci manca solo di coinvolgere Dio, lascialo fuori da questa storia!- rimproverò l’unico che poteva sistemare quel filmato.

Dopo aver tamburellato su una miriade di tasti senza ottenere risultati, dallo schermo 15 si liberò un flebile Ssssstz,  poi il nulla.

Quei 13 min di registrazione che testimoniavano quella stranissima presenza tra le mura del museo erano andati in fumo.

 

 

  

Se fin ora non vi siete ancora addormentati…

Benvenuti fin qui! =D

Salve! Questa è la prima FF storica che scrivo, vi avverto. Adoro la storia alla follia anche se non ne so molto, mi piacerebbe più di ogni altra cosa essere come Ben Gates (quello del film “Il mistero dei templari” per intenderci) che qualsiasi cosa vede ne sa più della storia stessa XD Però quella è finzione -.- Perciò se c’è qualche errore o Orrore cm dico io, non dovete fare altro che farmelo notare ;)

Si tratta di un’idea un po’ pazzoide (come la sottoscritta) che sto confabulando da giorni e finché non me ne libero diventa un vero e proprio tormento ^^’

Tratta di un mistero che ne la storia ne la scienza è mai riuscito a spiegare se non con tante ipotesi: la morte di Tutankhamon, il faraone fanciullo. Io ne ho un’idea mia e sarà la seguente, ma tutto ciò l’ho mescolato quasi ad un giallo che va risolto, un po’ d fantasy, avventura e tutto quello che so riguardo a questa vicenda che mi appassiona da sempre =)

Spero di non aver scritto qualcosa di così pessimo come penso io, ma ditemi tutto quello che ne pensate se vi va, siate cattivi, ne ho bisogno!!!

Questa prima parte è solo una sorta di prologo, perdonate il linguaggio ma sono tra uomini ^^’ è tutto ancora da sviluppare e avviso che non credo aggiornerò prestissimo anche perché sono immersa in una rete di mille altre complicazioni -.-

Intanto ringrazio infinitamente chiunque la leggerà, le darà un’occhiata, storcerà il naso leggendola, le darà una sbirciatinainaina, si addormenterà alla prima riga (LOL) anche alla seconda, a chi chiuderà la pagina per la disperazione, chi leggerà anche solo il titolo, chi mi prenderà per pazza ancora di più e chi avrà l’immensa pazienza e coraggio di recensirla XD Sarò lietissima di rispondervi nel prossimo capitolo ^^

GRAZIE in anticipo davvero a tuuuuuuutti per questa possibilità! =D

 

-Hyam-

 

   
 
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