Trecce*
Jo ha otto anni, ed è seduta sulle ginocchia di papà. Lui beve bourbon a piccoli sorsi, mentre lei gioca a intrecciargli i capelli. Ha un debole per i capelli di suo padre: sono biondi, lunghi e sottili come i suoi ed emanano un odore secco e amaro come la giacca di cuoio che lui indossa sempre.
«Guarda, papà!». Jo indica lo specchio, che riflette due teste bionde dalle lunghe trecce. «Adesso siamo uguali!».
Quattordici anni dopo, la testa di un vampiro rotola sul fogliame secco producendo uno scricchiolio flaccido e Jo non ha più l’età per le trecce.
Ma vorrebbe ancora dire a suo padre «Guardami, adesso siamo uguali!».
Note - Jo ha sempre detto di voler diventare cacciatrice per sentirsi vicina al padre. Che Bill Harvelle abbia i capelli lunghi e biondi come la figlia, invece, è un mio head canon. Chi mi conosce sa che ho un debole per i rapporti padre/figlia, perciò non ho resistito alla possibilità di sfruttare Jo, che ha perso il papà all'età di dieci anni.
Spero che questa seconda drabble sia all'altezza delle vostre aspettative.
Alla prossima settimana!