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Autore: Lyla    20/04/2009    7 recensioni
“Temari ne era convinta: non era ancora nato un uomo in grado di legarla definitivamente a sé, né le interessava trovarlo, per il momento. Del resto, l’unico che l’avesse mai attratta in vita sua si era rivelato una delusione. Le piaceva paragonarsi all’impetuoso vento del deserto: nessuno era capace di imbrigliarlo, ed era così che la jonin si sentiva. Da sempre.” Una fanfiction dedicata a Lady Of Evil Nanto86, incentrata sulla nascita di una storia d’amore tra Rock Lee e Temari mentre, alle loro spalle, la guerra si fa sempre più incombente. Contiene uno spoiler per chi segue l’anime in italiano nel terzo capitolo. Tentativo di LeexTemari seria, sconsigliata la lettura a chi non ama i pairing “alternativi”.
Genere: Guerra, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rock Lee, Temari
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Dedicata a Lady Of Evil Nanto86, altra estimatrice di questo pairing

Dedicata a Lady Of Evil Nanto86, altra estimatrice di questo pairing.

 

 

Wind of change

 

1.

 

“Sei sempre così pigro.”

"Hai intenzione di andare avanti ancora per molto?

“Sarai anche intelligente, ma quanto a pigrizia, non ti batte nessuno!”

“Che seccatura, Temari!”

“Insomma, Shikamaru!”

“Dobbiamo smetterla di vederci così…”

“Vedi alternative?”

“No. Ed è così seccante.”

“Sai cosa penso? Ne ho abbastanza!”

Temari… restiamo amici. E’ meglio così, credimi.”

“Sì. Sarà molto meglio.”

 

 

Un giorno.

Era passato un giorno da quando la vecchia Chiyo aveva salvato Gaara insieme a Naruto.

Un giorno dai suoi funerali, ed era stato semplicemente frenetico.

Temari si concesse finalmente qualche minuto per riposare, distesa sul letto nella semioscurità della sua stanza.  

Il volto di Shikamaru le attraversò la mente per la prima volta dopo giorni.

Avevano interrotto la loro “relazione” su comune accordo da alcuni mesi, ma non avevano smesso del tutto di vedersi, e a breve avrebbero anche dovuto lavorare insieme agli esami di selezione dei chunin.

In fondo, si disse la jonin, era perfettamente normale che ogni tanto si ritrovasse a pensare ancora a lui.

Quel ragazzo, più giovane di Temari di tre anni e dall’aria sempre svogliata, era stato il primo uomo ad attirare la sua attenzione, con la sua intelligenza fuori dal comune. Forse anche l’ultimo.

Lui le aveva detto che era una spalla su cui poter contare e piangere liberamente, una donna forte e determinata, l’unica con cui valesse la pena di avere a che fare.

Si erano però resi conto, tre anni dopo il loro primo incontro, che della passione che li aveva spinti a frequentarsi all’inizio non c’era più alcuna traccia.

La loro relazione era sfociata in una semplice amicizia, quella tra due ninja di paesi diversi spinti di tanto in tanto a collaborare insieme.

Sì, tutto sommato smettere di frequentarsi era stata la soluzione migliore.

Shikamaru pensava fosse troppo “seccante” avere una relazione con una straniera che finiva sempre col “comandarlo a bacchetta”, per quanto fosse arguta, anche se Temari sospettava ci fosse “un’altra” ragione dietro la sua decisione.

Aveva preferito non indagare oltre. Del resto, lei stessa era troppo stanca di avere a che fare con la pigrizia in persona, difetto sopportabile in amicizia, ma logorante in una relazione.

Soprattutto nel suo caso.

Temari ne era convinta: non era ancora nato, un uomo in grado di legarla definitivamente a sé, né le interessava trovarlo, per il momento…

Del resto, l’unico che l’avesse mai attratta in vita sua si era rivelato una delusione.

Le piaceva paragonarsi all’impetuoso vento del deserto: nessuno era capace di imbrigliarlo, ed era così che la jonin si sentiva. Da sempre.

 

 

“Fai molta attenzione a quello che sto per dirti, figlia mia.”

“Sì, mamma! Cosa c’è?”

Le corse incontro mettendo da parte il ventaglio per un attimo.

“Tu sei proprio come il vento, Temari. Veloce e inafferrabile. Ma io sono sicura…”

Una mano affettuosa accarezzò i suoi capelli color grano.

“… che, un giorno, arriverà qualcuno capace di raggiungerti.”

La bambina la guardò con occhi sgranati, meravigliata.

“E quel qualcuno, sarà la persona che ti resterà accanto per sempre.

L’unica in grado di renderti felice. Non dimenticarlo mai.”

 

 

Temari nascose il volto nel cuscino, respingendo l’improvvisa commozione.

Il tempo delle favole era finito. Non credeva più a quel genere di cose da tanti anni, ormai. Sua madre si era semplicemente sbagliata.

Pochi attimi, e il dolce sorriso di Karura era svanito nelle profondità dei suoi ricordi, portando con sé la sua infanzia sbiadita dallo scorrere del tempo.

 

 

 

Era arrivato il momento di salutare Naruto e i suoi compagni, pronti a intraprendere il viaggio di ritorno a Konoha. Accanto ai suoi fratelli, Temari attendeva che il ragazzo che era riuscito a penetrare la corazza di freddezza di Gaara e a diventare suo amico finisse di dare l’addio alla vecchia Chiyo insieme a Sakura.

Rimasta indietro insieme al compagno, la ragazza non riusciva a staccare gli occhi dalla lapide.

Capiva come doveva sentirsi: in fondo, custodiva i resti mortali della donna che era diventata per lei anche un’amica.

A pochi metri di distanza, il resto delle due squadre venute in soccorso di Suna osservava la scena con altrettanto silenzio, come per rispettare il loro dolore.

Lo sguardo della jonin fu attirato dal ninja dalle folte sopracciglia e dai lucidi capelli neri al quale Gaara accennava ogni tanto da quando l’alleanza con Konoha era stata confermata.

Somigliava incredibilmente al suo maestro, proprio come quando l’aveva visto per la prima volta. Ma era cresciuto, era diventato più alto. Si chiamava Rock Lee.

 

 

 

“Tu devi essere Temari… è da un po’ che non ci si vede” la salutò un ragazzo che le era familiare mentre si recava all’ufficio del kazekage..

“Ah, ma certo. Tu sei il tipo battuto da Gaara quella volta. Rock Lee, giusto?”

Era anche il tipo che l’aveva sfidata d’impulso dopo che lei aveva sconfitto malamente la sua compagna di squadra.

I suoi occhi erano rimasti immutati, sempre troppo grandi per i suoi gusti, ma carichi della stessa vitalità di un tempo.

“Esatto!” fece lui con un sorriso. “Immagino che ora che siamo alleati, è meglio andare d’accordo.”

“Già…”

Temari non ricambiò il suo gesto, troppo intenta a osservare con occhio critico la tuta che si ostinava a mettere. Era ovvio che il suo maestro, del tutto simile a lui, c’entrasse qualcosa.

"Gaara parla spesso di te” disse a Rock Lee che, a quanto pareva, aveva la sua stessa destinazione. I suoi occhi si illuminarono come se fosse soddisfatto di quello che  aveva appena detto.

“Davvero? Mi fa piacere! Tuo fratello è un ragazzo in gamba.”

Non portava alcun rancore nei confronti di Gaara, nonostante il modo in cui lui l’aveva ridotto durante gli esami di tre anni prima. Che strano ragazzo.

“L’incontro con Naruto l’ha cambiato così tanto… sono contento che ora sia salvo, ne ha passate tante, e se la merita davvero, una vita tranquilla!” stava dicendo Lee. Sembrava sincero.

Naruto può comprenderlo meglio di chiunque altro” commentò la jonin distrattamente.

“Anch’io credo di comprenderlo. Da quando abbiamo combattuto insieme contro Kimimaro, mi sono reso conto che Gaara non era quello che sembrava all’inizio. E’ soltanto un ragazzo come gli altri. Non pensavo che un giorno lo avrei detto, ma… per quanto mi riguarda è un ottimo amico!

Quanto parlava! Temari non era abituata ad aver a che fare con un tipo così loquace.

Tutto il contrario di Shikamaru… e non smetteva mai di sorridere, anche se lei sospettava che fossero sorrisi di circostanza, i suoi.

“Sai, Tenten è diventata molto più forte da quando ha combattuto contro di te. Se avessi saputo prima come sarebbero andate le cose, non ti avrei sfidato in quel modo, anni fa. E’ migliorata per merito tuo, ma questo è il mio modo di essere un ninja! Non sopporto vedere umiliati gli sforzi di chi si allena costantemente per migliorare le proprie capacità, dovevo agire!

I suoi occhi rotondi erano così determinati da sembrarle simili a fiamme ardenti. No, la sua non era banale circostanza. Era del tutto sincero, convinto con tutto se stesso di ciò in cui credeva.

“Lo immaginavo.”

Era proprio quello che sembrava: un ragazzo forte, determinato, e che si preoccupava per i suoi amici, pronto a proteggerli a tutti i costi.

“Non ti dispiace se ti do una mano, vero? Mi rendo conto che c’è molto da fare, e anch’io voglio rendermi utile” le propose ad un tratto con gentilezza, voltandosi verso di lei, e Temari incontrò il suo sguardo, colta alla sprovvista da quell’improvvisa richiesta.

“Niente affatto. Anzi, sei il benvenuto. Il tuo aiuto mi farà comodo!”

“Diciamo che lo considero un allenamento! Non perdo mai un’occasione per tenermi in forma, e poi, il mio maestro ne sarà contento.

Rock Lee sorrise di nuovo, quindi la seguì nell’ufficio di Gaara, pronto a svolgere qualsiasi compito lui avesse loro affidato.

Strano ragazzo. Strano davvero.

 

 

 

Avevano lavorato insieme per delle ore, poi si erano ritirati nelle loro stanze.

Era passato meno di un giorno da allora, e questa era probabilmente l’ultima volta che gli occhi di Temari si posavano sulla figura allenata di Rock Lee prima che si presentasse un’altra occasione.

Al momento di andarsene, il ragazzo le rivolse uno sguardo, salutandola silenziosamente, e lei ricambiò allo stesso modo.

Il lampo abbagliante di un suo sorriso, ed era scomparso all’orizzonte insieme ai suoi compagni, le labbra della jonin appena incurvate al pensiero del loro ultimo scambio di battute.

Quel ragazzo era strano, ma imprevedibile come il vento del deserto.

Mutava direzione all’improvviso, sollevava polvere dovunque si trovasse, e lasciava dietro di sé una profonda, percepibile traccia del suo passaggio.

 

 

 

Coming soon:

Si muoveva con incredibile scioltezza, come se stesse addomesticando il vento per utilizzarlo a suo piacimento.

Rock Lee non riuscì a trattenere un sorriso: ecco da dove proveniva la brezza che gli aveva scompigliato i capelli.

 

 

**

 

 

Ciao a tutti!

Ecco il primo capitolo di questa fiction LeexTemari (no, non sono pazza) che ho deciso di dedicare a Lady Of Evil Nanto86.

Ho da poco scoperto che, come me, apprezza Lee in coppia con la kunoichi della Sabbia nonostante non abbiano avuto modo di interagire molto, nella serie, quindi ho pensato di “sperimentare” con questa coppia inusuale e, a parer mio, molto interessante!

L’inizio riprende direttamente lo Shippuden, ma andando avanti l’atmosfera cambierà e si farà più opprimente in vista della guerra.

La sfida più grande è mantenere i personaggi IC, e io sto facendo quello che posso, ma se ad un certo punto scadranno nell’OOC non esiterò a metterlo tra gli avvertimenti.

Gli aggiornamenti non saranno regolari, ma pubblicherò sicuramente la fic in tutti i suoi otto capitoli.

Alla prossima,

Lyla

 

 

  
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