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Autore: Light_Girl    24/07/2016    2 recensioni
"Allora, lo facciamo questo patto, Frisk?"
[ ... ]
"Howdy!"
"Come ti chiami?"
"Io... Mi chiamo Iris."
Sta per succedere quello che si credeva impossibile. Riusciranno a fermare la catastrofe?
Attenzione: contiene spoiler per la Genocide Ending
[Female!Frisk, Female!Chara]
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Flowey, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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-Determination’s hearts-

Capitolo 3

 

POV IRIS

 

Mi svegliai grazie al buon profumo emanato dalla torta di Toriel.

“Futuro di umani e mostri …” quelle parole mi rimbombavano ancora in testa e, per non pensarci, decisi di alzarmi e andare a salutare Toriel.

La trovai su una poltrona a leggere un libro.

Mi avvicinai e la salutai: << Buongiorno, Toriel! >>

Lei alzò gli occhi dal libro per guardarmi.

<< Oh, buongiorno! Hai dormito bene, piccola mia? >> mi domandò sorridendo.

<< Ho dormito benissimo, grazie mille! >>

<< Sono felice che ti trovi bene. Vuoi mangiare qualcosa? In cucina c’è un vassoio con la torta di ieri sul tavolo, il piatto è proprio lì vicino. >>

<< Va bene, grazie. >> dissi.

Andai in cucina e, proprio come aveva detto Toriel, trovai un vassoio con dei pezzi di torta e un piatto. Feci per prendere il piatto, quando …

“Non c’è tempo … devi sbrigarti se vuoi arrivare in tempo …”

 Sobbalzai.

Di nuovo quella voce?

Mi guardai intorno spaventata, ma non c’era nessuno.

<< C-Chi sei? >> sussurrai.

Ci fu qualche attimo di silenzio e pensai di averlo immaginato.

“Non posso ancora dirtelo. Sbrigati, o distruggerà tutto …”

Feci un salto in aria dallo spavento. Allora non lo avevo immaginato! Quella voce proveniva … dalla mia testa? Quello che stava dicendo, però, non aveva senso …

<< Di cosa stai parlando?! >> esclamai.

Dovevo aver alzato troppo il tono di voce, perché poco dopo sentii la voce di Toriel: << Va tutto bene, piccola? >> disse avvicinandosi.

“Sono tutti in pericolo … Fidati di me, ti prego, esci da qui … Sei il futuro di umani e mostri …”

 Un’altra volta quella frase? Toriel si abbassò fino ad arrivare alla mia altezza.

<< A-Ah, Toriel. Sì, va tutto bene. >> dissi.

Lei mi guardò preoccupata.

<< Piccola mia, ne sei proprio sicura? Ti ho sentito alzare la voce … >>

<< Ma no, stavo parlando tra me e me. Non ti preoccupare! >> dissi cercando di sembrare sicura, anche se non riuscivo a spiegarmi cosa fosse successo poco fa.

<< Oh, se dici così … Hai già fatto colazione? >> mi chiese guardando il vassoio.

“Non c’è tempo …”

<< Uhm … se devo essere sincera, Toriel, non ho molta fame … >> dissi.

Volevo riflettere su quello che mi aveva detto la voce. L’unica cosa che avevo capito era che dovevo sbrigarmi ad andarmene dalle Rovine.

“Sei il futuro di umani e mostri …”

 Cosa intendeva dire con quella frase? E perché qualcosa, dentro di me, mi diceva di ascoltarla?

<< Toriel, cosa c’è dopo le Rovine? Come si esce? Si può tornare in Superficie? >> domandai d’un tratto.

La sua espressione si fece seria.

<< E’ pericoloso uscire dalle Rovine. >> rispose semplicemente.

<< Però, se riesci a raggiungere Frisk, dovresti essere al sicuro. >> aggiunse poco dopo. << Mi ha detto che si è fermata a Snowdin. >>

Ci fu qualche secondo di silenzio.

<< Vuoi raggiungerla? >>

Distolsi lo sguardo.

La voce non parlava e io non sapevo che dire.

Pensai ai suoi avvertimenti e a quello che aveva detto Toriel. C’era davvero qualcosa di così pericoloso nell’Underground?

  Percepii del calore espandersi in tutto il mio petto: mi sentivo determinata.

Non sapevo perché, ma sentivo di dover ascoltare quella voce. Era come se avessi già preso quella decisione, in passato. Ed era strano. Volevo anche tornare a casa dai miei genitori …

Tornai a guardare Toriel, che attendeva la mia risposta.

<< Sì, per favore. >> dissi convinta.

<< Va bene, piccola. Sei davvero coraggiosa. >> mormorò accarezzandomi affettuosamente la testa.

Poi tirò fuori qualcosa da una tasca del suo vestito viola e me lo diede.

Lo guardai attentamente: era … uno strano telefonino?

<< Questo è il mio cellulare. E’ memorizzato il numero di quello che ho dato a Frisk, in questo modo potete comunicare a distanza. >> mi spiegò.

 

***

 

Eravamo arrivate alla porta che conduceva all’uscita.

Toriel mi aveva detto brevemente come arrivare a Snowdin e … era piuttosto lontano!

<< Mi mancherai, piccola mia. >> mormorò abbracciandomi.

Ricambiai l’abbraccio.

<< Anche tu mi mancherai, Toriel … >>

<< Prendi, ti saranno utili. >> disse porgendomi una fetta di quella torta squisita e uno zaino rosso.

Sistemai la fetta di torta in un tovagliolo dentro allo zaino e me lo misi in spalla.

<< Grazie per avermi ospitata, sei stata davvero gentile. >>

Lei sorrise.

<< Forza, adesso vai. Frisk ti sta aspettando. E, mi raccomando, stai attenta. >>

Si alzò e si incamminò verso la strada che portava alle scale. Mi salutò con un cenno della mano e se ne andò.

… 

 Okay. Era arrivato il momento di uscire dalle Rovine.

Presi un lungo respiro e aprii la porta: un altro lungo corridoio.

Era tutto silenzioso, sentivo solamente i miei passi che rimbombavano in tutto il corridoio.

C’era un’altra porta.

Entrai.

Ero in una stanza buia, della luce illuminava una zona con una piccola distesa di erba verde. Non mi aspettavo di ritrovarmi davanti proprio …

<< Flowey?! >> esclamai.

Non ebbe neanche il tempo di parlare, perché io urlai:

<< Mi hai lasciata all’ingresso come una stupida e te la sei svignata! >>

<< Ehm … avevo una cosa importante da fare. >> si giustificò.

La sua espressione, però, non mi convinceva per niente.

<< Perché sei qui? >> gli domandai.

<< Per dirtelo. Come è andata? >>

<< Bene. Mi ha detto che c’è un’altra ragazza di nome Frisk. Perché ti interessa? >>

A quella domanda sobbalzò.

<< Oh, nulla. Solo per curiosità. >> disse.

<< Okay … adesso, se non ti dispiace, me ne vado. Frisk mi aspetta a Snowdin. >>

Feci per andarmene, ma Flowey mi chiamò: << Iris, aspetta! >>

Mi girai.

<< Che c’è? >>

<< Stai attenta. >> mi fissò con un’espressione indecifrabile.

Non sapevo ancora cosa ci fosse di così pericoloso, ma l’avrei scoperto presto.

<< Va bene … >>

Flowey mi guardò ancora per qualche secondo e poi scomparve sottoterra.

C’era un’altra porta: quella doveva essere la vera uscita.

La aprii con fatica e un gelo bestiale si abbatté su di me, penetrandomi fin dentro alle ossa.

Rabbrividii.

C’era neve ovunque, era pazzesco!

Iniziai a camminare stando bene attenta a non inciampare nella neve.

All’improvviso sentii un rumore di qualcosa che si spezzava e feci un salto in aria dallo spavento.

“C-Cosa è stato?”

Guardai dietro di me: non c’era nessuno.

Cominciai a camminare più veloce, ma ebbi l’impressione di sentire dei passi e mi fermai.

Ancora una volta non c’era nessuno.

Continuai ad andare avanti fino a quando non mi ritrovai davanti un ponte bloccato da delle sbarre. Mi avvicinai per vedere se riuscivo a passare, ma mi bloccai.

Riuscivo a sentire chiaramente dei passi alle mie spalle.

<< Ehi, tu. >>

Una voce.

Il mio cuore cominciò a battere più forte.

Mi girai di scatto: davanti a me c’era … c’era … uno scheletro?!

Era alto quanto me, con una felpa blu e dei pantaloncini neri.

Sbarrai gli occhi terrorizzata e feci un passo indietro, ma … dietro di me non c’era niente.

Chiusi gli occhi.

Stavo per cadere dal ponte, ma qualcosa bloccò la caduta.

Riaprii gli occhi: ero sospesa in aria e lo scheletro mi fissava. Il suo occhio sinistro era diventato blu acceso.

<< Umana, dovresti stare più attenta. >> disse, mentre tornavo con i piedi per terra.

Ero rimasta con la bocca spalancata.

Era … mi aveva salvato la vita?

<< G-Grazie … >>

Lo scheletro fece spallucce.

<< Di nulla. Caspita, è la seconda volta che vedo un umano, oggi. Sono davvero scosso. >> disse, facendomi l’occhiolino.

Io risi, divertita per quella battuta.

<< A proposito, io mi chiamo Sans. Sans lo scheletro. Tu? >> mi domandò infilandosi le mani nelle tasche della sua felpa.

<< Il mio nome è Iris. >> mi presentai.

<< Senti, Iris, vorrei farti conoscere mio fratello Papyrus. Sarebbe contento di fare amicizia con un altro umano. >>

<< Va bene! >>

<< Vieni con me. >>

Stavo per attraversare il ponte quando Sans fece un’altra battuta: << Ehi, attenta a non cadere di nuovo nel fosso. >>

<< Non è proprio un fosso! >> esclamai divertita.

<< Non rovinare le mie battute. >> disse facendo un largo sorriso.

Così ci incamminammo per raggiungere Papyrus.

Sans mi sembrava simpatico, per il momento, e per niente pericoloso, ma era meglio non abbassare la guardia.

 

FINE 3° CAPITOLO

 

 

Angolino dell’Aurice che scrive i capitoli innevati (???):

Ehi, Buon Natale!

Okay, no.

 

Ciao a tuttiii ;P

Flowey: CIAOOOOO

Eccomi qui con il nuovo capitolo, appena sfornato! *si rende conto di quello che ha detto* Ma così la neve si scioglierà! O_o

Vabbeh, è solo un modo di dire U_U

Bene, il capitolo è abbastanza lungo e spero di avervi fatti contenti! Ecco Sans che comincia a fare battute xD

Le cose si faranno molto interessanti nei prossimi capitoli … BUAHAH

Flowey: Non credo che questo sia il modo corretto per intrigare i tuoi lettori, Light.

Zitto, tu. U.U

Spero che la storia continui a piacervi e … chi è quella voce misteriosa che sente Iris?

Flowey: Secondo me, è Iris che si droga.

Cos-- Ma noo, cosa stai dicendo xD

 

Come avevo detto nel capitolo precedente, ecco il disegno che ho fatto di Iris!!

 

 

Se vi va lasciatemi una recensioncina (?) per dirmi cosa pensate del capitolo! ;P

Okay, detto questo … Ci vediamo al prossimo chappy!!

BUONANOTTEEE

 

Light_Girl

Flowey

 

PS:

Flowey: Ti ho detto che devi mettere il mio nome  per primo. U_U

Nope.

Flowey: … >_<

   
 
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