Note: Buongiorno, ben
trovati. Dopo aver pubblicato alcune storie della challenge in corso
“Le
situazioni di lui e lei”, dopo la fanfiction partecipante al
contest “Il
Citazionista”, dopo le oneshot partecipanti
all’iniziativa “Piscina di prompt”,
nel bel mezzo di una sessione di esami, mentre cerco di scribacchiare
una
fanfiction, che ha pure una trama abbastanza complicata, mente cerco di
portare
avanti un blog che ultimamente è stato bellamente
abbandonato… comincio un’altra
challenge, of course!
Questa raccolta partecipa alla challenge “Chi,
con chi, che
cosa facevano” indetta da kukiness sul forum di
EFP. Il concept è abbastanza
semplice: prendente dieci personaggi a caso di un fandom, poi portate
avanti le
tracce proposte. Il bello del gioco sta nel non far combaciare i
personaggi
leggendo prima le tracce. Io ho preso questi dieci personaggi e poi ho
cominciato a scrivere. Non sempre le flash/oneshot saranno collegate
tra loro,
se riuscirò a legarle lo farò, ma a volte questo
non sarà possibile. A volte
queste saranno leggere e divertenti, senza spessore, come questa che
è la
prima, altre invece saranno più serie, alcune seguiranno il
canon, altre invece
saranno totalmente diverse. Tutto dipende da cosa mi ispira il prompt.
Qui sotto vi lascio la lista dei dieci personaggi e il prompt che ho
seguito.
Adesso vi lascio alla lettura, spero vi piaccia. Ci vediamo
giù.
- Derek
Hale
- Scott
McAll
- Stiles
Stilinski
- Lydia
Martin
- Allison
Argent
- Isaac
Lahey
- Malia
Tate
- Liam
Dunbar
- Kira
Yukimura
- Peter
Hale
Prompt:
6 (Isaac Lahey)
e 8 (Liam Dunbar) hanno una relazione clandestina e 1 (Derek Hale) li
scopre.
SHOCK DA
RITORNO
Quando Derek si avvicina al loft,
immerso nel silenzio della
notte che lo vede tornare a Beacon Hills, non immagina di trovare
quello che,
effettivamente, trova. Anzi, più precisamente non si aspetta
di sentirlo, con
le sue orecchie che ha pensato di tagliare e con il suo naso che ha
pensato di
danneggiare in qualche modo. Pensa che deve domandare a Stiles come
perdere
l’olfatto, per tipo sempre,
in modo
parecchio definitivo, che impedisca ai suoi super sensi da lupo mannaro
di
riparare il danno.
Se solo potesse si caverebbe gli occhi, perché
c’è un limite
a quello che la vista umana, o lupesca in questo specifico caso,
può sopportare
e quello proprio no, si ripete scuotendo la testa di fronte a quei due
imbecilli.
Crede di sentirsi violato in qualche modo, nella mente.
Quei due maledetti idioti gli devono un risarcimento danni
bello grosso, per il trauma subito.
Quando Derek si avvicina al loft, dopo la chiamata
preoccupata di Scott e le informazione parecchio laconiche e prive di
una seria
spiegazione da parte di Breaden su quanto stesse succedendo in quella
maledetta
cittadina porta guai, comincia a sentire degli ansiti, che si convince
provengano dal vicinato, insomma, nel suo appartamento non
può certo esserci
nessuno.
Quando Derek sale le scale di quel maledettissimo posto – lo brucerà, ne è certo
– comincia a
sentire anche dei gemiti, poco casti e decisamente elevati, che
cominciano a
preoccuparlo, sul serio. Nel suo loft non dovrebbe esserci nessuno
eppure
qualcuno si sta divertendo e nega fino all’ultimo che quel
qualcuno possa
essere chi gli suggerisce il suo naso, perché sarebbe a dir
poco ridicolo.
Quando apre la porta del loft, però, è costretto
a
constatare con amara rassegnazione e intrinseca rabbia crescente che
quei due
imbecilli sono proprio lì, proprio sul suo vecchio e spesso
bistrattato divano,
a fare cose.
La prima domanda che gli viene in mente è come sia possibile
che quei due possano essere lì a divertirsi quando non si
conoscevano nemmeno.
Isaac ha lasciato il branco, partendo per la Francia con Chris, subito
dopo la
battaglia con il Nogitsune, Liam è diventato beta di Scott
mesi dopo, quando
quell’altro cerebroleso ha deciso di salvargli la vita
afferrandolo con i denti, ottima mossa Vero
Alpha del piffero, sul
serio.
«Che diavolo...» singhiozza un attimo, decisamente
sconvolto.
Liam è seduto sul divano e Isaac è…
tra le sue gambe, con la
testa, mentre il ragazzetto si lascia sfuggire versi davvero eccessivi,
dovrebbe guardare meno porno.
Nessuno dei due si è accorto dell’odore di Derek,
dei suoi
passi, del suo sconcerto… che diamine, quella è
casa sua, non un motel da
quattro soldi dove potersi rintanare per fare sesso indisturbati.
Isaac sobbalza al sentire la voce di Derek, solleva la testa
e si volta a guardarlo impaurito.
Oh
piccolo
caro, fai così bene ad aver paura di me, pensa furibondo.
Liam si affretta a coprirsi, con le guance rosse e gli occhi
sgranati, puzza di eccitazione, paura, imbarazzo e senso di colpa.
Stupidi
ragazzini.
«Che. Diavolo.
Fate. Qui.» è quello che gli preme sapere.
Personalmente non gliene importa nulla se Isaac scopa con un ragazzo,
una
ragazza, entrambi, se si fa un’intera squadra di Lacrosse o
un procione, quello
che lo fa imbestialire, per la precisione, è che chicchessia
se lo sia fatto
suo divano, nel suo loft. E Isaac dovrebbe sapere quanto lui tenga che
il mondo
stia fuori dal suo di mondo.
Cosa è andato storto durante il suo addestramento,
soprattutto quando cercava di inculcargli il concetto di spazio
personale?
Era chiaro che il suo loft rientrasse nel concetto di spazio
personale, no?
Evidentemente no.
Isaac deglutisce a vuoto, Liam si rannicchia dietro di lui
per l’imbarazzo, Derek continua a guardarli in cagnesco,
ringhia lievemente,
mettendo ancora più paura al cucciolo.
«Derek, non andare fuori di testa»
Oh, lui non sta andando fuori di testa, vuole semplicemente
staccargliela la testa, a quei dannati cretini, con i denti
possibilmente, per
poi esporle con delle picche ai lati della porta del loft e dare
così un
messaggio chiaro a chiunque decida di invadere il suo spazio personale,
per fare sesso, poi.
«Gli hai fatto un pompino sul mio divano, Isaac»
abbaia
contro il ricciolino.
Doveva ucciderlo quando era ancora un cucciolo inesperto,
l’idiota.
«Tecnicamente non ha completato...»
«Taci Liam, per il bene dell’umanità... taci!» ringhia frustrato
schiaffandosi una mano in faccia.
Fai
dei respiri
profondi, Derek,
si ripete con costanza.
Isaac continua a non spiccicare parola, ha sempre avuto
questa specie di timore reverenziale e cieca fiducia nei confronti di
Derek,
come Alpha, come fratello maggiore, come punto fermo e uomo di fiducia,
gli ha
perdonato molto tempo fa di averlo cacciato come un cane, quella notte
di molti
anni prima.
«Isaac, mi avevi pure detto che eri ancora in
Europa!» gli
urla indignato, che poi il punto è proprio quello, in fondo.
Isaac ha sempre
potuto invadere tutti gli spazi personali che voleva, perché
era più di
semplice branco, era famiglia, e quando ha saputo che Scott aveva
richiesto
l’aiuto di tutti l’aveva subito contattato
perché non lo vedeva da troppo tempo,
e da quando aveva deciso di perdonarsi per la morte della sua famiglia
faceva
di tutto per non far trascorrere troppo tempo senza vedere Cora e Isaac.
Isaac
invece
aveva detto una cazzata per scopare con Liam?
Lo avrebbe ucciso in modo
trucolento, aveva deciso.
«Stavo per dirti di essere a Beacon Hills, che
c’era stato
un cambio di programma con i Calavera e che avevo preso
l’aereo prima, poi sono
arrivato qui e ho trovato lui e… non sapevo dove altro
andare» concluse mesto,
con quei maledetti occhi da cucciolo abbandonato che sfoggiava ogni
volta che
Cora lo maltrattava.
Infido bastardo.
Avrebbe tanto voluto ammazzarlo, ma il fatto che a
venticinque anni fosse ancora preda degli ormoni adolescenziali era una
punizione abbastanza esemplare per infierire.
Sospira a fondo e si allontana, evitando accuratamente il
suo divano e cercando di dimenticare l’immagine di Liam e
Isaac intenti a… Cristo, era come
vedere Cora fare sesso,
terribile e raccapricciante.
«Mi dispiace, Der...» sussurra Isaac con sguardo
basso e sente
anche Liam dispiaciuto.
Prende un altro respiro, giusto per sapere di essersi
calmato fino in fondo.
«Non scoperete mai più a casa mia»
«Ma... Derek, io non ho una casa»
«Usa la tua auto, allora» risponde piccato.
«Non ho nemmeno un auto, genio», Derek sta
seriamente
ripensando all’idea della picca e delle teste mozzate.
«Io ho una moto, ma quella non va bene per fare tutto, solo
i pompini, al massimo»
Derek è basito.
«Hai davvero perso il tuo tempo dietro a questo
deficiente?»
domanda incredulo.
«Ti prometto che non ci troverai mai più in
situazioni
compromettenti» ripete lui, pregandolo e Derek non sa dirgli
di no, perché
Isaac è famiglia e alla famiglia non sa più
negare nulla.
«Dio, d’accordo, ma non fatevi più
trovare sul divano, hai
una camera in questa casa» il sorriso di Isaac si
è illuminato e Derek sente
già parte di tutta quella rabbia passare.
«Grazie, Derek» dice felice e lui lo sente
quell’aroma di
lillà e sapone di cui odora la felicità mentre
salgono su rincorrendosi come i
cretini che sono.
Note 2.0: Dunque,
delucidazioni per la comprensione: è ambientato in un
ipotetico futuro. Diciamo
che c’è stato tutto quello che è
accaduto nel canon, Allison è morta, Isaac è
andato in Francia con Chris, Derek va via dopo Kate e i Berseker, Liam
viene
trasformato proprio in quel periodo. Qui Scott è ancora
Alpha di Beacon Hills,
è nei guai e chiama Isaac e Derek, entrambi lontani da BH.
Derek e Isaac hanno
mantenuto un buon rapporto, perché qualsiasi cosa diciate
Derek lo ha
trasformato, è il suo Alpha e quello che gli ha dato una
casa, quindi Isaac lo
perdona. Isaac è tornato anche altre volte, senza
però incontrarsi con Derek,
conosce Liam e scocca l’ammmore (Mai ship fu più
brutta, lo ammetto, ho riso
come una povera pazza mentre scrivevo). E poi succede questo xD.
È tutto, a presto Cinzia N.^^