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Autore: joe_stronger93    11/06/2016    0 recensioni
Dal testo
"..Non avere paura di mostrare ciò che sei! Non avere paura di mostrare i tuoi difetti e non nascondere mai i tuoi sentimenti, perchè non c'è niente di più bello di ciò che sei realmente e di quello che provi.."
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle scuola elementari conobbi tre bambine con cui instaurai un bel rapporto di amicizia e che sono tutt'ora le mie migliori amiche; spesso ci riunivamo a casa di qualcuno per fare i compiti insieme, giocare e chiacchierare tra di noi; poi, una volta finiti i compiti, uscivamo a divertirci. Queste bambine erano tutte simpatiche e carine e avevano la mia età; Sango, era alta, slanciata e castana di occhi e capelli, inoltre aveva un fisico atletico; Kagome, era una bambina dolce e simpatica, forte e determinata, aveva i capelli neri e gli occhi castani; infine Ayame, aveva i capelli rossi e gli occhi verdi ed era molto energica e spontanea. Formavamo un bel gruppo.
Per fortuna, frequentammo la stessa classe tutti e sei gli anni delle elementari, impegnandoci al massimo nella scuola, ma anche divertendoci; per fortuna lo studio non era un problema per noi, infatti superammo brillantemente il primo esame e potemmo trascorrere il resto dell'estate, divertendoci al mare.
Il primo giorno delle scuole medie, mi alzai alle 7:00, mi preparai e indossai l'uniforme, gonna con fantasia scozzese rossa, camicia bianca, cravatta con fantasia scozzese rossa e giacca nera; la chiusi compostamente, poi andai in cucina dove la mamma stava facendo colazione, servita dalla domestica; mi sedetti accanto a lei
-Buongiorno mamma..- dissi sorridendo e iniziando a mangiare
-Buongiorno a te, cara- disse lei, per poi mangiare in fretta il resto e alzarsi guardandomi:- Tesoro, non aspettarmi, stasera farò tardi, ho una riunione, e poi un appuntamento- sorrise
-Un fidanzato?- chiesi io portandomi le bacchette alla bocca
-Ma cosa dici!?- mi disse arrossendo leggermente
-Ho capito, è il tuo fidanzato. Mamma, lo sai che sono felice per te- sorrisi mettendole una mano sul braccio
-Grazie- sorrise ed uscì, mentre io mi tolsi quel sorriso dal viso e sospirai. Ero felice ma, non apprezzavo il fatto che mi lasciasse all'oscuro di tutto, e, se non glielo avessi chiesto, probabilmente non me ne avrebbe nemmeno parlato.
Terminai in fretta la colazione, andai a lavarmi i denti e uscii di casa, prendendo la mia cartella.
Camminando, incontrai le mie migliori amiche e subito andai ad abbracciarle; loro sapevano della mia situzione e mi stavano vicine, quando ne avevo bisogno; così, mentre ci avvicinavamo alla scuola, parlavamo tra noi
-Ragazze, secondo voi in che classe siamo capitate?- chiese Kagome
-Non lo so, ma spero di essere ancora con voi: se fossimo separate, andrei nel pallone!- dissi io
-Andiamo, non preoccuparti, Gio-chan! Ricorda sempre che, per qualunque cosa ci siamo qui noi!- disse Sango
-Grazie- sorridemmo tutte.
Arrivate davanti alla scuola, notammo una certa agitazione, specialmente tra le ragazze; guardai le mie amiche che fecero spallucce, poi decidemmo di avvicinarci e, tra la folla, scorsi una chioma lunga e argentea, così, curiosa, mi feci spazio e mi avvicinai e capii il motivo di tanto rumore: quattro ragazzi, che avevano tutta l'aria di essere tipi strafottenti: uno di loro aveva i capelli color della luna, occhi ambrati ed era piuttosto robusto per la sua età, inoltre, e questo ci colpì molto, aveva due tenere orecchie da cane sulla testa e indossava l'uniforme in un modo tutto suo, infatti indossava i pantaloni rossi a scacchi a vita bassa, la camicia un po' sbottonata e la giacca aperta; al suo fianco, un altro ragazzo con i capelli color della luna e gli occhi ambrati, più alto, robusto, con una mezza luna viola sulla fronte, un'espressione seria e due orecchie a punta; indossava i pantaloni a vita bassa e senza giacca, solo con la camicia e le maniche rialzate e la cravatta allentata. Continuai a guardarlo, perchè mi ricordava qualcuno.
Accanto a loro c'erano un ragazzo con i capelli neri legati in un codino basso e gli occhi blu, magro e slanciato e un ragazzo con capelli neri legati in una coda alta, occhi azzurri e la pelle olivastra; entrambi  avevano la camicia mezza aperta ma, mentre uno aveva la cravatta allentata, l'altro non la indossava affatto. Sembrava che tutti avessero la nostra età, tranne il ragazzo con la luna sulla fronte, che probabilmente aveva due anni in più e che, non so per quale motivo, continuava a suscitare il mio interessa.
Comunque, io e le mie amiche non ci facemmo tanto caso e andammo nella nostra nuova classe, ma ci aspettava una bella sorpresa.
Infatti, quando entrammo, notammo che tutti i quattro ragazzi di prima erano lì e che si pavoneggiavano; il mio sguardo tornò di nuovo a quel ragazzo che, accorgendosi che lo stavo fissando, si girò a guardarmi e si avvicinò a noi
-Ci conosciamo?-  gli chiesi e lui mi guardò dall'alto in basso
-Sei cambiata...- disse, con voce roca, per poi guardarmi negli occhi. Fu proprio quando i nostri occhi si incrociarono che capii; come non avevo potuto riconoscere il particolare della luna sulla sua fronte?
-Tu sei...- sussurrai guardandolo dall'alto in basso; le mie guance si imporporarono leggermente mentre lui alzò un sopracciglio:-..Sesshomaru!- dissi sorridendo e lui accenno un sorriso, che mi lasciò senza fiato, poichè non lo avevo mai visto sorridere prima di quel momento
-Come hai fatto a riconoscermi?- gli chiesi euforica
-Il tuo odore..-disse, facendomi arrossire leggermente
-Ehi Sesshomaru! Smettila di flirtare con quella ragazza o lo dico alla tua ragazza!- urlò il ragazzo con le orecchie da cane, lasciandomi spiazzata
-Falla finita Inuyasha! - disse il demone, con voce arrabbiata e guardandolo con occhi omicidi.
La sua...ragazza? Certo...Erano passati sei anni..è normale che lui si sia fidanzato.
Ma..Perchè mi da così fastidio? Non capisco..Infondo...io e lui siamo semplici amici d'infanzia, solo questo.
Poco dopo, entrò in classe una donna alta, con capelli e occhi neri; poteva avere sui 28 anni; indossava un tallieur nero e aveva un'espressione seria; quando si sedette, la lezione cominciò. Notai che Inuyasha, il fratellastro di Sesshomaru, continuava a guardarla, muovendo le orecchie continuamente. Si presentò come Kykyo Miko.
Una volta terminate le lezioni io e le mie amiche stavamo preparandoci ad uscire, quando notai che il tipo con gli occhi blu fissava il fondo schiena della mia amica Sango
-Che hai da guardare? Vuoi fare a botte per caso?- gli chiese lei
-Mh...hai un bel caratterino; interessante. Mi piace..- disse l'altro
-Sta zitto- disse Sango uscendo e lui la seguì
-Come ti chiami fiorellino?- le chiese
-E' inutile provarci con questi nomignoli; non attacca- disse seccata
-Io mi chiamo Miroku- disse sorridendo
-Sango- rispose sbuffando.
Inuyasha, intanto, continuava a camminare seguendo Kagome, che poi si accorse di lui
-Hai bisogno di qualcosa?- gli chiese lei
-No, è solo che, stavo pensando che tu le somigli molto- disse muovendo le orecchie
-Somiglio a chi?- chiese lei curiosa guardandolo
-A Miko-sensei- rispose lui
-Mh...non ci ho fatto caso....- disse Kagome, aumentando il passo.
-Ehi rossa! Dove vai di bello?- chiese il ragazzo con la coda alta
-A casa, dove vuoi che vada? E poi andrò ad allenarmi- rispose Ayame
-Fai arti marziali?- chiese il ragazzo
-Proprio così, e sono anche piuttosto brava...- disse Ayame:-...Quindi ti avverto, non farmi arrabbiare, o te la vedrai brutta- aggiunse, guardandolo minacciosa. 
Lui scoppiò a ridere
-Che paura, sto tremando- disse, continuando a ridere
-Vuoi provare?-chiese lei
-Un'altra volta, grazie. A domani- sorrise:- Ah, io sono Koga, e tu?- chiese
-Ayame- disse, prima di fargli la linguaccia, lui scoppio a ridere e la salutò, defilandosi.
Intanto, anche io camminavo, verso il cancello, ma vidi che Sesshomaru si avvicinò a me
-Torni a casa?- mi chiese
-Si...-sussurrai
-Posso accompagnarti?- mi chiese ancora
-Non ce n'è bisogno, non vorrei farvi litigare...-dissi, continuando a camminare e non guardandolo in viso
-Con chi?- mi chiese lui guardandomi stranito
-Non hai una ragazza? chiesi io
-Ah..Non è la mia ragazza, è solo una che mi viene dietro continuamente- spiegò
-Se lo dici tu- dissi andando avanti
-Sei gelosa?- mi chiese
-Ma figurati! E perchè dovrei?- gli dissi sorridendo
-Chissà.....- ad un tratto arrivarono ad un incrocio:-Allora, se non vuoi essere accompagnata, io vado di qua..- disse, per poi baciarmi appena la fronte:- A domani- concluse, salutandomi e incamminandosi; io feci lo stesso, andando verso casa.
Una volta arrivata, entrai in casa e sospirai; non c'era nessuno, solo la domestica; sospirai e andai nella mia stanza, stendendomi sul letto e pensando alle sue parole.
-Infondo...perchè dovrebbe importarmene? Se è fidanzato...meglio per lui no?- dissi tra me e me, ma, mi scesero alcune lacrime e senza rendermene conto, mi addormentai.
Il gruppo dei quattro "belli e impossibili", così erano stati soprannominati dalle ragazze a scuola, era veramente pestifero. Ci facevano scherzi in continuazione e sembravano dei poppanti, nonostante la loro età.
Erano buoni soltanto a rimorchiare ragazze e a fare i galletti; anche Miko-sensei era caduta nella trappola. Eppure, sebbene fossero così, non riuscimmo a capire il motivo per cui piacessero tanto.
 
   
 
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