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Autore: DWHO    03/08/2016    6 recensioni
John sceglie Sherlock. Quello che accadrebbe se Mary non morisse, se non fosse una spia di Moriarty, se non scomparisse, se fosse semplicemente com'è lei nella serie e se ci fosse la filgia. I pensieri di Mary.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: John Watson, Mary Morstan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mi dispiace, mi dispiace veramente tanto”.
Queste erano state le parole di John Watson prima di prendere la valigia e uscire da quella casa, dalla sua vita e, forse, anche dalla vita di sua figlia. Non aveva fatto resistenza, non sarebbe servito a niente. Suo marito era un uomo adulto e indipendente. E, adesso, non era neanche più suo marito.
Si rigirava l’anello tra le mani. Lui l’aveva lasciato sul comodino come prova definitiva della sua scelta.
Avrebbe dovuto immaginare che sarebbe finita così. Troppi sguardi, troppe parole sulla punta della lingua mai pronunciate, ricacciate indietro. Poi, a quanto pare, era successo qualcosa, forse uno sguardo troppo insistente, parole finalmente dette e non abbandonate a sé stesse…
Non è colpa di Sherlock, si ripeteva, ma cercava solo di convincere sé stessa. Ma nessuno avrebbe dato la colpa a Sherlock. Alcuni l’avrebbero data a John, altri a lei, altri ancora ad entrambi e alcuni, pochi, avrebbero avuto la decenza di stare zitti e non giudicare né condannare. Ma non si poteva cancellare il passato e non si poteva evitare il futuro.
Non poteva evitare di provare quel senso di odio nei confronti di Sherlock, non perché le aveva portato via John, ma per aver aspettato e lasciato che le cose evolvessero per poi farle cadere nel baratro con una leggera ma inaspettata spinta. Per aver tolto una famiglia a sua figlia. Sua figlia. Cosa le dirà una volta cresciuta? Cosa penserà? Chi odierà?
Eccola lì, nella culla, innocente, unica vittima di scelte sempre sbagliate ed egoiste, figlia di un mondo narcisista e vanitoso.
L’unica cosa che aveva sempre voluto era che i suoi figli crescessero in una famiglia, una vera famiglia: niente doppie case, doppi letti, il papà solo il weekend e le vacanze con uno poi con l’altra. Non lo voleva. E non era riuscita a risparmiarlo alla sua bambina.
Ora l’anello era sul letto. Davanti a lei che aveva preso la bambina tra le braccia. La teneva stretta, come se sentisse scivolarle tra le mani anche lei. A volte la guardava, altre le poggiava le labbra sulla tempia soffice.
John era già da lui, sicuramente. Sperava solo che riuscissero ad essere finalmente felici. È bello invecchiare con la persona che si ama, almeno era quello che pensava.
Tuttavia, di una cosa, in tutto quel drammatico epilogo, era certa: non avrebbe mai rimpianto di aver amato John, di averla resa diversa, migliore; della loro storia e della figlia che avevano avuto. Lei. Lei che era sua, che lo sarebbe sempre stata. Lo avrebbe ringraziato, forse, in futuro, un giorno, per averle permesso di essere madre.
Ora l’anello giaceva dentro il suo comodino.         
 
 
 
DWHO:
Salve. E’ la prima volta che scrivo qui. Comunque, questi sono i pensieri di Mary dal mio punto di vista se mai John scegliesse Sherlock. Mi piacerebbe sapere come la vedete invece voi, in caso commentaste. Spero arrivi dritta al punto e di aver toccato i temi principali. E soprattutto che si capisca. Ciao!                                             
                                
  
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