Capitolo #1
Mi svegliai con il dolce odore dei pancakes di Jhonnie, il nuovo marito di mamma,  che mi fece alzare immediatamente dal letto.
Era il 7 settembre 2014, il giorno del mio sedicesimo compleanno.
Misi le mie pantofole a forma di unicorno e corsi letteralmente al piano di sotto.

-Buongiorno cara, e buon compleanno- mi accolse Jhonnie venendomi in contro e dandomi un forte abbraccio. Ricambiai sussurrando un "grazie" al suo orecchio.
Quando sciolsi l'abbraccio con il mio patrigno, venni assalita dei miei fratelli, Nash e Hayes.
-Auguri sorellina!- urlò Nash stringendomi in un caloroso abbraccio e sollevamdomi leggermente da terra.
-Grazie Nash- risi stringendolo a me e toccando di nuovo terra.
-Auguri Dak!- sorrise Hayes abbracciandomi. Hayes aveva la brutta abitudine di chiamarmi con il diminutivo del mio secondo nome, Dakota, solo per farmi innervosire. Tutti mi chiamavano con il mio primo nome, Rebecca , oppure usavano il diminutivo Reb. Tutti tranne Benjamin Hayes Grier. 
-Ti ringrazio, Ben- sorrisi trinfante. Hayes mi guardò malissimo mentre io risi andando verso il tavolo della cucina.
-Auguri Reb!- mi venne in contro la mia sorellina Skylynn abbracciandomi. La presi in braccio facendola dondolare, provocandole una risata che mi scaldò il cuore. 
Quando le feci riappoggiare i piedi a terra, andò velocemente al suo posto, dove il padre le aveva appena posato davanti un piatto di pancakes, mentre mia madre, Elizabeth, fece il suo ingresso in cucina avolta dal suo accapatoio che indossava per stare in casa.
-Auguri amore mio- disse abbracciandomi, -stai diventando una donna, la donna più bella e forte che io abbia mai conosciuto-. 
Elizabeth non era la mia vera madre. Lei e il suo ormai ex marito, considerato da me come padre, mi adottarono quando avevo all'incirca 4 anni. Amo i miei genitori e la mia famiglia come se fossero quelli biologici, mi hanno sempre dimostrato il loro amore e non gli ringrazierò mai abbastanza. 

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Facemmo colazione tutti insieme, divarando torri e torri di pancakes con burro d'arachidi e sciroppo d'acero.
-Emozionata per la festa cara?- mi chiese  Jhonnie mentre lo aiutavo a sparecchiare la tavola.
-Beh si, 16 anni non si compiono tutti i giorni. Spero andrà tutto bene- gli sorrisi.
Ci sarebbero stati tutte le persone a me care a questa festa. E non potevo essere più felice. Il cellulare attirò la mia attenzione, segno che mi fosse arrivato un messaggio. 

Da: Papà
Buon compleanno mi piccolo raggio di sole! Finalmente questi aspettati 16 anni sono arrivati, stai crescendo in fretta e non posso essere più orgoglioso della donna che sei diventata. Ti vogliamo bene. Papà e Nila.

Sorrisi alle belle parole di mio papà e della sua nuova moglie, Nila. Con lei avevo un bellissimo rapporto, riuscivamo a vederci poco per via della distanza, da un paio di anni papà lavorava come allenatore di football in Florida, così passavo con loro soprattutto le vacanze estive. 

Dopo la colazione, mi buttai con non molta leggerezza sul divano, schiacciando Hayes e Nash. 
-Ahia- disse Hayes strofinandosi il braccio che avevo colpito. Gli mandai un bacio volante facendogli girare gli occhi. Risi alla sua reazione.
-Allora stasera conoscerai i miei amici! Credimi, non vedono l'ora di conoscerti- mi disse Nash circondandomi le spalle con un braccio, attirandomi a se.
-Sono tutti maschi?- gli chiesi.
-C'è una ragazza, Mahogany. Ti piacerà, avete molto in comune. Poi per il resto siamo tutti ragazzi- disse.
-Povera ragazza, deve avere molta pazienza- commentai. 
-Beh, non hai tutti i torti- rise Nash, seguito da me e Hayes.

Restammo tutta la mattina sul divano guardando Gossip Girl e continuando a mangiare i resti della colazione fatta da Jhonnie.
-Cazzo, amo Chuck Bass- ammisi mettendo in bocca un pezzo di pancake, gurdando adorante il televisore.
-Oh ti prego, fossi in te preferire un tipo come Nate, non Chuck Puttaniere Bass- disse Hayes, -ma io prendo molto volentieri quell'acida di Blair, non si discute- continuò. Lo guardai male e gli diedi uno schiaffetto sulla nuca.
-Calma i tuoi ormoni ragazzino- risi, seguita da Nash.
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20:00
Ero a casa preparandomi per la mia festa. La mia famiglia era già nel salone affittato apposta per l'evento nel centro di Charlotte. In casa era rimasto solo Nash, che mi avrebbe accompagnata in auto fino alla festa. 
Idossai il mio vestito, composto da un top a fiori e una gonna bianca, e dei semplici tacchi bianchi. Subito dopo una truccatrice e un parrucchiere, chiamati apposta da mia mamma, iniziarono ad acconciarmi per uno degli eventi più importanti nella vita di una adolescente. 

Avevo deciso che i miei Sweet Sixteen sarebbero stati festeggiati con una festa elegante, volevo che fosse un giorno speciale, come avevo sempre sognato fin da bambina. Non sapevo assolutamente niente dell'organizzazione dell'evento, avevano organizzato tutto la mia famiglia e i miei amici più initimi. L'unica cosa che sapevo era che ci sarebbe stata molta gente e un carnevale carioca. Niente male direi. 

Dopo circa un ora ero pronta per andare, avrei dovuto fare il mio ingresso in mezz'ora, era meglio sbrigarsi.
Scesi attentamente le scale per paura di cadere, e appoggiato al divano trovai il mio elegantissimo fratello che mi stava aspettando.
-Wow Reb, sei splendida- sorrise ampliamente Nash. Ricambiai il sorriso e mi porse il braccio. Mi aggrappai fortemente a lui e andammo verso la macchina, diretti alla mia festa.
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Una volta arrivati all'evento, Nash mi aprì la portiera e mi aiutò a scendere dall'auto. C'erano molte macchine parcheggiate fuori, segno che molta gente era venuta alla fine. 

Non avevo molti amici. Le persone a scuola mi conoscevano solo per il fatto che Nash e Hayes fossero Youtuber di fama nazionale, molti si erano approfittati di me, illudendomi soltanto. 

-Emozionata?- mi chiese Nash entrando nel corridorio appena prima dell'ingresso alla sala. 
-Molto, sto tremando. Non farmi cadere ti prego- lo supplicai. In assenza di mio padre, scelsi lui per accompagnarmi durante l'entrata in sala. 
Salutammo uno dei proprietari del posto che andò subito ad avvisare il dj del mio arrivo e, di conseguenza, far partire la canzone per la mia entrata in sala. 
-Ricordati, tutte queste persone sono qui per te, divertiti e non pensare a nient'altro, okay?- mi disse Nash abbracciandomi. Annuì sulla sua spalla.
-Ti voglio bene- gli sussurrai all'orecchio.
-Anch'io piccolina- rispose separandosi dall'abbraccio e stampandomi un bacio sulla fronte. Mi aggrappai ancora una volta al suo braccio, feci un respiro profondo e mi preparai ad una delle notti più belle della mia vita.
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ECCO IL PRIMO CAPITOLO!! 
Mi presento, mi chiamo Arianna, ho 17 anni e mi sono trasferita da qualche mese in Argentina. Era da parecchio tempo che pensavo di scrivere una fanfiction e alla fine, con un pò di coraggio, mi sono decisa a farlo. Spero che l'inizio vi piaccia, pubblicherò al più presto il secondo capitolo (già in corso), aggiornerò più o meno 1 volta a settimana, se riesco anche 2.
Eeeee niente, spero che vi piaccia! Se vi va lasciate un commento e aggiungetemi alle storie seguite, accetto critiche, se c'è qualcosa che non va o altro commentate e cercherò di migliorare ogni volta di più. 
Alla prossima, 
Ari xoxo