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Autore: Ciceronix    15/07/2016    0 recensioni
Cosa succede se una squadra di cacciatrici mezze vampiro si imbatte in sei vampiri e una ragazza da proteggere? Idea mia molto folle per stravolgere la serie, spero vi piaccia!
Genere: Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yui Komori
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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<< Ahahahaahhaahhaaha! Guarda come siete conciati! Si può sapere cosa vi hanno fatto quelle? >>

Ayato stava crepando dalle risate, facendo calare ulteriormente la pazienza dei sei fratelli. Yui era seduta sul divano di fronte insieme alle cinque ragazze, con un'espressione mortificata. Sapeva che quel giorno le cacciatrici avrebbero fatto visita per la seconda volta nella villa ed era altrettanto sicura che i purosangue avrebbero cercato di approfittarsi di loro.

<< State bene? >>
Domandò dopo alcuni minuti di silenzio imbarazzante per alleviare la tensione originatasi nel salotto.
<< Il mio ombelico è stato quasi stuprato da una lingua. Ad eccezione di questo particolare sto benone. >>

Rispose Akira, seduta scomposta sulla poltrona con le braccia piegate dietro il capo. Si accorse che il secondo dei trigemini la stesse fissando e non perse l'occasione di rivolgergli uno sguardo truce. Laito le soffiò un bacio di rimando, scaturendo da ella un versetto stridulo di collera.

<< Un giorno di questi...lo finisco!! >>

<< Calmati, Aki... >>

Nyoko si mise a darle delle pacche sulla testa dato che la rosa sapeva che la maggiore si calmasse solo se le si accarezzavano i capelli. Le sue guance erano tinte di un rosso acceso e il formicolio sulle sue labbra era ancora presente. Lanciò un'occhiata al violetto ma quest'ultimo non si stava minimamente curando di lei. Sospirò e strinse di più il coniglio di pezza tra le sue braccia.

Yui aveva fatto nel mentre una capatina in cucina ed era tornata con un vassoio carico di tazze di tè fumanti accompagnate da biscotti ai mirtilli. Le ragazze si sporsero per prendere la bevanda o il dolcetto e la bionda notò allora che sui loro colli non vi era presenza di fori rossi o lividi.

<< Non siete state morse... >>

Sui prese un piccolo sorso dell'infuso e rivolse un lieve cenno d'assenso.

<< Certo che no, mia cara. Non ci saremmo mai e dico mai lasciate far ferire dalle zanne bavose di quei damerini. Sarebbe totalmente...fuori dai nostri principi.>>


<< Lei...è un vero disastro. Ma non si preoccupi, ci penserò io a rimetterla sulla retta via... >>

Sui smise di divincolarsi sotto il vampiro e chiuse lentamente gli occhi. Doveva solo aspettare e mantenere la concentrazione. Gli angoli della sua bocca si alzarono in un ghigno serafico e rialzò le palpebre, svelando le due iridi marrone chiaro dai riflessi tendenti all'oro.

<< Veramente? Quindi mi sta consigliando di...usare la testa? >>

Prima che lui potesse ribattere ricevette una violenta testata in pieno volto dalla rossa, la quale colse l'occasione di sfilargli gli occhiali. Li esaminava come se fossero un oggetto degno di estrema attenzione, deliziata dallo stato pietoso nel quale si ritrovava il purosangue.

<< Sofisticati...sono così sottili...moderni...purtroppo anche fragili. >>

Così dicendo fece pressione sulla montatura, che si spezzò a metà con un sonoro 'crack'.

<< I miei occhiali! >>

<< OOOPS! >>

Buttò i due pezzi di plastica e vetro di lato, prima di rimuovere i propri.

<< La sua razza è impeccabile, Sakamaki. I cinque sensi di un vampiro sono altamente sviluppati, soprattutto la vista. Dunque giustificherò le mie azioni irrispettose tramite tale dichiarazione. Non è l'unico inoltre che indossa gli occhiali per avere un aspetto da vero letterato. La sottoscritta gliene può dare conferma. >>

Gettò le sue lenti insieme a quelle distrutte del moro e gli rivolse un ampio sorriso, dove spiccarono i canini allungati. Si specchiò un secondo per domare i ciuffi disordinati nello chignon e osservò le lentiggini quasi del tutto scomparse sulle sue guance.

<< Oh, ho un altro appunto per lei: la mia via è stata già designata da me medesima. Nessuno si deve intromettere nei miei piani o nella mia vita. >>

La porta in quel momento si aprì e due figure fecero ingresso nella stanza.

<< Che sta succedendo qui? >>

Ayato vide Reiji inginocchiato sul bordo del letto, senza i suoi occhiali e con un ematoma in fronte. Il rosso si coprì la bocca per evitare di ridere, mentre Yui si avvicinò alla ragazza vestita in tailleur, inconsapevole del suo mutamento da trasformazione.

<< Va tutto bene?>>

La rossa le strinse una mano, intenerita dall'animo buono della sua nuova protetta. Fece un capolino con la testa e si presentò formalmente, reprimendo gli istinti da vampira alla vista del collo latteo.

<< Non si preoccupi, il signore non mi ha recato alcun danno. Il mio nome è Sui Ichigo e sono la direttrice della Ryoutei Academy. >>

<< Eh…? >>

Yui non poteva credere alle sue orecchie: una ragazza della sua stessa età era la preside di un liceo?! Il suo liceo, per giunta!

<< Piacere di conoscerla...s-signora! >>

<< Oh, non mi chiami signora. Sui andrà più che bene. >>

Rispose la rossa e si concentrò allora sul moro rialzatosi in piedi, accogliendo dentro di sé i sensi di colpa con una smorfia.

<< Gli serviranno un impacco freddo e una pomata. E se potete rimuovete quei vetri rotti, qualcuno potrebbe farsi male. Vorrei incaricarmene ma ora devo pensare a salvare le mie ragazze, prima che la situazione degeneri! >>

<< H-hey! >>

Si sentì urlare dietro da Ayato, ma uscì imperterrita dalla stanza. Si avviò per il corridoio con un inaspettato pensiero, piombato nella sua mente senza una chiara ragione.

" Gli ho rotto gli occhiali...non dovevo farlo. "

Il suo lato orgoglioso cercò tuttavia di innalzare un muro intorno alle sue fragilità.

" Certo che dovevi! Lo hai fatto per pura e legittima difesa! "


<< Quindi taci e lascia che beva il tuo sangue... >>

Il biondo stava per addentare la carne tenera della minore bloccata nella sua stretta, la quale aveva apparentemente ceduto. La castana prese un respiro e sbatté un paio di volte le palpebre, avvertendo un bruciore familiare alle proprie gengive.

<< Anch'io ho sete...e ho voglia di salato... >>

La quindicenne riuscì a girarsi nonostante il peso del purosangue verso la mano grande e strinse tra i denti senza esitazione un pizzicotto di pelle. Assaporò il liquido rosso e viscoso, generando un raro spasmo dal più grande, veramente spiazzato da quella reazione. Le afferrò i capelli corti per spingerla via, sentendo un senso d'indebolimento nel suo arto. La castana si staccò appagata e osservò la macchia violacea che gli ebbe lasciato sulla carne del palmo.

<< Guarda cos'hai combinato...piccola peste... >>

<< Non chiamarmi piccola. >>

Gli occhi azzurri, luminosi come zaffiri, si confusero in quelli color del mare. Si pulì il rivolo di sangue colante sul mento con il dorso della mano e riservò una minaccia al biondo, alzandosi vittoriosa dal letto confortevole.

<< La prossima volta che mi tocchi...vado per l'amputazione. >>

Il diciannovenne si distese e si infilò gli auricolari nelle orecchie, come se niente fosse accaduto. La castana era sul punto di rimproverarlo sul fatto che stesse trascurando una ferita aperta, quando non sentì la voce della leader chiamarla dall'esterno. Raggiunse così la rossa, la quale le posò sollevata le mani sulle spalle.

<< Yuki! Stai bene? Sei ferita? >>

<< No...mi sono difesa. >>

La tranquillizzò la quindicenne e la maggiore annuì, interrompendo il contatto.
<< Bene, sono contenta. Adesso stammi vicina, dobbiamo cercare le altre.>>

<< Si... >>

La castana seguì in silenzio la rossa ma i suoi pensieri erano rivolti altrove.

" Chi si immaginava che quel buon profumo...fosse quello del suo incarnato? "

Si toccò la parte dove lui ebbe posato le sue grandi e calde labbra, confusa dal calore che ancora vi si percepiva.


<< Ho capito, vale per il morso! >>

Nyoko mollò la presa sul suo pupazzo e la frangia dritta gli oscurò il volto. Le sue spalle furono scosse da un tremolio ma non era dovuto alla paura...

<< AHAHAHAHAHAHAHA! >>

Kanato si fermò, guardando stranito la rosa che rideva in maniera per niente normale. Continuava a tenere le palpebre serrate ma era quasi come se stesse partecipando ad un gioco divertente e non che stesse cercando di non vedere colui che l'avrebbe morsa.

<< Cosa c'è di divertente? Ti faccio tanto ridere?! >>

A quelle parole la quindicenne spalancò gli occhi, che ebbero acquisito una sfumatura verde lime. I denti erano stretti in un sorriso tutt'altro che dolce e la voce acuta della rosa si era fatta diversa, quasi come fosse un'altra persona.

<< Ahahahahah! Noooo, Kanato-senpaiiii, non sei tu che mi diverti... >>

Il violetto fu letteralmente spinto giù dal letto, atterrando sul fondoschiena. Si ritrovò la ragazzina a cavalcioni su di lui, con il suo coniglietto rosa stritolato da un braccio e i canini lunghi in risalto per via del ghigno.

Fu il turno della rosa a pizzicargli le guance, urlandogli in faccia parole deliranti di follia.

<< IMMAGINAVO COME SAREBBE STATO TORTURARE TE O IL TUO ORSO CON IL MUSO DA GORILLA. NESSUNO, NESSUNO PUÒ DIRE CHE BUNNY È UN CALZINO, HAI CAPITO????! >>

Lo spinse contro il pavimento e si alzò in piedi, trotterellando fuori con le gambe funzionanti e sbattendo la porta della stanza.

<< ...Wow...Voglio ucciderla...ma voglio baciarla. >>.

Kanato rimase steso sulla moquette per interminabili minuti, con al petto il suo Teddy.

" Che cosa...è successo? "

Nyoko era inginocchiata in mezzo al corridoio e aveva un vuoto totale nella testa. Ricordava di Kanato e delle sue fauci spalancate ma...cosa era successo in seguito?
I pensieri incoerenti vennero interrotti da un Laito volante, il quale atterrò davanti ai suoi piedi. Dalle narici del pervertito colava del sangue fresco, che mise in allarme la minore.

<< L-Laito-senpai?!...?! >>


Il rosso si inginocchiò, leccandole la zona intorno l'ombelico.

<< Hng! >>

Si staccò un momento, sogghignando al mugolio che uscì dalle labbra semiaperte della coetanea.

<< Ti piace, non è vero? >>

<< Sei...scarso. >>

<< Eh? >>

Laito riconobbe a stento l'umana  che poco fa era in suo potere. I capelli si erano scuriti e cadevano morbidi in onde color cioccolato dietro la sua schiena. La sua mano sinistra si era a messa a giocare con l'elastico tolto, mentre la mano destra copriva lo sbadiglio di noia che fuoriusciva dalle labbra.

<< Potresti impegnarti un po' di più. Capisco che anche i vampiri si stanchino ma il mio corpo si merita di meglio.>>

Il rosso non si era ancora accorto che lei non avesse più l'apparecchio ai denti quando se lo ritrovò sbattuto contro il setto nasale.

<< Aww, sei durato così poco? Proprio quando l'atmosfera si stava riscaldando… >>

La mezza vampira si lamentava con un tono melenso, spostando l'attenzione sul proprio ginocchio: aveva utilizzato l'elastico per bloccare l'apparecchio di ferro sopra la rotula, cosicché il colpo provocò la fuoriuscita di sangue dalle narici del vampiro ma finì. Tuttavia l'impatto finì per causarle un taglio sulla sua stessa pelle e l'odore attirò la sete del ragazzo ferito. Akira premeditò le sue mosse e prima che lui potesse avventarsi gli diede un altro calcio, buttandolo fuori dalla stanza.

" Temo di aver esagerato… "

La castana si affacciò fuori la porta e si meravigliò di vedere insieme al purosangue esanime Nyoko, intenta a tamponare con un fazzoletto le ferite del maggiore insanguinato.

<< Nyoko, cosa ci fai qui? E perché non sei sopra la tua sedia a rotelle? >>

La quindicenne alzò il capo verso la sua amica e ci rifletté con grande sforzo, per poi scuotere la testa sconfitta.

<< Non lo so...Prima ero dentro la camera di Kanato-senpai ma...il resto è tutto sfocato. Quando cerco di ricordare la testa mi fa male e vedo tutto nero… >>

La californiana fremette a causa di quella spiegazione.

" Oh, no...sta succedendo di nuovo… "

Si piegò davanti alla minore e se la caricò delicatamente in braccio, con un sorriso falso convincente.

<< Vedrai che sarà sicuramente una lieve amnesia originata dalla stanchezza. Se la mente non è lucida si hanno problemi di memoria… >>

La quindicenne credette senza problemi alla teoria della maggiore e allacciò le braccia intorno al suo collo.

<< Allora proverò a riposare di più, così io e Bunny avremo sempre la mente sveglia! >>

La castana sorrise e accolse il coniglietto nel suo braccio sinistro, mentre quello destro sosteneva il corpo esile della francesina.

<< Ben detto, darling! Adesso però non ci pensare, dobbiamo raggiungere le altre ora. >>

Nyoko posò il viso sulla spalla di Akira e per questo non fu in grado di vedere il grugno di preoccupazione estendersi sui suoi tratti somatici.

" Perdonami, Colette. Non posso dirtelo...non voglio vederti soffrire nuovamente come sei anni fa… Non è stata colpa tua."

Si ripeté durante tutto il tragitto fino al punto d'incontro, rimembrando gli schizzi di sangue sul vestito di tulle e gli occhi verdi opachi per colpa del trauma.


<< Heh, voglio vedere se avrai quell'atteggiamento dopo che avrò finito... >>

Minako distese le labbra truccate di nero e assottigliò gli occhi argentei con fare minaccioso. Se quell'aristocratico era certo di poter domare i suoi istinti si sbagliava di grosso.

L'albino sogghignò, avvicinò i suoi denti alla pelle candida e si preparò a mordere. Sentì in quel momento un fetore sconosciuto e si accorse di star affondando i canini in dei ciuffi di pelo. Si alzò di scatto e se li tolse disgustato dalla lingua, tossendo forte.

<< Ma che…?! Ma tu sei... >>

Al posto della sedicenne c'era un lupo bianco steso a pancia all'aria. Le pupille allungate squadravano feroci il vampiro e dal muso spalancato usciva un ringhio forte, che prometteva il suo attacco. La belva scattò contro la spalla di Subaru e vi piantò le sue zanne. Non riuscì però ad inghiottire il liquido salato e corposo e lo risputò sul pavimento, annaspando con disgusto.

<< Eh, non ha un buon sapore il sangue di un vampiro. Non vuoi più mangiarmi, grande lupo cattivo? >>

Nonostante il bruciore forte alla spalla Subaru provocò con un ghigno di sfida la licantropa, segretamente emozionato di aver trovato una nemesi con cui battersi.

Il lupo lo inchiodò  per terra e avvicinò il muso fino a toccargli la fronte. Il sangue scarlatto cadeva sopra la faccia del purosangue in gocce corpose e quella vista scaturì uno strano senso nel cuore della creatura.

<< Basta così, Minako! >>

Il lupo si deconcentrò dal suo sgradito pasto e fissò ringhiante la ragazza ferma allo stipite della porta.

<< Non devi cedere alle tue pulsioni selvatiche. Solo perché puoi trasformarti in lupo invece che pipistrello non significa che tu sia un animale. >>

Il rimprovero della rossa non fece altro che far innervosire di più la bestia. Fletté sulle zampe anteriori e posteriori e balzò verso di lei con i denti scoperti. La diciassettenne sospirò e schioccò le dita, un lampo di serietà glaciale le attraversò lo sguardo.

<< Apri gli occhi, Edith! >>

La creatura si bloccò a mezz'aria al suono di quel nome e emise un guaito dolorante. Il manto bianco svanì e gli arti assunsero una forma più lunga e umana. Sui attutì la caduta dell'albina esanime, avvolgendola in una stretta salda.

<< ...Le consiglio di disinfettarsi quella lesione, Sakamaki. Minako non trasmette batteri o germi ma stiamo sempre parlando della saliva di un lupo. >>

Il vampiro, solito a ribattere con le sue sfuriate, rimase sorprendentemente in silenzio e seguì con le iridi vermiglie la rossa trasportare via la minore incosciente.

" Edith…? "


Sui posò la tazza vuota e si alzò in piedi con le braccia aperte in direzione dei sei vampiri, un sorriso affabile ad allargarsi lento.

<< Bene signori, la vostra accoglienza si è rivelata un po'...brusca. Vi prego di non provare rancore, dopotutto neanche noi abbiamo mostrato un'attitudine esemplare nei vostri confronti... >>

Reiji racchiuse i resti delle sue lenti in un fazzoletto di seta, amareggiato per la perdita.

Shu diede un'occhiata al livido occupante l'intero palmo, addormentandosi sereno. Grazie a quel piccolo problema avrebbe potuto facilmente evitare di prendere appunti durante le lezioni (nell'ipotetico caso in cui vi partecipasse).

Kanato non riusciva a stare comodo sul divano a causa del dolore sui fianchi. Si massaggiava le parti lese con una smorfia e Teddy lo osservava sereno dal bracciolo.

Laito riuscì miracolosamente ad arrestare l'emorragia nasale, benché il gonfiore non fosse del tutto passato.

Subaru ebbe difficoltà a pulirsi il viso poiché ad ogni suo movimento la spalla era colta da violente fitte.

<< Per me non c'è problema se restate! >>

Dichiarò Ayato, stringendo con convinzione la mano della rossa.

Nyoko si fece avanti timidamente e guardava il rossiccio con una sensazione di nostalgia nel suo petto. Gli tirò una manica per attirare la sua attenzione e gli mostrò un paio di occhi brillanti di ammirazione.

<< Grazie, Ore-sama! >>

Ayato formò una " o " con le labbra, incredulo per ciò che udì. Era la prima volta che qualcuno lo chiamasse con il soprannome che si era affibbiato e il suo ego smisurato esultò di gioia.

<< Di niente, piccoletta. >>

Tentò di posare la mano sul suo capo ma le occhiate minacciose che ricevette sia dalle quattro cacciatrici che dal suo fratello violetto gli fecero passare la voglia.

<< Comunque sia, vi devo i giusti ringraziamenti: ora che i miei rivali sono fuori gioco, Ore-sama è il prediletto del sangue di Chichinashi! >>

<< E-eh?!>>

La bionda diventò paonazza e si nascose piena di vergogna il viso tra le mani.

La quindicenne sulla sedia a rotelle emise un " Oh! " e guardò entrambi con meraviglia.

<< Ore-sama e Yui-senpai sono una bella coppia! >>

Tutti i presenti in sala fissarono sbigottiti la rosa e si concentrarono poi sui due ragazzi presi in considerazione. Yui cercava di spiegare alla minore che non ci fosse niente tra lei e Ayato, mentre quest'ultimo continuava ad esporre le sue " gesta " alla nuova piccola fan.

<< Io sarò tutte le sue prime volte. Ogni cosa di lei mi appartiene: il suo corpo, le sue emozioni ed il suo sangue. Non deve avere occhi che per il sommo me. >>

<< A-Ayato-kun, non dire cose simili a Nyoko! >>

La bionda le tappò le orecchie per non farle sentir altro, rossa come una delle rose nel giardino sul retro.


<< Che dite...dovremmo intervenire? >>

Domandò Yuki alle colleghe sedute, ricevendo un cenno di diniego da Sui.

<< Lasciamo che Sakamaki si pavoneggi. Temo che non prenderà bene il divieto di non mordere Komori, perciò direi di assecondare le sue fantasticherie al momento. Inoltre...non ho mai visto Nyoko così felice… >>

Le ragazze ascoltarono beate le risate della quindicenne in mezzo alla buffa accoppiata. Avrebbero dato la vita per vedere quel sorriso persistere, in una felicità di cui lei era sempre stata meritevole.

<< Sui, dobbiamo rimanere qui. >>

<< Si, Minako. Noi resteremo. Ho preso la mia decisione. >>

<< Oh, un'ottima decisione! >>

Sentenziò Akira, stiracchiandosi e rimettendosi in panciolle sotto l'occhiataccia della leader.

<< Ragazze, sebbene ve lo abbia ripetuto un centinaio di volte non smetterò di mettervi in guardia. Dovremo sempre tenere le sacche di sangue con noi e nelle notti di luna piena dovremo uscire il meno possibile. E' per il nostro bene e per quello delle nostre protette. Qual è la regola numero uno del nostro codice? Mai…? >>

Lasciò in sospeso la frase, attendendo che una di loro la terminasse.

<<...mordere un umano. >>

Terminò Yuki, ricordando il giuramento che tutte le agenti della base centrale ebbero stretto.

<< Esatto, Yuki. Siamo consapevoli che ad un simile peccato vi sono solo due vie di espiazione: la mutilazione o... >>

<< La morte. >>

Rispose questa volta Minako, rabbuiandosi.

<< Ahhh, basta! >>

Akira balzò in piedi e diede delle solenni pacche sulla testa a tutte e tre (ignorando le loro proteste o espressioni di disappunto).

<< Non morderemo nessuno. Svolgiamo questo incarico da anni ormai, ragazze! Abbiamo salvato un sacco di mortali e mai una volta ci siamo azzardate a dare retta alla nostra natura vampira! Perché dovremmo farlo adesso? >>

Il suo sorriso ottimista riuscì a risollevare l'umore delle tre e a far spuntare persino un micro sorriso alla direttrice.

" Si, non faremo del male a nessuno… "

La californiana osservava serena Yui chiacchierare con Nyoko quando uno strano odore le giunse alle narici. Era un altro tipo di puzzo, differente da quello che emanavano i fratelli seduti. Era...molto più pericoloso. Assieme al tanfo apparì nella mente di Akira la donna dai capelli viola. Era un'altra delle sue premonizioni inconsce? Cosa c'entrava Yui con lei?


CONTINUA…
  
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