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Autore: Graffitisuimuri    17/07/2016    1 recensioni
Qualcun altro, in questo quattordici luglio ha deciso per me. Ha deciso che la mia vita, la vita di Michael, non valevano niente. Ci ha spazzati via.
Ci ha uccisi.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Promenade des Anglais.
 

Avremmo dovuto sposarci.
Avremmo dovuto avere una grande casa, dei bambini.
Avremmo dovuto viaggiare.
Avremmo dovuto essere felici.
Ora, invece, non avremo nulla.
Non ci sposeremo.
Non avremo una casa tutta nostra, ne dei bambini.
Non viaggeremo.
Non potremo più essere felici.
È cominciato tutto così, una notte che si prospettava tranquilla.
Una notte di festeggiamenti.
La Francia festeggiava e noi con lei.
Michael e io avevamo deciso di andare a Nizza, volevamo farci una vacanza prima di cominciare i preparativi per il matrimonio.
Eravamo tanto innamorati.
Eravamo tanto giovani.
Insieme avevamo superato tutto: la distanza, le incomprensioni, la paura di non farcela.
E ora, dopo due anni, volevamo vivere. Vivere perché era un nostro diritto, perché eravamo giovani e meritavamo di essere felici. Di poter gioire ancora.
E adesso? Cosa sarà di noi? Cosa rimarrà di tutto questo amore?.
E dei nostri cari cosa sarà?.
Immagino già la mia mamma, la mia dolce  mamma. Lei con quegli occhioni da cerbiatta. Lei che era stata la mia forza, il mio sostegno. La immagino mentre piangere disperata sulla spalla del mio papà, che gli imbratta la camicia di mascara. Immagino lui poi, immobile al suo fianco, attonito, che mollemente le tiene una mano sul fianco come a volerla stringere. A volerla proteggere da tutto quel dolore. Ma non può, nessuno può proteggere un genitore dal dolore della perdita di un figlio.
Ma non ho scelta.
Qualcun altro, in questo quattordici luglio ha deciso per me. Ha deciso che la mia vita, la vita di Michael, non valevano niente. Ci ha spazzati via.
Ci ha uccisi.
E non solo ha ucciso i nostri corpi mortali; ma ha ucciso i nostri sogni, le nostre ambizioni.
Michael  non sarà mai un grande architetto, io non diventerò una giornalista.
Lui non sarà mai padre, io non sarò mai madre.
Ci ha uccisi.
Ed è un modo terribile per andarsene.

Sento il mio corpo intorpidirsi, la vista appannarsi, i sensi affievolirsi.
Vorrei lottare, ma sento la vita scivolare via.
 Sono stata uccisa.

Con le ultime forze rimaste alzo lo sguardo verso Michael.
È ancora vivo, ma perde  sangue, tanto sangue …
Non ce la farà.
L’ hanno ucciso.
Mi fissa anche lui, e con la poca energia che gli resta con le labbra mima un ‘ ti amo’.
Ed è lì  che decido che non è finita.
Che anche se morirò qui, oggi, su questo freddo asfalto della  Promenade des Anglais , non è finita.
I miei sogni vivranno in quello che ho fatto, nella poca vita che ho vissuto.
Il mio ricordo sopravvivrà nella mente dei miei cari.
E, se esiste veramente un paradiso, io e Michael ci rincontreremo li e saremo felici per sempre.
 Così allungo la mano verso la sua e la stringo ed, impercettibilmente,lui fa lo stesso.
Chiudo gli occhi.
Non è finita.




Non so perchè ho scritto queta cosa.
Forse perchè sentivo la necessità di sfogarmi, di dare sfogo a tutto il mio disgusto per questo terribile atto di violenza.
84 persone uccise da un uomo che crede di servire un Dio che uccide. Ma quale dio vorrebbe veder sacrificate tante vite?.
Sono scioccata e avvilita da questo mondo sempre più pazzo e crudele.
In cosa possiamo sperare ancora?.
 Graffitisuimuri.

 

  
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