In this sick world, you are my cure

 
You always help me make some sense of everything.
Medicine - Sunset Sons

«Ahi!»
«E smettila di lamentarti.»
«Mi stai facendo ma- Cazzo!» sbottò Nyssa, saltando in piedi in meno di un secondo.
Sara le lanciò un’occhiata severa, inarcando un sopracciglio. «Siediti» ordinò.
L’amata obbedì, ma quando si ritrovò a contatto con il materasso strinse le labbra più forte che poté. Sara riprese a spalmarle la crema sulle spalle con un tocco per niente delicato; l’Erede del Demonio digrignò i denti, ma non riuscì a nascondere un lieve lamento.
«Devo farla aderire alla pelle.»
«Secondo me lo stai facendo apposta.»
«Te le vai a cercare» soffiò Sara, delineando un sorriso. «Sei andata in spiaggia due volte nel giro di tre giorni senza metterti la protezione solare. E meno male che sei stata tu a insegnarmi che dagli errori si impara.»
Nyssa sbuffò impercettibilmente, massaggiandosi appena l’incavo del collo. «Tua sorella però me lo poteva anche dire.»
«Lei cosa faceva mentre tu pensavi a correre verso l’oceano?»
L’altra scrollò le spalle. «Non lo so. Mica la guardavo.»
«Per forza, non fai in tempo a mettere i piedi sulla sabbia che già ti precipiti in mare.»
«E vuoi biasimarmi, per questo?» Si voltò, incontrando i meravigliosi occhi celesti e glaciali di Sara. «Proprio io, che il mare non l’ho mai visto in vita mia?»
Canary si mordicchiò appena il labbro inferiore, abbassando lo sguardo. «Odio il mare.»
Nyssa la osservò per qualche istante, passando l’indice sul suo mento. All’apparenza, Sara aveva lo sguardo perso nel vuoto, ma in realtà stava pensando a qualcosa di preciso. Nyssa conosceva bene quello sguardo.
«Il mare ti ha protetta» sussurrò la figlia di Ra’s, sorridendo appena. «Mi ha condotta a Lian Yu. Mi ha condotta da te.»
Sara non diede alcun segno di interesse alle sue parole, né tantomeno di pensarci seriamente. E infatti, un attimo dopo, prese un’altra manciata di crema dal tubetto e iniziò a spalmarla accuratamente sul naso rosso come un peperone della fidanzata. Come se niente fosse.
Quest’ultima abbassò le spalle, lanciando delle rapide occhiate all’amata di tanto in tanto; aveva uno sguardo triste, e Nyssa aveva paura di aver fatto riaffiorare in lei brutti ricordi.
«Se io non fossi mai salita sul Queen’s Gambit…» esordì ad un tratto, catturando l’attenzione della mora. «Io e te non ci saremmo mai conosciute, giusto? Insomma, se la barca non fosse affondata ora non saremmo qui.»
Nyssa annuì con convinzione. «Credo proprio di no.»
Sara annuì a sua volta, consapevole che quella era la verità. Probabilmente, se non fosse stata tanto sciocca, a quell’ora avrebbe finito l’università e sarebbe diventata un medico, coronando il sogno di una vita. Oppure, se avesse continuato ad essere la stupida ragazzina di un tempo, probabilmente avrebbe mollato tutto all’improvviso e sarebbe finita a fare la barista in qualche lurido locale nei sobborghi di Starling City.
«Ehi» disse ad un tratto Nyssa, riportandola alla realtà. «Che ti passa per la testa?»
Sara scrollò d’istinto le spalle. «Nulla. È solo che ogni tanto mi capita di ripensare all’anno di merda che ho passato sull’Amazo e su Lian Yu.»
L’Erede cercò ancora di catturare il suo sguardo, e ci riuscì. La bionda si bloccò per un istante, dopodiché si sporse appena in avanti e le punte dei loro nasi arrivarono a sfiorarsi. Le mise le braccia intorno alle spalle, e nel mentre Nyssa le cinse la vita con le proprie. Fronte contro fronte, entrambe chiusero gli occhi, lasciando che nella stanza calasse il silenzio.
«A volte vorrei solo che quel periodo della mia vita scomparisse» sussurrò, un velo di lacrime a bagnarle le ciglia. «A volte vorrei che tu mi avessi trovata prima.»
«Ehi» ripeté l’altra, accarezzandole una guancia con il dorso della mano.
Sara scosse lievemente la testa, aumentando la stretta sul corpo dell’altra.
«Sara» riprese la mora, preoccupata. «Vuoi dirmi cosa ti è successo su quella nave?»
La più giovane non rispose, soffocando un singhiozzo. Poi, ancora con gli occhi chiusi, posò le proprie labbra su quelle di Nyssa per un istante, senza darle neanche il tempo di approfondire il bacio. E Nyssa la osservò impotente, senza sapere che in realtà era solo grazie a lei se Sara, dopo tanti anni, era guarita dal suo dolore.














Nella mia immaginazione abbastanza contorta, Sara non odia il mare. Anzi, come ha detto Nyssa, la Sara delle mie storie solitamente ama il mare perché l’ha condotto da lei, ma questa volta ho voluto cambiare un po’ i suoi pensieri. Di solito è il contrario, di solito è proprio Nyssa ad avere paura dell’oceano perché non lo ha mai visto prima, ma ora ho voluto che invece ne fosse incuriosita.
Io sinceramente non lo so se a Sara è successo qualcosa, o se sia accaduto qualcosa a Nyssa, ma quella frase che ha detto a Sin nella 2x04 ("Nessuna donna dovrebbe soffrire per mano di un uomo") secondo me ha un significato. O qualcuno ha fatto del male a Sara, oppure qualcuno ha ferito Nyssa. Magari non è vero, magari sono tutte mie supposizioni inutili e magari Sara ha detto quella frase solo perché hanno cercato di fare del male a Sin, a cui tiene molto, però ho sempre avuto il presentimento che fosse successo qualcosa prima. Non so. Ma tanto anche se così fosse non ce lo mostreranno mai perché sono tre stagioni che ci promettono dei flashbacks di Nanda Parbat e ancora non si è visto nulla -_-
Concludo qui il mio angolo di sfogo perché se no sappiamo tutti come va a finire ahahaha
Sperando che abbiate gradito la lettura, vi auguro una buona notte!