Capitolo 2:
L’esercitazione
Sakura
e Tsunade giunsero finalmente sul monte degli hokage.
“Alla
buon ora!” disse Naruto che era già spazientito del
fatto che aveva dovuto aspettare le due.
Tsunade assunse un’aria contrariata, ma fece
finta di niente anche se avrebbe voluto tirargli il collo per il suo
comportamento.
“Puoi
iniziare!”ordinò
Naruto compose i sigilli necessari per comporre
la tecnica del richiamo, ma a differenza di evocare i rospi come tutti si
sarebbero aspettati, dalla nuvola di fumo uscì qualcosa di inaspettato per i
tre ninja spettatori.
“Kyuubi, ne abbiamo già parlato, sai cosa devi fare!” disse Naruto tranquillo
“Lascia
fare a me!” disse la volpe facendo un ghigno che mise i brividi ai presenti.
Naruto annuì.
Tutti
in principio rimasero ammutoliti. Davanti a loro c’era Kyuubi,
il demone che aveva portato morte e distruzione sedici anni prima. Ora le sue
dimensioni erano parecchie ridotte e anche il numero di code, ma era comunque
terrorizzante. Le sue dimensioni erano all’incirca come quelle di Akamaru e scodinzolava le sue tre maestose code.
Gli
abitanti riconobbero il suo malefico chakra e si
misero a correre a destra e a manca terrorizzati. Gli ambu
incaricati di mantenere l’ordine all’interno del villaggio, poterono fare ben
poco.
“Kyuubi? Ma sei impazzito?” disse Tsunade
spaventata
“Non
è possibile!” disse Sakura con la stessa faccia della donna.
“Tranquilli,
non farà niente di male! È docile!” disse Naruto
provocando la volpe, la quale a pochi centimetri di distanza dal viso
dell’uomo, gli ringhiò contro.
“Hai
intenzione di provocarmi? Dillo subito e ti faccio fuori in un istante! Così la
facciamo finita!” lo minaccio la volpe, ma l’uomo non si intimorì per niente.
“Mi
serve che tu ti arrabbi per essere alla massima potenza!” gli ricordò l’uomo
“Ora concentrati “ disse con un tono autoritario.
Naruto accese la sua ricetrasmittente in comunicazione
con quella di Yamato e gli diede l’ordine di
cominciare. Gli diede anche le coordinate del punto in cui le due barriere si
sarebbero dovuto incontrare, le altezze e lo spessore esatto che dovevano
avere, affinche esse potessero combaciare perfettamente.
Entrambi
composero i medesimi sigilli nello stesso istante.
Dalla
terra cominciarono a sbucare due cupole di legno che a metà percorso andarono a
unificarsi.
“I
miei complimenti pivello, al primo colpo siete riusciti ad avere una
coordinazione perfetta!” disse Kyuubi facendo finta
che la cosa la sorprendesse.
Sakura
stava assistendo alla scena a bocca aperta e continuava a fissare
insistentemente quell’uomo che diceva di essere il suo compagno Naruto. quest’ultimo si accorse delle numerose occhiate che
la ragazza gli rivolgeva.
“Sakura
finiscila di fissarmi! Mi dai fastidio!” la rimproverò Naruto
con poco tatto, facendo rimanere male la ragazza.
“Kyuubi, vai con la prima ondata di chakra!”
continuò l’uomo.
Kyuubi fece un enorme salto verso il cielo e il
centro della cupola, per poi caricare all’estremità della bocca una palla di chakra che successivamente lanciò contro la barriera,
dopodiché riprese la sua postazione accanto a Naruto.
“Allora?”
chiese l’uomo.
“Sei
diventato cieco anche dall’occhio sinistro? Disse Kyuubi
sfottendolo.
Naruto la guardò storto.
“permaloso!
Comunque sia la tua che la barriera del tuo amichetto, sono in perfette
condizioni!” lo informò la volpe
“Bene,
vai allo stadio 4 code!” ordinò Naruto.
La
volpe aumentò il numero di code e con essa anche la sua corporatura crebbe e
successivamente compì la stessa azione di poco prima. Questa volta, quando la
palla di chakra colpì la cupola, la terra tremò.
Naruto attese il “verdetto”
“Tutto
a posto!” lo informò Kyuubi.
“
Ti stai impegnando spero!” le disse l’uomo
Lo
sguardo che Kyuubi gli rivolse lo fulminò, facendogli
capire che stava mantenendo a dura prova la sua pazienza.
La volpe procedette con lo stadio 5 code.
“Naruto, non so se conviene continuare con questa
esercitazione. Se la barriera si rompe…” cominciò Kakashi preoccupato
“Konoha in qualunque caso rischia di essere distrutta. Che
differenza fa se accade una settimana prima o dopo?” disse l’uomo mettendo a
tacere il proprio maestro.
Con
un cenno della testa, diede il via a Kyuubi di
continuare.
Kyuubi per la terza e ultima volta ripeté l’attacco.
“penso
sia meglio terminare qua, Naruto!” disse la volpe
dopo l’ennesimo colpo.
“La
tua ha resistito piuttosto bene a questo colpo, anche se è abbastanza
danneggiata. Non posso dire lo stesso per quella di Yamato.
Un altro colpo, anche allo stadio 1 e la barriera cederebbe!” spiegò la volpe.
Naruto mantenne il silenzio un attimo.
“Meglio
fermarci. Inoltre credo che Yamato sia stanco!” disse
il biondo.
“invece
tu sei fresco come una rosa vero?” disse sarcastica la volpe notando il fiatone
dell’uomo.
“Sto
bene! ora puoi andare, grazie dell’aiuto!” disse facendo scomparire la cupola
di legno.
“Se
mi ringrazi, vuol dire che stai tutto tranne che bene!” gli fece notare la
volpe.
L’uomo
la fulminò con lo sguardo.
“ho
capito, me ne vado, ma cerca di non strafare! La tua missione non è ancora
conclusa!” disse la volpe prima di sparire in una coltre di fumo.
In
quel momento Naruto cadde in ginocchio e Kakashi si avvicinò per prestargli aiuto.
“Tutto
bene?” chiese
L’uomo
annuì.
“Non
posso credere a quello che ho visto!” disse Sakura
“chi
l’avrebbe mai detto che quella volpe avrebbe collaborato per il bene di Konoha!” disse Tsunade, la quale
successivamente si avvicinò a Naruto per controllare
le sue condizioni. Non sembrava messo molto bene, ma il biondo l’allontanò
rifiutando le cure.
“Lasciami
stare, non ho bisogno di cure! Pensa a Yamato
piuttosto!” disse l’uomo sgarbatamente.
Tsunade non ci vide più dalla rabbia
“Quando
è troppo, è troppo! Perché cavolo ti comporti così? È questo il rispetto che
hai per un hokage? Ti ho fatto qualcosa nel futuro
per cui dovresti avercela con me?” chiese la donna alterata.
“Tsè…prima di tutto nel mio tempo non sei più un hokage da anni e secondo…no, non
mi hai fatto niente. non sono arrabbiato contro di te!” ammise l’uomo con lo
stesso tono di voce duro che non trasmetteva emozioni.
“E
allora perché fai così? Ho visto che comunque non hai sto atteggiamento solo
nei miei confronti, ma anche con altri. Di questo passo rimarrai da solo e se
ho ben capito è quello che ti spaventa di più al mondo!” gli disse la donna.
“Sai
quanto me ne importa. Più sto solo meglio è!” disse l’uomo freddamente.
“Naruto non avrebbe mai detto una cosa del genere!” disse
Sakura arrabbiandosi anch’essa “non puoi essere lui!”
“Sei
un’illusa se speri che Naruto rimanga sempre il
ragazzo allegro che non si arrende mai di fronte alle difficoltà. Sbagli a
credere che lui possa affrontare tutto senza rimanerne profondamente segnato.”
Disse fissando la ragazza “Jinchuriki o no…anche lui è un essere umano, ma sto fatto sembra che ve
lo dimentichiate sempre un po’ tutti!” disse alterato e scostandosi da Kakashi che lo aiutava a rimanere in piedi.
L’uomo
continuò “A Naruto non dispiacerà se gli rubo
l’appartamento mentre lui è ad allenarsi!” disse prima di allontanarsi
definitivamente.
Kakashi e Tsunade
raggiunsero Yamato per assicurarsi delle sue
condizioni. Era stanco, ma stava bene.
“come
è andata?” chiese il capitano.
“Naruto se n’è andato senza dire una parola!” disse Tsunade “mi sa che saremo costretti ad andare da lui e
costringerlo a parlare!”
“A
me ha dato l’impressione che non vuole agire in gruppo, se non è costretto! A
quanto pare non sono riuscito a insegnargli come si deve lo spirito di
squadra!” disse Kakashi
“No,
secondo me è successo qualcosa nel suo passato che lo ha portato a diventare
così!” ammise Tsunade “vorrei solo sapere cosa!”
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Fine
secondo capitolo. Come vi sembra? Siate sinceri!!!
Ringrazio
infinitamente coloro che hanno recensito.
A
presto…ciaooooo
Neko
=^_^=