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Autore: Haley_V    01/05/2016    4 recensioni
"Se non l'avessi mai incontrata, il mio viaggio sarebbe stato diverso. Avrei tracciato altre rotte, un'altra via che mi avrebbe portato chissà dove. Avrei avuto avventure diverse, avrei continuato la mia strada, da solo. Ed ora non sarei qui."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Piccola nota: Se vi chiedete da dove mi sia venuta l'ispirazione, è stato merito di questo bellissimo video, che vi invito a guardare, magari prima di leggere la mia storia :)
[Ho dimenticato di postare il link, in ogni caso si chiama "Emma and Hook-If i never knew you" ed è di CaptainSwanHook :)]

Nel frattempo, buona lettura!













" Hai passato un anno a cercarmi mentre trovavi un modo per arrivare a New York, a cos' hai pensato tutto quel tempo?"

Scherzò una volta, Emma, mentre erano abbracciati a letto una sera. Killian sorrise, e la baciò leggero sulle labbra. "Te l'ho detto allora, tesoro. Non c'era altri nei miei pensieri che te." Ed Emma volle farsi bastare quella risposta così scontatamente romantica, e per quella volta desistette, anche se dentro di lei era genuinamente curiosa. Sorrise, inebetita, e lo baciò più a fondo.


Passò tanto tempo da allora, e successero tante cose da quando il pirata aveva scambiato la sua amata nave per poter arrivare da lei. Emma era da sola nella loro camera da letto, alla ricerca di chissà quale maglione da portare a sua madre, quando sotto al letto notò una scatola. Al suo interno, trovò un vecchio diario che riconobbe come di Killian. Pensò se dovesse leggerlo, se fosse giusto mettere il naso nei suoi affari personali. Magari era qualcosa che voleva restasse un segreto. Indugiò a lungo sulla copertina logora che rigirava esitante tra le mani, quando per sbaglio lo aprì, scorgendo la prima pagina.

"Oh dai, una piccola occhiata non farà male a nessuno."

Emma.

C'era scritto il suo nome, e nient'altro, proprio al centro della pagina. Una calligrafia leggera, elegante, che riconobbe subito come quella del suo amato. Respirando a fondo, girò lentamente la prima pagina per scorgerne delle altre, e arrendendosi alla curiosità, cominciò a leggere.

"Giorno 1.

Sono in viaggio sulla mia nave, la mia amata  Jolly Roger, dopo essere riuscito a fuggire dalla nube che ha avvolto tutta la città di Storybrooke. Tutti i suoi abitanti sono scomparsi, facendo ritorno nella Foresta Incantata, ma io, mosso da ardente intrapendenza, ho deciso di invertire la mia rotta. Non potevo tornare in quel luogo sapendo che Emma, la mia adorata Emma, era da sola chissà dove con suo il giovane Henry.
"

Emma sorrise, intenerita, e affascinata da quel lato da poeta d'altri tempi che l'aveva sempre tanto colpita di lui. Ridacchiò, e proseguì:

"L'ho vista partire lontano nella sua macchina gialla, dopo aver detto a tutti addio . Avrei tanto voluto dirle quello che provavo per lei, che non l'avrei voluta vedere partire, che avrei preferito seguirla che tornare ad essere solo, ma non l'ho fatto. Non l'ho fatto per rispetto di Baelfire, che dopotutto ho sempre cresciuto. E come ho detto a lei, una volta, preferisco sia lei a decidere di stare con me. Perchè sia lei a volerlo, non per uno dei miei vili trucchetti usati per sedurla. Swan non è come le altre donne, e non merita lo stesso trattamento che, in passato, ho dato ad altre."

Una parte di lei si sentiva tremendamente in colpa per aver aperto quel diario. L'altra parte, però, gongolava al pensiero di quanto avrebbe potuto prenderlo in giro per molto, molto tempo. Anche se, in cuor suo, provava un'emozione indescrivibile nel sapere quello che Killian aveva provato per lei,  molto prima che anche lei si rendesse conto che tra loro due avrebbe potuto esserci qualcosa di più che "un bacio e basta."
Un rumore, proveniente dal piano di sotto, interruppe bruscamente la sua lettura. Chiuse il diario, e lo rimise al suo posto.




Il pensiero di quelle pagine la attanagliò per tutta la sera. E così, nonostante i sensi di colpa, ogni volta che sapeva di non essere vista dal pirata, correva silenziosa verso quello scrigno e riapriva quel tesoro, assaporandone ogni parola, cercando di immaginare il suo Killian scriverle, appoggiato con la schiena alle pareti della Jolly Roger.

"Giorno 10.

Non so dire con esattezza da quant'è che sto navigando, ne saprei dire con esattezza dove sto andando. So soltanto  che per trovarla ho bisogno di un fagiolo magico che apra un portale che io possa attraversare. Ma dove trovarlo? Un oggetto così raro mi costerà di sicuro un prezzo altrettanto caro.
Ma non è questo che mi preoccupa, se vuoldire tornare da lei.
"

Emma sorrise. Si sentiva una ragazzina.

"Quando chiudo gli occhi, vedo lei. I suoi occhi verdi, che mi ricordano tanto il colore del mare nei giorni di sole, nei punti dove gli scogli separano un'onda dall'altra e la sabbia crea rive più basse delle altre. Vedo il suo viso e sorrido, e mi sento un po' più coraggioso di prima, e determinato a trovarla.
La mia unica paura, è sapere che lei non ricorda alcunchè di chi io sia.
"

"Oh Killian..." Si ritrovò a sospirare.
Una sera, fu così ardita da aprire quelle vecchie pagine in una notte di insonnia, rifugiata nel davanzale della grande finestra della loro camera da letto e illuminata solo dalla luce della luna, mentre il pirata dormiva accanto a lei.

"Giorno 20.

Sono riuscito a trovare ciò che mi serviva. E, come avevo sospettato in principio, il prezzo da pagare per poter proseguire il mio viaggio si è rivelato molto alto. Ma non sono pentito di ciò che ho fatto, la mia partenza è stata rivolta dall'inizio soltanto a trovare Emma e riportarla a casa.
... Casa. Erano anni che sentivo di non averne una al di fuori della mia nave. Ma da quando l'ho incontrata, da quando i miei occhi hanno visto quelli di Emma Swan, la mia casa è diventato il suo viso, i suoi occhi, il suo sorriso e la mano che desidero ardentemente intrecciare con l'unica buona che mi è rimasta.
"

"Swan, sei di sopra?"
Emma chiuse di colpo il diario. "Killian? Che c'è?"
"Volevo solo dirti che sto uscendo, Belle ha bisogno del mio aiuto con una questione in biblioteca. Ti dispiace?"
"Non c'è problema, vai pure. Ci vediamo stasera!"
"... Okay! A stasera, tesoro!"

Aspettò di sentire il rumore della porta  che si chiudeva, poi finalmente riaprì a dove era arrivata. Tirò un profondo sospiro, e ricominciò a leggere:

"  Se non l'avessi mai incontrata, forse ora non sarei qui. Non so per quanto ho vagato, in questa foresta sconosciuta, non so da quanto sono in piedi. Non ho più la mia Jolly Roger, l'ho scambiata in cambio del fagiolo. Chi me l'ha reso mi ha assicurato che una volta trovato il giusto punto dove lanciarlo, mi avrebbe portato dritto da lei.
Se non l'avessi mai incontrata, forse ora avrei ancora la mia nave. Se, anni addietro, non avessi avuto a che fare con la Regina di Cuori, non mi sarei ritrovato a lavorare per lei, e la mia nave non avrebbe mai lambito il porto di Storybrooke.  In momenti come questi un pirata sente le forze venir meno; una volta a metà del viaggio, la propria mente incomincia a porre strani quesiti, dubbi, incertezze. Il non sapere quanto ancora manchi per arrivare alla meta mette in dubbio che ci si possa mai arrivare. E io sono in quella fase, mentre aggiorno il mio diario, unica cosa rimastami della mia amata nave.
Se non l'avessi incontrata, non avrei mai attraversato un portale, e ora non sarei qui. Ma-
"

"Swan?"
Emma sussultò; era così assorta nella lettura che questa volta, non si era affatto resa conto che Killian era entrato in camera e l'aveva osservata per tutto il tempo.

"Che fai?"
"Killian! I-io..."
"Ma... è il mio diario quello?"
"Io... si. Killian, ascolta, io non -"
"Dove l'hai trovato?"
Non sembrava arrabbiato. Solo... sopreso, forse, Emma avrebbe giurato persino nel panico. Sospirò, tesa:

"... Sotto il letto. Ti assicuro che non volevo leggerlo. Ma... mi sono appassionata..." mormorò, mentre la voce affievoliva in un sussurro. Ripensò subito a quello che stava leggendo, ed improvvisamente, non seppe dire come, sentì un grosso peso sullo stomaco.

"Perchè piangi, tesoro?"
Emma si sfiorò la pelle, tastando dell'umido sotto i suoi occhi. Non si era accorta di aver cominciato a piangere. Senza dire nulla, alzò lo sguardo su Killian per poi riabbassarlo su quello che stava leggendo solo poco prima. Il pirata la osservò, poi si chinò leggermente verso di lei. "Posso?"

Gli porse il diario. Killian sfogliò le pagine, fino ad arrivare al punto dove presumibilmente Emma doveva essere arrivata. "Vedo che la tua lettura è proseguita piuttosto a lungo. Chissà come ho fatto a non accorgermene... Sei davvero un'astuto pirata, Swan, l'ho sempre sostenuto. Dove sei arrivata?"

"... Hai dato via la Jolly Roger in cambio di un fagiolo magico che ti avesse far potuto attraversare un portale per il mondo reale. E... ti stai chiedendo cosa sarebbe accaduto se non... "
"Mh?"
"Se non mi avessi mai incontrata."

Killian rimase per un po' a bocca aperta. Senza dire nulla, scorse alcune righe del diario per ritrovare il punto lasciato in sospeso. Annuì. "Mh... Si. Dico proprio così." Emma chinò il capo, spiandolo di tanto in tanto con la coda dell'occhio.

"Se non l'avessi mai incontrata, il mio viaggio sarebbe stato diverso. Avrei tracciato altre rotte, un'altra via che mi avrebbe portato chissà dove. Avrei avuto avventure diverse, avrei continuato la mia strada, da solo. Ed ora non sarei qui.

Ma proprio per questo, avrei rinunciato a perdermi in quel mare di verde che sono i suoi occhi. Se non l'avessi mai incontrata, avrei rinunciato a riscoprire cosa fosse l'amore, pensando di potermi accontentare di un incontro fugace con una sconosciuta del porto successivo. Se non l'avessi mai incontrata, avrei passato la mia vita a crogiolarmi in quell'abisso di illusione dove ottenevo la mia vendetta, una vendetta che grazie a lei, ho cominciato a dimenticare. Se non l'avessi mai incontrata, avrei continuato a navigare, perso per sempre in un mare troppo grande."

Emma non smise di fissarlo, nello stesso modo quando le aveva detto che lei era il suo lieto fine. Sbattè impercettibilmente le palpebre, scacciando un paio di lacrime. Killian chiuse il diario, accennando un sorriso al ricordo di quelle pagine,  perfettamente cosciente di cosa avesse scritto. Sollevò lo sguardo verso la sua amata, con un piccolo ghigno stampato sulla faccia. "Ora sai cosa ho fatto nell'attesa di trovarti."

Emma ridacchiò, trattenendo a malapena un piccolo singhiozzo. "Sono felice di sapere che ti tenevi occupato."
"Se non fosse per la situazione avrei potuto prenderlo come un doppio senso, Swan"

Emma fece per spingerlo via, anche se per lo stato emotivo in cui versava, si trattò più di una mano che gli sfiorava il braccio, come per accarezzarlo. Si rannicchiò nella poltrona, cercando di asciugarsi alla ben'emeglio gli occhi. Killian sorrise, accovacciandosi piano accanto a lei. "E aggiungerei, arrivati ad oggi," cominciò, accarezzandola, "che se non l'avessi mai conosciuta, e non avessi mai conosciuto quest'amore, non avrei mai scoperto quanto la vita potesse essere preziosa. Aye, amore, trecento anni di vita non sono bastati a farmi apprezzare quello che avevo. Non finchè non ho incontrato te. Anche se sei una grande ficcanaso." rise.

"Ti amo, Killian" piagnucolò, allungando le braccia verso di lui e rifugiandosi nel suo abbraccio.
"Anche io ti amo." Sorrise, beato, nel suo abbraccio, al solo ricordo di quanto avesse agognato, mentre navigava con la sola compagnia della Jolly Roger, che la sua Swan gli rivolgesse parole del genere. E a quanto facilmente, ad oggi, le avesse tutte per se, come il tesoro più grade da tenere al sicuro.

"Se non ti avessi mai conosciuto non avrei mai imparato a navigare." Mormorò Emma, le braccia intrecciate attorno a lui.
"Invece grazie a me sei un perfetto pirata ora. Dopo di me, ovviamente."
"Ovviamente." Gli sorrise. "Killian... scusami se ho letto il tuo diario senza dirtelo. Non avrei dovuto frugare tra le tue cose."

"Va tutto bene, tesoro... non sono arrabbiato. Probabilmente se me lo avessi chiesto te lo avrei letto io volentieri." Sorrise, alzando un sopracciglio.

"... Davvero?"
"... No." Ridacchiò. "Considerando che ci sono annotati episodi piuttosto... privati, sarebbe stato abbastanza imbarazzante."
"... Ma ora mi hai reso anora più curiosa di scoprirli!" Scherzò, maliziosa.
Killian la guardò, eloquente. 

"In ogni caso... non ti avrei nascosto niente: come vedi, era vero, non pensavo ad altri che a te."
"Lo so." Sorrise Emma. "Non ne ho mai dubitato."














Heylà people! Eccomi con una nuova One shot, perchè giustamente, invece di pensare a continuare le long in corso, mi viene l'ispirazione per storie nuove. Vabbè, mi amate lo stesso (vero?)! Che dire, non che questa os mi convinca granchè, più che altro non mi piace il finale... inialmente avevo l'intento di farne una smut, perchè  è TROPPO che non scrivo smut, ma... la verità è che io sono tipo da romanticherie, perchè amo le romanticherie, non ci posso fare niente. Sono una sdolcinata. In ogni caso.
Questi due li amo sempre di più e poche volte ho shippato una coppia così. Mi faranno morire, me lo sento. Spero che la storia vi sia piaciuta come è piaciuto a me immaginarla (non so poi come sia riuscita a renderla, questo dovete dirmelo voi), se vi va lasciatemi una recensione, e niente, a presto, si spera con gli aggiornamenti delle long!
xx
Haley.
<3

 
  
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