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Autore: Manga_9000    05/05/2016    6 recensioni
"Il nero assoluto circondava la ragazza dal maglione viola e la bambina dalla maglia verde, quest'ultima parlò per prima.
-Quindi sei tornata. Fammi indovinare: lo rivuoi indietro vero? Mmh... infondo tu hai ancora qualcosa che mi interessa. Forse potremmo scendere a compromessi.
Che ne dici?-
La ragazza alla quale la piccola si riferiva, guardando il vuoto che la circondava, decise di accettare.
-Perfetto, allora ... dammi la tua anima.-
Trasalì, la bambina davanti a lei aveva giocato bene le sue carte e ora aveva raggiunto l'obbiettivo che si era prefissata fin dall'inizio, non c'era scelta se voleva rivedere i suoi più cari amici. Poggiò le mani sul petto fin quando un cuoricino tutto rosso le si illuminò, lo fece volare fino al suo nuovo proprietario con fare incerto.
La piccola lo afferrò con avidità, i suoi occhi divennero completamente neri e uno strano liquido dello stesso colore cominciò a colarle dalle orbite.
Rise soddisfatta.
-Bene, divertiti Frisk.-"
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alphys, Chara, Frisk, Sans
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Soulless Run

Il nero assoluto circondava la ragazza dal maglione viola e la bambina dalla maglia verde, quest'ultima parlò per prima.

-Quindi sei tornata. Fammi indovinare: lo rivuoi indietro vero? Mmh... infondo tu hai ancora qualcosa che mi interessa. Forse potremmo scendere a compromessi.
Che ne dici?
-
La ragazza alla quale la piccola si riferiva, guardando il vuoto che la circondava, decise di accettare.
-Perfetto, allora ... dammi la tua anima.-
Trasalì, la bambina davanti a lei aveva giocato bene le sue carte e ora aveva raggiunto l'obbiettivo che si era prefissata fin dall'inizio, non c'era scelta se voleva rivedere i suoi più cari amici. Poggiò le mani sul petto fin quando un cuoricino tutto rosso le si illuminò, lo fece volare fino al suo nuovo proprietario con fare incerto.
La piccola lo afferrò con avidità, i suoi occhi divennero completamente neri e uno strano liquido dello stesso colore cominciò a colarle dalle orbite.
Rise soddisfatta.
-Bene, divertiti Frisk.-



La ragazzina dai capelli castani aprì gli occhi, sopra di lei, un'enorme voragine dalla quale ricordava di essere caduta.
Si mise a sedere sul prato di fiori gialli ancora confusa sull'accaduto. Era successo davvero o aveva solamente resettato?
Era davvero tornato tutto alla normalità?
Fece comparire la barra dei suoi valori "Frisk LV1 HP 20/20" il suo livello di violenza era ad uno, era tornata finalmente. Si alzò con grande gioia pronta a ricominciare la sua nuova avventura, stavolta non avrebbe causato guai.
Oltrepassò la prima arcata e davanti a lei comparve il solito fiorellino giallo.
-Howdy! Sono Flowey, Flowey il fiore! Devi essere nuova quaggiù, lascia che ti spieghi come vanno le cose qui.-
Senza neanche lasciarla parlare entrò in modalità combattimento seguendo il suo solito copione. Ma qualcosa lo lasciò perplesso.
-Questa è la tua... anima? Dov'è la tua anima?-
La ragazzina confusa guardò in basso cercando di indicare il luogo in cui sarebbe dovuto essere il suo piccolo cuoricino ma non c'era.
Al suo posto una voragine della stessa forma, completamente vuota, che sembrava comparire solo in modalità battaglia.
-Un umano senza anima? Ma allora deve essere successo già qualcosa, in tal caso ricorda... qui è uccidere o essere uccisi e tu hai preso parte a quest'ultimo.-
Una risata agghiacciante uscì da quel fiorellino, dopo di che scomparve nel terreno.

La povera Frisk rimase immobile mentre la voragine sul suo petto spariva.

L'anima doveva essere l'essenza di ogni creatura, la loro esistenza, senza di essa nessuno poteva vivere. Eppure lei era lì ma cosa le sarebbe successo se avesse perso dei punti vita?

Mentre Toriel si avvicinava da lontano per controllare che nessun umano fosse caduto, la bruna scappò via, dritta fuori le rovine, doveva chiedere aiuto alla scienziata reale, Alphys, solo lei poteva darle delle informazioni in più.



Il vento soffiava forte e gelido scagliandosi contro il suo viso, strano ma le sembrava più freddo delle altre volte,anzi, la foresta sembrava più fredda delle altre volte. I brividi le percorrevano la schiena mentre tentava di riscaldarsi le mani portandole alla bocca.

-Umano...- udì una voce molto familiare dietro di lei, Sans. Si girò guardando in faccia il suo rivale per eccellenza nella precedente linea temporale, il suo sorriso era largo come al solito.

-... ci conosciamo?- Domandò lui. Poi il suo sguardo divenne pensieroso, forse stava scavando nei suoi ricordi alla ricerca d una risposta alla sua stessa domanda.

Dopo pochi secondi di silenzio, il mostro indietreggiò.

-Tu... sporca assassina.- L'occhio sinistro immediatamente gli si illuminò di una luce azzurra intensa mentre l'altro si spense completamente lasciando il vuoto totale nell'orbita.

La ragazza non poté far altro che fare qualche passo indietro supplicando il mostro.

-Sans... ti prego!-

Lo scheletro alzò la mano sinistra per prendere il controllo dell'anima dell'umana ma fallì con sua grande sorpresa.

-Dov'è la tua anima?-

-L'ho... venduta.-

L'orbita si spense, l'espressione del mostro cambiò di nuovo diventando meno ostile.

-A chi?-

-Chara... l'umana defunta.-

-Umana defunta? E perchè mai l'avresti venduta?-

-E' una storia lunga, aveva distrutto il mondo e le ho dato la mia anima per rigenerarlo. Per... rivedervi tutti.-
La ragazza abbassò lo sguardo.

-Mi dispiace per quanto successo ma non ero io a controllarmi, era lei.-

Sans chiuse gli occhi cercando di scacciare tutti i suoi precedenti ricordi dalla mente, tanto dolorosi quanto odiosi, e concentrarsi sul presente, quando li riaprì notò qualcosa di strano osservando la ragazza.

-Ehm... Frisk, la tua mano è sempre stata così...?-

-Così come Sans?- Chiese alzando la mano destra.
Le punte delle sue dita erano completamente scomparse mentre il resto della mano glitchava sempre più insistentemente dal palmo fino all'estremità,smaterializzandosi e rimaterializzandosi in tanti piccoli pixel.

Sbiancò alla vista di quello spettacolo.

-Cosa sta succedendo?!-

Lo scheletro le si avvicinò afferrandole il braccio per osservare il fenomeno più da vicino e analizzarlo.

-Credo che senza un'anima tu non possa vivere a lungo qui, sei destinata a sparire.- Spiegò con tono di sufficienza, quasi non sembrava lui.

La ragazza non parlò per un po' mentre l'altro continuava a maneggiare il suo arto tentando di capire l'accaduto. Poi finalmente mise insieme i pensieri.

-Alphys... ho bisogno di correre da Alphys!-

-Cosa? Non ha conoscenze sull'anima umana, così come tutti.-

-Ma ha conoscenze sulla determinazione e la mia anima ne era piena!-

Mentre stava per correre via Sans la trattenne interrompendola.

-Non arriverai mai in tempo alle Hotland a quel punto sarai già scomparsa.- Disse, dopo di che tirò un sospiro, quasi malinconico, come se stesse ricordando qualcosa di molto lontano.

-Vieni, conosco una scorciatoia.- Detto questo schioccò le dita.

 

Mentre aveva gli occhi ancora chiusi sentì il rumore della lava ribollire da lontano, eppure sentiva ancora freddo, quando li aprì si rese conto di trovarsi davanti il laboratorio della scienziata reale.

Lo scheletro le lasciò la mano per aprire la porta ed entrare.

-S...Sans? Sei tu?- balbettò la piccola rettile gialla interrotta nella sua maratona di Anime.

-Heya Alphys, ho portato un' ospite spero non ti dispiaccia.

Frisk entrò pian piano per paura di ritrovarsi il robot killer della scienziata davanti ma per sua fortuna non era lì.

Alphys si alzò dalla sua postazione guardando l'umana mentre si sistemava gli occhiali, sembrava intimorita.

-P...perché hai portato qui l'umana? N...non è a me che la devi consegnare ma ad Asgore.-

-Non sono qui per farmi consegnare Alphys, ma per farmi aiutare da te.- 

La poveretta abbassò lo sguardo impaurita, non aveva molta fiducia in se stessa e non voleva essere punita dalla ragazza nel caso lei non fosse stata in grado di aiutarla.

-Q...qual è il problema?-

Immediatamente Frisk alzò la mano difettosa spiegando alla scienziata tutto l'accaduto nei minimi particolari mentre lei ascoltava sempre più preoccupata capendo che l'argomento non era sua competenza.

-I...io non posso fare nulla...-

-Alphys tu puoi! La mia anima era piena di determinazione! Tu hai creato il distillato di determinazione!-

-Q...quindi in un'altra linea temporale tu hai...saputo?-

-Tutti hanno saputo, ti prego Alphys credi in te stessa io so che puoi farcela!-

La piccola rettile fece un respiro profondo e si diresse verso una grande lavagna vuota sulla quale scrisse alcuni dati e algoritmi mentre tra se e se ragionava.

-Il distillato ha avuto un pessimo effetto sui mostri... la determinazione non è stata retta dall'anima e si è sparsa per tutto il corpo sciogliendolo... se io ti somministrassi un campione che ho ancora conservato, potrebbe avere gli stessi effetti dato che la determinazione non avrebbe un posto in cui stare... potresti provare a tuo rischio... non ti assicuro nessun risultato.-

Sans scosse la testa in piena disapprovazione.

-Non avrebbe senso provare quando le possibilità che l'esperimento sia vano sono alte. A questo punto sarebbe meglio sparire che diventare un ammasso di materia gocciolante.-

Frisk abbassò lo sguardo perdendo ogni speranza, lo scheletro aveva ragione.

-P...potremmo sempre provare a...-

-...A creare un'anima umana.- la interruppe Sans.

La ragazza immediatamente alzò la testa guardando le orbite del mostro, sembrava convinto di quello che stesse dicendo.

-S...Sans è una follia! Fantascienza! Ci vorrebbero anni e anni di lavoro e un'anima vera su cui studiare per poterla ricreare...-

-Ti sbagli. Servono solo degli appunti di un vecchio scienziato.-

-I...il dottor G? S...Sans, era un pazzo.-

Le orbite dello scheletro si spensero, un'aria cupa scese su di lui.

-N o n  e r a  p a z z o.- La scienziata si ammutolì correndo nel bagno impaurita.

La ragazza si intromise nel discorso poggiandosi sulla spalla del mostro riportandolo al suo solito stato.

-Intendi... l'uomo che parla con i gesti? W.D. Gaster?-

-Lo...conosci piccola?-

-Il traghettatore me ne ha parlato e ho visto un po' di oggetti collegabili a lui nella tua stanza segreta.-

-In pratica l'hai ridotta all'osso piccola.-

Rise lievemente.

-I suoi appunti possono davvero aiutarmi Sans?-

-Se Alphys sarà in grado di costruire la sua invenzione, si al cento per cento... forse novantotto...-

-Come fai ad esserne sicuro? E' mai stato sperimentato?-

Lo scheletro si portò una mano al petto facendo comparire  su di essa un cuoricino capovolto tutto bianco.

-Beh... si.-

La ragazza osservò la piccola anima, nonostante le sue dimensioni, brillava come una stella.

-La tua anima è... artificiale?-

-Non solo la mia, anche quella di Papyrus. Sono dei prototipi. Noi siamo... una specie di esperimento se vogliamo metterla così, è una lunga storia.-

Frisk si sedette per terra invitando anche il mostro pronta ad ascoltare tutta la verità.

Lui rise accettando l'invito della ragazzina.

-Va bene, ok, ecco com'è andata. Il dottor G. venne incaricato dal re a costruire una macchina per estrarre le anime dai corpi degli umani. Ma sapendo che la regina non era contenta del trattamento che subivano, all'insaputa di tutti, volle spingersi un po' oltre.

Dopo una serie di studi e ricerche durate anni aveva tutti gli elementi necessari per provare su delle cavie la sua riproduzione dell'anima umana per controllarne le statistiche e i comportamenti.

E quali cavie migliori se non i suoi figli? Gli esperimenti andarono bene, avevamo molta determinazione e una grande potenza ma entrambi, sia io che Papyrus, mostrammo delle "complicazioni".

Lui non riusciva a sfruttare sempre a pieno la sua forza mentre io avevo un solo HP. 

Poi non so cosa sia successo, un giorno scomparve non rimanendo più nulla di suo in giro... e non lo rivedemmo più. 

Ad ogni modo Frisk, la nostra anima non è esattamente come quella di un umano, ma riesce a contenere abbastanza determinazione per permetterti di vivere qui.-

La ragazza lo osservò, sentiva degli accenni di tristezza farsi sentire dopo quello che aveva ascoltato.

-Ora capisco perché sembravi molto ferrato sull'argomento...-

-Eh già, per un po' ho fatto anche da assistente. Era noiosso...-

Mentre l'umana rideva la sua voce si distorse per un secondo lasciando lo scheletro impietrito.

Non era un buon segno, dovevano sbrigarsi e mettersi alla ricerca degli appunti dell'ex scienziato reale: il dottor Gaster.

   
 
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