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Autore: Giuls_BluRose    24/07/2016    1 recensioni
|A fine storia c'è un avviso importante|
What if dove Kurt non è andato alla Dalton, sulle note di Cough Syrup.
Dal testo:
Dal tuo volto passi a controllare il tuo petto e sospiri pesantemente: è macchiato di segni viola ed estesi, sei ormai tutto ossa e a stento ti reggi in piedi.
Ragazzo, perchè non hai ancora chiesto aiuto? Che cosa ti blocca dal farlo?
Forse ti vergogni di tuo padre, di quello che potrebbe pensare, ma allora perchè non parli con Blaine? Digli quello che ti stanno facendo, non limitarti a fingere di stare bene in sua presenza.
Lui può aiutarti, non lasciare che ti portino affondo.
Reagisci ragazzo, lotta, fai vedere chi sei realmente.
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ti guardi allo specchio e adesso dimmi, che cosa puoi vedere?
Li vedi quegli occhi spenti, senza forze?
Le vedi quelle labbra screpolate e tagliate?
Le vedi quelle macchie violacee che macchiano la tua pelle nivea?
Che cosa ti è successo piccolo guerriero?
Chi è riuscito a ridurti in questo stato? Chi ha spento la gioia dai tuoi occhi?


Blaine era sdraiato sul suo letto, con l'mp3 nelle orecchie e gli occhi chiusi, per assaporare al meglio ogni nota che usciva da quell'oggetto. Stava ripensando a tutto quello che gli era successo in quelle settimane. Aveva conosciuto quel ragazzo, quel Kurt, lo aveva subito impressionato: sembrava un ragazzo che teneva nascosto tanto dolore, ma era talmente ostinato da non volerlo mostrare in pubblico.
Lo aveva capito fin dal loro primo incontro all'accademia Dalton, quando si era intrufolato per spiare gli Usignoli, ma era stato scoperto subito.
Il moro sorrise: era stato un vero incapace Kurt, ma gli aveva fatto una tenerezza immensa e già lì aveva capito che la vita del ragazzo non dovesse essere facile. Kurt gli aveva raccontato che un bullo lo minacciava di continuo e Blaine aveva cercato di rincuorarlo, ma si vedeva bene che il castano era tutto meno che tranquillo.

Chiudi la porta del bagno e guardi il tuo riflesso ancora e ancora: sei schifato da quello che noti, non riesci neppure più a riconoscerti.
Vorresti piangere, ma i tuoi occhi sembrano quasi vuoti di ogni rimasuglio di lacrima possibile: hai pianto troppo, i tuoi occhi sono rossi e gonfi, non sembrano neanche più i tuoi.
Osservi il tuo volto per scoprire che è dimagrito ulteriormente e le tue guance sono scavate e pallide, mentre le tue labbra sono viola, piene di tagli e ti fanno un male assurdo.
Poggi lentamente le dita su di esse, ma le ritrai subito per il troppo dolore.
Kurt, perchè non hai mai detto nulla?


Si erano sentiti molto spesso nelle ultime settimane e Blaine era addirittura andato nella scuola del suo nuovo amico per cercare di aiutarlo con i bulli, ma a quanto gli aveva detto Kurt la situazione non era migliorata, anzi, quel Karofsky lo aveva addirittura minacciato di morte.
Blaine aveva sentito una sensazione di rabbia immane quando il suo amico glielo aveva detto, per un secondo aveva avuto l'istinto di correre da quello sbruffone e prenderlo a pugni fino a quando non avesse capito la lezione, ma erano state le braccia del mezzo soprano a tenerlo fermo, dicendogli che non avrebbe risolto nulla con la violenza.
Blaine aveva sbuffato cercando di calmarsi; quel pensiero aleggiava ancora nella testa del moro, mentre si rigirava nel letto per cercare una posizione comoda. La musica continuava a scorrere nelle sue orecchie, ma lui la stava ascoltando sempre di meno, lasciando spazio ai suoi pensieri.
Kurt sembrava un ragazzo tanto fragile, ma sapeva essere forte e determinato, forse anche più di Blaine.

Dal tuo volto passi a controllare il tuo petto e sospiri pesantemente: è macchiato di segni viola ed estesi, sei ormai tutto ossa e a stento ti reggi in piedi.
Ragazzo, perchè non hai ancora chiesto aiuto? Che cosa ti blocca dal farlo?
Forse ti vergogni di tuo padre, di quello che potrebbe pensare, ma allora perchè non parli con Blaine? Digli quello che ti stanno facendo, non limitarti a fingere di stare bene in sua presenza.
Lui può aiutarti, non lasciare che ti portino affondo.
Reagisci ragazzo, lotta, fai vedere chi sei realmente.


Blaine era scappato dalla sua vecchia scuola, aveva permesso ai bulli di avere la meglio. Poteva permettersi la retta dell'accademia privata, così decise di scappare dalla paura per scegliere la pace e la serenità.
Kurt però gli aveva detto di averne parlato con il padre, ma di non avere i soldi sufficienti per pagare la retta, quindi doveva rimanere alla sua scuola, combattendo da solo contro tutti.
Il moro se ne era dispiaciuto, tanto da offrirsi per pagare la parte che non riuscivano a permettersi, ma Kurt non aveva voluto, non poteva permettere così tanto.
Blaine avrebbe voluto che il suo amico si trasferisse alla Dalton, avrebbe smesso di soffrire e poi avrebbe avuto occasione di stare con lui: ancora forse non voleva ammetterlo a se stesso, ma forse provava qualcosa di più di una semplice amicizia nei confronti del mezzo soprano.
Stava bene con lui e avevano subito trovato la giusta chimica insieme, ma Blaine non voleva dare giudizi troppo affrettati, teneva veramente tanto a Kurt e non voleva perdere la sua amicizia se non fosse stato un sentimento contraccambiato.

Ti lasci cadere sul pavimento, le gambe lunghe e le mani a coprirti il viso.
Proprio quando credevi di non avere più lacrime ecco una nuova scarica di acqua salata e bollente che inizia a scorrerti giù dagli occhi, appannandoti la visuale.
Singhiozzi piano, per paura che qualcuno ti possa sentire: sei solo in casa, tuo padre è fuori, ma sei sempre allerta e non vuoi che nessuno sappia della tua fragilità.
Piangi fuori la tua rabbia, la tua frustrazione, tutta la voglia di cambiare e di migliorare la tua vita.
Dove andrai a finire, piccolo guerriero?
Chi ti aiuterà a sollevarti questa volta?
Allunghi la mano verso il cassetto accanto a te e tiri fuori una lametta: è fredda e affilata, ma sai quello che stai facendo, forse.
Non è la prima volta, ti sei già trovato a dover violare la tua pelle candida per sentirti meglio, ma non ha mai funzionato davvero, giusto?
Non è che stai solo cercando un modo per farla finita una volta per tutte?
Passi la lama sul tuo polso e guardi i rivolti di sangue scuri che iniziano a sgorgare dalla ferita; stringi i denti per il dolore, ma non ti fermi. Fai un altro taglio, più in alto e poi un altro ancora, il pavimento che si macchia di un rosso vermiglio e il tuo cuore che sanguina di dolore.
Piangi, il tuo corpo è scosso da continui tremorii.
Alla fine smetti, allontani la lametta e premi un asciugamano sulle ferite, per far fermare la piccola emorragia.
Sei senza forze ormai, senti che ti stai per abbandonare e, infatti, neanche due minuti dopo, crolli addormentato sul freddo pavimento del bagno, con gli occhi lacrimanti e le ferite che lentamente si cicatrizzano.


Blaine decise di spegnere l'mp3 e andò in bagno per prepararsi per la notte: si levò accuratamente il gel che gli era rimasto nei capelli e spazzolò i denti, si guardò allo specchio e sorrise appena: il giorno dopo si era dato appuntamento con Kurt e non vedeva l'ora di passare una serata in tranquillità con lui.
Tornò in camera ed entrò nel letto, prese il cellulare in mano per controllare che non gli fosse arrivato nulla.
Notò dei messaggi dai suoi amici e velocemente rispose, poi entrò nel profilo di Kurt, ma nulla: lui non gli aveva scritto nulla.
Sapeva che il ragazzo andava a letto presto solitamente durante la settimana e non ci fece molto caso. Aprì la foto del suo profilo e sorrise guadandola: era con una sua amica e sorrideva, sembrava felice.
Blaine rimase intenerito dalla dolcezza di quel ragazzo e decise che sarebbe stato lui a mandargli un messaggio per primo.
-Ricordati del nostro appuntamento domani eh. Buonanotte Kurt, sogni d'oro. XoXo <3-
Impostò la sveglia per il giorno successivo e spense la luce, prima di cercare una posizione comoda per addormentarsi.
Il moro era veramente stanco per tutte le prove che aveva fatto con gli Usignoli quel giorno e neanche dieci minuti più tardi era nel mondo dei sogni, con gli occhi azzurri di quel suo amico tanto speciale nella mente e la sua voce angelica nel cuore.

Coraggio Kurt, ormai un'altra giornata di scuola è finita e rallegrati pensando che stasera vedrai Blaine e potrai passare una belle serata con lui, senza intoppi.
Non stare a guardare troppo il tuo riflesso allo specchio, non lasciare che quei segni ti distruggano la serata: devi solo pensare a divertirti, non pensare a quel David.
Si, anche oggi ha fatto di tutto per renderti la giornata un inferno, ma tu adesso dimenticalo, non pensare al dolore che ti ha causato sbattendoti senza alcuna delicatezza contro gli armadietti nel corridoio, non pensare al livido nuovo che hai sulla schiena.
Adesso fatti una doccia e coprite bene, nessuno a parte te deve vedere le testimonianze delle violenze che ti vengono inflitte, sarebbe troppo vergognoso, non è forse vero?
Sospiri ed entri nella doccia, lasciando che il getto dell'acqua calda ti bagni e ti lavi via tutta la vergogna che hai addosso.
Fa male l'acqua sulle tue ferite? Si, vero?
Sai bene però che il dolore peggiore è quello al tuo cuore, quello che sai che non potrà mai passare, quella ferita che nessuno potrà mai curare.
Non rimanere nudo a lungo, qualcuno potrebbe entrare in bagno e capire, forza esci dalla doccia e vestiti veloce. Indossa quella maschera di falsa gioia ed esci.
Sai che con Blaine puoi essere te stesso, sai che non devi avere paura di lui.
Ecco perchè afferri il cellulare e, per la prima volta nella giornata, sorride appena mentre apri il suo profilo per mandargli un messaggio.
-Sto uscendo di casa, poco e sono lì, ci vediamo!-
Finisci in fretta di prepararti ed esci di casa, non ti guardi indietro e vai verso la macchina, con un solo pensiero nella tua testa: finalmente quella sera passerai del tempo con Blaine da solo e le tue preoccupazioni scompariranno per qualche ora.
Forse ti sei innamorato di lui, non è vero mezzo soprano?
Non sai però se anche lui ricambia e cerchi di tastare il territorio prima di dirglielo e fare una figuraccia. Sai che è meglio andarci cauti, ma per adesso non ti importa, ti godi semplicemente il tempo passato con lui, senza tante aspettative. Ti fa sorridere ed è questo quello che conta.

 

Blaine aspettava Kurt nel parcheggio del locale da almeno mezz'ora, aveva letto e riletto il messaggio che il suo amico gli aveva mandato.
Sapeva che da casa sua a lì in macchina ci andavano neanche dieci minuti e il messaggio era di venticinque minuti prima.
Non riusciva a capire il motivo del ritardo del suo amico: quasi impossibile che avesse trovato traffico, Lima era una cittadina molto tranquilla.
Che avesse fatto tardi per sistemare qualcosa in casa? Che si fosse fermato a fare benzina prima di andare?
Il ragazzo non riusciva a darsi una risposta e cercava di non fare ascolto a quel brutto presentimento che aveva iniziato ad attanagliare il suo stomaco.
Che forse gli fosse successo qualcosa? No, non voleva neppure pensarci, Kurt stava bene, doveva stare bene.
Il moro prese il suo telefono e gli mandò un messaggio.
-Ehi Kurt, che fine hai fatto?-
aspettò ancora dieci minuti, con le mani che avevano iniziato a tremare leggermente e il cuore che batteva sempre più veloce.
Cercava di scorgere la macchina di Kurt in tutte quelle che passavano e sperava con tutto il cuore che il ragazzo avesse una buona scusa per tutto quel ritardo.
No, doveva stare calmo, sicuramente c'era una spiegazione logica, sicuramente al mezzo soprano non era successo niente, era semplicemente un perfezionista e magari aveva visto che il completo che stava indossando non era più di moda, doveva essere andata sicuramente così.
Prese nuovamente il mano il telefono e compose in fretta il numero del ragazzo: il cellulare squillò più volte, ma alla fine sentì partire la segreteria telefonica, così gli lasciò un messaggio vocale.
“Kurt ehi, mi stai facendo preoccupare, che cosa è successo?”
Blaine si mise a sedere in macchina cercando di scacciare i cattivi pensieri, stava iniziando veramente a preoccuparsi: era quasi passata un'ora e del ragazzo nessuna traccia.
Forse era meglio andare a controllare, giusto per essere sicuri che stesse bene.
Il moro sospirò pesantemente e si rimise al volante della sua macchina con il cuore che batteva forte, stava per mettere in moto quando sentì il cellulare suonare: era un messaggio da parte del castano, finalmente.
-Scusa Blaine, stavo per uscire ma mi è preso un giramento di testa, ho misurato la febbre e ho scoperto che sfiorava i trentotto. Ti chiamo io domani e scusa ancora per il disturbo. Buonanotte, baci.-
Blaine sospirò di sollievo: sapeva che doveva esserci una spiegazione logica a tutto quello. Sorrise sollevato , infondo non poteva arrabbiarsi con lui se era malato, forse era meglio lasciarlo riposare e andare a trovarlo il giorno dopo per assicurarsi che stesse meglio.
-Non temere, pensa solo a rimetterti, a domani Kurt, buonanotte amico mio.-
Mise in moto la macchina e partì alla volta della sua casa, ma ancora aveva uno strano presentimento, come se il suo amico non gli avesse detto la verità.

 


Life's too short to even care at all, oh
I'm losing my mind, losing my mind, losing control
These fishes in the sea, they're staring at me, Oh oh
A wet world aches for a beat of a drum, Oh
If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I,
I should have found by now
I'm waiting for this cough syrup
to come down, come down

 

Sbatti violentemente la porta di casa dietro di te e controlli di essere solo: per fortuna tuo padre è uscito con Carol e non rientrerà fino a notte fonda.
Ti trascini alla meglio in bagno e chiudi la porta dietro di te.
Non hai più forza, non trovi il coraggio di alzarti per guardarti allo specchio, ma tanto sai che non ne vale la pena, saresti solo un ammasso di vergogna e frustrazione.
Ti nascondi in un angolo del bagno e piangi, piangi forte, sperando che i tuoi urli di disperazione coprano i tuoi pensieri e il tuo dolore.
Volevi solo passare una serata tranquilla con Blaine, volevi solo divertirti, non avresti mai pensato che Karosfy ti stesse aspettando sotto casa, vero Kurt?
Non avresti mai pensato che quel ragazzo arrivasse a tanto.
Ti ha preso di peso e ti ha portato in un vicolo, hai ancora addosso le sue mani, vero?
Tu eri terrorizzato e non sei riuscito a scappare, neanche a gridare: era come se tutti gli urli ti morissero in gola.
Ed è allora che quel ragazzo è arrivato a fare qualcosa che tu non credevi possibile: si è preso la tua innocenza, la tua purezza, la tua verginità.
Tu non hai potuto fare nulla per impedirlo: sai di essere molto più debole di lui fisicamente, sai che non ti saresti mai potuto sottrarre dalle sue mani.
Ti senti sporco adesso, vero? Non sai più chi sei, vorresti solo scomparire.
Hai paura che quella sensazione non passerà mai, che nessuno potrà più renderti quello che hai perso.
Continui a piangere e cerchi di affogare nelle tue stesse lacrime: il tuo corpo è tutto un bruciore e non riesci a farlo passare in nessun modo.
Ti senti violato, umiliato, ucciso dentro.
Adesso come farai a tornare a scuola lunedì? Come farai a guardare negli occhi tuo padre, i tuoi amici, Blaine?
Non potrai fare finta che non sia successo nulla stasera, non potrai andare avanti in questo modo.
Kurt, piccolo guerriero, cosa farai adesso?
Da chi ti andrai a nascondere?
Chi ti darà il suo aiuto?
Sei solo adesso, non hai nessuno, non puoi fare nulla.
Anche solo mandare quel messaggio a Blaine è stato faticoso, adesso sai che non avrai più la stessa gioia, sai che cambierà tutto.
Ti senti stanco, non è vero? Hai combattuto troppo.
Alzi gli occhi rossi e gonfi al cielo, forse è ora di buttare giù uno sciroppo per la tosse troppo amaro.


Life's too short to even care at all, oh
I'm coming up now, coming up now
out of the blue, oh
These zombies in the park,
they're looking for my heart, oh oh
A dark world aches for a splash of the sun, oh oh
If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I,
I should have found by now
And so I run now to the things
they said could restore me
Restore life the way it should be
I'm waiting for this cough syrup
to come down

 

Blaine si buttò sul letto sospirando pesantemente: ci teneva veramente tanto a passare quella sera con Kurt, erano tre giorni che non si vedevano e sapeva che era la loro serata magica, dove ogni timore scompariva e c'erano solo loro.
Eppure c'era stato qualcosa che non lo aveva convinto nel messaggio di Kurt: che avesse scoperto solo pochi minuti prima di avere l'influenza?
Era un ragazzo cagionevole, ma credeva che se ne sarebbe accorto prima se ci fosse stato qualcosa e che non sarebbe stato così imminente.
Non riusciva a levarsi dalla testa una brutta sensazione, come se fosse successo qualcosa a quel ragazzo e non gli avesse detto nulla.
Continuava a guardare dalla finestra sperando di scorgere in cielo qualche stella, ma tutto sembrava cupo e triste.
Non gli andava di ascoltare la musica, aveva solo voglia di sapere che Kurt stesse bene e che la febbre gli passasse velocemente.
Decise che il giorno dopo sarebbe andato da lui, che lo avrebbe fatto ridere e che non gli avrebbe fatto mancare nulla: teneva veramente tanto a quel ragazzo, innamorato di lui, innamorato per la prima volta.
Gli faceva battere forte il cuore, lo rendeva felice: glielo avrebbe detto, doveva solo capire se il sentimento era ricambiato o meno.
Teneva troppo alla sua amicizia per romperla.
Si, il giorno sopo si sarebbe presentato a casa sua e lo avrebbe fatto stare meglio, a costo di fargli buttare giù uno sciroppo per la tosse troppo amaro.

 

Life's too short to even care at all, oh
I'm losing my mind, losing my mind, losing control
If I could find a way to see this straight
I'd run away
To some fortune that I,
I should have found by now

 

Ti alzi in piedi lentamente, senza fretta.
Non barcollare, sei forte, ce la puoi fare.
Non passare dallo specchio, non ne vale la pena.
Senza fretta ragazzo, forza.
Ti avvicini alla vasca con la lametta stretta tra le mani, senti il tuo corpo che freme dalla rabbia, dalla disperazione. Non puoi più andare avanti così e lo sai bene, non hai la forza adesso.
Lentamente ti spogli ed entri nella vasca da bagno: la vita è troppo breve per avere in considerazione tutto, ma oggi per te la vita è solo troppo breve.
Sei solo un ragazzo di diciassette anni, davanti a te ancora tutte le esperienze da fare.
Tu però sai che non riuscirai mai a superare questa notte, sai che la pillola da ingoiare è troppo grande, non riuscirai mai a tornare ad essere il solito ragazzo.
Non hai intenzione di lanciare gridi disperati, non hai intenzione di chiedere aiuto.
Sei sempre stato indipendente e lo sarai anche questa notte, vero Kurt?
Scrivi semplicemente una lettera che lasci sul mobiletto del bagno accanto alla vasca, dove chiedi perdono a tuo padre e a Finn, a tutti i tuoi amici e a Blaine, confessando solo lì che lo ami.
Nessun messaggio a nessuno, nessuna chiamata, vuoi andare in fondo sì, ma lo vuoi fare da solo.
Inizi a piangere forte, con forti scosse che ti smuovono, entri in vasca e apri il getto dell'acqua calda.
Con la lametta tra le mani inizi a segnarti i polsi, lasciando rivoli si sangue scorrere giù, sempre più insistenti.
Continui a piangere mentre il dolore si mischia alla rabbia e alla più totale disperazione: non volevi che andasse a finire così, non volevi che tutto si spegnesse così in fretta.
La paura però in fretta sparisce e senti i sensi che ti abbandonano.
Il dolore scompare e chiudi gli occhi, con la mente fissa sul ragazzo che ami, mentre il cuore lentamente smette di battere e tutto il male che ti hanno fatto non ha più importanza, almeno per te. Sei libero adesso piccolo angelo coraggioso, sei libero da ogni dolore adesso.

 

And so I'd run now to the things
they said could restore me
Restore life the way it should be
I'm waiting for this cough syrup
to come down
One more spoon of cough syrup now, whoa

 

Nessuna parola era d'aiuto per consolare il cuore di Blaine, nessuna parola poteva aiutare a placare quell'assurdo dolore che gli squarciava il petto.
Bollenti fiumi di lacrime rigavano il suo volto, il suo corpo scosso da fremiti e brividi, il cuore che sembrava esplodere da un momento all'altro.
Kurt era morto, la notizia gli era arrivata la mattina da Burt.
Kurt, il suo migliore amico, il suo confidente, il ragazzo amava: era morto, non avrebbe mai più rivisto il suo volto e il suo sorriso, i suoi occhioni azzurri e quel dolce nasino.
Non riusciva a smettere di piangere il moro, seduto sul suo letto, chiuso a chiave in camera sua.
Non voleva vedere nessuno, nessuno doveva vedere il suo dolore.
Un suicidio, così gli era stato detto.
Allora aveva ragione: ecco cos'era quella strana sensazione che sentiva nel petto la sera scorsa, ecco cos'era quella paura che aleggiava nel suo cuore.
Il suo Kurt era in pericolo e lui non aveva fatto nulla per impedire il suo suicidio.
Si sentiva colpevole, avrebbe voluto che quello non fosse mai successo.
Kurt doveva essere con lui quella sera, non da solo in bagno a piangere, doveva esserci lui ad abbracciarlo forte per sopprimere tutte le paure.
Nella lettera d'addio trovata dal padre aveva ammesso di essere innamorato di lui, Kurt lo amava e non glielo aveva mai detto. Anche Blaine amava il castano e neanche lui glielo aveva mai detto.
Blaine si strinse al cuscino, bagnandolo quasi completamente: aveva perso la sua ragione per sorridere, la ragione che gli faceva battere il cuore.
Non era scritto la ragione di tale atto, ma in cuor suo sapeva che quel Karofky c'entrava in qualche modo e si era promesso che se solo lo avesse incontrato lo avrebbe fatto pentire di essere nato.
Gli aveva portato via Kurt e non poteva perdonarglielo.
Blaine pianse tutto il giorno, con il cuore che crollava in mille pezzi e la testa che scoppiava: come avrebbe fatto ad andare avanti?
Doveva ingoiare uno sciroppo per la tosse troppo amaro, ma doveva trovare un modo.
Kurt avrebbe voluto vederlo felice dopo tutto, no?
Non riusciva però, tutto sembrava così cupo e nero.
Soltanto a notte inoltrata trovò il coraggio di alzarsi dal letto e si avvicinò lentamente alla finestra, lasciando che dell'aria fredda gli scompigliasse i capelli arruffati.
Guardò fuori: quella sera il cielo sembrava essere schiarito e vedeva centinaia di stelle in cielo.
Avrebbe giurato di vederne una in più quella notte: doveva essere la stella del suo angelo, quella del suo amato Kurt, la più brillante di tutte.
“Ti amo anche io piccolo angelo, non hai neanche idea di quanto.”
la vita è troppo breve per preoccuparsi, la vita forse è solo troppo breve e quel giorno Blaine se ne era reso conto a proprie spese, lasciando morire per sempre parte del suo cuore.



Note dell'autrice:
Ehm, ciao?(?)
No, non voglio essere picchiata per questa cosa, chiaro?(?)
Non so neanche perchè, ma avevo voglia di qualcosa di Angst ed eccolo qua, eccola questa cosa!
Che ne pensate ragazzi? Non sapevo se pubblicarla perchè non mi entusiasmava molto, ma vabbè.
Mi piacerebbe sentire voi a riguardo, se è completamente da buttare o può essere decente.

Poi, altra cosa!
Ho deciso di aprire un contest.
Però, dato che non posso indirlo sul Forum, ho deciso di mettere le regole, iscrizione e tutto sulla mia pagina EFP. Mi farebbe molto piacere se qualcuno di voi partecipasse.
Se siete interessati fatemi sapere, tra pochi giorni metterò le regole sulla pagina e aprirò le iscrizioni.
Detto questo nulla, spero che la OS non sia proprio schifosa e nulla, a presto ragazzi, bacioni!

Giulia Pierucci
 




 

   
 
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