« S-saga! » Aiolos si aggrappava con forza alle sue spalle, graffiandole e gemendo nel suo orecchio senza alcuna vergogna. Saga spinge dentro il suo corpo un’altra volta, ricevendo in ricompensa una litania di gemiti e sospiri, un Aiolos che lo pregava di non fermarsi, di continuare. Ancora, ancora, ancora.
La stanza da letto conservava gelosamente l’eco dei loro sospiri, le lenzuola del letto erano arruffate e scomposte, imbevute di sudore e sperma. La luna era stata esclusa da quella stanza, tirando una tenda per non renderla partecipe di quel gioco che mettevano in atto da ormai fin troppo tempo.
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