Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Amberly_1    20/05/2016    4 recensioni
"Lui la guarda ma lei non regge, quando i passi e la musica diventano parte di loro, lui la stringe di più a se e quella mano che prima era gelida cominciava a bruciare sulla sua schiena sottile, lei decide di appoggiare la testa al suo petto e farsi cullare dalla musica... e da suo fratello;"
(Anna/ Elias: maschio!Elsa.)
Rating giallo per temi suggestivi.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Dance with me little Sister










Le iridi dei suoi occhi di ghiaccio la scrutano, la seguono e la penetrano, l'hanno apprezzata per tutta la serata. Non importa con quante donne lui abbia parlato e con quanti uomini lei abbia ballato, i loro sguardi non intendevano perdere occasioni di incontrarsi; le mani di lui erano sempre più fredde e le guance di lei sempre più calde, la musica era solo un sottofondo sfocato.

Qualche ragazza si è lamentata delle mani fredde del re, una buona scusa per lui per evitare un qualsivoglia tipo di contatto umano con loro. La principessa ora era seduta accanto a  lui e il suo cuore desiderava rallentare, il suo battito poteva udirsi al di fuori se non fosse stato per la musica. 

E' lui a prendere coraggio e a fare il primo passo, si alza dal trono e scende dal palanchino, poi le porge la mano.

"Hai ballato con molti uomini stasera." comincia, "vorrei avere l'onore di essere uno di loro. Mi concedi questo ballo, sorellina?"
Lei finge un atteggiamento sereno, indifferente con un sorriso innocente, ma non può esserci innocenza né indifferenza là dove la sua mano trema mentre afferra lentamente quella fredda di suo fratello.

"L'onore è il mio."

Una nuova lenta e soffice musica inizia quando lui la porta al centro della sala, i movimenti sono i soliti. La mano sinistra della donna sulla spalla sinistra dell'uomo, la mano sinistra dell'uomo sul sul fianco sinistro della donna, poi ci sono le mani destre, quelle vanno intrecciate. I passi cominciano piano piano all'inizio, così come gli sguardi, così come le parole.

"Hai le mani più fredde del solito fratello." sussurra poco preoccupata lei, la cosa non la stupisce.

"Dà a loro tempo Anna, hanno bisogno di te per riscaldarsi. Per loro fortuna stai già facendo effetto."

Ed è vero, pensa lei quando sente le mani intiepidirsi.

"Sono felice di riuscire ad avere questo effetto sulle tue mani." non era ironico, lei era felice davvero, una felicità però insolita, che la faceva stare male, a cui non poteva dare spiegazione.

"Non solo le mie mani." si ferma alcuni istanti prima di proseguire. "Riscaldi anche la mia anima."

Lui la guarda ma lei non regge, quando i passi e la musica diventano parte di loro, lui la stringe di più a se e quella mano che prima era gelida cominciava a bruciare sulla sua schiena sottile, lei decide di appoggiare la testa al suo petto e farsi cullare dalla musica... e da suo fratello; è da lì che nota gli occhi indiscreti, infastiditi e contrariati di altre coppie danzanti e di spettatori fermi. E' da lì che udiva un'altra musica, un altro cuore che batte, l'oppressione della melodia del ballo che pochi minuti prima era rilassante ed è proprio da lì che lei si scosta bruscamente spingendo suo fratello lontano da lei provando subito una dolorosa e pericolosa nostalgia per la sua vicinanza, facendo sussultare lui e il pubblico.

Non sa nemmeno perché ha cominciato a piangere. L'intera sala brulicava di sussurri.
"Scusate vostra maestà." dice camuffando inutilmente la sua voce singhiozzante. "Io mi ritiro, non mi sento molto bene."

Lei continua a piangere anche in camera sua mentre scioglieva i capelli, si calma dopo molto tempo, quand'è seduta nel suo letto fissando il vuoto.
La porta scricchiola mentre si apre. Sa bene che è lui, e per metà ne è felice.

"Stai bene?"

Stringe gli occhi, non vuole rispondere alla sua domanda. "Scusa se me ne sono andata in quel modo."

Lui non risponde, si avvicina solamente e accarezza la guancia di lei, "non preoccuparti. Vorrei solo capire perché lo hai fatto, mi preoccupa vederti così e mi fa star male il tuo pianto."

Lei lo abbraccia, lo stringe forte e cerca conforto e sa benissimo che il re di Arendelle permette ad una sola persona questi tipi di contatti fisici, ed è per questo che sta male, per questo lei soffre e si logora.

"Rinchiudimi nei sotterranei."

"Anna cosa ti prende?"

"Sono malata Elias, sono malata e merito di marcire in prigione." lei dice cose insensate mentre piange, parole usate appunto da persone malate.

"Ti prego snøfnugg, dimmi cos'è che ti angustia così tanto."

Le tremanti le labbra. "Se te lo dicessi tu mi disprezzeresti."

Lui la risponde accarezzandole i capelli, "non disprezzerei mai sangue del mio sangue."

"Jeg elsker dere. Ti amo." dice senza mezzi termini, le corde vocali non hanno pietà di lei e le trema anche la gola insieme al resto del corpo. Lei fissa suo fratello che ha lo sguardo sereno e deglutisce verso di lei, la quale non può sopportare il suo silenzio e il suo sguardo indecifrabile. "Ti prego Elias, dì qualcosa." strozza la principessa tra le lacrime.

Anche a lui trema la voce quando comincia a parlare dopo stoico silenzio. "Anch'io ti amo." si ferma perché tra tante parole inespresse non riesce a dirne nemmeno una.

Lei spalanca i suoi occhi azzurri. Lui la bacia, la bacia con dolce foga. "Da quanto tempo?" chiede.

"Da quando sei venuta al mondo." risponde lui a fiato corto.

"Tre anni fa." dice lei pacata, "mi sono innamorata di te tre anni fa, quando mi insegnasti a ballare e leggevi per me, mi davi il bacio della buonanotte e mi facesti addormentare tra le tue braccia la notte che perdemmo mamma e papà, quando baciasti il graffio sulla mia mano e quando mi pettinasti i capelli dicendo che erano i capelli più belli di tutte le altre principesse e tutte le volte che creavi fiocchi di neve luminosi apposta per me perché sapevi che avevo paura del buio." adesso tra le lacrime nacque un sorriso.

Anche lui sorrideva, anche lui si commosse e la baciò di nuovo. "Tutto quello che hai detto è solo un quarto dei motivi del perché io mi sono innamorato di te."

Adesso non c'erano più parole, adesso c'erano solo baci, tocchi pazienti, lacrime di gioia, di amarezza, promesse e speranze che in fondo, loro, sapevano bene non sarebbero stati in grado di mantenere, sapevano che c'erano solo miserie in serbo per loro in futuro e un amore impossibile che però quella notte non si fecero sfuggire.
Prima che si addormentassero e che tutto sarebbe finito, si abbandonarono con sorrisi, lacrime secche e un ti amo.


















Nota Autrice:

Non dico niente, solo che ho dovuto scrivere qualcosa prima che impazzissi, una piccola storia per rendere più sopportabile il ritardo delle altre mie storie e del finale di Always Mine. E niente sono le 00:10 qui e ho scritto questa one shot stesso stasera mentre studiavo Diritto e Matematica perché così mi ha detto la testa, sono una maturanda e faccio cose strane XD
Pubblicherò (spero prima dell'esame) prima una One Shot Hanna (Hans/Anna) poi finirò l'epilogo di Always Mine e poi pubblicherò una shot humor dei Frohana ;)
Vi voglio bene ragazzi <3
Aspetto con gioia le vostre recensioni che mi fanno sempre incoraggiato a continuare a scrivere nonostante i problemi e mancanza di auto stima.

Metterò le note di tutti i vostri nomi la prossima volta, ve lo prometto.
Detto ciò. Siete sempre nei miei pensieri cari lettori.

  
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