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Autore: Chiara_oooo1    29/07/2016    0 recensioni
E se Regina e Daniel avessero avuto una figlia prima che Regina bevesse la pozione che l'ha resa sterile per sempre?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Anais È mattina. I raggi del sole mi arrivano dritti sul viso. Stropiccio gli occhi e mi stiracchio un po', guardo il telefono, 7:28, decido di rimettermi comoda. Non avevo mai dormito così bene come stanotte, quando mi trovavo all'orfanotrofio di solito non riuscivo mai a prendere sonno, forse per il rumore che facevano le mie compagne di stanza o forse perché il letto era troppo scomodo e duro per riuscire a dormirci, comunque ogni notte tutte le notti andavo verso la grande finestra che avevamo in camera, mi sedevo e guardavo le stelle, amavo quel momento perché era tutto mio c'eravamo solo io e le stelle, mi piaceva immaginare che magari anche la mia mamma stesse guardando le stelle e le davo sempre la buonanotte mandandole un bacio, ma da pochi anni ormai ho smesso di farlo, ho smesso di credere di avere una mamma da qualche parte che pensa a me e che mi vuole bene. Senza accorgermene, pensando a questi ricordi, mi scappa una lacrima che asciugo immediatamente. Non so come mai ma stanotte ho avuto come la sensazione di non essere sola, giurerei di aver sentito la presenza di qualcuno seduto sul divano accanto a me che sussurrava qualcosa, ma di sicuro sarà stato solo un sogno. Prendo il telefono e guardo di nuovo l'ora,7:49. "Buongiorno dormigliona"-mi dice una voce da dietro "Oh, buongiorno Henry"-rispondo ancora un po' assonnata mentre cerco di alzarmi dal divano "Dormito bene?" "Bene?"-dico alzando un sopracciglio-"Non dormivo così da anni" "Ottimo, perché adesso ti devi preparare per una colazione coi fiocchi"-dice ridendo Ci sediamo al tavolo della cucina, Henry prende due ciotole, un cartone di latte e dei cereali, ne versa un po' nella mia e nella sua ciotola e incominciamo a mangiare. Dopo pochi minuti arriva la madre di Henry "Ma come siamo mattinieri"-dice sorridendo la donna "Buongiorno mamma"-la saluta Henry "Buongiorno"-risponde ad Henry-"Ciao Anais"-dice sorridendo rivolta con lo sguardo verso di me Le sorrido "Oh, Anais ti ricordi di mia madre vero?" "Quella che ho conosciuto ieri?..si Henry credo di ricordarla abbastanza bene"-dico facendo una smorfia scherzosa che porta Henry e Regina a scoppiare in una sonora risata. Ecco di nuovo quella sensazione, quella sensazione che ho provato la prima volta che ho visto Regina, quella sensazione che mi fa pensare di aver già avuto a che fare con quella donna, di averla già vista, di averla già conosciuta però non capisco quando e dove possa essere successo, voglio dire lei abita in un'altra città rispetto alla mia e non penso sia mai venuta in un orfanotrofio quindi questo è un pensiero da escludere . La guardo per un attimo di sfuggita e noto che il suo sguardo è totalmente concentrato su di me, mi sta osservando, come ha fatto ieri, però stavolta è diverso, mi sta fissando con occhi dolci. Una volta finito di mangiare Henry va in camera sua per vestirsi dato che era ancora in pigiama, invece io e Regina rimaniamo in cucina, visto che io indossavo ancora gli abiti del giorno prima e Regina era già pronta "Allora Anais ti va di parlarmi un po'di te?"- mi chiede con un sorriso gentile. La sua domanda mi ha lasciato abbastanza perplessa "Bhe non c'è molto da dire, solo che ho vissuto per tutta la mia vita in orfanotrofio aspettando qualcosa che non sarebbe mai arrivato" "Cioè ?"- mi incoraggia ad andare avanti Prendo un'attimo il respiro, non è una cosa facile da dire -"Una madre.La mia." Alla mia risposta vedo che Regina sbianca, rimane paralizzata, mi guarda con degli occhi lucidi colmi di dispiacere, sembra sul punto di piangere, non so perché ciò che ho detto le ha causato questa reazione "Tutto bene?"-le chiedo sentendomi un po' in colpa per averla turbata in quel modo "Sì tutto bene non ti preoccupare"-risponde con un sorriso intristito Henry ritorna dopo essersi cambiato "Andiamo?"-domanda rivolgendosi a me "E dove?" "Come dove, ti faccio vedere Storybrooke no?" "Oh, va bene" In quel momento qualcuno suona al campanello, Henry apre la porta, entra una ragazzina vestita di rosa con i capelli scuri e mossi "Violet"- la saluta Henry "Ciao Henry"- ricambia la ragazza "Come mai sei qui ?" "Abbiamo un appuntamento ricordi?" "Oh si giusto scusami me ne ero dimenticato. Anais non ti fa niente se rimandiamo ad un'altra volta il giro" "Ma figurati" La ragazza rivolge lo sguardo verso di me e mi sorride -"Ciao io sono Violet" "Anais"- rispondo semplicemente "Bene allora andiamo"-dice Henry, poi saluta me e la madre e se ne va con Violet. "Ehi ti va bene lo stesso se lo faccio io il giro insieme a te?"-mi propone Regina una volta rimaste sole "Certo, anzi mi fa piacere"- mi fa piacere davvero andare con lei, ovviamente anche con Henry non mi sarebbe dispiaciuto, però con lei è diverso, quella donna è particolare, mi da un senso di sicurezza che nessun altro sa darmi e il suo sorriso così gentile e regale mi mette tranquillità. "Okay allora aspettami un attimo qui torno subito"-mi dice dirigendosi poi verso il bagno. Pov Regina La luce del sole entra dalla finestra, apro gli occhi, subito mi ritorna in mente ciò che è successo ieri sera e ciò mi fa intristire, mi alzo dal letto, mi strofino un po' gli occhi poi mi vesti e mi dirigo in cucina. Qui mi cade l'occhio su Anais che è già sveglia, sta facendo colazione insieme ad Henry, una volta entrata faccio sentire la mia presenza, Henry mi da il buongiorno e lo ricambio, poi non posso non salutare lei che contraccambia rivolgendomi un meraviglioso sorriso. Henry domanda ad Anais se si ricorda di me, spero di si, ed effettivamente Anais si ricorda di me dicendo ciò con una smorfia buffa che non può che strapparmi una risata. Finito di fare colazione Henry se ne va in camera sua per cambiarsi ed io e la mia principessa rimaniamo sole, voglio approfittare di questo momento per chiederle di parlarmi un po' di lei. Mi racconta che ha passato tutta la vita in orfanotrofio aspettando qualcosa che non sarebbe mai arrivato, io, interessata, le domando che cos'era quel qualcosa, cercando di non farle domande che avrebbero potuto essere oggetto di ulteriore sofferenza per lei, alla mia domanda vedo che inizia a rattristarsi, sto per dirle di lasciar stare ma mi precede dicendo che ciò che aspettava era la sua mamma. A questa risposta mi si stringe il cuore, i miei occhi si riempiono di lacrime, cerco di ricacciarle dentro con tutte le mie forze ma è quasi impossibile, Anais aspettava me, ha sempre aspettato me e io, per colpa di quel mostro di mia madre, non sapevo neanche della sua esistenza. Mi sento orribile. Uno schifo. Quanto avrei voluto in quel momento riempirla di baci, abbracciarla e non lasciarla mai più, quanto avrei voluto dirle che adesso la sua mamma è qui accanto a lei e non l'avrebbe abbandonata per nessuna ragione al mondo, quanto avrei voluto dirle che le voglio bene con tutto il cuore, che l'amo più di me stessa, che l'avrei protetta con tutta le mie forze a costo della mia vita. Purtroppo ciò non è possibile, non posso dirle tutto quello che sento perché non voglio rovinare questo momento così importante. Sto continuando a cercare di combattere le mie lacrime che chiedono disperatamente di uscire ma non ce la faccio. Anais mi domanda se sto bene, vedo che è un po' preoccupata, io per tranquillizzarla le rispondo di si, proprio in quel momento arriva Henry che per fortuna la distrae così posso far uscire i miei fiumi di lacrime. Violet suona alla porta ricordando l' appuntamento ad Henry il quale dice ad Anais di non poter accompagnarla a fare il giro di Storybrooke. Dopo averci salutate i fidanzatini escono di casa ed io propongo ad Anais di venire insieme a me a fare il giro e lei risponde di si entusiasta e la cosa non può che farmi piacere, prima di partire però vado in bagno per pulirmi meglio il viso tutto arrossato dalle lacrime.
   
 
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