Perdonatemi, perché….Io non posso farlo.
Non posso perdonarmi, non dopo la decisione presa.
Conoscendovi, mi fermereste, mi impedireste di fare quella che anch’io ritengo un enorme cazzata. E anche se non faceste in tempo, correreste a salvarmi, così come io ho fatto per Inoue.
Ma… Stavolta, non posso. Non posso permettervi di salvarmi o fermarmi perché… vi ho tradito.
Si, ho tradito voi e la vostra fiducia, però questo non lo sapete. Non ancora, almeno. Presto sentirete, capirete… Vedrete il risultato della mia scelta.
Della mia debolezza.
Io non sono stato abbastanza forte da dire di no.  Tutti gli allenamenti non mi hanno preparato a quello. A rifiutare una persona, a romperla emotivamente. Oddio… emotivamente, se si parla di determinate persone, forse è la parola sbagliata. Suona proprio male, se riferita a Grimmjow e al me stesso hollow. Quei due non hanno sentimenti. E come potrebbero? Sono nati dal rancore, mio e di chissà chi. Però…. Come ho potuto accettarli? Accettare il loro amore? Oppure è solo passione… Lussuria. Non importa. Oramai quel che è fatto è fatto. Non posso più tornare in dietro. Posso solo uccidermi, lasciare il passo a qualcuno col mio aspetto ma che non sono io.
Addio e… Perdonatemi, se potete.
Ci rivedremo, prima o poi.

La prima cosa che noto è che lui non c’è. Non lo sento più. E’…?
“MORTO!!”
Lo urlo in faccia alla ragazzina che mi stringe a sé. Povera, non sa cosa gli si prospetta.
“E’ MORTO! E ADESSO TOCCA A ME!”
Si, tocca a me! Alla mia sete di sangue e morte! Non perdo tempo. Uccido, uccido chi posso e chi voglio. Morte, morte!! Finite in pezzi, tutti quanti!! Morire, pagate per quello che ho patito, per la noia che ho provato!! La terra è rossa, rossa di sangue, è diventata terra morta.
Poi, mi fermo.
E lo fisso.
Fisso colui a cui devo la libertà, a cui devo dare tutto. Fedeltà, protezione….amore. Io, che l’ amore non lo posseggo. Lo distruggo.
Mi avvicino, piano, senza fretta. I miei occhi cadono sui suoi, così diversi dai miei nonostante siamo simili. Poi osservo il cielo… giusto per vedere la differenza.
“Di un po’, sei nato lì?”
E’ una domanda che entrambi – io e l’ altro – ci siamo posti, appena lo abbiamo visto. Ci siamo chiesti, affascinati, se provenisse da lì. Perché è troppo libero, troppo indomabile, per essere nato da un umano. Anzi, dal rancore umano.
“No.”
Ritorno a fissarlo, lasciando perdere il cielo.
“Sono nato dal rancore….come te, del resto.”
Sorrido. Si, è vero. Noi dal rancore nasciamo e dal rancore torneremo.
Chiudo gli occhi, perché voglio sentire… La libertà. Il nulla. Il silenzio.
Il mio sorriso si allarga, la mia voce scoppia in una risata.
“HAI VISTO, STUPIDO RE?? HAI PERSO…PERSO!! TU, LA TUA STUPIDA FIDUCIA, IL TUO SCIOCCO CREDERE… TI HANNO UCCISO! SCIOCCO, PAZZO, STOLTO!! AHAHAHAH!!”
E la mia risata isterica si propaga, rimbalza su quel mondo morto, rimbalza sui morti, su coloro che ho ucciso. Su coloro che LUI ha ucciso.

La risata mi cade addosso, mi riempie le orecchie. Lo vedo ridere, contorcersi, divertirsi. Si diverte a spese dei compagni morti. L’ unica che è ancora viva è colei che doveva essere salvata, colei che tutti quei morti volevano. L’ ho salvata io: non potevo lasciarla morire, sennò la morte l’ avrei vista io. La osservo piangere, stringere i pugni, disperarsi. Non riesce a credere che LUI lo abbia fatto. Leggo negli occhi una frase, l’ unica: Non. E’. Possibile.
Oh si che è possibile, donna… LUI ha scelto me, non voi. Per stare con me ha scelto di essere un altro, di essere l’ altro. Anche se sapeva che questo significava macchiarsi di morte e dolore. Io sorrido, osservando la faccia sconvolta. Bella scelta, Ichigo.
Mi avvicino all’ altro, prendendolo ai fianchi. Lui non si scosta, mi fissa solo. Poi annullo le distanze, lo bacio. Devo dire che i baci di LUI era diversi, ma questi mi piacciono di più. Sono affamati, mordono, potrebbero uccidere volendo. Sono i baci di un hollow, lo so, perché sono come i miei.
Mi stacco, mi allontano, mi avvicino alla ragazza.
“Ehi! Dobbiamo andare! Muoviti!”
Mi si avvicina, con una faccia annoiata. Di già?
“Perché non posso ucciderla?”
“Domanda sciocca. Ci serve.”
Ha le braccia dietro la testa, gli occhi socchiusi in un’ espressione che dice molto.
“Non posso…ferirla?”
Lo fisso, pensandoci su. Poi sorrido, anzi ghigno.
“Alle gambe. Non tranciargliele, feriscile solo.”
Sorride. E’ sadico, come e forse più di me.
“Agli ordini.”
Alza la spada, colpisce. Lei urla, io non lo fermo, lo lascio sfogare. Poi si ferma, guardandomi soddisfatto.
“Sono stato bravo?”
“Bravissimo.”
Come premio lo bacio ancora. Anche se stavolta lo mordo, facendolo gemere di piacere. Oh, so già che mi divertirò!
Prendo lui e la ragazza e apro il passaggio per l’ Hueco Mondo. Mi giro solo un’ attimo indietro, osservando cosa ha portato il desiderio umano.
Morte.
Distruzione.
Rancore.
Mi rigiro e me ne vado, accompagnato dalla morte.


Note dell' autrice: Questa è la prima fic che pubblico su EPF. So che forse non è grandiosa o bellissima, ma spero che l' apprezzerete, nonostante tutto. E dannazione, devo imparare a usare Nvu, così cambio i caratteri!! Ora basta lamentarsi, tanto serve a poco o a nulla. Grazie per averla letta! Firmato, Al